Marano: "Insulti indegni" |Botta e risposta Romano-Lumia - Live Sicilia

Marano: “Insulti indegni” |Botta e risposta Romano-Lumia

I comunicati di oggi. Il candidato di Italiani liberi e forti Sturzo  lamenta la scarsa attenzione dei media. Romano: "Votare Crocetta è come votare Lombardo"

La politica minuto per minuto
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Venerdì 26 ottobre

“Saverio Romano, l’artefice della peggiore politica che ha devastato l’Isola, non è nelle condizioni di esprimere critiche né di dare giudizi sulle scelte fatte dal Partito democratico. Non parli di Sicilia, di bene comune e di sviluppo del territorio: risulterebbe ridicolo e grottesco. Mi auguro che domenica i cittadini gli diano la risposta che merita, scegliendo Rosario Crocetta presidente della Sicilia e dei siciliani”. Lo dice il senatore del Pd Giuseppe Lumia, commentando le dichiarazioni dell’onorevole Saverio Romano.

‘Per Cantiere popolare la migliore risposta che i siciliani possono dare al lombardismo e alla catastrofe politica, economica e sociale che ha rappresentato per la Sicilia Lombardo e il suo governo non è quella di non andare a votare, o di votare per l’antipolitica di Grillo, ne’ tantomeno quella di votare per Crocetta che e’ sostenuto da due partiti, come l’Udc e il Pd di Lumia e Cracolici che dei governi Lombardo sono stati ispiratori, artefici e complici, ma quella di dare il proprio consenso a Nello Musumeci, persona di grande esperienza politica e amministrativa, uomo coerente e onesto, con un programma forte e chiaro e con una coalizione unita. Il voto utile è quello dato a chi governera’ con volonta’ e impegno. Nello Musumeci e’ una persona seria. Una guida importante per la nostra regione, in una difficilissima congiuntura. Cantiere popolare gli esprime gratitudine perche’ sara’ interprete di un programma di rilancio della nostra Sicilia. Così, Saverio Romano, coordinatore nazionale Cantiere popolare, nel corso di un incontro con gli elettori a Palermo, nel quartiere di Borgo Nuovo.

“È indegno che, anche nell’ultimo giorno di campagna elettorale, gli altri candidati passino il tempo ad insultarsi, invece di occuparsi dei veri problemi della Sicilia. In questo sono stati coerenti, terminando la loro attività elettorale così come l’hanno iniziata”. Lo ha detto Giovanna Marano, candidata alla presidenza della Regione per le liste LIberaSicilia e Italia dei Valori. “Perché nessuno parla della grave situazione economica in cui versa la Sicilia? Perché, invece di pensare a come risollevare l’economia dell’isola e a far tornare i nostri giovani costretti ad emigrare, passano il tempo ad insultarsi? Noi di Libera Sicilia siamo gli unici che vogliono il bene della nostra terra e non chiediamo ai cittadini un voto utile, ma responsabile. La nostra priorità è lavoro, lavoro e lavoro”.

“Una campagna elettorale senza diritto d’informazione. La politica è cosa sporca e i candidati sono tutti uguali quindi sporchi. Non è cosi. Ognuno ha una sua storia di vita, una diversa capacità e un differente progetto sociale. L’appiattimento è servito a rafforzare la voglia di astensionismo e dunque far vincere proprio la ‘vecchia casta’ che falsamente si diceva di voler combattere. I grandi giornali, quelli siciliani in prima fila, hanno servito i padroni del vecchio conflitto di interessi di cui storicamente fanno parte, soffocando il diritto ad una corretta informazione”. Così Gaspare Sturzo, candidato alla Presidenza della Regione Sicilia con la lista “Sturzo Presidente”, durante un incontro pubblico tenutosi a Caltagirone.

Giovedì 25 ottobre

PALERMO, 25 OTT – “I comuni siciliani hanno già impegnato una buona parte delle somme a loro destinate e queste non si possono ridurre improvvisamente. Sono fondi sui quali i comuni facevano affidamento, ed ora non si possono decidere stanziamenti diversi, quando le spese sono già state fatte in ragioni di indicazioni date in precedenza”. E’ quanto afferma Giovanna Marano, candidata alla presidenza della Regione per le liste LiberaSicilia e Italia dei Valori. “Vernuccio ha notificato ai comuni l’atto di fallimento, espropriandoli dei propri poteri e delle loro autonomie, provocando la morte dei servizi ai cittadini, a partire da quelli sociali – aggiunge – Noi, se i siciliani ci daranno fiducia, ci impegneremo, ad inizio del prossimo anno, a concertare la stesura del bilancio regionale con il sistema delle autonomie locali, a garanzia della tenuta complessiva del quadro istituzionale, nel quale i comuni sono gli attori principali. Invitiamo l’assessore ad ritirare urgentemente questo provvedimento e lasciare al prossimo governo una scelta così importante”.

“Penso che sia giunto il tempo che i dipendenti comunali e gli stessi amministratori locali portino in piazza la loro rabbia e le loro legittime rivendicazioni. Non si puo” lavorare e non venir pagati. A loro dico di uscir dal palazzo, garantire i soli servizi essenziali, e manifestare”. Lo ha detto Mariano Ferro, candidato alla presidenza della Regione Siciliana per il Popolo dei Forconi. “Avrei volentieri fatto a meno di passare per facile profeta ma, quando alcuni mesi fa, con la campagna elettorale ancora di là da venire, avevo lanciato l’allarme sull’insostenibile situazione degli enti locali siciliani che rischiavano di diventare, già allora, una vera e propria polveriera, nessuno sembrò curarsene – ha aggiunto – Adesso la bancarotta è dietro l’angolo per tanti enti locali e tutti i nodi di decenni di malamministrazione sono venuti al pettine”.

“Sic transit gloria mundi… Adesso per Musumeci e anche per Miccichè risulta scomoda la “foto con Berlusconi”: sottrae più voti di quanti ne porta”: così Gaspare Sturzo, candidato-presidente di “Italiani Liberi e Forti” commenta le ultime dichiarazioni dei due candidati del centro-destra. “Anche della Polverini in Sicilia Musumeci avrebbe volentieri fatto a meno – aggiunge Sturz o- così come dell’ evocazione del 28 ottobre di novant’anni fa, stavolta una “marcia su Palermo” tra sospetti di “biscotto” degli avversari”.

“Italia dei Valori propone un governo alternativo. Vogliamo essere una forza di governo. A differenza del Movimento 5 Stelle, non ci limitiamo alla protesta perché sappiamo che la protesta finisce il giorno dopo le elezioni”. Lo ha detto il leader di IdV Antonio Di Pietro ad Agrigento. “Per essere una forza di governo – ha aggiunto Di Pietro – occorre avere un programma, una prospettiva di coalizione che metta al primo posto equità, solidarietà per le fasce deboli”.

‘Primarie vere e rivoluzionarie sarebbero quelle da tenere dentro il perimetro del PPE: un cantiere popolare alternativo alla sinistra’. Così Saverio Romano, coordinatore nazionale di Cantiere popolare, su twitter, a commento dell’annuncio delle primarie da parte di Silvio Berlusconi.

Mercoledì 24 ottobre

E’ polemica tra il leader de La Destra, Francesco Storace, e il Partito dei siciliani. Apre le danze l’ex ministro, che su twitter annuncia: “Domani su il giornaleditalia.org nomi e cognomi degli uomini di Lombardo che fanno votare Crocetta. Miccicché fuori gioco, meglio Musumeci”. Secca la replica di Pds in una nota: “Attendiamo con ‘trepidazione’ l’ulteriore spazzatura che Francesco Storace annuncia di voler ulteriormente gettare sulla campagna elettorale in corso. Il segretario de ‘La Destra’ ha già fortemente danneggiato Musumeci quando gli ha fatto stracciare l’alleanza sicilianista per garantire in modo servile gli interessi romani del suo dante causa Silvio Berlusconi. Continua oggi – prosegue la nota – a danneggiarlo iniettando falsità e veleni con toni ai quali probabilmente si è abituato sedendo nel consiglio regionale del Lazio. Evidentemente i dati che confermano il successo di Gianfranco Micciché devono avergli completamente fatto perdere la testa”.

 

I segretari regionali del Partito dei Siciliani – MPA, di Grande Sud e di Futuro e Libertà per l’Italia Giovanni Pistorio, Pippo Fallica e Carmelo Briguglio lanciano un appello congiunto agli elettori per il “voto utile”: “Tutti gli addetti ai lavori – politici, giornalisti, comunicatori – sono ormai a conoscenza del fatto che nelle ultime settimane la candidatura di Gianfranco Miccichè è cresciuta notevolmente, supportata anche dalla forza dalle liste a lui collegate, e che negli ultimi giorni ha ormai superato i suoi competitori. Le stesse falsità messe in giro in questi giorni hanno come obiettivo quello di indebolire il nostro candidato in un estremo tentativo di raggiungerlo sul piano del consenso. Riteniamo allora indispensabile, in questa ultima parte della campagna elettorale, lanciare un appello agli elettori moderati del centrodestra a non disperdere il proprio voto sul candidato perdente di un PDL sempre più ostaggio della Lega e ad esprimere la propria preferenza in favore di Gianfranco Miccichè alla Presidenza della Regione, per costruire insieme un progetto autonomista e sicilianista, a difesa del nostro territorio e dei diritti della nostra gente, lontano dalla logica dei partiti romani della destra e della sinistra.

“Macché inciuci: vedo Palermo che vuole il suo presidente, c’è chi ama Miccichè e chi no, ma tutti i palermitani lo preferiscono come presidente a Crocetta e Musumeci. Palermo decide e può fare vincere Gianfranco”. Lo scrive su Twitter Carmelo Briguglio, coordinatore siciliano di Fli.

“Rosario Crocetta è l’uomo giusto per la Sicilia. Di fronte a una regione con sei miliardi di buco, con una disoccupazione intollerabile, con l’11% delle famiglie che non arriva a fine mese, serve una persona seria in grado di amministrare come ha già dimostrato di saper fare Crocetta”. Lo ha detto Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc, ospite di Uno Mattina su Rai1. “Nelle condizioni in cui versa, questa regione – ha aggiunto – non può permettersi di lasciare i fondi europei nei forzieri o magari farli andare altrove”. Oggi il segretario dell’Udc sarà a Catania e poi a Gela per la chiusura della campagna elettorale di Crocetta.

“La paura fa 90. Musumeci e il Pdl si rassegnino. Sono assolutamente inutili gli ultimi tentativi di destabilizzare l’opinione pubblica attraverso i falsi scoop sul voto disgiunto. I siciliani hanno compreso perfettamente che votare per i partiti che rappresentano il sistema di potere romanocentrico è come darsi la zappa sui piedi e per questo sosterranno Gianfranco Micciché”. Così, in una nota, il segretario regionale di Grande Sud Pippo Fallica. “Dopo i video rubati, i sondaggi taroccati e le continue insinuazioni che si sono rivelate tutte delle bolle di sapone – aggiunge Fallica -, Musumeci e il Pdl continuano a trascinare il dibattito elettorale su terreni che nulla hanno a che vedere con lo sviluppo della Sicilia. Sterili discorsi infondati, mistificazioni di bassa lega. Stanno evitando scientificamente il confronto sui programmi e le cose da fare. Questo – prosegue – a differenza di come credono, non fa altro che dare forza al nostro progetto politico sicilianista, libero dalle ingerenze e dalle prepotenze dei partiti romani”.

Martedì 23 ottobre

“Alle Regionali siciliane stiamo sperimentando un progetto politico di portata più ampia, cioé dare vita a una coalizione che offra agli italiani una valida alternativa al permanente scontro tra Pd e Pdl”. Lo ha detto oggi pomeriggio Italo Bocchino, vice presidente nazionale di Fli, durante una conferenza stampa a Palermo con Alessandro Aricò (vice coordinatore vicario regionale, assessore al Territorio e candidato nella lista Nuovo Polo per la Sicilia. “La nostra coalizione è l’unica che fa l’esclusivo interesse dei siciliani e non obbedisce a logiche romane: – ha aggiunto – puntiamo a vincere le elezioni e a governare la Sicilia, ma in ogni caso chiunque vinca dovrà necessariamente riconoscerci un ruolo centrale e da protagonisti”. “Contiamo di vincere con il nostro candidato presidente Gianfranco Micciché, ma se ciò non dovesse accadere – ha osservato Aricò – saremo comunque centrali nella politica regionale e faremo valere i nostri programmi”.

“Nessuna persona di buon senso, nella settimana decisiva di elezioni importanti come le regionali in Sicilia, nelle quali è presente il simbolo del proprio partito, dichiarerebbe che quel partito è morto. Poiché stimiamo l’amica Daniela Santanché persona dotata di intelligenza e discernimento, riteniamo che le sue reiterate esternazioni sulla fine di un partito che è anche il suo rispondano a una precisa strategia: provocarne la sconfitta per poi dichiarare chiusa una storia”. Lo dichiarano in una nota congiunta Fabrizio Cicchitto e Gaetano Quagliariello, capogruppo del PdL alla Camera e vicecapogruppo vicario del PdL al Senato. “Qualunque sia l’esito delle elezioni – aggiungono – il calcolo si rivelerà però una presunzione fatale perché il PdL resterà in vita per impedire che in Italia la sinistra vinca per mancanza di avversari”.

Cateno De Luca ha visitato stamattina il mercato ortofrutticolo di Vittoria ed alcune aziende del settore. “ La crisi ormai investe tutto il comparto e colpisce soprattutto le piccole aziende – ha dichiarato il leader di Rivoluzione Siciliana – e le conseguenze sono devastanti. Occorre dare sostegno alle tante piccole aziende con misure che possano  rendere competitivi sul mercato anche i piccoli produttori”. La seconda tappa della carovana di Rivoluzione Siciliana è stata all’aeroporto di Comiso che ha consentito a De Luca di affrontare il tema dei trasporti in Sicilia. “L’aeroporto è pronto da cinque anni – dichiara De Luca – ma l’odissea continua tra false promesse e vere speranze che fino ad oggi non si sono concretizzate. Ma è tutto il sistema dei trasporti in Sicilia che va rivisto”.

Tour elettorale in Sicilia per Renata Polverini in vista delle elezioni per il rinnovo dell’Ars il 28 e 29 ottobre, in cui sono candidati rappresentanti di Città Nuove nella lista Musumeci Presidente. Una tre giorni che vedrà impegnata Polverini in incontri con i cittadini, esponenti della società civile e candidati prima a Messina, poi a Trapani e infine la chiusura prevista giovedì 25 a Palermo insieme al candidato alla presidenza della Regione Sicilia, Nello Musumeci.

“Se e vero che i candidati dell’Mpa danno indicazioni di voto per Crocetta sarebbe l’ennesima conferma che quest’ultimo è in perfetta continuità con Lombardo”. Lo afferma  Giovanna Marano, candidata alla presidenza della Regione per le liste Sinistra-LiberaSicilia e Italia dei Valori. “Non dimentichiamoci – aggiunge – che il Pd ha sostenuto quello stesso Lombardo che ha portato l’isola al collasso e adesso pretende di presentarsi come il nuovo. Noi siamo gli unici che non hanno mai avuto nulla a che fare né con il lombardismo né con il cuffarismo. Da giorni chiediamo un confronto pubblico con gli altri candidati ma hanno paura di noi, del nostro programma, perché non abbiamo scheletri nell’armadio”.

Lunedì 22 ottobre

“Per essere candidati alle prossime elezioni regionali abbiamo superato una selezione e poi firmato il documento ‘la voce del movimento’ impegnandoci a rimettere ogni sei mesi il nostro mandato in caso di elezione in assemblee con i cittadini da tenere nelle nove province siciliane. Saranno loro, ascoltando quello che abbiamo fatto all’Ars, a decidere se dobbiamo rimanere o andare a casa”. Lo dice Giannina Ciancio, candidata del Movimento 5 stelle nel collegio di Catania. Una sorta di lettera di dimissioni in bianco alla quale “si aggiunge – prosegue – il nostro impegno a non avere mai fatto politica e di non avere guai in corso con la giustizia. E di versare in beneficenza o al movimento la parte eccedente i 2500 euro netti dello stipendio”. Una notizia che viene commentata dai radicali: “Se domenica prossima fossi in Sicilia a monitorare le elezioni per conto dell’Osce dovrei segnalare una grave violazione della Costituzione italiana da parte del movimento 5 stelle. Mi riferisco all’annuncio che Grillo ha imposto a tutti i suoi candidati di firmare le dimissioni in bianco dal ruolo di consigliere regionale”. Lo dice a Radio Radicale Matteo Mecacci, deputato radicale e presidente della commissione diritti umani dell’Osce. “Si tratta di una pratica che la Corte europea dei diritti dell’uomo ha già condannato e che lede il diritto indisponibile di ogni eletto ad esercitare pienamente e liberamente il proprio mandato elettorale – spiega Mecacci – Inoltre faccio notare come il sedicente nemico della partitocrazia metta così ancora più potere nelle mani dei partiti e non dei cittadini”.

“Ce lo diciamo tra noi e sui giornali da mesi, ma adesso è stato finalmente certificato dalla Corte dei Conti: a fine anno il deficit del bilancio regionale sarà di 6 miliardi di euro. Impressionante, ma una soluzione c’è – commenta Lucia Pinsone (VOI-Obiettivo Sicilia), candidata alla presidenza della Regione -. Nessun libro dei sogni, solo dati concreti. L’ammontare totale dei depositi del sistema bancario in Sicilia risulta essere di circa 25 miliardi di euro, quasi cinque volte il debito – spiega Pinsone – Allora la Regione, la nuova Regione, quella che uscirà dalle urne il 28 ottobre, dovrà semplicemente seguire un percorso in tre tappe, con la collaborazione di tutti noi. Si partirà con l’azzeramento ad una data precisa delle tasse dovute dai Siciliani, si proseguirà chiedendo loro di prestare  alla Regione 1/5 del proprio deposito bancario o postale, in modo da coprire immediatamente il debito e permettere alle finanze regionali di non essere impiegate soprattutto per coprire gli interessi passivi. Queste somme saranno versate nelle casse dell’IRFIS che, una volta trasformata in Istituto di credito siciliano, – ultima tappa – provvederà a restituirle ai cittadini in tempi e modi chiari e definiti all’origine. Questa forma di “azionariato sociale” e l’applicazione integrale dello Statuto consentiranno ai Siciliani di superare la crisi, rilanciando la propria economia e cancellando l’immagine di una Sicilia in perenne attesa di aiuti esterni”, conclude la candidata del VOI-Obiettivo Sicilia.

“Musumeci non si crei problemi inutili, non governerà neanche un giorno. L’unico candidato vincente, con le carte in regole per rilanciare lo sviluppo produttivo e il lavoro e sconfiggere la politica corrotta e clientelare, è Rosario Crocetta”. Lo dice il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, commentando le dichiarazioni del candidato alla presidenza della Regione, Nello Musumeci. “Musumeci e Micciché – aggiunge Lupo – sono due facce della stessa medaglia coniata da Berlusconi. Sottosegretari dell’ultimo governo a trazione leghista che ha massacrato la Sicilia. Musumeci, sottosegretario al Lavoro, ha brillato per la sua totale assenza rispetto all’emergenza occupazionale della nostra regione. Micciché, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al Cipe, è stato invece complice di Bossi, destinando al Nord i fondi Fas della Sicilia perfino per pagare le multe delle quote latte agli allevatori settentrionali”.

“A noi, convinti assertori della prima ora che la Sicilia la sua autonomia, fin qui tradita e calpestata, la debba veder riconosciuta a tutti i livelli, la recente presa di posizione di Micciché che vuol andare a Bruxelles per rovesciare le scrivanie può anche stare bene”. Lo ha detto Mariano Ferro, candidato de Il Popolo dei Forconi alla presidenza della Regione. “Io ho stima di Micciché e delle sue capacità ma ciò non mi esime dal constatare come questo rigurgito di autonomismo – ha aggiunto – venga solo a pochi giorni dal voto, dopo aver fiutato l’aria che tira, e proprio da chi nei diversi ruoli rivestiti a Roma ha lavorato in sintonia con chi, in modo sistematico, ha operato per tenere sempre di più la Sicilia in scacco sotto il tacco dello Stivale “.

Domenica 21 ottobre

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, a Messina durante un incontro elettorale. “Non abbiamo appoggiato Crocetta, perché si è alleato con chi ha governato negli ultimi anni provocando enormi danni, gli stessi che hanno appoggiato Cuffaro e Lombardo”.  “Non appoggeremo nemmeno a livello nazionale – prosegue Ferrero – un’allenza di centro sinistra che tra l’altro ha appoggiato Monti che rappresenta un governo di Destra a favore delle banche e contro i lavoratori. Noi con le altre forze di Sinistra e l’Idv vogliamo rappresentare un’alternativa”.

