Stangata sulla finanziaria | Mai così negli ultimi anni - Live Sicilia

Stangata sulla finanziaria | Mai così negli ultimi anni

E' la prima volta, almeno negli ultimi cinque anni, che la scure del commissario dello Stato si abbatte in modo così pesante sulla manovra finanziaria. Un'impugnativa così massiccia non si era mai vista.

PALERMO – Non era mai successo. Non così, almeno. La scure che si è abbattuta sulla finanziaria regionale “della legalità” – come l’ha chiamata il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone – , e che per il governo aveva la duplice qualità di mettere i conti “in sicurezza” e di “investire nello sviluppo”, ha ridotto la manovra all’osso: resistono soltanto 17 norme su 50. Circa il 70 per cento della legge di stabilità regionale, quindi, è stata bocciata.

C’è chi dice che il commissario dello Stato non si era mai spinto così oltre. Sicuramente non l’ha fatto negli ultimi cinque anni. Nel 2011, addirittura, non venne cassato neanche un articolo, non un solo comma, fatta esclusione per una norma – contenuta però nel bilancio – che assegnava delle indennità integrative al personale dell’Eas. Ma quei tempi adesso sembrano lontani anni luce. Perché ultimamente, il prefetto, sembra averci “preso gusto” nel cassare le norme varate dal parlamento regionale. Tanto che spesso i deputati si sono spinti a dichiarare che la sua figura “lede – addirittura – l’autonomia della Sicilia e la sovranità di Sala d’Ercole”.

Il giudizio negativo del commissario è arrivato quasi sempre sulle solite norme: tabella H, stabilizzazioni di precari, forestali. Innumerevoli tentativi, negli anni, sono andati a vuoto. L’anno scorso, per esempio, il prefetto Aronica se l’era presa con l’allegato di spesa che stanziava contributi “del tutto arbitrari” a enti e associazioni, dando poi la spinta al governatore Crocetta per mettere in piedi bandi di concorso con i dipartimenti regionali per l’assegnazione dei fondi ai destinatari della vecchia e criticata ‘Tabella H’. Ma quest’anno, alcuni di quegli enti, sono rispuntati dentro la finanziaria, e anche questa volta il tentativo è stato bloccato. Poi i forestali. Anche l’anno scorso il commissario bloccò quella che Crocetta chiamò la prima riforma del settore forestale, ma venne bocciata anche la norma che aumentava le royalties sulle estrazioni degli idrocarburi dal 10 al 20 per cento (quest’anno è stato cassato l’articolo che le abbassava nuovamente, ma stavolta portandole al 13 per cento), e quella che stanziava somme a favore degli Enti locali per diverse finalità: tra le quali le stabilizzazioni dei precari. Che quest’anno, però, forte di un sostegno ‘romano’, il governo è riuscito ad incassare.

Ma nonostante la mole di norme bocciate dal commissario, la manovra l’anno scorso ha retto. Alla fine vennero impugnati ‘solo’ 21 articoli su 77. Andava meglio ai tempi di Lombardo. In quegli anni, di grosse impugnative, non ce ne sono state mai. Nel 2012 vennero cassati 4 articoli su 14 (anche se in quei pochi articoli erano contenute poco meno di un’ottantina di norme), tra i quali sempre la solita tabella H, l’accensione di un mutuo da mezzo miliardo per la Regione, una norma sul fotovoltaico e le sempre care stabilizzazioni nel comuni. Che vennero bocciate anche nel 2010, quando su 131 articoli contenuti nella manovra finanziaria ne vennero impugnati 27. Soltanto 6 su 80, invece, nel 2009.

Come detto, questo è di sicuro il giudizio peggiore che il commissario dello Stato ha dato negli ultimi anni. Eppure, l’assessore Bianchi era certo che sarebbe andato tutto bene. “E’ la prima volta – diceva – che la Regione non ha più buchi nel bilancio, e che continuando a tagliare riesce comunque ad investire nel sociale e nello sviluppo”.


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