Sparatoria Nesima, pistola inceppata: evitate altre vittime - Live Sicilia

Sparatoria Nesima, pistola inceppata: evitate altre vittime

La calibro 38 si sarebbe bloccata, restituendo un bilancio delle vittime migliore di quanto avrebbe potuto essere. I dettagli.

CATANIA – Una pistola inceppata. Altrimenti le conseguenze della sparatoria di venerdì scorso in via Santo Cantone, a Nesima, avrebbero potuto essere più gravi. Secondo le indagini della polizia, Giovanni Di Benedetto sarebbe stato fermato dal malfunzionamento dell’arma con cui ha ferito un 43enne e il 27enne Kastriot Ismailaj, poi morto in ospedale. Di Benedetto, il giorno dopo la sparatoria, si è presentato negli uffici della Squadra mobile della questura di Catania per consegnarsi. Sulla sua fedina penale pendono precedenti per rapina, furto ed estorsione.

Altre due persone, oltre a Di Benedetto, sono attualmente in stato di fermo. Sono Pasqualino Ranno e Antonino Castelli, entrambi già noti alle forze dell’ordine. Il primo per una rapina a mano armata dentro a un bar, finita con un’imboscata di polizia. Il secondo perché ritenuto componente di una banda dedita ai furti con spaccata.

Le immagini di alcune videocamere di sorveglianza della zona di Nesima avrebbero immortalato la fuga in scooter dei tre dal luogo della sparatoria di venerdì. Resta da chiarire il movente di quanto avvenuto, probabilmente legato a questioni economiche.


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