Sovrintendenti "congelati" |Dal Pd ancora critiche alla Furnari - Live Sicilia

Sovrintendenti “congelati” |Dal Pd ancora critiche alla Furnari

Cirone (Pd): "Vicenda da archiviare subito. Critiche da Legambiente. Sovrintendenti "congelati": il caso.  La replica dell'assessore Furnari. Iacono (Pd): "Scelta incomprensibile"

La polemica
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PALERMO – La vicenda del “congelamento” dei sovrintendenti ai Beni culturali continua ad agitare le acque nella maggioranza. Dopo la parlamentare nazionale del Pd Maria Iacono, anche la deputata regionale del Pd Marika Cirone non risparmia critiche all’assessore Giusy Furnari. “L’intervento di precisazione dell’Assessora Regionale ai Beni culturali a proposito del provvedimento di riesame degli incarichi ai Sovrintendenti lascia più dubbi di quelli che si sforza di chiarire”, dice la parlamentare Pd.

“A seguito del vespaio di polemiche e interrogativi suscitato dal provvedimento, – spiega – l’Assessora si affanna a distinguere le sue ‘funzioni di mero indirizzo politico’ da quelle amministrative di competenza del suo Dirigente Generale, quasi a rappresentarsi “vittima “dell’autonomia gestionale e con il chiaro intento di allontanare da se’ l’amaro calice delle critiche. Il tentativo, però, non può riuscirle. Infatti il tema dei diversi ruoli, che certo offre delle suggestioni e non può risolversi con la capitolazione dell’uno o dell’altro, – continua – non esenta la parte politica dal soppesare i danni sopravvenienti alle collettività a seguito di un provvedimento assai discutibile, soprattutto quando il risultato immediato è congelare l’attività delle sovrintendenze, rallentandone e frustrandone l’operatività. Questione politica di prima grandezza, questa, rispetto alla quale doveroso sarebbe stato l’intervento preventivo dell’Assessora, che tra l’altro, se ci fosse stato, avrebbe evitato alla Sicilia di finire sulla stampa nazionale e internazionale ancora una volta con il volto sfregiato di una terra senza regole. Ascolti l’Assessora le voci allarmate di intellettuali come Settis e Sgarbi, di associazioni culturali e ambientaliste che nei territori, come a Siracusa, interpretano l’interruzione di percorsi utilmente avviati come una ulteriore insidia ai danni del nostro inestimabile patrimonio storico, archeologico, paesaggistico, – conclude Cirone – ascolti e dia serenitá a professionalità e uffici imbrigliati in una vicenda da archiviare subito, pena l’ulteriore perdita di credibilità delle Istituzioni”.

Anche Legambiente scrive una nota sul tema: “L’affabile assessore Furnari ci ha spiegato, in punta di diritto, che l’Assessore dei Beni culturali non c’entra nulla con la nomina dei Soprintendenti e che può, al massimo, dare solo un mero indirizzo politico. Ragionamento ineccepibile, ma questo non ci impedisce – sottolinea la Segreteria regionale di Legambiente Sicilia – di chiedere quali indicazioni in proposito l’Assessore abbia avuto dai sui padrini politici di Messina e Siracusa”. Nella nota Legambiente parla di “palazzinari e i cementificatori siracusani, spalleggiati da una classe politica regionale locale screditata e inquisita” che “tentano un nuovo assalto per finire di distruggere quel territorio, dalle Mure Dionigiane alla Pillirina, al superamento dei vincoli posti dal Piano Paestistico adottato”. Gli ambientalisti chiedono un intervento del presidente della Regione.

 


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