"Tenevo gli occhi chiusi e urlavo | Così mi hanno violentata" - Live Sicilia

“Tenevo gli occhi chiusi e urlavo | Così mi hanno violentata”

Il racconto di una notte da incubo.

PALERMO – Qualche bicchiere di troppo, poi la violenza. Una ragazza racconta di avere vissuto una notte da incubo in una casa di Pallavicino. I tre giovani finiti in cella si difendono: “Sono stati rapporti consenzienti”. Una difesa che, però, viene bollata come “risibile” dai pubblici ministeri che hanno chiesto e ottenuto l’arresto di Alfio Nuccio, 28 anni, Roberto Salerno, pure lui ventottenne, e Andrea Castellana, di 23 anni. Vivono di lavori saltuari e abitano nella stessa borgata palermitana.

Dalle carte dell’inchieste viene fuori la ricostruzione di quanto sarebbe accaduto. La settimana scorsa giunge una telefonata al 113. I familiari della ragazza chiedono di parlare con i poliziotti. Che qualche minuto dopo raccolgono la testimonianza della vittima. La sera prima era uscita, mezz’ora dopo le 23, per comprare le sigarette e bere una birra. Davanti ad una pizzeria aveva incontrato Andrea. Lo conosceva di vista. Sapeva che il suo soprannome è “manicomio”. Poco dopo si erano aggiunti alla compagnia altri due giovani.

Una birra tira l’altra. Fino a quando la ragazza ha accettato di farsi riaccompagnare da uno dei tre. Durante il tragitto, l’invito a fare tappa a casa di Andrea. Che, una volta chiusa la porta dell’appartamento, avrebbe iniziato a toccarla. Quindi, il rapporto sessuale. La ragazza – così ha ha riferito – teneva gli occhi chiusi, sperando che tutto finisse presto. Ed invece, sarebbero intervenuti, con forza, anche gli altri due amici. Inutili i suoi tentativi di respingerli. Di urlare. Finalmente sarebbe riuscita a liberarsi e a scappare. Sono stati i familiari ad accompagnarla in ospedale. Era sotto choc.

All’indomani, la ragazza ha riconosciuto in commissariato le foto dei tre ragazzi. La prima porta di casa dove i poliziotti sono andati a bussare è stata quella di Andrea. Non era in casa, ma poche ore dopo si è presentato in commissariato e ha raccontato la sua versione. Ha confermato la storia della birra e la presenza dei tre amici. L’atteggiamento della ragazza fin troppo disponibile con gli altri due ragazzi l’avrebbe, però, infastidito tanto da decidere di andare via. Salerno ha riferito che tutti e tre hanno consumato dei rapporti sessuali, a turno e tutti consenzienti, con la ragazza. Nuccio ha aggiunto che era stata la ragazza “alticcia” ad istigarli ad avere un rapporto sessuale. Che hanno consumato tutti tranne Andrea.

Gli esami effettuati hanno confermato un elevato tasso alcolemico nel sangue della ragazza. La visita ginecologica non ha mostrato tracce di violenza, ma ha evidenziato un ematoma nella coscia destra. Gli investigatori, coordinati dal procuratore aggiunto Maurizio Scalia e dal pubblico ministero Vania Contrafatto, hanno creduto al suo racconto. Lo definiscono coerente. Non ci sono motivi di rancore o inimicizia nei confronti degli indagati. “Contraddittorie e risibili”, sarebbero, invece, i racconti dei tre arrestati. Da qui gli arresti eseguiti dagli agenti dell’ufficio Prevenzione generale della questura di Palermo.

 

 


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