PALERMO – “Chiediamo risposte immediate all’Ispettorato nazionale del lavoro, al ministro del Lavoro e alla Regione Siciliana”. È la posizione assunta da Fp Cgil Sicilia a seguito della strage di Casteldaccia, in cui 5 operai lunedì scorso hanno perso la vita per le esalazioni fognarie mentre stavano facendo manutenzione in un ambiente con alta concentrazione di gas tossico.
“Ricordiamo che ad oggi, in Sicilia – si legge nella nota – sono stati inviati dall’Inl solo 30 ispettori del lavoro, nessuno con le professionalità tecniche necessarie per fare verifiche in ambienti confinati come quello di Casteldaccia.
Per di più gli ispettori inviati resteranno solo sino a fine anno, mentre la sicurezza e la tutela del lavoro non hanno scadenze temporali. È fondamentale avere un presidio stabile anche in Sicilia: occorre provvedere al più presto all’invio di altri ispettori del lavoro e di ispettori tecnici, garantendo la loro piena operatività e superando inesistenti ostacoli burocratici”.
Del resto, che l’attuale numero di ispettori del lavoro sia insufficiente fu riconosciuto indirettamente dalla stessa ministra che, a gennaio, in audizione dinanzi alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, comunicò la presenza, nel territorio siciliano, di ottanta ispettori dell’Inl, numero che anche se raggiunto sarebbe ancora insufficiente.
A tutte le istituzioni in campo, nazionali e territoriali – conclude la nota – chiediamo di dare immediata e piena attuazione al protocollo tra Regione e Inl siglato il 3 agosto 2022. La sicurezza dei lavoratori siciliani non può attendere oltre”.