Carlo Vizzini, senatore socialista del Psi a sostegno della candidatura di Rosario Crocetta alla presidenza della Regione, sul voto di scambio politica-mafia: “La Sicilia ferita ed indebitata deve rapidamente mettere a posto le proprie carte ed avviare con lo Stato un percorso condiviso per garantire con tutti gli strumenti di flessibilità possibile il futuro di circa 200 mila precari e dipendenti pubblici senza pregiudicare, persino, le speranze dei 700 mila siciliani ancora senza un lavoro. Dobbiamo dare lavoro ai giovani mentre è la mafia che dobbiamo cacciare dalla Sicilia”.

“Come socialisti abbiamo chiesto al Governo di inasprire subito e più severamente il reato di voto di scambio politico-mafioso – ha sottolineato Vizzini – ed abbiamo avuto garanzie che questo avverrà presto. Chi è contrario lo dica con chiarezza ai siciliani. Noi senza questa norma stenteremmo a sostenere il Governo nazionale”.

Saverio Romano, coordinatore nazionale Cantiere Popolare nel suo intervento a Modica: “Compito della politica è quello di non tradire i sentimenti dei cittadini, di non calpestarne i diritti, di non mortificarne le speranze.  Prima ti ignorano, poi deridono, poi ti combattono, poi tu vinci: è successo a noi che abbiamo parlato del progetto Cantiere popolare prima che diventasse una sigla, una scommessa, una sfida, e poi anche uno slogan che qualcuno vuole rubarci. Quella dei moderati non è una categoria politica: moderati lo si può essere anche stando a sinistra: noi siamo popolari e lavoriamo per il popolarismo. Siamo alternativi alla sinistra, quella moderata e quella che non lo è. Il rilancio del centrodestra parte dalla Sicilia. Musumeci è interprete di un programma e di una coesione tra chi lo sostiene che manca negli altri schieramenti. Il qualunquismo non porta a nulla, partecipare invece è l’unico modo per crescere. La Sicilia può ripartire se si punta su agricoltura, turismo e beni culturali, con una pubblica amministrazione che ne sia al servizio. Cantiere popolare si rafforza e per questo parteciperà alle elezioni regionali nel Lazio e in Lombardia. Noi siamo un partito del territorio, e da noi non c’è nessun cinquantottenne che subordina il proprio partito e i suoi ideali al desiderio di diventare presidente della Repubblica o del Consiglio”.

Sabato 20 ottobre
Scoppia la polemica nel Partito Socialista Italiano della Sicilia in vista delle regionali. A non darsi pace è il consigliere comunale di Petralia Soprana Carlo Li Puma, nipote di Epifanio, il sindacalista socialista ucciso dalla mafia il 2 marzo 1948: i vertici del partito lo hanno candidato in rappresentanza del Psi nella lista “Crocetta presidente”, che ospita i candidati socialisti all’Assemblea regionale siciliana in tutte le province siciliane. Fino all’amara scoperta: sebbene sia Li Puma il candidato socialista in provincia di Palermo, il senatore Carlo Vizzini, ex Pdl da poco approdato nel Psi, organizza una manifestazione con il segretario nazionale del partito Riccardo Nencini per sostenere l’ex aspirante sindaco del capoluogo  Ferrandelli, candidato nella lista del Partito Democratico, nonostante la presenza di un tesserato del Psi nella lista “Crocetta presidente”, ivi inserito dal responsabile nazionale enti locali Gerardo Labellarte. Lo sfogo di Li Puma, 40 anni, è contenuto in una lettera indirizzata al direttore dell’Avanti!: “scopro oggi che il Psi sponsorizza Fabrizio Ferrandelli, ex candidato sindaco per il comune di Palermo sostenuto dall’area Cracolici-Lumia del Pd e candidato alle regionali proprio nella lista del Partito Democratico. E il segretario nazionale del Partito Socialista Italiano si scomoda da Roma e viene a Palermo domenica prossima per sponsorizzare un candidato di un altro partito. Che bella cosa, che bella figura!”, conclude con amarezza l’esponente socialista.

“Le dichiarazioni di Alfano – che in conferenza stampa non ha escluso una rinnovata alleanza con la Lega – non fanno che confermare un fatto storico ed acclarato, la subalternità del Pdl alla Lega Nord, che, come oggi sfratta Formigoni dal Pirellone nella totale sudditanza del Popolo della Libertà, ieri ha dato lo spartito al governo Berlusconi e alle sue politiche antimeridionali” – afferma il segretario regionale del Partito dei Siciliani – Mpa Sen. Giovanni Pistorio. “Semmai costoro dovessero tornare al governo – prosegue Pistorio – la musica non cambierebbe. L’unica garanzia per questa regione, dare forza al Partito dei Siciliani, alla candidatura di Micciché, ed al progetto autonomista”.

 

Venerdì 19 ottobre

“Alfano dice di non essere allergico alla Lega ma con questa affermazione e sostenendo Musumeci dimostra di essere allergico alla Sicilia”. Così su Twitter il candidato alla Presidenza della Regione siciliana, Gianfranco Miccichè, replica al segretario nazionale del Pdl Angelino Alfano che ha detto: “Ho fatto tutti i test, sono immune da ogni forma di allergia alla Lega”.

“Con me non si perdera’ nessun posto di lavoro e verra’ rispettata la dignita’ dei lavoratori. Dobbiamo attuare dei percorsi che rispettino la vita di ciascuno di voi, perche non si puo’ vivere con 730 euro al mese. Mi impegno, senza prendervi in giro, a far crescere la base produttiva e garantire l’occupazione. Attueremo una politica di rigore senza macelleria sociale”. Queste le parole di Rosario Crocetta, candidato alla presidenza della Regione Sicilia di Pd, Udc, Psi ed Api, nel corso di un incontro con i precari della Regione.

“O l’ex vice questore Malafarina (oggi candidato con Crocetta) smentisce se stesso o Crocetta deve fare i conti con questo pesantissimo documento che lo accusa e chiarire oltre ogni possibile dubbio. Nel frattempo la dottoressa Lucia Borsellino dovrebbe riflettere sulla opportunità di lasciare il proprio cognome in compagnia di scenari come questo”. Lo ha dichiarato la senatrice del Pdl Simona Vicari, Commissario provinciale del Pdl a Palermo, in relazione a un documento della Questura di Caltanissetta, risalente al 2003, pubblicato on line dal sito Sud, in cui Malafarina avrebbe fatto riferimento a un impegno in campagna elettorale in favore di Crocetta di Emanuele Celona, “oggi collaborante, esponente di Cosa nostra”.

“Siamo vittime di un sistema di potere che ci ha massacrati e tritolati. Se vogliamo proseguire su questa strada si continui a votare pure l’attuale sistema, sennò prepariamoci ad una nuova ribellione come quella attuata in Sicilia nel mese di gennaio”. Lo ha detto Mariano Ferro, candidato alla presidenza della Regione Siciliana per il movimento dei Forconi, incontrando a Vittoria i commissionari ortofrutticoli del mercato.

“Il Pdl oltre ad indicare a Nello Musumeci cosa dovrà fare in tema di welfare, avrebbe dovuto dirgli anche dove reperire le risorse per finanziare e realizzare questi mirabolanti propositi”. Lo afferma, in una nota, il parlamentare nazionale di Grande Sud, Giacomo Terranova, in replica alle parole rese in una conferenza stampa a Palermo dal segretario del Pdl Angelino Alfano. “Non è con gli annunci – prosegue l’esponente del movimento arancione – che si risolvono i problemi dei più deboli ma individuando il percorso legislativo più idoneo per far aumentare la ricchezza e pertanto reperire risorse da destinare al sociale. L’unico che ha le idee chiare e il progetto di legge per incrementare le entrate nelle casse della Regione è Miccichè.

“E’ incredibile come, seduti l’uno accanto all’altro, Angelino Alfano dica che le prossime elezioni regionali non sono un test nazionale, mentre Saverio Romano, poco prima, esprima il concetto esattamente contrario”. Così, in una nota, il segretario regionale di Grande Sud Pippo Fallica. “Il ‘nuovo centrodestra’ si metta almeno d’accordo su questa semplice considerazione”, conclude l’esponente del movimento arancione.

Giovedì 18 ottobre

“La campagna elettorale appare caratterizzata da un unico filo conduttore. Dalla destra alla sinistra, passando per molti esponenti del giornalismo nostrano, il tema unificante appare l’attacco fazioso ed esasperato nei confronti di Raffaele Lombardo e dell’esperienza del governo autonomista”. E’ quanto afferma il segretario regionale del Partito dei Siciliani-Mpa, Giovanni Pistorio. “Solo i politici leghisti e alcuni giornali del Nord – prosegue Pistorio – avevano fino ad oggi usato questi toni contro il governo Lombardo e contro gli autonomisti siciliani. Persino dal segretario del Pd arrivano fantomatiche e incomprensibili accuse di tradimento. Parola risibile se usata da chi ha governato per anni con questo governo e si è sfilato solo negli ultimissimi mesi per ragioni puramente elettorali”. Per Pistorio “ancor più risibile se usata peraltro da un partito i cui esponenti continuano sottobanco a corteggiarci”. “A Bersani, del quale in altri casi abbiamo apprezzato la serità – continua – consigliamo maggiore sobrietà e rispetto per la verità. Potremmo ricordargli infatti che vi sono più ex assessori dei governi Lombardo a sostegno di Crocetta di quanti ve ne siano a sostegno del Partito dei siciliani”. “Ai cittadini della nostra regione chiediamo invece di riflettere sul fatto che mai un governo regionale è stato così pesantemente aggredito dai partiti romani – conclude – Ci affidiamo ai siciliani, al loro orgoglio e alla loro volontà di riscatto per sostenere l’unica esperienza politica che ha difeso e continuerà a difendere sempre e soltanto gli interessi della nostra terra”.

“SeL e Idv hanno rotto il centrosinistra dicendo no alle primarie, che Crocetta avrebbe sicuramente vinto contro Fava, così affezionato alla Sicilia e attento ai problemi dei siciliani da ricordarsi fuori tempo massimo di non esserne residente”. Lo dice il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, replicando alla candidata alla presidenza della Regione, Giovanna Marano. “Gli elettori del centrosinistra -aggiunge Lupo- voteranno Crocetta perche sanno che è l’unico candidato che può battere Musumeci e non vogliono disperdere il loro voto perché il ticket “Favarano” non ha nessuna possibilità di vincere”.

“A Zoggia posso dire questo: non importa tanto ciò che io riesca a comprendere, quanto quel che hanno ben capito i siciliani: il Pd, stando con il governo Lombardo, ha contribuito a martoriare ulteriormente la Sicilia. L’annuncio che ci sarà anche un dopo è una minaccia?”. Controreplica così Claudio Fava, leader di Sicilia Libera, a Davide Zoggia del Pd.

“Fava non ha ancora capito che c’e’ un prima e che ci sarà anche un dopo e che l’impegno, che sta mettendo il Pd nella coalizione che sostiene Rosario Crocetta, e’ quello di dar vita ad un governo di cambiamento della Sicilia, martoriata da troppi anni dal centrodestra”. Lo dice, replicando a Fava, il responsabile Enti Locali del Pd nazionale, Davide Zoggia, a margine dell’incontro che Bersani ha tenuto questo pomeriggio, a Palermo, con le parti sociali.

“Credo che Bersani sia sincero quando si rammarica della mancata unità del centrosinistra in Sicilia. Certo, fa impressione vedere, oggi, Casini e Alfano insieme al congresso del Ppe. Forse è per pudore o per evitare imbarazzo che Bersani e Casini si sono fatti vedere separati nell’isola, tirando a turno sul palco Crocetta”. Lo afferma Giovanna Marano, candidata alla presidenza della Regione, replicando alle dichiarazioni rilasciate da Bersani. “In ogni caso, Bersani dovrebbe ben sapere che gli esponenti del suo partito nell’isola non hanno affatto lavorato con l’obiettivo di unire – aggiunge – Al contrario, hanno la responsabilità di avere lacerato il centrosinistra, preferendo l’accordo con l’Udc, dopo avere condiviso a lungo anche la fallimentare esperienza del governo Lombardo”.

“Bersani oggi era distratto. Il nome di Crocetta è stato proposto dall’Udc, non dal suo partito. Quanto a ritenere Crocetta, come fa il segretario del Pd, ‘l’unico candidato che possa realizzare il cambiamento’, mi sembra un’affermazione molto presuntuosa e poco rispettosa verso altri candidati ai quali Crocetta ha ben poco da insegnare, fatta salva la buona dose di spregiudicatezza con cui ha sostenuto per due anni il governo Lombardo”, lo stesso Lombardo da cui Bersani si è dichiarato ‘tradito'”.Lo afferma in un comunicato Claudio Fava, leader di Libera Sicilia 2012.

“L’antipolitica di Grillo, con l’invettiva. la derisione e gli insulti estesi a tutti, finisce per salvare i peggiori, quelli del “voto di scambio” e dell’affarismo”: così Gaspare Sturzo (candidato-presidente di “Italiani Liberi e Forti”) commenta i comizi siciliani e i “blog” del leader M5S. “Grillo poi si avvale anche degli errori madornali altrui: vedi Bersani, che viene in Sicilia a dire di essere stato “tradito” da Lombardo e di “non sapere” se l’alleanza con l’Udc finisce qui: è questo -aggiunge Sturzo- il “cambiare con energia” di cui parla il segretario Pd? Davvero assurdo”.

Mercoledì 17 ottobre

“L’antipolitica di Grillo, con l’invettiva. la derisione e gli insulti estesi a tutti, finisce per salvare i peggiori, quelli del “voto di scambio” e dell’affarismo”: così Gaspare Sturzo (candidato-presidente di “Italiani Liberi e Forti”) commenta i comizi siciliani e i “blog” del leader M5S. “Grillo poi si avvale anche degli errori madornali altrui: vedi Bersani, che viene in Sicilia a dire di essere stato “tradito” da Lombardo e di “non sapere” se l’alleanza con l’Udc finisce qui: è questo -aggiunge Sturzo- il “cambiare con energia” di cui parla il segretario Pd? Davvero assurdo”.

“Ringrazio con entusiasmo Andrea Camilleri per le belle parole che ha avuto nei miei confronti sull’edizione odierna dell’Unità (“La sfida di Crocetta mi piace molto e non esito ad appoggiarla. Credo sia venuta l’ora per i siciliani di aprire le finestre e fare entrare aria pulita”). Per me sono uno stimolo a condurre con ancora maggiore impegno queste ultime settimane di campagna elettorale”. Lo ha detto Rosario Crocetta, candidato alle elezioni regionali siciliane. “Voglio rappresentare quella ‘ventata di aria pulita’ – aggiunge Crocetta – di cui parla lo stesso Camilleri perché sento di avere accanto a me la Sicilia migliore, alla quale voglio dare una risposta di speranza e di rinascita”.

“La Sicilia è una terra estremamente difficile nella quale non sono mai riuscita a identificarmi per la sua profonda contraddizione e incoerenza tra ciò che appare e ciò che è”. Così Lucia Borsellino, figlia del giudice Paolo Borsellino, ospite della trasmissione “24 Mattino” di Radio 24. Borsellino ha parlato della decisione di accettare di far parte di un’eventuale giunta in caso di vittoria di Rosario Crocetta: “Sia quando mio padre era vivo ma anche dopo la sua morte – ha detto – ho sempre avuto la sensazione che qui le persone oneste fossero poche o costrette a nascondersi se non a volte anche a fuggire. La scelta di impegnarmi in politica è anche perché i miei conterranei possano trovare qui il coraggio e la forza per esprimere ciò che sono”. Sulla possibilità che la discesa in campo a fianco del candidato Crocetta e il cognome Borsellino possano prestarsi a critiche, la figlia del giudice ucciso dalla mafia ha così replicato: “Le critiche già ci sono, le ho messe in conto. Mi sto accostando a questo impegno con il peso della storia che porto e che è parte di ciò che sono. So benissimo che la mia scelta non è scevra da possibili strumentazioni ma vorrei non dovermi più nascondere e poter usare il mio volto per misurarmi con ciò che so fare e solo dopo essere giudicata per quello che avrò fatto”. “Credo – ha poi aggiunto Lucia Borsellino a Radio 24 – di non considerare il mio nome come un peso ma come un tesoro da portare sempre con me. Mi muove solo uno spirito di servizio nonostante gli attacchi che ho già ricevuto per la scelta che mi accingo a fare”. Alla domanda se secondo lei il padre approverebbe questa scelta, Lucia Borsellino ha detto: “Io chiedo solamente di avere il buon gusto di non parlare a nome suo. Io so quale valore ho avuto”.

“E’ intollerabile avere una pubblica amministrazione in cui l’apparato burocratico non si ponga sullo stesso piano del cittadino comune. Basta con i burocrati che dietro una scrivania difendono ‘sacche di potere’”. Così il candidato alla Presidenza della Regione siciliana, Gianfranco Miccichè. “Non comprendo perché se un’impresa consegna in ritardo un lavoro alla Regione – aggiunge Miccichè – debba pagare una mora, mentre se un ufficio regionale non rilascia nei tempi previsti dalla legge un’autorizzazione che spetta di diritto al cittadino non debba incorrere in una sanzione equivalente. Elimineremo le autorizzazione inutili e vincoleremo i burocrati – conclude – a rispondere in tempi assolutamente certi e ad assumersi la responsabilità dei ritardi ingiustificati”.

Martedì 16 ottobre

“Dobbiamo evitare che la campagna elettorale assuma i toni di una gazzarra. Ma abbiamo anche il dovere di dire le cose come stanno e impedire che gli elettori vengano spudoratamente presi in giro. Un conto, infatti, è un reato amministrativo, condizione comune a tanti amministratori di centro, di destra e di sinistra (anche estrema). Altra cosa è portarsi dietro un’indagine per infiltrazione mafiosa o una condanna per ‘estorsione’. Per cui chi fa di tutta un’erba un fascio o è palesemente in malafede o non ha argomenti”. Lo afferma in una nota Rosario Crocetta, candidato alle elezioni regionali siciliane. “Ai cuor di leone dell’ultima ora, rimprovero di essere rimasti in silenzio, ieri, di fronte alla mia richiesta di spiegazioni sull’accuratezza nella composizione delle liste e di strumentalizzare, oggi, vicende ben diverse tra loro. A tutto vantaggio di quel ‘quarto d’ora di celebrità’ che in campagna elettorale non si nega proprio a nessuno”, osserva Crocetta. “A buona memoria di quanti si lasciano andare a giudizi sommari e condanne preventive, ricordo che nel codice etico (fedelmente ripreso da quello stilato della commissione parlamentare Antimafia) sottoscritto da me, dal Pd, dall’Udc e dagli altri compagni e amici della coalizione che mi sostiene, l’incandidabilità per reati amministrativi, ben diversi dalla corruzione, dal peculato, e da quelli di mafia, scatta soltanto nel caso di ‘sentenza passata in giudicato’, cioè a conclusione dei tre gradi di giudizio”.

“Sui candidati alle regionali unico criterio logico e possibile e’rappresentato dal codice dell’antimafia che pone l’asticella al rinvio a giudizio e solo per determinati reati (associazione, mafia, corruzione, concussione, peculato, rifiuti, estorsione, usura). Le polemiche di questi giorni mettono insieme tutto e il suo contrario: le liste di Nuovo Polo per la Sicilia/Futuro e Libertà, sia chiaro a tutti,non hanno al loro interno nessun candidato non in linea con il codice etico”. Lo ha detto Fabio Granata, vicecoordinatore nazionale di FLI

Sul candidato Spata, condannato in primo grado e candidato dall’Udc, partito alleato del Pd, attendiamo una presa di posizione immediata di Crocetta, possibilmente con lo stesso furore e la stessa indignazione, se non di più, con cui il candidato della ‘rivoluzione della dignita”, ieri, ha giudicato i casi di altre liste. In ogni caso, vale il detto: chi di spada ferisce di Spata perisce”. Lo afferma Giovanna Marano, candidata alla presidenza della Regione Siciliana sostenuta da Sel, Idv e Fds. “Ci chiediamo, poi, con quale rigore Crocetta abbia fatto le proprie liste – aggiunge Giovanna Marano – visto che corre il rischio di fare eleggere il candidato Di Giacinto, approdato direttamente da Grande Sud con in dote un’indagine per abuso d’ufficio e ulteriori trascorsi giudiziari. Il candidato alla presidenza di Pd-Udc risponda, se è in grado di farlo, con fatti concreti e gesti di coerenza”. Di Giacinto replica: “Non ho trascorsi giudiziari”.

“Sulla home page dell’Università Kore di Enna l’annuncio della lectio magistralis di Pier Luigi Bersani su ‘crisi economica e democrazia nell’area euromediterranea’, e questo a pochi giorni dal voto regionale. E’ una vergogna che una istituzione universitaria faccia da piattaforma elettorale ad un leader di partito: ne va della sua autonomia e indipendenza”. Lo dice Saverio Romano, coordinatore nazionale Cantiere Popolare. “In questo modo – aggiunge – tra l’altro si offendono gli studenti e i docenti che hanno un orientamento politico diverso da quello del capo dei Democratici. Mi piace pensare che la Kore di Enna abbia organizzato degli incontri con tutti i leader di partito, diversi da Bersani, da qui al 28 ottobre, perché altrimenti sarebbe lecito equiparare la Kore di Enna alla scuola delle Frattocchie della nomenclatura comunista”.

