Studenti in piazza contro il governo | Nel mirino stage e 'Buona Scuola' - Live Sicilia

Studenti in piazza contro il governo | Nel mirino stage e ‘Buona Scuola’

Corteo di protesta partito da piazza Verdi. Traffico in tilt. LE FOTO

PALERMO – Chiedono la riduzione del costo dei libri di testo e agevolazioni per i trasporti. Ma anche strutture scolastiche più sicure e, su tutto, un progetto “serio” di alternanza scuola lavoro. Passano le generazioni ma molti dei problemi sul tavolo del mondo della scuola sembrano sempre gli stessi. Stamattina gli studenti dei licei e gli universitari di Palermo, nell’ambito di una manifestazione nazionale, sono tornati in piazza per rilanciare con forza le proprie rivendicazioni “contro le politiche predatorie del governo” e “contro stage e tirocini non pagati”.

Il corteo è partito dal Giardino Inglese, sventolando lo striscione “Alternanza, stage, tirocini non pagati. Per voi formazione per noi sfruttamento”. È si è snodato per le vie del centro al grido di “se non cambierà lotta dura sarà” e “lo studente paura non ne ha”. Nel centro di Palermo, intanto, il traffico è andato in tilt. Gli studenti sono diretti in piazza Indi Appuntamento a piazza Indipendenza, in cui si trova la sede della Presidenza della Regione, per chiedere alle istituzioni una legge di riordino del settore. Gli studenti spiegano che quella di oggi è un’iniziativa che segue la giornata di mobilitazione dello scorso 6 ottobre e che proseguirà nei prossimi mesi. “La scuola dovrebbe essere accessibile a tutti – protesta Claudia Temperato, coordinatrice della Rete degli studenti medi di Palermo – a prescindere dal reddito. Non è accettabile che oggi la dispersione scolastica sia al 35%. Chiediamo una legge regionale sul diritto allo studio, che tuteli tutti. Siamo scesi in piazza per chiedere una integrazione migliore degli studenti, costi inferiori per libri e trasporti, che sono davvero troppo alti. E un’intervento di riqualificazione degli edifici pubblici”.

Ma il tema che sta più a cuore degli studenti, la novità degli ultimi anni, è la norma sull’alternanza scuola-lavoro che tramite stage e tirocini avrebbe dovuto spalancare agli studenti le porte dell ondo delle imprese. “Spesso è uno sfruttamento – prosegue Temperato -. Conosco ragazzi che lavorano per 13 ore al giorno, a Natale e in estate. Per questo stiamo portando avanti a livello nazionale uno statuto per regolamentare il sistema. La protesta inizia oggi, ma proseguirà con incontri e tavoli tecnici nei prossimi mesi”.


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