Strade, piazze, fermate, parcheggi | La rivoluzione chiamata tram - Live Sicilia

Strade, piazze, fermate, parcheggi | La rivoluzione chiamata tram

Una slide che mostra il progetto tram in via Libertà

Partite le indagini geologiche per la costruzione delle nuove linee del tram. FOTOGALLERY

PALERMO – Carotaggi, georadar e rilievi topografici per capire non solo cosa c’è sotto il suolo di Palermo, ma anche per avere un’idea chiara e realistica di come sono fatte le strade, se ci sono pali sui marciapiedi o balconi sporgenti. I lavori per le nuove linee del tram di Palermo vanno avanti e gli automobilisti se ne stanno accorgendo: dopo le prime analisi svolte per le tratte A, B, C e D, stavolta tocca alle linee E, F e G.

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Il Comune ha reso note le variazioni alla mobilità, che consentiranno ai tecnici di condurre le indagini: in pratica, dopo avere redatto il progetto, adesso lo si “affinerà”. Come è noto, ad aver vinto la gara indetta da Palazzo delle Aquile sono stati Rpa, Rgm e Technital, rappresentati da Cassata, Bonadies e Scotti. Un pool di architetti che ha rifiutato il premio messo in palio, pari a 100 mila euro, accettando invece l’incarico per la redazione del progetto definitivo, la coordinazione della sicurezza e la direzione dei lavori in fase di esecuzione.

Al momento c’è uno studio di fattibilità che ha tracciato sette nuove linee: tre (A, B e C) già finanziate dal Patto per Palermo per 200 milioni, mentre altre quattro (serviranno 400 milioni) dovrebbero godere di fondi ministeriali. Ma si tratta di un progetto di massima che, adesso, va appunto affinato. Bisogna capire, in poche parole, cosa c’è sotto le strade su cui andrebbero posati i binari, se il terreno è morbido o duro, ma anche se ci sono tubature, fogne, cavi o reperti archeologici. Insomma, un modo per evitare gli intoppi che in questi anni hanno riguardato altre opere: basti pensare alle mura sotto il Foro Italico, ai reperti trovati sotto il nuovo ponte delle Teste mozze o all’acqua in via Bernava. Per questo, i tecnici stanno procedendo con i carotaggi e con il georadar a onde elettromagnetiche che arrivano fino a dieci metri di profondità, il tutto di concerto con la Sovrintendenza. Ma per essere ancora più precisi, nelle zone più densamente abitate si faranno anche i rilievi topografici con scanner laser, una strumentazione che fornirà un’immagine tridimensionale della superficie, ossia strade e palazzi, così da sapere di preciso cosa incontreranno i tram. Le indagini sulle tratte costeranno 1,3 milioni di euro, quasi 100 mila quelle per il ponte sull’Oreto, 340 mila per i parcheggi.

Operazioni che la dicono lunga anche sulla tabella di marcia dei lavori che, secondo gli esperti, stanno procedendo spediti: entro fine anno si avrà uno studio di fattibilità raffinato che passerà in consiglio comunale. Una volta approvato, si procederà con la progettazione definitiva e l’appalto dei lavori (presumibilmente nel 2020) che dureranno tre anni. Ma da dove passeranno le nuove linee e quali saranno le novità? Difficile elencarle tutte, come difficile è dire se saranno tutte confermate e realizzate: si parla però di due mini-tunnel in viale Regione, 15 parcheggi multipiano, un ponte sull’Oreto, senso unico in via Leonardo da Vinci e viale Lazio, allargamento di viale Strasburgo, spostamento dei binari al centro a Notarbartolo con abolizione dell’attuale capolinea, dei pali e delle barriere anche in via da Vinci, via Roma fino a via Cavour, ma anche via Ruggero Settimo e via Marchese di Roccaforte pedonalizzate, nuove rotonde a piazzale Einstein (dove sorgeva il Motel Agip) e piazza XIII Vittime. E ancora due percorsi circolari a Bonagia e Mondello, il prolungamento dei binari su corso Tukory e allo Zen e un nuovo deposito a Giachery (dietro il mercato ortofrutticolo, grazie allo strumento della compensazione). I percorsi saranno senza pali (le vetture saranno a batteria) e in larga parte senza barriere. Vediamoli in dettaglio.

La tratta A, lunga 11,5 chilometri, sarà un prolungamento della linea 1 andando da via Balsamo a viale Croce Rossa, passando per via Roma, via Amari e via Libertà. La B, lunga 1,3 chilometri, unirà la stazione Notarbartolo a Giachery con la nuova rotonda all’ex Motel Agip. La C, otto chilometri, andrà da viale Regione (altezza Calatafimi) a Orleans, passando per via Basile fino alla Stazione centrale. E queste sono quelle già finanziate e che, quindi, verranno realizzate con certezza.

Passiamo a quelle ancora in attesa dei fondi. La D, 9,3 chilometri, collegherà Orleans a Bonagia con un nuovo ponte sull’Oreto. La E, 20,8 chilometri, andrà dallo Stadio a Mondello passando per viale Strasburgo, via Lanza di Scalea, via dell’Olimpo ma toccherà anche lo Zen. Si prevede la pedonalizzazione del lungomare di Mondello e, se si realizzerà il centro direzionale in via Ugo La Malfa, anche una fermata in zona. La F, nove chilometri, permetterà di collegare Giachery alla Stazione centrale mentre la G, cinque chilometri, arriverà fino a Sferracavallo.

PARCHEGGI Previsti parcheggi multipiano interrati nella zona Libertà, De Gasperi e Don Bosco (1.103 stalli); interrato multipiano a piazza Costantini (226); multipiano a piazza Giulio Cesare (165); Levriere a raso (150); interrato multipiano in Strasburgo (Metropolitan), Francia, Galatea e Mongibello (1.214); interrato al Foro Italico (445); a raso con un piano interrato in via Palazzotto (142). In totale 3.445 stalli contro i 2.769 su strada soppressi. In piazzale Ungheria il parcheggio a raso sarà sostituito da uno interrato a tre livelli. In totale si tratta di 15 parcheggi, di cui 10 da realizzare con finanza di progetto per 127 milioni.

STRADE Anche la circolazione su gomma subirà delle modifiche: attorno alla Ztl si procederà in senso antiorario unico (Cavour, Papireto, Tukory, Lincoln), mentre al Foro Italico e in via Crispi resterà il doppio senso. Via Leonardo da Vinci sarà a senso unico verso il mare e viale Lazio invece verso monte; i tir giungeranno in viale Lazio da via Montepellegrino a doppio senso e da via Imperatore Federico a senso unico. Basile e Belgio, insieme alla circonvallazione, resteranno assi principali a doppio senso.

PIAZZE Prevista la riqualificazione delle piazze Borsa, Nascé, Sturzo, Butera, Giulio Cesare, Due Palme, Ziino, Boiardo (Notarbartolo), Montalto e quella su corso Tukory.

FERMATE Saranno 102, distribuite su 67 chilometri. Le pensiline saranno in acciaio zincato e verniciato con sedute in lamiera forata, mentre la pavimentazione sarà realizzata con in materiale composito.


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