‘Una conferenza con i rappresentanti delle categorie produttive per studiare insieme progetti e soluzioni per dar vita ad un percorso disviluppo’. E’ la proposta che Nello Musumeci, candidato del centrodestra alla Presidenza della Regione Siciliana, ha fatto a Siracusa, incontrando rappresentanti dei commercianti e delle categorie produttive della citta’. ‘Chi rappresenta il mondo della produzione ha bisogno di percepire la Regione come un interlocutore sicuro e sempre presente – ha proseguito Musumeci – non come un ente sordo e lontano dalla difficilissima realta’ del territorio. Abbiamo produzioni di eccellenza e filiere industriali che vanno aiutate a stare sul mercato e competere anche sui mercati esteri. E’ incredibile che la Sicilia esporti meno del 3% del prodotto, in massima parte dalle imprese di raffinazione’.

Lunedì 15 ottobre

“E’ inquietante il quadro che emerge dai verbali dell’ex assessore Venturi. Una persona indicata nell’esecutivo Lombardo da Lumia nel 2009, quando il Pd non era ancora impegnato ufficialmente nel cosiddetto ‘governo tecnico’, rimasta per anni in giunta, oggi racconta ai magistrati, con dovizia di sconcertanti dettagli, come funziona il sistema affaristico che governa l’isola, a quali personaggi sono funzionali nomine e finanziamenti”. E’ quanto afferma Giovanna Marano, candidata alla presidenza della Regione Siciliana. “Il Pd non solo non si è disimpegnato per tempo da quella pessima esperienza, ma oggi sceglie di allearsi con l’Udc – aggiunge – Una decisione che li imbriglia ancora in un passato da dimenticare, con la consapevolezza che questa alleanza non varcherà lo Stretto”.

“Apprendo dalla stampa che l’ex assessore Venturi lancia pesanti accuse al ‘sistema Lombardo’. Tuttavia, Venturi non chiarisce se mai abbia parlato a Lumia, Lo Bello e Montante di queste gravi accuse a Lombardo. E poi, perché ha aspettato il 2012 per dimettersi e raccontare fatti così gravi? L’ex assessore della giunta Lombardo dovrebbe chiarire questi aspetti che ritengo siano importanti per comprendere il meccanismo di quello che definisce il ‘sitema Lombardo'”. Così Gaspare Sturzo, candidato alla presidenza della Regione Sicilia con la lista “Sturzo Presidente”

“Basta con la farsa dei ritiri dalle liste ‘per senso di responsabilità’ come nei casi Oteri e Pettinato. O questi signori, e i loro leader, vogliono continuare a prendere in giro gli elettori?”. Lo afferma in una nota Rosario Crocetta, candidato alla presidenza della Regione che aggiunge: “Se veramente fossero mossi dal senso di responsabilità, i signori Oteri e Pettinato, dovrebbero dire ‘non votate per me’ e non ‘mi ritiro’. Da che cosa si ritirano visto che le liste sono già state presentate. E ancora: Idv e Pdl come lo hanno fatto il controllo dei candidati?”. “Dopo aver tentato, tanto strumentalmente quanto inutilmente, di fare le pulci alle liste che mi sostengono, il dato politico di oggi è un altro: sono il Pdl e l’Idv a depennare,in maniera virtuale ma con il rischio che vengano eletti comunque, due loro candidati”, conclude Crocett.

Il candidato alla presidenza della Regione di Rivoluzione siciliana, Cateno De Luca, si è recato al Comune di Messina per consegnare banconote false al Commissario Luigi Croce, un gesto provocatorio per sottolineare le difficoltà finanziarie degli enti locali. Quando De Luca è arrivato a Palazzo Zanca gli è stato impedito l’ingresso e c’é stato un diverbio con alcuni agenti della polizia municipale. De Luca ha sfondato il cordone di sicurezza, si è arrampicato sopra i tornelli ed è entrato in municipio per consegnare i soldi falsi. Croce non c’era e De Luca li ha dati a un dipendente comunale perché li consegni al commissario straordinario del Comune.

“Condividiamo i problemi sollevati dai sindacati di polizia dell’isola e siamo pronti ad inserire le loro istanze nel programma di governo di LiberaSicilia”. Lo ha affermato Giovanna Marano, candidata alla presidenza della Regione Siciliana, nel corso di un incontro, che si è svolto questa mattina, con i rappresentanti dei lavoratori delle forze dell’ordine. “E’ inaccettabile – ha aggiunto Giovanna Marano – che, in una terra come la Sicilia, le forze di polizia subiscano i drastici ridimensionamenti dei finanziamenti previsti dall’attuale esecutivo. I tagli, pur necessari, non hanno eliminato gli sprechi: pensiamo ai costi degli affitti per gli immobili che ospitano questure e commissariati. Solo a Palermo otto milioni di euro. Le soluzioni ci sono e dipendono dalla volontà di chi sarà al governo della Regione. Pensiamo, ad esempio, all’uso dei beni confiscati. Così come riteniamo importante la creazione di scuola di polizia nell’isola specializzata nella lotta alla criminalità mafiosa”.

“Le marinerie siciliane vivono una situazione di estrema emergenza”. Lo ha detto il candidato alla Presidenza della Regione siciliana, Gianfranco Micciché, incontrando al centro convegni del santuario della Madonna della lacrime di Siracusa una folta rappresentanza della marineria locale. “Il mio governo – ha sottolineato Micciché – sarà impegnato per ristabilire la giusta equità di trattamento dei nostri pescatori, schiacciati dagli assurdi vincoli e gabbie imposte dall’Unione Europea, rispetto alle altre marinerie extracomutarie del Mediterrano”.

“Pensare che Lucia Borsellino possa rappresentare qualsiasi forma di continuità coi vecchi governi che si sono succeduti in Sicilia, per il fatto di essere stata dirigente della Regione, non solo è ignobile ma anche stupido, i dirigenti non decidono le linee politiche che sono di competenza dei governi”. Lo afferma Rosario Crocetta, candidato alla presidenza della Regione Sicilia di Pd, Udc, Api e Psi. “Lucia Borsellino – aggiunge – è una figura esemplare, pulita, ha un presente e un passato cristallini ed è una persona che saprà unire la sanità con i servizi socio assistenziali in un programma che mette al centro i deboli e la dignità dell’uomo”. “Il nostro programma di rinnovamento della sanità in Sicilia – sottolinea Crocetta – parla il linguaggio dell gente, aumentando la qualità dei servizi e tutelando la dignità degli operatori, dei dirigenti, dei medici, che non saranno piu promossi da parte delle tessere di partito, ma con criteri rigidi di selezione. Con la rivoluzione della dignità la sanità siciliana comincerà a fare prevenzione nei territori, ottimizzando le cure e seguendo il cittadino malato anche dopo le cure ospedaliere. Un concetto che diventerà un programma che ci avvicinerà ai modelli del nord Europa. Per questo – conclude – Lucia Borsellino è una grande risorsa, di cui la Sicilia deve essere orgogliosa”.

“I tagli indiscriminati uccidono la dignità delle persone. Fiscalismo e assenza di credito stanno portando alla rovina i cittadini imprenditori, i dipendenti le loro famiglie. Non sono vecchie auto da ‘rottamare’. Bambini, anziani, disabili, persone in cerca di lavoro sono l’umanità che vive e soffre, nessuno va lasciato indietro”. Lo ha detto Gaspare Sturzo, candidato alla Presidenza della Regione Sicilia con la lista “Sturzo Presidente”, oggi a Messina.

Domenica 14 ottobre

PALERMO – “Vista la grave crisi economica, sociale e finanziaria che la nostra regione sta attraversando, è il momento di agire. In Sicilia si è votato due volte negli ultimi sei anni, questo non ha permesso di governare programmando anche per le scellerate scelte di Raffaele Lombardo. Toccherà a Nello Musumeci restituire alla Sicilia un ruolo di primo piano a livello nazionale” lo ha detto Francesco Scoma, candidato del Pdl alle prossime elezioni regionali, oggi al cinema Imperia inaugurando la campagna elettorale nel capoluogo siciliano. Dopo l’intervento di Scoma ha preso la parola il candidato presidente Nello Musumeci che ha dichiarato: “dobbiamo vincere almeno per quei siciliani che vorrebbero gridare ma non hanno voce, dobbiamo vincere almeno per quei siciliani che vivono lontani e per cui essere siciliano deve essere un motivo d’orgoglio, dobbiamo vincere per restituire speranza a quei siciliani che con fatica arrivano alla fine del mese”.

Più di mille persone hanno preso parte all’incontro. Tutti occupati i posti a sedere in platea e in galleria, tanta gente ha ascoltato gli interventi di colleghi e amici di Scoma, in piedi tra le file del parterre. Prima di Scoma, a rivolgere un saluto alla platea, si sono alternati l’onorevole Enrico La Loggia, il coordinatore regionale Dore Misuraca, il coordinatore cittadino Giampiero Cannella, la senatrice Simona Vicari, il capogruppo del Pdl al consiglio comunale di Palermo Giulio Tantillo e il consigliere provinciale Antonio Angelo in rappresentanza dei tanti consiglieri e sindaci della provincia presenti. E ancora, seduti i prima fila, l’onorevole Gabriella Giammanco e il coordinatore regionale Giuseppe Castiglione.

“Chiediamo il voto ai siciliani perché noi non dobbiamo difendere equilibri politici né di privilegio e di rendita politica con il passato. Noi vogliamo che il cuore di questa terra torni a pulsare a sinistra perché abbiamo davanti le macerie di chi ha vivisezionato questa isola senza saper esprimere la voglia di cambiamento. Oggi, la politica non ha un’anima, una predisposizione ad aiutare chi è in difficoltà. La sanità è stata solo tagli e ticket, il lavoro non è stato tutelato”. Lo ha detto Giovanna Marano, candidata alla presidenza della Regione siciliana (Sel, Idv, Federazione della sinistra e Verdi), nel corso della manifestazione organizzata da Idv, a Palermo. “Perché i siciliani dovrebbero fidarsi di Crocetta, Musumeci e Micciché a prescindere da chi mettono in lista? – ha aggiunto – Loro devono mandare una coalizione al governo con uomini che sono complici del degrado affaristico clientelare in un’isola distrutta, con cinque miliardi di buco in bilancio. La classe politica è sempre la stessa. Hanno governato tutti in questi ultimi dodici anni, dalla destra all’autonomia fasulla di Lombardo, al partito di Crocetta, che gli ha fatto il palo. Li ho incontrati tutti nelle vertenze di lavoro che ho seguito in questi anni. Mi dicevano scrivi un’interrogazione, un ordine del giorno, ma poi non succedeva mai nulla. Così hanno lavorato fino ad oggi all’Ars. Con la Fiat – ha continuato – i politici dicevano che c’era una soluzione, noi siamo stati gli unici a dire che non era così. All’Ars ci sono stati i professionisti del consociativismo e oggi siamo al default, non perché abbiamo aiutato i lavoratori in difificolté ma perché il bilancio è stato usato per rispondere a esigenze clientelari”.

MESSINA – “L’industria che apporta più ricchezza nei luoghi dove riesce ad attecchire è quella cinematografica. Da Presidente della Regione farò in modo che le major cinematografiche trovino conveniente dal punto di vista economico investire in Sicilia per creare nuove possibilità di lavoro”. Così il candidato alla Presidenza della Regione siciliana, Gianfranco Micciché, a margine di una manifestazione elettorale a Messina. “I paesaggi siciliani – ha aggiunto Micciché – hanno le caratteristiche peculiari delle diverse location richieste dai registi. A parte le ambientazioni tipiche delle zone artiche o delle metropoli con i grattacieli, in Sicilia c’é tutto il necessario per fare cinema. Disponiamo delle potenzialità paesaggistiche necessarie per accogliere una delle industrie più fiorenti che esistono al mondo. Bisogna mettere a frutto – conclude – questo dono della natura”.

Miccichè rilancia e afferma: “La prima cosa che voglio fare è cambiare l’iter amministrativo per le autorizzazioni alle imprese, un sistema vecchio che blocca il sistema economico”. “Abbiamo – ha proseguito Micciché – già pronta una legge per eliminare questo tipo di autorizzazioni e passare ad un controllo successivo che avvenga dopo l’inizio di ogni attività economica per non bloccare lo sviluppo”.

Sabato 13 ottobre

“Non è con la riduzione delle imprese agricole che si incrementa la domanda, si riducono i prezzi e si aumentano le esportazioni. E’ vero il contrario, solo una sana concorrenza fra le aziende è in grado di produrre benefici per tutti”. Lo afferma, in una nota, il candidato alla Presidenza della Regione siciliana, Gianfranco Micciché. “Qualcuno informi Musumeci – aggiunge Micciché – che non è compito della Regione quello di ridurre le imprese. Ogni azienda che chiude sono posti di lavoro in meno, costi supplementari per le casse pubbliche e ricchezza che si riduce. La Regione, semmai, deve essere in grado di dettare delle regole volte alla salvaguardia dell’originalità delle nostre colture e fare in modo che queste vengano rispettate. Noi – prosegue – abbiamo le idee chiare: tutela dei prodotti nati in Sicilia, diminuzione del costo del carburante, prodotti a chilometro zero, filiera corta. Le piccole e medie imprese agricole siciliane sono un risorsa inestimabile per la nostra economia, non una palla al piede da eliminare. Musumeci – conclude MIcciché – se ne faccia una ragione”.

La replica di Musumeci. “Sono un piccolo imprenditore agricolo e da anni e vivo i problemi del settore per esperienza diretta, non per sentito dire. O si combatte contro la polverizzazione delle aziende agricole, o i piccoli soccomberanno. Il mercato globalizzato si affronta con la tipicità dei prodotti, una promozione adeguata e la conquista di nuovi mercati”.

“L’associazionismo fra le piccole imprese – aggiunge – diventa requisito essenziale e strategico per contenere costi di produzione, divenuti insostenibili. L’ho detto agli imprenditori agricoli che ho incontrato a Palermo in Confagricoltura e alla Coldiretti e lo ripeterò senza stancarmi. Mai come adesso, in questa stagione di crisi, la Regione ha il compito di tutelare ed accompagnare gli imprenditori in questo processo. Ogni altra considerazione è solo demagogia elettorale”.

Venerdì 12 ottobre

“Ce lo aspettavamo, il pensiero unico omosessualista non risparmia nessuno sia a Destra che a Sinistra. La lotta all’ultimo voto fa sì che ogni categoria debba essere raggiunta e rappresentata e Musumeci non vuole lasciare l’esclusiva del voto gay a Crocetta”. Lo afferma in una nota Giuseppe Provenzale, segretario regionale di Forza Nuova e candidato a Palermo per Rivoluzione Siciliana con Cateno De Luca. “Il fatto è – continua Provenzale – che così facendo si calpesta l’etica cattolica che pure tutti pretenderebbero di rappresentare, perché i cattolici votano, al pari degli omosessuali.Rivolgo un appello al mondo cattolico, di cui faccio parte senza vergogna – conclude l’esponente di Rivoluzione Siciliana – affinché rompa gli indugi e dia un segnale forte nella direzione della difesa dei valori non negoziabili: il voto a uomini e liste che non difendono la famiglia tradizionale non può essere concesso, chiunque ottenga la maggioranza all’Ars, anziché rispondere alle necessità dei siciliani, darà vita al registro delle unioni civili, che non costa nulla, ma che umilia, per l’ennesima volta, con i cattolici, le legittime aspettative di un’isola che ha bisogno di ben altro. Chiunque, tranne i deputati di Rivoluzione Siciliana, pronti a fare le barricate per difendere i diritti di Dio e della sola famiglia che riconosciamo: quella composta da un uomo, una donna e dai loro figli”.

“Apprendo dalla stampa che la Capitaneria di Porto di Messina ha smentito di avere ricevuto un pagamento da parte del Movimento 5 Stelle, per dare assistenza alla ‘traversata elettorale’ dello Stretto di Messina di Beppe Grillo. Grillo e Cancelleri sappiate che le bugie hanno le gambe corte e voi avete già imparato a dire menzogne come fanno tanti politici”. Così Gaspare Sturzo, candidato alla presidenza della Regione con Ilef (Italiani Liberi e Forti).

Giovedì 11 ottobre

“Ho letto con interesse e con sentita partecipazione l’appello che alcuni intellettuali hanno indirizzato ai candidati alla Presidenza della Regione Siciliana: l’ennesimo grido di allarme di alcuni tra quei talenti nati e spesso formatisi sull’isola, ma ancor più spesso costretti a fuggire”. È l’incipit di una lettera scritta da Nello Musumeci, candidato alla presidenza della Regione, in risposta all’appello per la cultura lanciato da diversi artisti siciliani nei giorni scorsi. “Chi si lamenta, oggi, ha ragione da vendere. Questo tesoro è stato spesso dimenticato, ignorato, se non offeso. Un’isola, la Sicilia, che ha lasciato scivolare la propria bellezza in un degrado progressivo e irresponsabile”, scrive Musumeci, che definisce la cultura “asset strategico”. “Tutti i beni dell’isola – archeologici, paesaggistici, monumentali, artistici – vanno trasformati in volano per innescare processi economici virtuosi. Ma cosa può produrre la cultura? – scrive Musumeci – Sviluppo, qualità della vita, lavoro. Perché sono la bellezza e la qualità della vita ad attirare altra bellezza e altri capitali, a nutrire il turismo e a incoraggiare gli investimenti. Sviluppo significa sfruttare le risorse locali, umane e materiali, investendo nelle produzioni – spettacoli, mostre, film, festival, concorsi di idee – e rifiutando la logica colonialista dei pacchetti preconfezionati e importati; significa esportare la nostra creatività all’estero, intavolando relazioni e scambi internazionali; significa riqualificare il patrimonio immobiliare inerte o dismesso, anche attraverso progetti creativi, residenze, format temporanei; significa – prosegue Musumeci – creare partenariati eccellenti con il mondo dell’impresa, formulare modelli di gestione co-partecipata, promuovere servizi al pubblico che incentivino l’indotto e incoraggino la fruizione del bene; significa studiare formule ad hoc per il turismo culturale e dialogare con gli altri enti locali per la costruzione di circuiti efficienti e integrati; significa riqualificare le zone periferiche, le aree di archeologia industriale e gli edifici dismessi, impiantando nuovi spazi con potenzialità produttive”.

“Una cosa è effettuare degli interventi calibrati per evitare che si ripetano disgustosi episodi come quelli che la cronaca, anche di questi ultimi tempi, ci ha proposto, ben altro è spogliare la Sicilia delle sue prerogative. Il Popolo dei Forconi difende con tutte le proprie forze l’autonomia della Sicilia, una regione che ha pagato un pesantissimo prezzo proprio alla mancata piena e corretta applicazione dello statuto autonomista”. Lo ha detto Mariano Ferro, candidato del Popolo dei Forconi alla presidenza Regione, in relazione al progetto di riforma del Titolo V della Costituzione. “Il rischio che non possiamo correre è di vedere gettato il bambino, e cioé l’autonomia siciliana, assieme all’acqua sporca, vale a dire il cattivo uso che ne è stato fatto. Questo é intollerabile – ha aggiunto Ferro -. Accanto a mirati interventi di riequilibrio, anche alla luce delle disposizioni dell’Unione Europea, è bene che si mettano in campo concrete azioni per perseguire chi ha fatto un uso distorto, ed a fini personali, dell’azione amministrativa sulla base di quel po’ di autonomia riconosciuta. Vanno perseguiti e messi di fronte alle loro responsabilità – ha concluso Ferro -: sarà un atto di giustizia nei confronti della Sicilia, della sua vera autonomia e dei siciliani”.

“Ci avviciniamo alle elezioni regionali di fine ottobre con un distacco sempre crescente dei cittadini dalla politica e con altissime percentuali attese di astensionismo. Ma quella di astenersi è una scelta comprensibile ma sbagliata”. Lo sostiene il Forum delle persone e delle associazioni di ispirazione cattolica, nel mondo del lavoro. Il cartello composto da Cisl, Acli, Movimento Cristiano Lavoratori, Compagnia delle Opere, Confartigianato, Coldiretti e Confcooperative, ha diffuso oggi una lettera aperta agli imprenditori e ai lavoratori sicilianì nella quale, è scritto, “facciamo nostro l’appello della Conferenza episcopale regionale che ha denunciato la fase di allarmante decadimento culturale, politico, sociale ed economico della Sicilia”. Il Forum ha anche richiesto al cardinale Paolo Romeo, presidente della Conferenza episcopale siciliana, un incontro sui temi al centro dei lavori della Cesi, ringraziandolo delle “parole forti” usate in occasione della chiusura della sessione autunnale.

