ROMA – Vaccini ai bambini entro Natale e terza dose per una platea “più ampia possibile”. Il ministro della Salute Roberto Speranza, intervistato dal Corriere, traccia le prossime tappe nella lotta al coronavirus. L’obiettivo è quello di far trascorrere, agli italiani, le festività “come prima dell’arrivo del virus”.
Vaccini ai più piccoli
Con la vaccinazione della fascia 5-11 anni, l’auspicio di Speranza è di partire a “dicembre”, ovvero “non appena l’Ema avrà approvato il vaccino e l’Aifa avrà dato il via libera per l’Italia”. L’obiettivo è “arrivare al 50%” di copertura vaccinale per i più piccoli. L’inverno si avvicina, e con esso i rischi dello stare al chiuso. “Sarà un Natale come gli altri prima del Covid”, dichiara il ministro, “se i reparti ospedalieri tengono”. In quel caso non scatteranno misure. “Se invece i ricoveri salgono – precisa – scatteranno le misure nei territori, in base al sistema dei colori”. E a chi sta pianificando vacanze all’estero per le festività, il ministro dice: “Sono per le vacanze in Italia”. LEGGI – IN ISRAELE SI VACCINANO GLI UNDER 12
Terza dose
Nella lotta al Covid, a sei mesi dalla seconda dose è “opportuno favorire la terza per la platea più larga possibile”, afferma il ministro della Salute Roberto Speranza a colloquio con il Corriere della Sera. A vaccinare sotto i 30 anni “ci arriveremo”, dice il ministro, per il quale “già somministrare la terza dose sopra i 40 o 50 anni sarebbe un passo importante”. Speranza invita ancora una volta alla cautela. Se da un lato in Italia “i numeri dell’epidemia e dei vaccinati sono oggettivamente migliori”, bisogna comunque “restare con i piedi per terra, perché in tutta Europa la situazione è seria, l’onda del Covid è ancora alta”. La protezione data dai vaccini per il ministro è evidente, e fa l’esempio della Romania che, “con meno di 20 milioni di abitanti e solo il 30% di vaccinati, fa 600 morti al giorno”.