PALERMO – Teatri, Università, enti regionali e famiglie. In Finanziaria tagli per tutti, come era prevedibile. Ma anche qualche “sorpresa”. Qualche capitolo di bilancio che invece, rispetto al 2014, cresce. È stato depositato nella notte, insieme al resto della manovra, il cosiddetto “allegato 1” alla legge di stabilità. Quello nel quale è confluita parte di ciò che fu la “Tabella h”. Ma che contiene anche voci che riguardano il futuro di migliaia di siciliani. Una tabella che prevede tagli complessivi per circa 25 milioni di euro.
Scendono, rispetto all’anno scorso, i contributi destinati ad esempio all’Esa: il finanziamento sarà inferiore di 1,2 milioni di euro. Ridotto di 700 mila euro invece lo stanziamento per l’Irsap (l’ente che ha sostituito le Aree di sviluppo industriale) e 300 mila euro in meno andranno al personale dei vecchi enti economici siciliani Azasi, Espi e Ems. Scende di 100 mila euro il contributo per l’Istituto di incremento ippico di Catania e di 200 mila quello destinato all’Istituto zootecnico (entrambi gli enti, stando a una norma della Finanziaria, dovrebbero confluire nell’Ente di sviluppo agricolo).
Tagli in vista anche per i teatri. Il più colpito dalle forbici del governo sarà il “Bellini” di Catania (lo stanziamento scende a 13 milioni, cioè 1,7 milioni in meno rispetto al 2014). Un milione in meno di finanziamento alla Fondazione orchestra sinfonica e alla Fondazione Teatro Massimo di Palermo. Scende di 400 mila euro il contributo al “Biondo” di Palermo, di 300 mila quello per il “Vittorio Emanuele” di Messina e di 280 mila quello per l’Istituto nazionale del dramma antico.
Sforbiciata anche alle voci che finanziano le associazioni antiracket e sostengono le vittime della mafia (circa centomila euro in tutto) e tagli anche ai Consultori familiari (altri 110 mila euro). Tagli anche per alcuni enti della ex Tabella H come la Fondazione Fulvio Frisone (40 mila in meno), l’istituto per ciechi “Florio e Salamone” (100 mila).
Stangata invece su Università e Enti per il diritto allo studio. Le spese di funzionamento degli Ersu infatti, in calo progressivo negli ultimi anni, sono ridotte di altri 2,5 milioni, mentre 800 mila euro in meno andranno ai Consorzi universitari. Tagli pesanti anche al contributo destinato alle borse di studio degli studenti di medicina: 4,2 milioni in meno. Scendono anche le somme stanziate per fronteggiare le calamità naturali (circa 700 mila euro), quelle per il sostegno ai cittadini talassemici (800 mila) e quelle solitamente finalizzate all”incremento turistico (un milione in meno). Ma soprattutto scompare il finanziamento destinato al “Buono scuola” (nel 2014 ammontava a quasi due milioni).
Oltre al “buono scuola”, l’allegato prevede poi l’azzeramento di altre voci di bilancio. Zero euro andranno ad esempio agli Enti ecclesiastici, al Museo di arte moderna, all’Istituto per la conservazione del patrimonio storico e linguistico, alla voce destinata agli interventi di beneficenza e pubblica assistenza (un taglio di quasi 5 milioni), agli oneri per il personale a tempo determinato assunto con contratto di diritto estero nella sede della Regione a Bruxelles (mentrre scendono di 50 mila euro le somme destinata agli esperti esterni). E scompaiono anche i finanziamenti destinati alla Conservazione del teatro dei pupi e al Fondo per il cinema.
Chi cresce
A sorpresa, però, ecco anche che qualche voce dell’allegato, cresce rispetto al 2014. E’ il caso ad esempio dell’Istituto regionale della Vite e del Vino che riceverà 1,4 milioni in più, del Ciapi (mezzo milione in più) e del dipartimento di cinema documentario della scuola del Cinema di Palermo. Poche isole felici. Per il resto, “lacrime e sangue”.