“Raccolgo il grido d’allarme lanciato dalle piccole e medie imprese siciliane, già strangolate dall’elefantiaca e onnipresente burocrazia regionale, che vantano dalla pubblica amministrazione svariati milioni di euro. E’ assurdo che a bloccarne l’erogazione dei crediti sia l’ennesimo certificato: il Durc. Da Presidente della Regione istituirò un fondo di rotazione presso l’Irfis che permetterà di pagare prima il debito verso l’impresa e poi il Durc, e non viceversa”. Lo ha detto il candidato alla Presidenza della Regione siciliana, Gianfranco Miccichè, incontrando alcuni imprenditori

Mercoledì 10 ottobre

“La politica degenerata di questi anni ha privilegiato gli interessi delle caste e delle cricche, danneggiando il bilancio regionale e dimenticando i poveri”. Lo afferma il candidato alla presidenza della Regione, Rosario Crocetta, commentando il monito dei vescovi siciliani. “Ha ragione il cardinale Romeo – aggiunge – quando ripropone il tema degli ultimi. Il mio impegno, che io ho definito ‘la rivoluzione della dignita”, guarda al futuro di chi è rimasto ai margini e vuole cancellare i privilegi di coloro che invece continuano ad approfittarsi in modo rapace delle risorse della Regione”. “Il risanamento che avvieremo non sarà portato avanti facendo macelleria sociale. – conclude – Lavoreremo per lasciare fuori dalla porta delle istituzioni la mafia e la corruzione e per ridare ai siciliani lavoro, sviluppo e legalità”.

“Raccogliamo l’appello della Cesi e e del cardinale di Palermo Paolo Romeo, il cui monito arriva autorevole e puntuale. La politica siciliana ha una grande occasione, che e’ quella di riqualificarsi, con una campagna elettorale credibile, agli occhi dei cittadini e degli elettori. Non possiamo perdere questo treno e ci impegneremo a fare la nostra parte”. Lo dice Gianpiero D’Alia, presidente dei senatori dell’Udc e segretario regionale del partito in Sicilia.

“La politica della pesca è tutta da inventare. Il pescatore subisce i vincoli dell’Unione Europea, costi sempre più alti, a partire dal gasolio, mentre gli addetti sono sempre di meno. Una volta, quello della pesca, era un mestiere che si tramandava da padre in figlio, oggi i giovani se ne allontanano. Serve una generale inversione di tendenza.” Lo ha detto Nello Musumeci a Licata, incontrando una rappresentanza dei pescatori.

Lunedì 8 ottobre

“La seconda visita, in pochi giorni, della Guardia di Finanza all’Ars sembra un segnale che ci sono elementi di opacità da chiarire nelle spese enormi e senza controlli dei gruppi parlamentari, verso i quali, in cinque anni, sono stati drenati ben 67 milioni di euro di denaro pubblico”. Lo afferma la candidata alla presidenza della Regione Giovanna Marano. “A prescindere da eventuali reati, che toccherà alla magistratura accertare, ci chiediamo se i partiti di Micciché, Musumeci e Crocetta saranno in grado di rendere conto della regolarità di spesa di tali somme. Di certo, i deputati che hanno gestito, con criteri privatissimi, tutti questi fondi, sono, in buona parte, ricandidati. Ai cittadini, chiamati a fare pesantissimi sacrifici, oggi dobbiamo verità e trasparenza. Noi siamo pronti ad un immediato cambio di passo all’insegna del rigore e della discontinuità. Vogliamo che i fondi dei gruppi all’Ars siano drasticamente tagliati e che la spesa sia rendicontata e certificata: criteri, modalità e finalità di spesa devono essere regolamentate”.

“Sulla vicenda termovalorizzatori e sulle polemiche tra Crocetta, Romano e Musumeci ho presentato questa mattina una interrogazione urgente al ministero degli Interni alla luce di chiarire se i progetti sui termovalorizzatori sono gli stessi che la commissione speciale sui rifiuti ha individuato come ‘di interesse di Cosa Nostra’”. Lo dichiara il vice coordinatore di Fli, Fabio Granata.

Il Mpa-Pds lancia una campagna di comunicazione affidandosi all’animazione dei pupi siciliani “che recidono i fili che li hanno sempre tenuti legati ai loro pupari, cioé quelli della politica nazionale, e tornano finalmente protagonisti dello sviluppo”. Un messaggio autonomista ed identitario, attraverso il quale il Mpa-Pds invita ciascun siciliano “ad abbandonare qualunque atteggiamento di fatalismo per compiere piuttosto uno scatto d’orgoglio, puntando sulle proprie forze senza lasciarsi incantare dalle sirene dei grandi partiti nazionali, che hanno sempre saccheggiato la nostra terra”. Gli spot, in dialetto, sui temi dell’autonomia, del lavoro e dell’economia, pubblicati sul sito www.partitodeisiciliani-mpa.it/ e sul canale youtube all’indirizzowww.youtube.com/user/pdsmpa, saranno in programmazione sui media regionali già da oggi. Spiega il senatore Giovanni Pistorio, segretario regionale del partito dei Siciliani – Mpa: “Questa campagna rappresenta un messaggio molto forte indirizzato alla comunità politica, ma interroga anche tutti i siciliani sulla loro volontà di autodeterminarsi affidando il loro destino e lo sviluppo di questa terra ad una autonomia rinnovata, con una classe dirigente libera, responsabile e pienamente legata a questo territorio”. “Se l’aggressione alle nostre istituzioni autonomistiche, che si sta profilando su alcuni organi di informazione, dovesse davvero perfezionarsi in una iniziativa istituzionale – dice Pistorio – noi saremo in campo insieme ai siciliani per assumere in pieno la nostra volontà di autodeterminazione secondo un principio universale che sta conoscendo una stagione importante anche in altre regioni europee. La Sicilia ha tutta la forza, la storia e la volontà di essere padrona del proprio destino”.

“Raccolgo ben volentieri l’appello lanciato dagli artisti siciliani per salvare la cultura. Un tema poco caro agli altri candidati alla presidenza della Regione, troppo interessati ad altri argomenti – come termovalorizzatori e d altro – attorno cui ruotano interessi economici clientelari. La cultura in Sicilia è stata ‘violentata’ da una politica scellerata, che ha eroso le risorse economiche disponibili per un settore così importante della nostra Regione. C’è anche l’aggravante dell’incapacità della classe politica siciliana che non è stata nemmeno in grado di intercettare le risorse economiche messe a disposizione dall’Europa. Sono disposto a confrontarmi con gli artisti che hanno lanciato a mezzo stampa il disperato appello”. Così Gaspare Sturzo, candidato alla presidenza della Regione Sicilia con Ilef (Italiani Liberi e Forti).

 Sabato 6 ottobre

“Ringrazio Giovanna Candura e Michele Termini per il coraggio che hanno dimostrato con il loro gesto.” Lo ha dichiarato Nello Musumeci a proposito della fuoriuscita dall’Udc delll’ex assessore regionale all’industria Giovanna Candura e dell’ex sindaco di Campobelo di Licata Michele Termini.  “Il loro appoggio – ha sottolineato Musumeci – sarà prezioso ed è l’ennesima conferma che i siciliani che si riconoscono nei valori del cattolicesimo democratico non sono disposti ad abdicare alla loro tradizione di moderazione, così come hanno fatto i quadri dirigenti dell’Udc siglando in Sicilia  un’alleanza politicamente e programmaticamente lontana dalla loro Storia. Molti suoi dirigenti – ha concluso Musumeci – così come molti elettori non ci stanno, e voteranno per me.”

“Con Giovanna Candura, che oggi ha abbandonato l’Udc, abbiamo fatto un insieme un lungo percorso politico. Non avevo dubbi sul fatto che un esponente politico sensibile come la Candura non tollerasse la virata a sinistra del partito di Pier Ferdinando Casini. L’epilogo di oggi era scontato per una persona che come Giovanna Candura ha voluto rappresentare autenticamente, con la sua cultura e l’impegno politico, i valori del cattolicesimo e dei moderati. La scelta odierna è la cartina di tornasole di quella che sarà la scelta di tantissimi altri elettori moderati che con la politica della sinistra e di Rosario Crocetta non vogliono avere a che fare”. Lo afferma Rudy Maira, segretario regionale del Cantiere Popolare – Pid

Venerdì 5 ottobre

“Crocetta continua a strumentalizzare a fini diffamatori il contenuto di una presunta o reale conversazione telefonica nella quale verrebbe fatto il mio nome, probabilmente da un millantatore e per obiettivi e ragioni che ignoro. Le cose certe sono due: la prima è che non ho fatto nessun accordo, né con Micciché né con chicchessia sulla realizzazione dei termovalorizzatori e la seconda è che Crocetta, in mancanza di argomenti politici seri e nel goffo e disperato tentativo di recuperare il distacco dal suo avversario Nello Musumeci, si arrampica sugli specchi, rivelando la sua natura di complottista da strapazzo e di cultore del sospetto, dando di sé una immagine ridicola se non addirittura penosa. Il pensiero, in linea teorica, che possa diventare presidente della Regione, è semplicemente raccapricciante. Ho comunque già informato i miei legali che valuteranno l’eventualità, ormai molto probabile, di una denuncia querela per diffamazione”. Lo ha dichiarato Saverio Romano, coordinatore nazionale Cantiere Popolare, replicando alle affermazioni di Rosario Crocetta: “Ho le prove di quello che Miccichè ha promesso al Polo sui termovalorizzatori per farsi candidare dal Pdl. Nel corso di un incontro, – ha detto il candidato alla presidenza di Pd, Udc e Api – pubblicato da un sito internet cui daremo pubblicità a tempo debito, Miccichè afferma che la sua candidatura sarebbe stata accettata dalla destra perché garante con Saverio Romano e Pino Firarello della realizzazione di quattro termo valorizzatori bloccati da Lombardo. Dopo qualche giorno – osserva Crocetta – da quelle dichiarazioni Miccichè strinse l’alleanza con Musumeci”.

“Chiedo a Musumeci, quindi se sia a conoscenza o meno di questo accordo che, in ogni caso, lederebbe la sua autonomia. E tuttavia, A chi minaccia querela, chiedo di pazientare fino a domenica mattina quando mostrerò le prove durante l’apertura della mia campagna elettorale al Politeama a Palermo”.

“L’Api si trova in una posizione di centro nel centrosinistra. Lo siamo in Sicilia, lo siamo a Roma e in tutta Italia”. L’ha detto a Palermo il leader dell’Api, Francesco Rutelli, parlando delle alleanze per le politiche del 2013. Rutelli è in Sicilia per sostenere la candidatura a presidente della Regione di Rosario Crocetta (Pd, Udc, Api e Psi). “Abbiamo creduto fin dall’inizio alla candidatura di Rosario Crocetta, perché ha i caratteri giusti. E’ un uomo popolare, se mi posso permettere anche popolano, ma non populista”, ha aggiunto Rutelli. “E’ un uomo che sa stare in mezzo alla gente – ha aggiunto – sa come evitare che la Sicilia sia tagliata fuori dall’Europa come alcuni vorrebbero. L’Api darà una mano per sostenere questa alleanza”.

Giovedì 3 ottobre

“Mai messo in discussione il mio appoggio a Musumeci. E’ una persona perbene e Dio solo sa quanto la Sicilia ha bisogno di una persona perbene come lui che l’amministri.” Lo ha detto l’ex ministro e parlamentare Pdl Stefania Prestigiacomo, confermando il suo appoggio a Nello Musumeci.

Mercoledì 3 ottobre

“Nel 2007, mi sono fidato del progetto di Veltroni, delle sue suggestioni, e ho creduto nel progetto del Partito Democratico, spendendomi in prima persona nella costruzione di un vero partito progressista capace di riportare la speranza in una terra troppo spesso calpestata da una politica clientelare e collusa. Mai avrei pensato, però, di vedere il mio partito allearsi con le stesse forze contro cui per anni ci siamo scontrati violentemente, con lo stesso partito di quel Cuffaro contro il quale scendemmo in piazza, un paio di anni fa, per chiederne a gran voce le dimissioni. Per questo e anche per l’incapacità del PD di rappresentare un’alternativa valida alle destre sui temi del lavoro, dei diritti civili, della redistribuzione delle ricchezze, della questione giovanile, degli sprechi della politica, io e altri compagni abbiamo deciso di disertare la direzione regionale della quale eravamo membri e di appoggiare Claudio Fava. Se da un lato, ovviamente, ci siamo attirati le critiche dei “commissari politici” supinamente adagiati sulle posizioni della maggioranza, dall’altra abbiamo sentito crescere intorno a noi una ben più corposa e partecipe ondata di comprensione e gratitudine per aver espresso un’insoddisfazione che è di buona parte (se non della maggioranza) degli iscritti (reali) e degli elettori del PD. Questa voglia di mobilitazione e impegno per una Sicilia migliore e più giusta non è venuta meno neanche di fronte alle avversità (dolose o meno) che hanno portato al ritiro di Claudio, ma ha invece trovato nuova linfa nel sostegno a Giovanna Marano, donna forte e coraggiosa che abbiamo imparato a conoscere e a stimare negli anni sia come compagna di battaglie politiche che come amica sincera. Ho quindi deciso di investire il mio impegno, la mia storia e le mie energie candidandomi da indipendente nella lista della sinistra unita a sostegno di Giovanna Marano. Non siamo degli illusi, sappiamo che quello che ci aspetta è un compito gravoso e impervi gli ostacoli che ci troveremo di fronte, primi fra tutti gli eterni vizi di un’isola che si rifiuta di cambiare. Ma l’obiettivo che abbiamo all’orizzonte è una Sicilia Libera, una Terra Nuova dove nessuno viene lasciato solo e ciascuno può essere protagonista del proprio destino. Io amo la Sicilia, mi sento profondamente siciliano, e credo sia giunto il tempo , che le persone oneste e capaci guidino la nostra terra, il nostro popolo verso un futuro che mai come adesso ci appare drammaticamente incerto e senza via d’uscita. Governare la Sicilia bene significa seguire la stella polare della giustizia e dell’uguaglianza dei siciliani, non permettere più alcuna clientela e alcuna raccomandazione. Abbiamo innumerevoli potenzialità, ci serve solo una classe di governo capace e incorruttibile, se lo vogliamo il futuro è nostro”. Questo quanto si legge in una nota di Manfredi Lombardo

“Per moralizzare davvero la politica servono liste pulite e crediamo che ci sia bisogno di posticipare le elezioni di un mese se vogliamo che il lavoro sia fatto per bene”. Lo ha detto Francesco Crupi che insieme ad altri aderenti al movimento dei Forconi ha protestato questa mattina davanti al palazzo di giustizia di Palermo dopo l’esclusione della candidata nel collegio di Agrigento Linda Cottone che, per mancanza delle quote rosa, ha causato l’eliminazione di tutta la lista. “Noi vogliamo più tempo per far ragionare il popolo – ha spiegato Crupi – L’esclusione della nostra candidata che ben venga se ci sono davvero le liste pulite, ma purtroppo così non è. Che si faccia per tutti. Ci sono troppi deputati uscenti con problemi con la giustizia. Questa è una casta che strumentalizza il perbenismo, mentre hanno tutti problemi con la giustizia”.

Lunedì 1 ottobre

“Siamo riconoscenti al Presidente del Senato, Renato Schifani, per la sensibilità che ha dimostrato nei confronti di un problema che non è soltanto nostro ma di tutti i cittadini che vogliono concorrere liberamente per la rappresentanza in istituzioni importanti come le Regioni. Che il Presidente del Senato abbia voluto sottolineare pubblicamente questo aspetto costituisce un fatto politico-istituzionale di notevole valenza. Crediamo, peraltro, che ogni forma era stata rispettata ma l’interpretazione ambigua di una norma, definita giustamente obsoleta, avrebbe messo a rischio la nostra partecipazione e abbiamo preferito sottrarci al rischio di una esclusione definitiva. Adesso stiamo valutando a quali percorsi affidare la tutela della nostri diritti elettorali attivi e passivi a prescindere dalla scelta fatta. Una scelta che ci ha motivato ancora di più nella battaglia elettorale per dare una speranza di liberazione alle siciliane e ai siciliani”. Lo dice Claudio Fava.

‘A me e’ dispiaciuto moltissimo l’esclusione di Claudio fava’, che ‘ha dimostrato grande senso di responsabilita’ perche’ rischiava di mettere a repentaglio la validita’ delle sue liste’. Ma ‘mi pongo un interrogativo: e’ stata limitata la possibilita’ di partecipazione al voto di un siciliano, occorrerebbe riflettere bene sull’adeguamento della normativa perche’ le norme elettorali sono rigorose e vanno adeguate al comune sentire dei cittadini e senza incappare in norme che ritengo obsolete’. Cosi’ Renato Schifani, presidente del Senato.

I vertici della Coldiretti siciliana, il presidente Alessandro Chiarelli e il direttore Giuseppe Campione, hanno incontrato il candidato alla Presidenza della Regione, Rosario Crocetta. “Occorre mettere al centro dell’agenda politica – dice Chiarelli – l’agricoltura, l’ambiente e il turismo, base dello sviluppo economico della Sicilia. Per combattere l’agromafia servono paletti chiari sul fronte della tracciabilità, che non significa preclusione al libero mercato, ma maggiori garanzie per il consumatore”.

“E’ Orlando il vero alleato del Mpa. Ha aperto infatti le porte del suo partito al capogruppo di Lombardo alla Camera dei deputati, Carmelo Lo Monte, che ha candidato i suoi uomini nelle liste di Idv e con il placet di Di Pietro”. Lo dice il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, replicando a Orlando. “Orlando -continua Lupo- si guardi una volta per tutte allo specchio e abbia il coraggio di dire che è lui il vero inciucista che ha snaturato Italia dei Valori, che ormai sarebbe meglio chiamare MPV. Di Pietro intervenga per impedire che il suo partito in Sicilia si trasormi in una succursale di Lombardo. Il Pd -conclude- ha presentato la mozione di sfiducia al governatore Lombardo, che ha trasformato il suo governo tecnico in un comitato elettorale, e ha candidato Crocetta con un programma di forte discontinuità con il passato. Gli attacchi di Orlando a Crocetta avvantaggiano solo Musumeci”.

 

Sabato 29 settembre

‘Musumeci oggi parla al cuore e alla generosita’ dei siciliani, toccando le corde giuste, parlando il linguaggio della sincerita’ e del coraggio. Un uomo politico sensibile e che ama la Sicilia. Oggi e’ un grande giorno di speranza ma anche di concretezza e di rilancio. Il Cantiere popolare lo sosterra’ con determinazione. La campagna elettorale inizia nel migliore dei modi: rinasce la passione politica al servizio della Sicilia . Noi ci fidiamo di lui’. A dirlo è Saverio Romano, coordinatore nazionale Cantiere popolare

“Nonostante l’esclusione di nostri eccellenti candidati dalle liste nelle province di Siracusa ed Enna, riteniamo che ora non sia il momento delle polemiche ma di impegnarci a fondo in una campagna elettorale difficile, ma che ci fa ben sperare”. Lo dichiara in una nota Bartolo Fazio, coordinatore regionale siciliano di Alleanza per l’Italia. “Crediamo, pero’, che sia necessario e preliminare prima di ogni altra iniziativa, un maggiore confronto e coinvolgimento tra gli alleati sui punti programmatici che dovranno contraddistinguere l’azione riformatrice della Giunta che sarà guidata dal Presidente Crocetta”, conclude Fazio.

Il candidato alla Presidenza della Regione Rosario Crocetta (PD, UDC, API, PSI) incontrerà oggi alle ore 19 presso l’hotel centrale di corso Vittorio Emanuele, Palermo, i dirigenti nazionali del Psi, circoli, movimenti ed associazioni dell’area riformista palermitana. Saranno presenti i senatori Carlo Vizzini, presidente della commissione Affari costituzionali, Gerardo Labellarte, responsabile nazionale Enti locali del Psi e il candidato all’Assemblea regionale siciliana Fabrizio Ferrandelli.

Mercoledì 26 settembre

A quanto si apprende, Roberto Corona, deputato uscente del Pdl, coinvolto in questa legislatura in una inchiesta giudiziaria per la quale era stato arrestato, non si ricandiderà. La decisione è stata presa dopo un’invito lanciatogli dal segretario politico del Pdl Angelino Alfano. “L’incontro di ieri l’altro a Roma – ha scritto Alfano al deputato – mi ha permesso di valutare complessivamente l’insieme della tua vicenda e naturalmente le tue ragioni personali e politiche, ampiamente esposte, non posso che confermare la mia piena fiducia in te e contestualmente nella giustizia”. “Ritengo, però, tenuto conto del clima instauratosi nel Paese e del riverbero d’immagine che ne deriva per la politica, – prosegue – che a salvaguardia del partito e della tua stessa persona, sia inopportuna una tua candidatura alle elezioni regionali siciliane”. Ribatte Corona: “Ti confermo che ho molta difficoltà ad accettare la richiesta di ritiro della candidatura che mi proviene dalla tua persona, nonostante la grande stima che nutro nei tuoi confronti. Ma per senso di appartenenza, le ragioni di partito che mi vengono esposte e, sebbene con molta amarezza, ho deciso di accettare le tue indicazioni” .

