PALERMO – Una stangata da oltre due milioni di euro. Oltre 700 mila euro a testa. A pagare dovranno essere l’ex presidente della Regione Rosario Crocetta, l’ex assessore regionale Ester Bonafede e l’allora dirigente generale Anna Rosa Corsello. Lo ha deciso la Sezione giurisdizionale della Corte dei conti siciliana. E al centro della sentenza, c’è il progetto “Spartacus”, portato avanti dal Ciapi di Priolo. Soldi sprecati, secondo i magistrati contabili. L’ultimo “caso” della Formazione siciliana.
E alla vicenda i giudici della Corte dei conti avevano accennato anche in occasione della recente inaugurazione dell’anno giudiziario. Ne ha parlato il Procuratore Gianluca Albo nel corso della propria requisitoria. La vicenda risale al 2013, quando la Regione decide di affidare al piccolo ente del Siracusano, la gestione di un progetto da 36 milioni di euro. Nel farlo, si sceglie di coinvolgere i lavoratori dei cosiddetti sportelli multifunzionali, 1760 persone esperte nelle politiche del lavoro che dovevano essere portate avanti appunto col progetto.
Ma secondo la Procura contabile, quei soldi sarebbero stati “sperperati”. E tra le accuse, ecco anche corsi “fantasma”, auto aggiornamento in casa, materiale didattico mai consegnato e un lungo elenco di persone che non avevano diritto di parteciparvi. Gli ex sportellisti hanno sempre sostenuto di avere svolto regolarmente i compiti che gli sono stati affidati.
La sentenza della Sezione giurisdizionale, quindi condanna Crocetta, Bonafede e Corsello, ma ridimensiona di molto la “portata” del danno: dai 35 milioni indicati dalla Procura ai 2,2 milioni della sentenza di oggi che assolve, tra l’altro, gli altri coinvolti nel procedimento contabile. Si tratta degli ex assessori Nino Bartolotta, Luca Bianchi, Lucia Borsellino, Dario Cartabellotta, Mariella Lo Bello, Nicolò Marino, Nelli Scilabra, Michela Stancheris, Patrizia Valenti e Linda Vancheri; oltre che di Egidio Ortisi, ex rappresentante legale del Ciapi di Priolo e dell’ex direttrice Luciana Rallo.