Spintarelle e 'fattore C' | Sempre un'ingiustizia? - Live Sicilia

Spintarelle e ‘fattore C’ | Sempre un’ingiustizia?

Una task force per le raccomandazioni.

Manovra a Tinaglia
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2 min di lettura

Mi sono domandato: ma se io, politico o, comunque, uomo di potere, faccio una raccomandazione a favore di una persona capace, competente nel suo settore, compio un’azione disdicevole, o rendo un bel servizio alla collettività?

Ho scelto, senza esitazione, la seconda risposta. Non mi convinceva la prevedibile obiezione che se uno è davvero capace non ha alcun bisogno della raccomandazione. Intanto è una cosa non vera. La capacità rappresenta solo una delle componenti per ottenere un giusto riconoscimento. C’è, per esempio, il fattore C che in alcune persone è impresso come elemento genetico, e che in altre difetta totalmente, con buona pace del concetto di “pari opportunità”.

E poi non si spiegherebbe il fenomeno dei c.d. “cervelli in fuga”, quei soggetti che da più parti vengono accreditati come vere e proprie eccellenze, preziosissime risorse, che non riescono a trovare spazio nel nostro Belpaese. Dico questo, perché non credo affatto che la raccomandazione, come categoria concettuale intendo, sia qualcosa di riprovevole per chi la fa e neppure per chi la chiede. Lo diventa quando, realizzando un cocktail, questo sì micidiale, si amalgama con la ignoranza, la protervia, la sopraffazione, il mero esercizio di potere, producendo la indebita valorizzazione (magari in posti che richiederebbero elevate competenze) di soggetti che appartengono a quella categoria, che molti definiscono “braccia rubate all’agricoltura”.

Espressione che non mi piace per niente, ma che rende l’idea. Ma in questi casi, riprovevole non è chi fa la raccomandazione, ma chi la chiede. La faccia tosta. Quella sì che mi disgusta. A meno di non voler esigere dal potente una sorta di scrutinio preventivo. Ecco, quella sarebbe una bella idea. Se io fossi un uomo di potere, mi circonderei di un’apposita task force con lo specifico compito di vagliare la opportunità della spintarella. In fondo, anche questa sarebbe meritocrazia. E allora, per favore, non toccatemi la raccomandazione. Che poi, magari, chissà quante volte, ci avrà pure azzeccato.

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