Martedì 25 settembre

“A scanso di equivoci e al fine di evitare le strumentalizzazioni poste in essere artatamente dai rivali politici di Beppe Drago, evidentemente allarmati dall’affetto con il quale e’ stato accolto, si ribadisce che Drago sarà candidato alle prossime elezioni regionali nella lista del Cantiere popolare. Ogni altra interpretazione, forzatura o illazione sul suo conto e’ destituita di ogni fondamento in quanto Drago – peraltro condannato per una vicenda paradossale – e’ perfettamente candidabile in quanto ha già esaurito il periodo di interdizione e quindi non rientra nella casistica per la quale e’ prevista la incandidabilita”. Lo si legge in una nota dell’ufficio stampa del Cantiere popolare.

Filiera corta, politica dell’acqua e del riciclaggio dei rifiuti, migliore utilizzo delle risorse comunitarie. Questi alcuni dei temi affrontati dai vertici della Coldiretti durante l’incontro con il candidato alla presidenza della Regione, Claudio Fava, che si è svolto stamani nella sede della Federazione regionale di Palermo. “Con il Km zero siamo riusciti a creare una realtà agricola di grande rilevanza economica – hanno sottolineato il presidente della Coldiretti, Alessandro Chiarelli e il direttore, Giuseppe Campione. Questo dimostra che ancora possibile creare un sistema che faccia uscire la Regione dalla crisi strutturale. La svolta è l’ agricoltura – hanno aggiunto – illustrando al candidato le proposte. Senza strumenti adeguati, indirizzati a questo settore, non può esserci la crescita che i giovani attendono e che la Coldiretti è pronta a sostenere”. Claudio Fava ha ascoltato i tanti interventi di tutti i dirigenti arrivati dalle province siciliane sostenendo complessivamente il progetto e ribadendo gli impegni soprattutto per la filiera corta e la tutela delle produzioni made in Sicilia. Al termine dell’incontro il candidato ha ricevuto la pasta 100% cento italiana con il grano prodotto nell’Isola a dimostrazione – hanno sottolineato Alessandro Chiarelli e Giuseppe Campione – che fare impresa con quanto produciamo è possibile”.

‘Il costo dei parlamentari siciliani e’ il piu’ alto d’Italia e forse d’Europa. C’e’ voluto lo scandalo del Consiglio regionale del Lazio per riaccendere i riflettori sugli sprechi della politica in Italia e soprattutto in Sicilia’. Lo dice Gaspare Sturzo, candidato alla presidenza della Regione Sicilia con Ilef (Italiani Liberi e Forti). ‘S’e’ parlato a lungo – aggiunge – di ridurre le spese dei gruppi parlamentari siciliani, ma l’attuale deputazione a parte le solite chiacchiere non ha fatto proprio nulla. Con l’aggravante che la maggior parte dei deputati regionali uscenti e’ pronta per candidarsi nuovamente. Nel 2012 i siciliani pagheranno complessivamente quasi 12 milioni di euro ai gruppi parlamentari. Ilef ribadisce e’ proprio intendimento abbattere del 40% da subito i costi dei parlamentari siciliani perche’ e’ immorale in momento di crisi come quello che stiamo vivendo che un parlamentare porti a casa quasi ventimila euro al mese’.

Lunedì 24 settembre

Chiusa ufficialmente la lista dei candidati del Popolo della Libertà in provincia di Enna per il rinnovo del Consiglio regionale. Così, durante l’incontro di ieri mattina, svoltosi presso la sede del Coordinamento provinciale del Pdl a Enna bassa, di fronte al gruppo giovanile del partito guidato da Nunzio Ciantia e Tonino Messina, vengono ufficializzati i tre candidati del partito: Edoardo Leanza di Nicosia, coordinatore provinciale del Pdl e deputato regionale uscente (all’opposizione durante gli ultimi anni del governo Lombardo); il consigliere provinciale Giuseppe Regalbuto di Barrafranca; e Grazia Lo presti di Centuripe, vice coordinatore provinciale del Pdl e consigliere comunale.

“Sono fuori di testa e negano a sé stessi la realtà. L’assessore Nicola Vernuccio ha un dubbio: il prepensionamento dei dipendenti regionali può essere stabilito per legge o per atto amministrativo? No, va combattuto, escluso, proibito – ha detto Davide Giacalone, di LeAli alla Sicilia -. Questa è incoscienza allo stato puro, perché sono in bancarotta e ancora pretendono di fare regali con i soldi degli altri”. “La Sicilia spende, ogni anno, 1 miliardo e 740 milioni per pagare gli stipendi al personale. I dipendenti regionali hanno 45 giorni in più degli statali per assenze retribuite, mentre possono non andare al lavoro per 9 mesi senza che il loro stipendio sia intaccato. I premessi sindacali sono 10 volte quelli degli statali. Questa estate l’assenteismo per (falsa) malattia s’è impennato. Prendono regali sia per i matrimoni (150 euro) che per i funerali (1000 euro, bella cosa, guadagnare sui morti!). Per i pensionati è stato creato un fondo (17 milioni) che elargisce prestiti, a tasso agevolato, mentre regalie sono previste sia per le loro associazioni (2300 euro) che per il loro turismo (300 euro a viaggiatore). In queste condizioni, indecenti e immorali, questi matti pensano ad altri privilegi, ad altra spesa da sommare alla bancarotta”.

Domenica 23 settembre

“E’ una patologia ossessiva preoccupante quella che il Pdl siciliano ha nei confronti di Gianfranco Miccichè. Lo nominano da mattina a notte fonda, attraverso comunicati stampa, nelle conferenze, finanche su Twitter e i social network”. Questa la replica della coordinatrice nazionale dei Club di Grande Sud, Costanza Castello, alle dichiarazioni della coordinatrice provinciale di Palermo del Pdl, Simona Vicari. “La loro campagna di denigrazione – continua Castello – non ha limiti. Magari, quelli del Pdl, piuttosto che pensare invano a come screditare Gianfranco Miccichè, potrebbero offrire le ricette ideali per risollevare le sorti della Sicilia”.

“Una Sicilia dilapidata. Così ce la consegna Lombardo. Un torrente di consulenze, nomine, clientele, sprechi. Il mondo di Lombardo è fatto così e lo ripropone con i suoi due candidati alla presidenza della Regione: Micciché sulla panca e Crocetta sotto la panca. Lombardo, infatti, li sostiene entrambi con propri candidati nelle rispettive liste. Anche questo è malcostume”. Lo scrive Simona Vicari, senatrice e coordinatrice del Pdl a Palermo.

“Rudy Maira si vanta di aver raccolto numerosi sindaci e amministratori locali nelle liste del Pid. Ci dica chi sono”. Così Toni Scilla, deputato regionale di Grande Sud e coordinatore provinciale del partito arancione a Trapani, commenta su Twitter le parole del segretario regionale del Pid-Cantiere Popolare, Rudy Maira.

Raccogliamo consensi attorno alle liste del Cantiere Popolare. Con noi si candideranno diversi sindaci ed amministratori locali. La candidatura di Nello Musumeci e il nostro progetto politico riscuotono entusiasmo e fanno ben sperare in un risultato importante che consentirà di eleggere deputati in tutte le province. Quanto ai sondaggi, non credo che per l’Udc ci siano cifre importanti, per il partito di Casini sarà complicato spiegare che loro stanno con Crocetta ed a sinistra”. Lo dice Rudy Maira, segretario regionale del Pid-Cantiere Popolare in un messaggio affidato a twitter.

Sabato 22 settembre

“Anche io da stasera avrò la mia foto di Vasto, al vostro fianco e a quello di Antonio Ingroia. E la conserverò gelosamente e con orgoglio, anche per salvaguardare l’immagine e la storia di quella parte della destra Italiana che non vuole avere niente in comune con certe immagini e certe pratiche vergognose di questi giorni e di questi anni”. Così il vice coordinatore di Fli, Fabio Granata, intervenendo al dibattito sulla trattativa Stato Mafia alla Festa nazionale dell’Idv. “Una destra che non intende negoziare sui valori e che vuole tenere alta la bandiera di Paolo Borsellino e che non permetterà mai più che la propria storia sia contaminata dai Fiorito e dai Dell’Utri, dal denaro e dalle collusioni con affaristi e mafiosi”, conclude.

“Caro Gianfranco Micciché, Zamparini non è sceso e non scenderà mai in politica. Il Presidente appoggia il tuo partito perché ha sposato il progetto economico del Movimento scritto dal Professor Costa con il quale pensa di realizzare un progetto economico nuovo per la Sicilia. Grazie per il tuo coraggio, ma ricordati che saremo a te vicini solo se si farà questa rivoluzione a favore dei siciliani”. Così recita un comunicato di Maurizio Zamparini pubblicato sul sito web del “Movimento per la gente”.

“Io mi sono sempre rimesso alla volontà diretta degli elettori e per questo mai tenterei di sottrarmi al loro giudizio, benevolo o implacabile che sia. Da deputato uscente, che ha lavorato con impegno e passione per il bene della Sicilia, non ho motivo di sfuggire ad una competizione elettorale, basata sulle preferenze, imboccando la scorciatoia di un listino bloccato”. Lo dice Pino Apprendi, vice presidente della Commissione attività produttive dell’Ars, e candidato del Pd alle regionali del 28 ottobre, smentendo la notizia che lo indicava come candidato nel ‘listino’ di Rosario Crocetta.

“Affermare, senza peraltro alcun motivo oggettivo, che io sarei candidato nel listino, significa tentare di far passare il messaggio che io sia in una posizione di debolezza che, invece, non ho. Il lavoro che ho svolto in questi anni mi consente di esser certo – conclude Apprendi – di non dover avere alcun timore ad affrontare il giudizio diretto degli elettori. Mi auguro che anche gli altri candidati uscenti non abbiano remore a farsi giudicare per quello che hanno o non hanno fatto”.

“La vicenda della Regione Lazio pone all’attenzione dei più il tema degli sprechi e di una politica, in cui tornano ciclicamente sempre le stesse sigle partitiche dal Pdl al Pd, che gestisce a scopi privati e moralmente vergognosi i fondi pubblici. La Sicilia, purtroppo ancora una volta, non è meno degna di nota con una struttura che ha nel proprio dna sprechi e una valanga di soldi dei contribuenti utilizzati senza alcun rendiconto pubblico.” A dichiararlo è Antonio Marotta, segretario regionale di Rifondazione Comunista e candidato all’Ars per la lista della sinistra unita con Claudio Fava Presidente.

“In questo contesto, stiamo assistendo a campagne elettorali con investimenti pazzeschi che offendono le centinaia di migliaia di famiglie siciliane che non arrivano a fine mese, di lavoratori che stanno rischiando il proprio posto di lavoro, di precari e disoccupati. Rifondazione Comunista ancora una volta si pone in discontinuità rispetto a questo modo di far politica con un budget di poche migliaia di euro per la sola stampa di materiale elettorale e la costruzione di iniziative sul territorio” conclude Marotta.

Venerdì 21 settembre

Il Partito liberale esce dall’alleanza del “Nuovo Polo per la Sicilia” e abbandona Gianfranco Micciché. “La rottura – ha detto il segretario regionale, Grazio Trufolo – è stata determinata dalla violazione degli accordi e dal venir meno del rapporto di fiducia con gli alleati, rivelatisi inaffidabili”. Dopo avere ottenuto all’unanimità l’approvazione della scelta da parte dei componenti la direzione regionale liberale, ha convocato per domenica alle 11, nella sede del partito, a Palermo, la segreteria regionale, per ufficializzare la rottura del patto elettorale. Trufolo accusa gli ex compagni di viaggio di avere “stilato un programma troppo sicilianista e comunque di facciata, mortificando il partito liberale anche nella sua collocazione grafica, troppo marginale, all’interno del simbolo elettorale del Nuovo Polo”. I liberali si dicono poi “irritati” dalle ultime dichiarazioni rilasciate dal candidato alla presidenza della Regione, Gianfranco Micciché, da cui prendono nettamente le distanze. “Non possiamo condividere – aggiunge il segretario liberale, Trufolo – l’uscita polemica ed infelice di Micciché sulla intitolazione dell’aeroporto di Palermo a Falcone e Borsellino, che lui mette in discussione”.

“Sosterremo con convinzione la candidatura di Nello Musumeci alla presidenza della Regione in Sicilia per dimostrare che esiste un altro centrodestra: inattaccabile, fatto di onestà, trasparenza, rinnovamento, buon Governo”. Lo afferma, in una nota, l’on. Francesco Pionati, segretario nazionale dell’Alleanza di Centro e Portavoce del gruppo Popolo e Territorio. “Sono certo – continua – che se ci fosse stato lui, alla guida della regione Lazio, non saremmo arrivati a questo punto”.

Il Movimento Cinque Stelle annuncia l’inizio della raccolta delle firme necessarie per la presentazione delle liste provinciali e di quella regionale per le elezioni del 28 ottobre. «Un primo appuntamento con gli elettori, ai quali chiediamo di attivarsi e di intraprendere insieme a noi questo processo di democrazia partecipata, che è il baluardo della nostra proposta elettorale». Questo è quanto dichiara Giancarlo Cancelleri, portavoce candidato alla Presidenza della Regione siciliana, in merito al “Firma day”, l’evento che coinvolgerà i cittadini in vari comuni siciliani, impegnati nella sottoscrizione delle liste del Movimento Cinque Stelle.

Sul sito http://www.sicilia5stelle.it/2012/09/m5s-sicilia-firma-days/ è disponibile il calendario con date e luoghi della raccolta. Lunedì 24 settembre alle 11 verrà presentato ai giornalisti, nella sala stampa dell’Ars in piazza del Parlamento, il programma del Movimento Cinque Stelle, già visibile online sul sito www.sicilia5stelle.it.

Il programma è stato redatto interamente insieme ai cittadini elettori, sia nella fase di proposta che in quella di votazione, grazie alla piattaforma Liquid Feedback, utilizzata per la prima volta in Italia dal Movimento Cinque Stelle. Il testo è diviso in cinque macroaree, che trattano tutti gli aspetti della vita sociale. Saranno presenti i candidati del Movimento 5 stelle all’Assemblea regionale siciliana e il portavoce Giancarlo Cancelleri.

“E’ disgustoso assistere a questa transumanza dei deputati uscenti da una lista ad un’altra per cercare di essere eletti a tutti i costi mentre i candidati alla presidenza accettano di tutto e di più pur di accaparrarsi qualche migliaio di voti nel vano tentativo di vincere”. Lo dice Cateno De Luca, candidato alla presidenza della Regione per ‘Rivoluzione ‘sicilianà. “Moralizzare la politica non significa pompare la solita demagogia sulla fedina penale dei candidati – aggiunge – ma selezionare anche la futura classe dirigente secondo un principio di etica politica che non appartiene a molti aspiranti presidenti impegnati soltanto ad accaparrarsi le candidature dei deputati uscenti”. “Nonostante le forti pressioni, Rivoluzione Siciliana – conclude De Luca – non candiderà nessun deputato uscente in quanto molti di essi sono stati attivamente e passivamente conniventi del sistema politico- mafioso- clientelare che ha messo in ginocchio la Sicilia”.

“Il 25 agosto scorso Nello Musumeci mi ha detto ‘voglio che tu faccia parte della mia squadra’. Così ho pensato di candidarmi, e dopo qualche giorno (il 13 settembre) lo stesso Musumeci, mi ha comunica che i vertici del Pdl non gradiscono la mia candidatura nella lista del presidente”. Così in una nota il presidente del Consiglio provinciale di Palermo, Marcello Tricoli (Pdl). “Ci sono rimasto male perché non conosco, né riesco a immaginare le motivazioni del diniego – prosegue – Non faccio mistero del mio forte attaccamento agli ideali di quella destra cui aderirono mio padre e mio fratello o di aver più volte posto la questione morale all’interno del Pdl, con la consapevolezza culturale di chi ha ricevuto un insegnamento forte e perentorio”.

Giovedì 20 settembre

“Oggi Musumeci ci racconta le sue prime due verità: teme il giudizio della gente e ha bisogno di Gianfranco Micciché”. Lo afferma, in una nota, il segretario regionale di Grande Sud in Sicilia, Pippo Fallica, commentando le dichiarazioni rese dal candidato alla Presidenza della Regione siciliana, Nello Musumeci, a Trapani. “Musumeci ha squarciato il velo della finzione che ammanta il suo traballante carrozzone – aggiunge l’esponente del movimento arancione -, dubita egli stesso della sua candidatura, della sua credibilità, finanche degli alleati. Insomma, si accorge, troppo tardi, di essere privo di quel progetto credibile che solo Gianfranco Micciché poteva offrirgli”.

“Taglio netto al numero delle auto blu nell’apparato della Regione ma occorre andare oltre”, è quanto sostenuto da Salvo Barone, sindacalista candidato nell’Italia dei Valori alle prossime elezioni regionali in Sicilia. “Per limitare ancora di più le spese degli spostamenti dei vertici istituzionali e di ciò che è strettamente indispensabile – aggiunge – si potrebbe pensare di usare i taxi. Una misura anti-sprechi che permetterebbe anche di sostenere una categoria, quella dei tassisti, gravemente colpita dalla crisi e che da anni vede le proprie rivendicazioni inascoltate. Una convenzione agevolata che permetterebbe comunque spostamenti rapidi e il risparmio dei costi di noleggio, carburanti, polizze assicurative e quant’altro”.

“E’ evidente, ed emerge anche dall’ultimo sondaggio, che i siciliani voteranno e sceglieranno prim’ancora che i partiti, il candidato alla presidenza della Sicilia. Su questo tema Nello Musumeci ha il vantaggio, su tutti gli altri competitors, di rappresentare una candidatura nuova, di spessore per le qualità politiche dell’uomo, e legata ad una coalizione omogenea che può garantire buon governo e stabilità. Su Nello Musumeci noi del Cantiere Popolare, prevedendo anche il condizionamento del voto trasversale e con una nostra forte presenza nel territorio, abbiamo stretto un patto che consentirà di tirar fuori dalle secche la Sicilia, dopo il crack economico e sociale in cui l’ha fatta precipitare Raffaele Lombardo con tutti i suoi compici del ribaltone, che oggi ne prendono le distanze ma che per quattro anni e mezzo hanno banchettato insieme al presidente della dissoluzione siciliana”. Lo afferma Rudy Maira, segretario regionale del Pid-Cantiere Popolare.

“Oggi Musumeci ci racconta le sue prime due verità: teme il giudizio della gente e ha bisogno di Gianfranco Miccichè”. Lo afferma, in una nota, il segretario regionale di Grande Sud in Sicilia, Pippo Fallica, commentando le dichiarazioni rese dal candidato alla Presidenza della Regione siciliana, Nello Musumeci, a Trapani. “Musumeci ha squarciato il velo della finzione che ammanta il suo traballante carrozzone – aggiunge l’esponente del movimento arancione -, dubita egli stesso della sua candidatura, della sua credibilità, finanche degli alleati. Insomma, si accorge, troppo tardi, di essere privo di quel progetto credibile che solo Gianfranco Miccichè poteva offrirgli”.

“Savona e’ andato in lista alleata, Ruggirello e’ scappato dal confronto con Marrocco nella stessa lista, e Currenti e’ fuggito per lo stesso motivo dinanzi alla mia candidatura. Vedremo alla prova anche le preferenze di Adolfo Urso che e’ noto per essere un campione di consensi. Si candidi in prima persona. Se i candidati sono questi addio Lista Musumeci, noi godiamo di ottima salute e a fine mese le liste Fli con Mps parleranno da sole per qualita’ e per consenso che e’ ben oltre il 5 per cento”. Così Carmelo Briguglio coordinatore siciliano di Fli replica a Adolfo Urso sulle elezioni regionali in Sicilia.

Il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, ha convocato per lunedì prossimo la direzione regionale del partito, che si terrà a Palermo alle 15.30, nell’Hotel S. Paolo Palace, in Via Marine 91. “L’assise, che è riservata esclusivamente ai componenti della direzione – afferma una nota – , si aprirà con la relazione del segretario ed avrà all’ordine del giorno le prossime elezioni regionali”.

“La scelta coraggiosa di Pippo Currenti di candidarsi rafforza la candidatura di Nello Musumeci e la lista del presidente che sarà aperta e competitiva”. Lo afferma Adolfo Urso, promotore della lista ‘Nello Musumeci Presidente’. “Siamo convinti – aggiunge Urso – che occorra aggregare le forze politiche di centrodestra su un grande progetto di rinnovamento e di rinascita della Sicilia. E’ il momento di unire, non certo di dividere, di guardare e costruire il futuro, insieme possiamo farlo meglio” “Noi facciamo appello – conclude Urso – alle energie migliori della Sicilia, alla buona politica e agli amministratori che sono in prima linea nel fronteggiare le emergenze, alle forze sociali e produttive che avvertono la necessità del buongoverno. Questo è il momento di raccogliere la sfida”.

“Le presunte divisioni in ‘casa Lombardo’ per la candidatura di mio nipote Toti all’Assemblea regionale Siciliana sono destituite di ogni fondamento”. Lo precisa in una nota il deputato nazionale del Pds-Mpa Angelo Lombardo, fratello del governatore della Sicilia, Raffaele, commentando indiscrezioni di stampa. “Nutro stima per mio nipote – spiega lo zio di Toti Lombardo – giovane veramente in gamba, e il mio sostegno a lui e a diversi candidati asseconda una strategia volta a portare al parlamento siciliano la deputazione che sia espressione della migliore classe dirigente siciliana, a detrimento di una classe politica nostalgica di quell’antico regime che – conclude il parlamentare – il presidente Lombardo ha smantellato negli anni difficili del suo mandato”.

“La composizione delle liste del Cantiere Popolare, partito guidato a livello nazionale da Saverio Romano – presente in modo omogeneo e uniforme in tutte le province siciliane con una propria lista – risponde a criteri di adesione politico-programmatica da parte dei candidati, al loro radicamento territoriale, alla loro esperienza e alla loro capacità di fare politica al servizio della comunità”. Lo afferma una nota del partito. “Cantiere popolare non ammette altri requisiti al di fuori di questi né tantomeno è disponibile – prosegue la nota – a fare da contenitore per candidature che non dovessero trovare spazio in altre liste, ancorché di forze politiche alleate. Non solo non fa parte della nostra tradizione politica e del nostro modo di operare, ma siamo contrari alle liste politiche come uffici di collocamento”. “A ciò si aggiunga inoltre che le richieste di far parte delle nostre liste, a sostegno di Nello Musumeci presidente, sono ben superiori alla disponibilità. – conclude – Figurarsi se abbiamo il tempo, la voglia e lo spazio per dare ospitalità a transfughi o a candidati dell’ultima ora, in cerca di collocazione”.

Mercoledì 19 settembre

Il Movimento di responsabilità nazionale appoggia il leader de La Destra in Sicilia, Nello Musumeci, nella sua candidatura a governatore dell’isola, sostenuta anche da Pdl e Pid. Lo rende noto Domenico Scilipoti. “Non ho ancora definito – afferma Scilipoti – se il Movimento di responsabilità nazionale sarà presente alle prossime elezioni regionali in Sicilia con una propria lista o se i nostri candidati saranno inseriti in una lista di centro destra a sostegno del Presidente Musumeci. Quel che è certo è che l’Mrn in Sicilia ci sarà e contribuirà in maniera significativa al successo del centrodestra”.

“Gesip ed Amia a Palermo, Messinambiente e Atm a Messina, crisi anche all’azienda dei trasporti di Catania, mentre a Caltanissetta sta scoppiando la bomba delle partecipate. La situazione occupazionale non è dissimile nelle altre province siciliane. E’ il risultato della politica dei ‘carrozzoni’ messi in piedi dalle logiche clientelari, attraverso le quali sono stati promessi posti di lavoro, poi i politici li hanno creati e ora li stanno distruggendo”. Così Gaspare Sturzo, candidato alle presidenza della Regione Sicilia con Ilef (Italiani liberi e forti). “La Sicilia adesso è diventata una polveriera pronta a scoppiare, perché stanno venendo meno gli stipendi a famiglie che sono sull’orlo della disperazione – prosegue Sturzo -. I siciliani, il 28 ottobre, sappiano che la crisi della Sicilia è stata creata dai politici che oggi hanno il ‘barbaro’ coraggio di ripresentarsi alle elezioni regionali continuando a fare delle promesse in cambio del voto. Chi ha creato ed aggravato questo disastro non lo vorra’ e saprà risolvere. Occorre cambiare, lo dobbiamo ai nostri figli”.

“Desidero ringraziare tutti coloro che hanno risposto alla mia richiesta di un consiglio, rispetto ad una possibile candidatura alle regionali, dell’affetto che mi hanno dimostrato e dell’amicizia. In molti mi hanno incoraggiato, altri si sono dimostrati preoccupati per la complessità dell’eventuale duplice ruolo. Ho riflettuto in questi giorni, ed ho ritenuto che fosse più opportuno – in questo momento così particolare per la nostra città – declinare l’invito, per meglio svolgere il ruolo di consigliere comunale che mi è stato affidato, in tempi tra l’altro così recenti, da tanti cittadini”. Lo scrive Nadia Spallitta, consigliere comunale di Idv.

Martedì 18 settembre

Il comitato provinciale dell’Udc di Enna ha approvato la lista dei candidati alle prossime elezioni regionali. Saranno in lizza: Antonella Buscemi, vice segretario della Provincia regionale di Enna; Giuseppe Aloi, funzionario della Prefettura di Enna e Renato Mancuso, presidente dell’Ordine dei medici di Enna. “Si tratta di scelte di qualita’ che la segreteria regionale del partito apprezza e sostiene – osserva il segretario centrista in Sicilia, il senatore Gianpiero D’Alia -. Devo ringraziare il nostro segretario provinciale di Enna, Lorenzo Granata, per il lavoro svolto in sintonia cona la nuova linea di rinnovamento dell’Udc siciliana”.

“Le Prefetture allertino le forze dell’ordine:un fiume di denaro rischia di condizionare le regionali – lo ha detto Fabio Granata, V presidente Commissione nazionale Antimafia -. Sono molteplici gli episodi che sembrano emergere e non e’neanche iniziata la campagna elettorale.
Servono controlli straordinari ma anche collaborazione:chiunque abbia certezza e percezione di dinamiche di corruzione sul libero esercizio del voto denunci subito gli autori alle autorità preposte al fine di poter predisporre strumenti investigativi adeguati all’individuazione dei responsabili.
Inoltre,oltre al codice etico sui carichi pendenti e sui precedenti penali,ne serve uno sulle modalità della campagna elettorale anche perché in questa fase lo spreco di risorse anche solo pubblicitarie o di “rappresentanza” è una offesa alla dignità della politica e sopratutto alle difficoltà economiche enormi dei siciliani.Denunciamo i corruttori e non votiamo i candidati che spendono risorse eccessive e sproporzionate”.

Bartolo Sammartino, Presidente dell’Accademia Nazionale della Politica, si candida alle elezioni per il rinnovo dell’Ars. “Dopo meditata riflessione e nella convinzione che per servire e guidare la nostra Regione occorra una classe dirigente preparata, onesta e non improvvisata – dichiara Sammartino, ex An e già deputato regionale – ho ritenuto opportuno accettare l’invito rivoltomi dal presidente Musumeci a candidarmi alle prossime elezioni regionali nella lista ‘Nello Musumeci Presidente'”.

Piero Spina, segretario provinciale del Partito Socialista Italiano di Trapani, si candida alle elezioni regionali del 28 ottobre 2012 in Sicilia. Piero Spina si presenterà nel collegio di Trapani, a sostegno della candidatura a Presidente della Regione dell’europarlamentare Rosario Crocetta.

Il candidato alla presidenza Gaspare Sturzo ha preso carta e penna ed ha scritto al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, per denunciare quanto sta accadendo in Sicilia. “In questo primo mese di campagna elettorale, abbiamo notato che due noti quotidiani, l’uno nazionale con una forte edizione siciliana e l’altro regionale, hanno mostrato una crescente sensibilità verso alcuni specifici candidati, riducendo via via al minimo la presenza di notizie legate, in generale ai candidati da essi già dall’inizio indicati come outsider, e – in particolare – alla mia candidatura e alla partecipazione della nostra lista alle elezioni regionali di ottobre 2012. Più in generale, abbiamo notato la strana convergenza tra pagine a pagamento pubblicate dai candidati presidenti, per presentare il loro programma e un aumento di sensibilità, spazio e interviste, dei giornali veicolo di opinione”.

Nello Musumeci è il candidato presidente della Regione siciliana su cui l’Udeur – Popolari per il sud ha scelto di fare confluire i propri voti nell’isola. Il partito inoltre conferma la propria linea Moderata ed indica di votare il Pdl all’Assemblea Regionale Siciliana.   A sostenerlo sono il segretario provinciale Toni Vizzì e il segretario cittadino Benedetto Di Stefano, dopo avere constatato – causa la legge elettorale che impone uno sbarramento al 5 per cento – che non c’è spazio politico per creare una lista del “partito del campanile” in regione. «Abbiamo deciso di affidare il nostro messaggio e la nostra fiducia – dicono Vizzì e Di Stefano – a un candidato perbene e impegnato da sempre in politica e che rispecchia pienamente i nostri valori culturali e strutturali. Invitiamo così il popolo dell’Udeur a votare Nello Musumeci, per permettere un vero rinnovamento in Sicilia. La sua professionalità e onestà è per noi assoluta garanzia».

Lunedì 17 settembre

Il Partito Pensiero Azione si presenterà alle prossime elezioni regionali siciliane con liste a sostegno della candidatura a Presidente della Regione di Gianfranco Miccichè. “Solo ridando nuova linfa alla democrazia rappresentativa – spiega Antonio Piarulli, segretario nazionale del PPA -, si può alimentare una sana democrazia partecipativa. Questo è il paradigma che condividiamo con Gianfranco Miccichè, così come i tre pilastri della sua azione di governo: riformare la pubblica amministrazione per renderla realmente strumento al servizio dei cittadini e delle imprese, creare rapporti paritari con l’Unione europea e lo Stato centrale e consentire alla Sicilia di fare sistema. Proprio per questo – prosegue – riteniamo utile sostenerlo. Saremo il punto di riferimento di tutti i siciliani onesti. Presenteremo liste in tutti i collegi provinciali della Sicilia e tutti i nostri candidati – conclude Piarulli – saranno rappresentanti della società civile”.

Domenica 16 settembre

“Non possiamo lasciare la nostra Regione alle amorevoli cure della vecchia destra di Storace e della Santanché, né alla sinistra barricadera che sta riversando su Crocetta insulti quotidiani”. Lo ha detto il segretario dell’Udc siciliana, Gianpiero D’Alia, nel corso di un incontro che si è svolto ad Acireale tra Rosario Crocetta, candidato alla presidenza della Regione siciliana, e il candidato centrista Santo Primavera. “Ci siamo ritrovati attorno alla candidatura di Rosario Crocetta per scardinare il neocentralismo regionale, perché questa Regione deve salvarsi – aggiunge – A tutti deve essere chiaro che se non ce la fa la Sicilia, non ce la fa l’Italia”.

“Il centrosinistra non si ricostruisce andando a destra. E non si volta pagina in Sicilia candidando nelle proprie liste chi ha governato con Cuffaro e con Lombardo. Non lo diciamo a Crocetta, che oggi fa affermazioni gravissime, ma ai tanti elettori ancora liberi di decidere sul loro futuro”. Lo dice Claudio Fava, candidato governatore in Sicilia col sostegno di Sel, Idv e Federazione della sinistra. “Crocetta si allea prima con l’Udc e adesso stringe i patti con la destra – aggiunge – la sua candidatura racconta il passato e pratica l’idea malata che i voti non abbiano odore. Noi siamo l’alternativa a questo passato. E la maggioranza, prima ancora che con gli onorevoli deputati in aula, la stiamo costruendo con i siciliani”

Sabato 15 settembre

“Leggo che Musumeci, Micciche’ e Crocetta si affannano a promettere che non avranno accusati di mafia nelle proprie liste: come mai hanno bisogno di precisarlo? Un requisito naturale, non avere amici dei mafiosi tra i propri candidati, viene spacciato come straordinaria concessione. Perche’ non ci dicono piuttosto quanti riciclati avranno in lista tra i tanti obbedienti ascari di Cuffaro e Lombardo?”. A dichiararlo è Claudio Fava.

“Tra ApI e il candidato alla presidenza dell’Ars, Rosario Crocetta, l’intesa è ottima e si rafforza”. Lo afferma il coordinatore regionale di ApI Sicilia, Bartolo Fazio, sottolineando come Alleanza per l’Italia, ospitando l’intervento dello stesso Crocetta a Maratea, in occasione dell’incontro internazionale dedicato alla Green economy, abbia ribadito la volontà di sostenerlo alle prossime elezioni regionali. “Una decisione – tiene a sottolineare Fazio – presa all’unanimità da tutto il coordinamento regionale del partito guidato da Francesco Rutelli”. “E proprio a Maratea – conclude Fazio – il leader di ApI e Crocetta hanno convenuto sull’idea di dare vita a una coalizione ampia che ponga le basi per fare quelle riforme necessarie a risollevare e far crescere tutta la Sicilia”.

“Quando usciranno le mie liste nel centrodestra ci sarà il panico”. Lo afferma Rosario Crocetta, candidato alla presidenza della Regione siciliana (Pd, Udc e Api). “In una competizione equilibrata – aggiunge Crocetta – come quella che stiamo vivendo in Sicilia dove c’é un testa a testa fra me e Musumeci secondo gli ultimi sondaggi c’é la necessità di rivolgersi a pezzi del centrodestra. Per vincere dobbiamo anche accogliere esponenti del centrodestra, considerato anche i ragionamenti di Sel che fanno candidature di testimonianza utili però a fare solo il gioco di chi non vuole cambiare le cose in Sicilia”.

E’ una campagna elettorale nel pieno rispetto delle regole, senza sprechi e sempre dalla parte dei cittadini quella che già porta avanti Salvo Barone, candidato nelle file dell’Italia dei Valori alle prossime elezioni regionali 2012. “Siamo chiamati a restituire speranza alla Sicilia, a riportarla fuori dalle sabbie mobili dell’illegalità, della sfiducia, dell’inefficienza, dell’irresponsabilità. A ridarle credibilità agli occhi del mondo. Occorre ridare dignità alle famiglie, oggi abbandonate a se stesse, portando al centro del progetto di governo il diritto al lavoro, da troppi anni negato e offeso”. “Bisogna lottare sul fronte della creazione di nuova occupazione, favorendo le assunzioni a tempo indeterminato abbattendo il costo del lavoro, stabilendo un salario minimo d’ingresso per i giovani (non meno di 1.000 euro) e prevedendo la copertura nei periodi di maternità, malattia e infortunio per le partite Iva con reddito inferiore ai 20.000 euro”. “Occorre che il nuovo governo regionale affianchi le piccole e medie imprese, sostenendo lo sviluppo. Bisogna poi tutelare chi da sempre paga troppo, anche per i furbi che evadono o eludono le tasse, valorizzare le nostre eccellenze come le bellezze naturalistiche che il mondo c’invidia, la creatività, la fantasia, l’intraprendenza”. Altri punti cardine l’eguaglianza e la solidarietà, la sicurezza di tutti i cittadini e la lotta senza quartiere alle mafie.

“Con Gianfranco Micciché presidente, la Sicilia tornerà a svolgere un ruolo da protagonista, rompendo gli schemi classici dettati dai partiti tradizionali nazionali, ponendo al centro del dibattito politico azioni di governo a sostegno dei siciliani”. Lo dice il presidente del Movimento popolare siciliano Riccardo Savona. “I tre pilastri dell’azione di governo di Gianfranco Micciché – aggiunge – sono un chiaro segno di innovazione e di reale attenzione verso le prerogative della nostra regione”.

“L’indagine per voto di scambio, che sfiora la mia persona, mi lascia assolutamente serena per la semplice ragione che non potranno trovarsi, a mio carico, riscontri di alcun genere”. Lo afferma in una nota Eleonora Lo Curto, in merito alla presunta inchiesta a suo carico e alle polemiche riguardo la sua eventuale candidatura all’Ars. “Ho sostenuto Giulia Adamo, candidata a sindaco, con determinazione e con orgoglio, ma non ero candidata e non ho svolto alcun ruolo nella precedente amministrazione. Quest’ultima precisazione è dovuta al fatto che – prosegue Lo Curto – l’indagine parte dal servizio pubblicato da ‘Marsala.it’ su un consigliere comunale che avrebbe fatto asfaltare delle strade, presumo in esecuzione del piano triennale delle opere pubbliche, deliberato dal consiglio comunale della passata amministrazione, a cui ribadisco ero totalmente estranea”. Per tale ragione prosegue Lo Curto “accostare il mio nome a quello di politici di lungo corso, con un curriculum giudiziario definito da condanne o con procedimenti penali in corso per reati che vanno dal peculato, all’abuso d’ufficio, al falso in bilancio, all’associazione per delinquere finalizzata alla gestione di appalti pubblici, alla violenza privata, non è solo strumentale ma assolutamente ingiusto e indegno in un paese civile e democratico”. “Lo strumento scandalistico e diffamatorio – conclude Lo Curto – non deve e non può distorcere la verità e la realta”. In virtù di questo rassereno l’onorevole Crocetta perché la candidatura mi è stata richiesta dalla segreteria regionale dell’Udc – afferma – che l’ha valutata alla luce del codice etico del partito e dello Statuto, non dipende da questa inesistente vicenda, ma esclusivamente dalle mie personali valutazioni”.

“I siciliani hanno diritto ad una Regione normale, non faremo alcuna rivoluzione, con un progetto e un metodo di governo differente”. Lo ha detto Nello Musumeci nel corso della conferenza stampa che si è svolta questa mattina a Siracusa. “Non è più tempo di scontro e di demonizzazione. Dobbiamo indicare ai siciliani una strada per il futuro fatta di serietà ed ottimismo. – ha aggiunto – Perché i siciliani non ci chiedono miracoli, ma umiltà e coerenza. Dire quello che si pensa e fare quello che si dice. E farlo con efficienza e concretezza, in una cornice di legalità e di onestà. Solo così si costruisce un progetto serio”.

“I tre pilastri dell’azione di governo annunciati da Gianfranco Micciche’ si ispirano alla rivoluzione liberale del centrodestra originale. Io credo che tanti elettori che hanno creduto nel messaggio autentico del Pdl sceglieranno Miccichè in ragione del suo programma”. E’ quanto dichiara Carmelo Briguglio coordinatore siciliano di Fli

“I tre pilastri dell’azione di governo presentati da Gianfranco Miccichè rappresentano lo spartiacque tra il vecchio e il nuovo, tra le inutili chiacchiere di chi è sceso in campo ostaggio dei partiti e delle ingerenze romane e chi ha un concreto progetto per rivoluzionare l’amministrazione regionale”. Lo afferma, in una nota, il segretario regionale di Grande Sud Pippo Fallica. “Il metodo indicato dal nostro Presidente della Regione – aggiunge Fallica – è chiaro e sarà seguito in maniera rigorosa. Alla Sicilia serve un governatore con il timone ben saldo nelle mani, in grado di indicare la rotta per tutti i siciliani, non un mediatore di interessi – conclude – che per loro natura sono perennemente in conflitto”.

Venerdì 14 settembre

Il Big Bang, ormai sinonimo tutto renziano della rivoluzione in atto fra le file del Pd, sta per esplodere anche in Sicilia.  “Tutti coloro che hanno voglia di partecipare, di sostenere Matteo Renzi – si legge in una nota inviata dalla segreteria di Davide Faraone, deputato del Pd vicino a Renzi – e dare una svolta alla vita del Partito democratico a livello locale non possono far altro che appuntarsi questi due indirizzi: www.matteorenzi.it e comitati.renzisicilia@gmail.com. Basta avere almeno 16 anni, trovare una giusta location e fondare un comitato elettorale per sostenere la candidatura di Matteo Renzi alle primarie di coalizione in vista delle prossime elezioni nazionali. I Comitati devono essere costituiti da almeno 10 persone. Il numero dei soci può aumentare sino ad un massimo di 50.  “Ieri ero a Verona con Matteo Renzi – afferma Faraone, in corsa per le prossime elezioni regionali – Insieme a lui e agli altri amministratori locali, abbiamo capito cosa ci distingue e perchè il nostro programma è diverso rispetto a quelli dell’attuale panorama politico. Le primarie si vincono proponendo ricette vincenti, non limitando la partecipazione dei cittadini. É il solito viziaccio dei notabili di partito, tentare di mettere le “mutande” alla democrazia quando si ha paura di perdere. Alcuni matusalemme della politica attaccano – conclude Faraone – insultano, preparano regolamenti ad hoc. Noi apriamo comitati e diventiamo ogni giorno di più”.  Per informazioni sui comitati: 3355416614 – 0916165804.

“Grillo annuncia di voler sbarcare in Sicilia a nuoto dalle coste calabre. Lo aspetto a Villa San Giovanni: vediamo chi arriva per primo a Messina. Gli spiegherò che la battaglia politica in Sicilia non è uno scherzo nè una semplice nuotata”. E’ la sfida lancia da Claudio Fava al leader del Movimento 5 stelle.

“Su codice etico e liste pulite serve coerenza: chiederò a Pisanu di attivare il monitoraggio subito dopo il deposito delle liste e indicherò con una conferenza stampa tutti i candidati non in linea chiedendo ai siciliani di non votarli, a prescindere dalla lista e dalla coalizione”. Lo dichiara il vice coordinatore di Fli, Fabio Granata.

”Il MoVimento 5 Stelle si sta preparando” alle elezioni siciliane. ”Io arriverò dal ‘Continente’, a nuoto da Reggio Calabria a Messina. Mi sto allenando ogni giorno a Nervi”, scrive Beppe Grillo sul suo blog, lanciando la campagna elettorale in Sicilia. ”Il mio viaggio in Sicilia, sempre in camper, sempre senza scorta, inizierà 10 giorni prima delle elezioni – annuncia il fondatore del Movimento 5 Stelle – Per tenermi in forma correrò davanti al camper per qualche chilometro tutti i giorni, come Forrest Gump. Chi vuole potrà correre con me (l’itinerario dettagliato sarà pubblicato sul blog), e, vi assicuro che non mi sentirò ‘Un po’ stanchino’. Anzi”. Dal suo blog Grillo rilancia anche la raccolta di finanziamenti on-line per la campagna elettorale del M5S Sicilia, che, partita il 24 agosto, ha raccolto finora 3.500 euro. Il leader del M5S pubblica poi a corredo del suo post due documenti firmati dal candidato 5 Stelle Giacarlo Cancellieri in cui egli assume l’impegno a rinunciare a qualsiasi rimborso elettorale e a percepire, in caso di elezione, ”uno stipendio non superiore a 5.000 euro lordi mensili contro gli attuali 20.000: la differenza sarà restituita alla Regione Sicilia”. Grillo invita inoltre ”i partiti a fare altrettanto”, perché ”il M5S non vuole vantaggi competitivi senza dare la possibilità agli altri di imitarlo”. “Qui si fa l’Italia o si muore”, è il titolo del post, a sottolineare l’importanza della sfida per il M5S. Grillo spiega la citazione così: ”La Sicilia è sempre stata l’ago della bilancia della politica italiana da Garibaldi in poi. Nell’immaginario nazionale l’Italia nasce con la spedizione dei Mille e con la frase ‘Qui si fa l’Italia o si muore’ rivolta a Nino Bixio da Garibaldi. Nel dopoguerra la corrente siciliana della Dc, in particolare quella andreottiana con Salvo Lima e quella di Forza Italia (61 seggi su 61 nelle elezioni politiche del 2001) hanno determinato le sorti della politica italiana”. ”Il M5S è diventato il pericolo pubblico numero uno dell’oligarchia che controlla l’Italia e che sta cercando di riciclarsi in modo ossessivo grazie ai media come se non avesse alcuna responsabilità dello sfascio attuale. Io non mi arrendo, però fatemi sentire un po’ del vostro calore. Ogni tanto – conclude Grillo – serve anche ai duri come me”.

“Crocetta continua a sottrarsi ai confronti. Lo ha fatto anche ieri sera ‘dando buca’ al conduttore della trasmissione televisiva ‘Parliamoneora’, Giacomo Cagnes, che aveva programmato sull’emittente Gold 88 un confronto fra due candidati alla presidenza della Regione Sicilia. All’ultimo momento Crocetta ha fatto sapere di avere avuto un problema a Ragusa, forse legato alle incongruenze delle sue liste con uomini ex Pdl, ex Cuffaro e dell’Udc. Questo dimostra ancora una volta, qualora ve ne fosse bisogno, che il candidato del Pd non ama confrontarsi con gli altri candidati. Preferisce i soliloqui ai confronti perché, probabilmente, non ha argomenti credibili da proporre ai siciliani, oltre al libro ‘dei sogni tutto compreso’, che presenta come programma nelle pagine a pagamento dei giornali”. Così Gaspare Sturzo, candidato alla presidenza della Regione Sicilia con Ilef (Italiani Liberi e Forti).

Giovedì 13 settembre

VOI – Volontari per l’Italia inizia ufficialmente la campagna elettorale per le regionali, con la presentazione della candidatura alla Presidenza della Regione di Lucia Pinsone, 52 anni, insegnante di matematica di Capo d’Orlando.

“Noi crediamo nei partiti come istituzioni ed è per questo che il Movimento Politico VOI-Volontari per l’Italia, nato nel febbraio scorso, è strutturato come un partito vero e proprio, democratico ma soprattutto meritocratico. – dichiara Mario La Spina, segretario regionale del VOI- E da partito il VOI sente tutta la responsabilità di prendere parte al cambiamento nei costumi politici e nella gestione della cosa pubblica, richiesto ormai a gran voce dalla gente. Non lavoreremo da soli, ma insieme a tutti quegli altri partiti che intendano essere laboratori di idee e non centri di affari”.

“E’ tempo che i Siciliani decidano di rimediare agli errori commessi dalla politica, di cui però noi tutti, per indolenza, possiamo considerarci complici. Le Regionali sono la nostra occasione, ma se questa regione non avrà mostrato la sua voglia di cambiare, la mattina dopo sarò io ad andare via dalla Sicilia.

Le linee portanti del programma sono già state definite, sulla base degli incontri che da tempo ho con i Siciliani – aggiunge Lucia Pinsone – anche in conseguenza del mio impegno nell’assistenza ai disabili. Ma l’attività concreta del VOI, mia e dei candidati all’ARS, sarà implementata tutti i giorni dai cittadini, anche e soprattutto dopo le elezioni, attraverso l’innovativo sistema di comunicazione politica che utilizzeremo. ”

“E’scritto nel nostro manifesto – conferma il presidente Gerardo Salsano, presidente nazionale del partito.– ‘L’attività del VOI si arricchirà di tecniche e metodologie innovative, con il contributo dei cittadini.’ Non vedrete nostri 6×3, in linea con la scelta politica di comunicare le nostre idee nel rispetto delle difficoltà in cui i Siciliani si trovano insieme al resto del mondo, e non vedrete i marciapiedi invasi da nostri facsimili, che sporcano le città – che anche da questo punto di vista hanno già ampiamente dato. Vedrete invece un sistema interattivo di comunicazione con i cittadini, elettori e no, non dispendioso e i cui costi saranno sostenuti da imprenditori che intendono essere al nostro fianco.”

L’attività del VOI sarà improntata alla concretezza e alla ricerca della maniera di trasformare il disagio inopportunità, secondo la filosofia del CAD -Centro Ascolto del Disagio, da cui nasce.

Concreti fin da subito, Pinsone, La Spina e Salsano nel corso della conferenza presenteranno una prima soluzione reale e immediata ad alcuni problemi delle famiglie.

Mercoledì 12 settembre

Fli replica a Toto Cordaro deputato regionale del Pid – Cantiere Popolare che in una nota ha affermato “Fabio Granata non è soltanto ridicolo ma anche risibile”. E ha aggiunto: “Fli è scomparso”. Ribatte per prima Sinuhe Curcuraci, vice coordinatore regionale di Fli Sicilia: “Tra il nostro mondo di cui Fabio Granata è un simbolo e quello di Saverio Romano di cui Totò Cordaro è un prodotto tipico c’é e ci sarà sempre una totale incompatibilità sul piano innanzitutto dei valori, termine che difficilmente gli uomini dei cantieri dell’ex ministro potranno mai apprezzare”. Secondo il deputato Fli Nino Lo Presti: “Cordaro ha ingiuriato Granata perché evidentemente toccato nel vivo dalle considerazioni che questi ha fatto sulla variegata alleanza che sostiene la candidatura dell’on. Musumeci, non si spiega altrimenti la veemenza con la quale si é scagliato contro Granata e contro Fli. Quanto alla marginalità politica di Futuro e Libertà saranno le urne a dare il loro responso”. Sibila infine Livio Marrocco, capogruppo all’Ars di Futuro e Libertà per l’Italia: “Ad essere ridicolo non è certo Granata, bensì Toto con le sue dichiarazioni scomposte e prive di fondamento: a differenza di quello che lui profetizza Fli è ben lungi dallo scomparire, ma su questo punto gli risponderanno in maniera inequivocabile gli elettori”.

“Fabio Granata non è soltanto ridicolo ma anche risibile. Dopo aver sostenuto in modo eticamente disgustoso l’ex governatore Lombardo, invece di avventurarsi in pericolosi equilibrismi che non hanno alcuna possibilità di successo, farebbe bene a tacere. Perché Granata non esiste e perché Fli è scomparso”. Lo afferma in una nota Toto Cordaro, deputato regionale del Pid – Cantiere Popolare.

“I giovani e i dirigenti siciliani che hanno puntato il dito due anni fa insieme a Gianfranco Fini, me e Carmelo Briguglio contro la deriva illegalitaria del berlusconismo restano, senza se e senza ma, schierati sulle posizioni di Futuro e libertà e a sostegno della nostra lista e dei nostri candidati”. Lo dice il vice coordinatore nazionale di Fli, Fabio Granata. “Le piccole defezioni – aggiunge – che vengono comunicate con enfasi e a dimostrazione della capacità di aggregazione del candidato di Saverio Romano, Berlusconi e Dell’Utri come indebolimento di Fli sono insignificanti politicamente ed elettoralmente e disgustose su un piano etico. Fli ha aggregato la propria comunità attorno alla bandiera della legalità e del contrasto al vecchio centrodestra e resterà fedele al proprio progetto e al proprio percorso”. “I pochi che oggi assumono altre posizioni – conclude – non fanno altro che tornare a cuccia nella tana di Berlusconi e dei suoi maggiordomi in servizio permanente effettivo”.

La Federazione palermitana de “La Destra” comunica che il segretario provinciale Filippo Cangemi sarà candidato nella lista “Nello Musumeci Presidente”. La decisione è stata presa con unanime valutazione dai dirigenti provinciali de La Destra, allo scopo di fornire un segnale forte, per sostenere con decisione il progetto di Nello Musumeci di dare alla Sicilia un governo onesto ed efficiente. “La lista Musumeci Presidente e l’entusiasmo dei tanti cittadini siciliani che sostengono questo progetto – sottolinea Filippo Cangemi – sono un passo deciso per la ri-costruzione di quel grande partito della Destra italiana, di cui siamo da sempre convinti sostenitori. La Sicilia si conferma, infatti, come un fecondo laboratorio politico, che potrà servire da esempio anche per il resto d’Italia”.

Martedì 11 settembre

“Lotta alla spartitocrazia delle clientele, al regionalismo sprecone e al malaffare delle infiltrazioni mafiose, per restituire dignità alla politica e metterla al servizio della società”. Lo ha detto Gaspare Sturzo, pronipote del fondatore del Ppi, rilanciando la sua candidatura alla presidenza della Regione siciliana col movimento ‘Italiani liberi e forti’. “Prima di procedere alla dismissioni del patrimonio immobiliare – ha affermato riferendosi alle misure adottate dal governo Lombardo – occorre abbattere i costi della politica, cancellando 11 milioni di euro di rimborsi elettorali, ridurre il numero di parlamentari regionali e i compensi del 40 per cento, incluso quello del presidente ovviamente”. E propone di destinare queste risorse “a un fondo per l’occupazione per favorire lo sviluppo e riportare la Sicilia al centro del mediterraneo”. Sturzo ha riferito di essersi messo in aspettativa da magistrato e di avere rifiutato le offerte di altri partiti. “Mi sono dimesso dall’incarico di consulente giuridico per la presidenza del Consiglio dei ministri – ha proseguito – e non ho rinnovato il mio incarico di docente per dedicarmi a questo progetto politico”. Parlando di alleanze, ha sottolineato contatti con il movimento dei Forconi di Mariano Ferro o col movimento dei sindaci”.

Lunedì 10 settembre

“Apprezzo le scelte coraggiose e coerenti di Pippo Currenti e Pippo Monaco e mi auguro che anche gli altri amici di Fli le condividano. La lista del Presidente é aperta ai loro contributi e a tutti coloro che vogliono il riscatto della Sicilia nella legalità, appunto ‘governare con onestà'”. Lo dice Adolfo Urso, presidente di Fareitalia e promotore della lista Musumeci. “Spero che le nostre storie – conclude – possano ricongiungersi nella comune sfida per cambiare la Sicilia”.

“Nello Musumeci è la persona adatta per la guida della Sicilia. La sua provata capacità nella gestione della cosa pubblica e la sua esperienza politica sono la vera ricetta per rilanciare la nostra Regione”. Lo afferma il parlamentare nazionale e coordinatore regionale del Pdl siciliano, Dore Misuraca. “Il consenso attorno al nostro candidato ed alle liste che lo sostengono – continua Misuraca – cresce di giorno in giorno, tant’è vero che, a breve, oltre la lista del Pdl sarà depositato il simbolo, Forza Sicilia, di una seconda lista del Partito”. “Condivido il desiderio – continua il coordinatore del Pdl siciliano – di ristabilire un clima di serenità fra tutti gli schieramenti politici per favorire il rilancio della nostra Isola”.

“”La notizia dell’abbandono di Futuro e Libertà di Pippo Currenti non è un fatto politico ma un episodio di piccolo trasformismo elettorale dell’ultima ora di cui ormai tutti sanno fin nei dettagli i veri motivi. Non cambia nulla quindi per chi, come la comunità di Fli, costituisce un punto di riferimento e di aggregazione con l’obiettivo di un reale cambiamento in Sicilia. Le motivazioni fornite da Currenti evidenziano soltanto un’attitudine al piccolo tradimento priva di qualsiasi orizzonte ideale e progettualità a cui sbarreremo le porte senza lasciare nè spazi nè spiragli, incluse promesse e falsi impegni col territorio e gli elettori”. Lo afferma Daniele Tranchida, assessore regionale al Turismo e componente dell’Ufficio politico di Fli in Sicilia.

Lmrn sarà presente in tutte le province siciliane con una sua lista indipendente formata da professionisti e stimate persone appartenenti alla società civile, tutte rigorosamente provenienti dal territorio. Lo afferma in una nota Domenico Scilipoti Segretario Nazionale (MRN) intervistato sulle imminenti elezioni regionali che si terranno in Sicilia.

“E’ il momento –-conclude il deputato- di costruire una nuova Sicilia per la gente e fra la gente scardinando la vecchia idea di una politica di palazzo attenta solo ai propri interessi, la Sicilia ha bisogno di essere rilanciata e di ritrovare l’antico splendore che le compete, offuscato finora da troppi anni di mal governo e da gestioni approssimative della cosa pubblica”.”

Un video realizzato con lingua dei segni italiana (LIS), per invitare anche la comunità dei sordi siciliani a partecipare alla stesura del programma del Movimento 5 Stelle. Così il portavoce e candidato alla Presidenza della Regione Siciliana, Giancarlo Cancelleri, ha deciso di dare un nuovo slancio alla campagna elettorale, rapportandosi anche con questa fascia di elettori.

Per questo motivo sul canale YouTube del Movimento cinque stelle è in onda un video realizzato con la LIS, che vede protagonista Giancarlo Cancelleri con una rappresentanza della comunità dei sordi di Caltanissetta. Il video nasce dalla condivisione di intenti fra i gruppi che vogliono, da una parte non essere esclusi dalla vita politica e dall’altra inglobare tutte le comunità che compongono il tessuto sociale siciliano.

“L’incontro con persone così propositive e attive – afferma Giancarlo Cancelleri – ha fatto nascere l’idea di un video da fare insieme che potesse farli sentire cittadini della stessa società a cui tanto offrono e da cui poco ricevono. Inoltre il potere imparare alcuni segni della LIS è stato affascinante. Insieme abbiamo creato il segno corrispondente al mio nome. E’ stato un piacere assistere alla creazione del segno che da ora andrà ad indicare il Movimento Cinque Stelle in tutta Italia”.

“La campagna per le regionali è colma di casi umani, incapaci di farsi casi politici. Crocetta, Micciché e Musumeci, complice l’informazione corriva, sono veramente convinti di essere i soli protagonisti, mentre, invece, sono candidati abbandonati, solitari. Il 28 di ottobre la somma dei voti da loro cumulata non raggiungerà la metà dell’elettorato. Alla faccia della loro strafottente arroganza”, lo ha detto Davide Giacalone, di LeAli alla Sicilia.

“Un caso umano è anche l’attuale presidente dell’Ars, Francesco Cascio, che non ha problemi a dichiarare: ‘Credo di valere un bel po’ di voti’. Capito? Non idee o proposte, dice di sé di valere voti. E’ con questi criteri che la Sicilia si ritrova con una classe politica inaccettabile e il bilancio in bancarotta. E’ questa gente che ‘vale voti’ ad avere eletto Raffaele Lombardo, restando pronta a fare alleanze con i suoi alleati di ieri e di oggi”.

“Noi – ha concluso Giacalone – non siamo minimamente interessati a condividere alcunché con il loro mondo. A noi interessa non piazzarci per contare, non avere i voti con i quali trattare, non immiserirci al punto di dire di noi stessi che ‘valiamo voti’ (mi disprezzerei profondamente), a noi interessa dire a più della metà dei siciliani che liberarsi di questa gente è possibile, che mettere le ali alla Sicilia è possibile, che produrre e crescere è possibile, ma a patto di non scendere a patti con chi l’ha ridotta com’è”.

Domenica 9 settembre

“Mi piacerebbe che in questo momento la stampa raccontasse la campagna elettorale siciliana attraverso le proposte dei diversi candidati rispetto ai problemi veri della Sicilia. Invece, troppo spesso, si continua a focalizzare l’attenzione sul gossip: scaramucce, vita privata e retroscena (o presunti tali) che alimentano sfiducia e confusione”. E’ l’ “appello” che Antonello Cracolici, presidente del gruppo PD all’Ars, rivolge attraverso il suo blog (www.antonellocracolici.it) agli organi di informazione, in merito alla campagna elettorale in Sicilia.
“I mezzi di informazione  – prosegue Cracolici – hanno una importante responsabilità: devono far conoscere alla gente i programmi, devono far sapere in che modo i candidati intendono affrontare la crisi e i problemi dei siciliani. Il gossip, per favore, lasciamolo da parte”.

“Sosterremo – dicono Tommaso Romano, Nino Sala e Nino Migliore dirigenti del Partito Tradizional Popolare – Nello Musumeci con libertà convinzione e lealtà nel nome di una comune tradizione autenticamente cristiana e siciliana interpretrata da un uomo che conosciamo come onesto, serio e competente, il quale siamo certi sarà in grado, una volta eletto presidente, di rappresentare al meglio il poppolo Siciliano e le sue leggittime aspirazioni senza condizionamenti e con la determinazione che lo ha sempre contraddistinto. Dirigenti e militanti sono già mobilitati con fermezza per offrire un contributo sia in termini elettorali che di idee per la futura presidenza Musumeci”.

“Gli elettori siciliani si apprestano a essere imbrogliati, il loro voto
sarà a perdere. Chi voterà per Crocetta darà il suo consenso a chi guida
lo schieramento nel quale si trovano non solo i sostenitori di Raffaele
Lombardo, ma anche i suoi futuri alleati. Crocetta non otterrà la
maggioranza e governerà grazie ai parlamentari lombardianmiccicheiani,
nonché ai fuoriusciti del disastro nel centro destra. Chi voterà per
Musumeci esprimerà preferenza per lo schieramento che portò Lombardo al potere, e siccome neanche questi avranno la maggioranza finiranno a
governare con l’Udc, il partito che diede i natali a Lombardo, fuggita dal
disastro della sinistra. I siciliani voteranno gli uni e si troveranno
governati dagli altri, perché gli uni e gli altri hanno in comune la
sudditanza all’amministrazione che ha portato la Sicilia alla bancarotta”,
è quanto sostiene Davide Giacalone, di LeAli alla Sicilia.
“Questo spettacolo orrendo, e questa prospettiva terrificante, si deve ad
una sola cosa: al non volere credere che si possa cambiare. Non lo credono i gruppi editoriali, già accodati e festanti, pronti a lamentarsi domani di quel che favoriscono oggi. Non lo credono i tanti che ancora sperano di avere da chi sa solo prendere. Non lo credono quanti si accingono a non votare. Suppongono di protestare, in realtà aiutano a confermare i falliti nei loro posti. Invece cambiare si può – ha concluso Giacalone – se solo lo si vuole e ci si crede. Per questo proponiamo a chi accompagna il dissenso con la proposta, l’indignazione con il programma, di fare lo sforzo di una proposta comune: ciascuno faccia un passo indietro, per fare tutti un passo in avanti. Noi, di LeAli alla Sicilia, lo ripetiamo da agosto”.

Venerdì 7 settembre

“Crocetta e Miccichè siedevano ieri al confronto di Cefalù tra i candidati alla Presidenza indossando una identica cravatta arancione. Per il partito di Miccichè l’arancione è un distintivo, per Crocetta evientemente una captatio benevolentiae. Credo che Miccichè
si trovi in evidenti imbarazzi. Da un lato dice che Lombardo nella sua coalizione non conta nulla, dall’altro sembra attratto come affetto dalla sindrome di Stoccolma da Udc e Pd che, avendo sostenuto Lombardo e i suoi governi, ne hanno chiesto la testa e preteso l’allontanamento. Miccichè con i suoi amici prendano atto che la loro candidatura alla Presidenza è ormai una lista civetta e rischia di diventare, forse per strategia di Raffaele Lombardo, un sindacato giallo a favore di Crocetta”. Lo afferma Rudy Maira, segretario
regionale del Pid – cantiere popolare.

“Con lo stesso spirito ed entusiasmo che nel ’94 ha inaugurato la stagione politica di Silvio Berlusconi, ho raccolto l’invito del nostro Segretario Angelino Alfano a presentare la mia candidatura alle elezioni del 28 ottobre per il rinnovo dell’Assemblea Regionale in Sicilia”.  Lo annuncia il deputato del Pdl Nino Germanà. “In un momento in cui soffia il vento dell’antipolitica – prosegue il deputato nazionale messinese – e i cittadini avvertono un forte disagio nei confronti della classe dirigente, è giusto che si ritorni in piazza per instaurare un contatto diretto con tutti i siciliani che hanno bisogno di un segnale chiaro e netto di discontinuità rispetto al passato. Raccolgo la sfida, consapevole e forte dell’esperienza maturata in questi anni in Parlamento, durante i quali mi sono sempre fatto portatore delle istanze e delle esigenze provenienti dal mio territorio, e la mia candidatura è il segno tangibile che solo il confronto democratico potrà restituire la voce ai cittadini, riconquistando la loro fiducia. La Sicilia sull’orlo del baratro, è stata a lungo in balia di una gestione politico-amministrativa dissennata che ha prodotto conseguenze disastrose, e con impegno e passione, sostenuto da tutti coloro che non mi hanno mai fatto mancare il loro appoggio, sono sicuro che proprio dalla Sicilia partirà il rilancio del grande progetto riformista del Popolo della Libertà, scrivendo una nuova pagina della nostra Storia”.

La notizia della candidatura di Germanà è salutata dai coordinatori regionali del Pdl con entusiasmo: “La candidatura dell’On. Nino Germanà all’Assemblea Regionale Siciliana è qualificante. La sua esperienza politica e la sua competenza saranno utili per il PDL nell’amministrazione della nostra Regione”.  Lo affermano in una nota i coordinatori del PDL in Sicilia, On. Giuseppe Castiglione, Dore Misuraca e Domenico Nania.  “Persone di spessore come Germanà – proseguono i coordinatori- in una situazione disastrosa, come quella nella quale versa la Regione siciliana, sono utili per le emergenze che si andranno ad affrontare a Sala d’Ercole. Questa scelta – continuano – è la testimonianza di una profonda attenzione ai problemi del territorio da parte del Pdl siciliano e di un radicato attaccamento al Partito da parte di Germanà”.

“Ci piacerebbe sapere cosa pensa Gianfranco Micciché del triste ed indecoroso spettacolo che Lombardo sta offrendo sino a queste ultime ore della sua permanenza abusiva a palazzo d’Orleans in una atmosfera ormai da fine Impero: la destituzione del suo assessore Andrea Vecchio, l’opposizione interna dell’altro assessore Marco Venturi, lo stillicidio di nomine di consulenti al solo fine di raccattare qualche voto in più da portare in dote al partito dei Siciliani e al suo candidato alla presidenza”. Lo afferma in una nota l’on. Toto Cordaro del Pid-Cantiere Popolare. “Ci aspettiamo una parola da Micciché – aggiunge Cordaro – candidato alla Presidenza, che beneficerà di questo schifo sotto gli occhi dei siciliani, ai quali ricordiamo che cotanto ex presidente della Regione, artefice dell’ultima truffa, le dimissioni farsa, è alleato di Gianfranco Micciché. Chi vuole Lombardo al comando della Regione voti Gianfranco Micciché”.

“Raffaele Lombardo aveva annunciato che dopo le sue dimissioni si sarebbe dedicato all’agricoltura. Tuttavia, non sta mantenendo fede all’impegno assunto, dal momento che sta continuando a coltivare i suoi interessi politici. La decisione di ‘silurare’ l’assessore Andrea Vecchio, per essersi ribellato al grande capo è la dimostrazione che in Sicilia la politica è fatta di vendette e interessi personali. La cosa peggiore è che Lombardo intende dare seguito alla sua pessima azione di governo avendo trovato in Micciché l’uomo giusto per continuare a coltivare i suoi interessi e portare la Sicilia sempre più a fondo. All’ex assessore Andrea Vecchio va la solidarietà di Italiani Liberi e Forti”. Così il Gaspare Sturzo, candidato alla presidenza della Regione siciliana con Ilef.

Giovedì 6 settembre

“Non abbiamo voglia di polemizzare con il Portaparola di Casini in Sicilia ma alla miopia che gli impedisce di leggere il sondaggio di oggi che vede nettamente in testa Nello Musumeci si aggiunge la smemoratezza di chi travisa la nostra comune storia. 1) Il Portaparola di Casini in Sicilia siede al Senato grazie ai voti di Cuffaro, allora capolista. 2) Lasciammo Casini e l’UDC quando questi decise di accomodarsi sotto il tavolo di Bersani per fare incetta degli avanzi. 3) Tre giorni prima di abbracciare amorevolmente Crocetta, il Portaparola di Casini in Sicilia, lo aveva disprezzato platealmente, mettendolo in coda alle sue preferenze addirittura dopo l’odiato Romano. 4) Oggi il Portaparola di Casini in Sicilia, pur di raccattare le briciole di chi fa incetta di avanzi, é disposto a svendere ogni residuo di valore di una comunità politica, un tempo apprezzata e che oggi é niente di piu’ che lo sgabello della sinistra”. Replica così Rudy Maira, capogruppo del Pid – Cantiere Popolare alledichiarazioni di Gianpiero D’Alia, leader dell’Udc siciliana.

“Nello Musumeci è come Silvio Berlusconi: pensa di comandare su tutto e tutti, anche su chi non la pensa come lui, ma i fatti e gli elettori dell’Udc lo smentiranno”. Lo dice Gianpiero D’Alia, capogruppo al Senato e segretario regionale dell’Udc Sicilia, rispondendo a Musumeci a proposito dell’ ipotesi che parte della base dell’Unione di Centro sarebbe pronta a votarlo. “Consiglierei a Musumeci di non provarci – aggiunge – visto che in passato c’ha gia’ provato Berlusconi e gli e’ andata male”. “Capiamo il loro nervosismo dovuto al fatto che Rosario Crocetta è in netto vantaggio e per questo pensano a una compravendita. Però chi se ne doveva andare dall’Udc lo ha già fatto, accontentandosi di un piatto di pasta e fagioli, leggasi Pid”, conclude D’Alia.


Mercoledì 5 settembre

“Se per Claudio Fava contribuire in maniera decisiva a fare scorrere dai rubinetti di Palermo l’acqua tutti i giorni, terminare le autostrade Palermo-Messina e Siracusa-Catania e altro ancora significa ‘devastare’ la Sicilia, allora ogni siciliano innamorato della propria terra dovrebbe augurarsi che Gianfranco Miccichè prosegua l’opera di ‘devastazione'”. Così il parlamentare nazionale di Grande Sud, Giacomo Terranova, replica al candidato presidente della Regione siciliana Claudio Fava che nel corso di una conferenza stampa ha detto: “Gianfranco Miccichè rappresenta un pezzo devastante della Sicilia”. “A differenza di Fava – spiega l’esponente del movimento arancione -, che nel corso della sua ultra ventennale carriera politica non può vantare alcun oggettivo attestato di merito per quanto attiene lo sviluppo economico e infrastrutturale della Sicilia, Gianfranco Miccichè è riuscito a imprimere delle svolte epocali. L’acqua a Palermo, la Catania-Siracusa e la Palermo-Massina, sono sotto gli occhi di tutti. Così come – conclude terranova – la sua non subalternità agli interessi dei partiti nazionali nell’isola”.

“Se volete bene alla Sicilia, fermatevi! Questo governo non può continuare ad operare come se fosse legittimato ad agire nel pieno delle sue funzioni, dalle nomine di dirigenti a scelte gestionali di stampo politico. Fermatevi e non andate oltre l’ordinarissima amministrazione”. Lo dice Antonello Cracolici, presidente del gruppo PD all’Ars. “Avevo denunciato il grave errore commesso da Lombardo quando ha dato vita ad un ‘governo elettorale’: adesso stiamo assistendo ad una fine ingloriosa, tutto rischia di trasformarsi da farsa in tragedia”. “Ormai – conclude Cracolici – l’esecutivo è arrivato al ‘tutti contro tutti’, Lombardo si fermi prima di creare danni irreparabili alla nostra Regione”.

“Orlando e Fava preferiscono ancora una volta attaccare il Pd e Crocetta piuttosto che Micciché e Musumeci e si abbandonano ad una speculazione di basso profilo senza dire neppure una parola sul loro programma per la Sicilia”. Lo dice il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, replicando a Orlando e Fava. “Noi – continua Lupo – lanciamo un appello al senso di responsabilità degli elettori del centrosinistra e di tutti coloro che vogliono cambiare la Sicilia chiedendo loro di votare Rosario Crocetta, che è l’unico candidato del centrosinistra che può battere la destra di Musumeci e Micciché. L’appello di Orlando agli elettori del Pd conferma ancora una volta che il suo obiettivo è soltanto quello di rosicchiarci qualche voto nei sondaggi e di fare testimonianza. Fava – conclude Lupo – corre per partecipare, facendo il gioco della destra, Crocetta invece per vincere le elezioni”.

“Sul conto dei movimenti siciliani in genere, e in particolare sui Forconi, circolano troppe inesattezze quanto a strategie da mettere in campo, alleanze più o meno fantasiose e talvolta anche letteralmente ‘inventate’, divisioni e divergenze di posizione, fisiologiche in qualsiasi organismo vivo ma troppe volte enfatizzate oltre ogni legittima misura, che finiscono il disorientare il cittadino-elettore. Una situazione insostenibile ed alla quale diciamo basta”. Lo ha detto Mariano Ferro, leader dei “Forconi” e candidato alla presidenza della Regione, che domani mattina, alle 10,30 allo Zen, a Palermo, nella villetta di fronte alla chiesa di San Filippo Neri in piazza Gino Zappa, terrà una conferenza stampa assieme agli esponenti dei Forconi. “E’ un momento particolare della campagna elettorale – ha concluso Ferro – e tanti fatti nuovi potrebbero presto influenzare il risultato elettorale e cambiare il destino della Sicilia. Una regione che, tra qualche settimana, potrebbe avere amare sorprese dal punto di vista economico. E a quel punto non ci sarebbe più spending rewiev che tenga”.

Martedì 4 settembre

“Ampia convergenza sui temi programmatici e riconoscimento del ruolo del Psi all’interno della coalizione di centrosinistra che sostiene la candidatura di Rosario Crocetta a Presidente della Regione Siciliana”. Così Nino Oddo, della segreteria nazionale del Psi, sintetizza gli esiti dell’incontro svoltosi ieri sera a Palermo a cui hanno partecipato i segretari regionali di Psi e Pd, Giovanni Palillo e Giuseppe Lupo e Rosario Crocetta. “Abbiamo illustrato i temi principali del contribuito programmatico che i socialisti siciliani intendono offrire alla coalizione – ha detto Oddo- la difesa e il rafforzamento di un vero autonomismo, precisi impegni per una drastica riduzione dei costi della politica siciliana e l’attuazione di politiche a sostegno e difesa delle fasce più deboli della popolazione che rischiano di pagare il prezzo della crisi economica”. Nel corso dell’incontro, nel quale Rosario Crocetta ha sottolineato che Psi siciliano ha il ruolo di terza forza della coalizione, è stato stabilito che i candidati socialisti all’Assemblea regionale siciliana saranno presenti, in tutte le circoscrizioni provinciali, nella lista che il candidato presidente sta definendo in queste ore. I candidati del Psi (unica formazione politica oltre a Pd e Udc ad esprimere candidati in tutti i nove collegi elettorali) andranno nella lista del presidente. Ci sono già alcune indiscrezioni sulle prime candidature socialiste: l’ex deputato regionale Maurizio Balistreri (per Messina), Carmelo Diquattro (per Ragusa),Piero Spina (per Trapani) Piero Lo Nigro (per Caltanissetta) e Fortunato Parisi, ex presidente del consiglio comunale di Caltagirone (per Catania).

“Stupefacente davvero la candidatura di Micciché: si candida, si ritira, propone un candidato, lo accettiamo, si ricandida. Siamo stupefatti. Votare Micciché significa riportare Lombardo al potere e la Sicilia al tracollo”. Lo ha detto Toto Cordaro, nel corso degli Stati Generali del Pid- Cantiere popolare in corso a Caltanissetta. “Pd, Udc e Micciché – ha aggiunto – sono complici di Lombardo e gli elettori questo lo sanno. Noi abbiamo Nello Musumeci, un candidato preparato e serio. Pid-Cantiere popolare lo sostiene con convinzione”.

“Gli stati generali del Pid-Cantiere Popolare qui a Caltanissetta per dare un abbraccio forte a Nello Musumeci, il miglior candidato alla Presidenza della Regione e, quindi, futuro governatore dell’Isola. Sviluppo e occupazione sono i temi predominanti di questa campagna elettorale. Piena condivisione con le priorita’ che ha indicato Musumeci, e piena sintonia con le priorita fissate. E’ un momento difficilissimo e le forze politiche devono ritrovare capacità di sintesi e di proposta. Nello Musumeci è una garanzia: ha dato prova di trasparenza e onesta’ e la gente chiede questo, oltre che competenza, dedizione ed esperienza. La nostra è una alleanza di governo, non una ammucchiata come mi pare di vederne all’orizzonte: una alleanza forte e coerente. L’Udc e il Pd hanno sostenuto Lombardo e il suo scempio. Ecco: noi siamo alternativi a Lombardo – “governatore delle consulenze” – in tutto e per tutto, a cominciare dal suo disinteresse per le questioni che riguardano la Sicilia e il suo futuro”. Lo dichiara Saverio Romano, leader del Pid.

Il comitato politico federale di Rifondazione Comunista FdS di Palermo all’unanimità ha invitato il Segretario Regionale del partito Antonio Marotta a rappresentarlo nella lista unitaria della sinistra a sostegno di Claudio Fava nelle prossime elezioni regionali. “Il Prc di Palermo invita tutte le compagne e compagni e tutti i simpatizzanti ad attivarsi sin da subito nella campagna elettorale a sostegno del candidato alla Presidenza della Regione Siciliana Claudio Fava, a sostenere la lista unitaria della sinistra costituita da Federazione della Sinistra, Verdi, Sinistra e Libertà, Altra Storia ed esponenti dei movimenti, del mondo del lavoro, dell’associazionismo e dell’impegno antimafia, ed a sostenere i candidati del Prc presenti nella lista” si legge nella nota.

“Crocetta davvero non e’ in grado di distinguere tra l’accordo nazionale tra Sel e Pd, che non prevede l’Udc, e la necessita’ di rompere con il lombardismo, di cui l’alleanza di Crocetta e’ la prosecuzione travestita? Se cosi’ fosse, credo che glielo spiegheranno gli elettori votando l’unico candidato che liberera’ la Sicilia dalla malapolitica, Claudio Fava”. Cosi Sinistra Ecologia Liberta’ attraverso le parole di Gennaro Migliore, della segreteria nazionale, replica affermazioni di Crocetta sulle alleanze

Lunedì 3 settembre

Nel pomeriggio, presso la sede regionale di Italia dei Valori, Claudio Fava, candidato alla presidenza della Regione, ha incontrato la delegazione del partito, composta dal segretario regionale Fabio Giambrone, dal responsabile nazionale Enti locali Idv Ignazio Messina e dai vice coordinatori regionali, Salvatore Messana e Giovanni Iacono. “Durante l’incontro – si legge in una nota – si è trovata piena condivisione sui punti programmatici che rappresentano la discontinuità con gli ultimi 10 anni di malgoverno della Sicilia. Tali punti saranno integrati da un tavolo tecnico programmatico che si riunirà nei prossimi giorni”.

“Ancora una volta c’è una parte della sinistra che sembra divertirsi a voler far perdere il centrosinistra (chiedete a Prodi, ne sa qualcosa). Oggi la storia rischia di ripetersi con gli strateghi Fava e Orlando, gli stessi protagonisti del 61 a zero del 2001 che hanno di nuovo anteposto ambizioni personali al progetto comune. E’ davvero un peccato, c’è chi fa finta di non capire che il centrosinistra ha bisogno di unità per impedire il ritorno di chi, per troppi anni, ha massacrato la Sicilia “. Lo scrive Antonello Cracolici, capogruppo del Pd all’Ars, intervenendo sul suo blog a proposito delle elezioni regionali in Sicilia.

“Il partito di Lombardo rimprovera Musumeci e La Destra per l’intesa siciliana. Ma i seggi dal Pdl nel 2008 li hanno avuti loro o noi? E la presidenza della Regione, loro o noi? Prudenza e meno faccia tosta, per cortesia”. Lo dice Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra. E la presidenza della Regione, loro o noi? Prudenza e meno faccia tosta, per cortesia”. Lo dice Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra.

Sabato 1 settembre

“E’ giusto discutere con tutti, è sbagliato governare con tutti. Il Pd vuole perseverare nell’equivoco che lo ha portato al governo con Lombardo e che adesso lo vede alleato con l’Udc”. Lo afferma il candidato a governatore della Sicilia Claudio Fava, commentando le dichiarazioni dell’eurodeputato del Pd Rosario Crocetta, anch’egli in campo per l’elezione a presidente della Regione. “Reclamare l’unità del centrosinistra cercando di costruirlo a destra – aggiunge Fava – mi sembra un’idea confusa della politica e della storia siciliana. L’appello di Crocetta lo raccogliamo e lo ribaltiamo: il suo partito rinunci all’alleanza con l’Udc e scelga di sostenere lealmente Claudio Fava assieme alle forze di un centrosinistra che non ha mai fatti sconti né a Lombardo né a Cuffaro. Questa – conclude Fava – si chiama alternativa. Il resto sono solo chiacchiere”

Il movimento ‘Territorio’, fondato a Ragusa dall’ex sindaco Nello Dipasquale che si è dimesso giovedì scorso per candidarsi all’Ars, annuncia di aver raggiunto un accordo programmatico col candidato presidente Rosario Crocetta. “Ritengo – afferma Nello Dipasquale – che con Rosario Crocetta si possa lavorare insieme per un percorso comune che ridia slancio alla vita della Regione Siciliana. L’idea è quella di mettere al centro dell’obiettivo politico il rilancio degli enti locali, vero cuore pulsante della vita di ogni cittadino”. L’accordo programmatico prevede specifici obiettivi partendo dalla crisi attuale dell’agricoltura, dal potenziamento delle infrastrutture e dal rilancio degli enti locali.

Venerdì 31 agosto

“Idv merita l’oscar dell’incoerenza: nel giorno in cui, per l’ennesima volta, decidono di abbandonare la strada dell’unità del centrosinistra in nome di un presunto ‘anti-lombardismo’, Di Pietro e Orlando arruolano nel partito chi fino a ieri era il capogruppo del Mpa alla Camera”. Lo dice Antonello Cracolici, presidente del gruppo Pd all’Ars, riferendosi al passaggio dell’ex capogruppo Mpa alla Camera Carmelo Lo Monte a Italia dei Valori. “I rappresentanti di Idv dovrebbero smetterla di attaccare quotidianamente il Pd e chi lavora per l’unità del centrosinistra. E poi – aggiunge Cracolici – qualcuno dovrebbe spiegarmi come mai tutti quelli che non la pensano come Orlando e Di Pietro sono ‘appestati’, ma se decidono di passare con Idv vengono immediatamente ‘purificati’: è un mistero che davvero non riesco a comprendere”.

“Il Pd, con Rosario Crocetta, corre per vincere. Idv e Sel hanno deciso invece di perdere, facendo il gioco del centrodestra”. Lo dice il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo. “Hanno scelto – continua – la via dell’isolamento e della testimonianza fine a se stessa. Non cerchino giustificazioni, sono mesi infatti che il Pd offre la propria disponibilità al confronto e tutte le condizioni per un’intesa che loro hanno rifiutato, ponendo incomprensibili pregiudiziali. E’ grave-conclude Lupo – che sfuggano alle proprie responsabilita’ piuttosto che condividere con noi un progetto di cambiamento della Sicilia”.

“Come espresso più volte da notevoli esponenti del nostro partito e come precedentemente fatto alle recenti elezioni amministrative palermitane, ci auspichiamo che nella composizione delle liste elettorali venga adottato e rispettato un codice etico che possa garantire i principi della trasparenza e della legalità” – lo dice Gaetano Canzoneri, dirigente nazionale di Generazione Futuro, movimento giovanile di FLI. – “Il mio partito da sempre può vantare dirigenti e militanti che lottano ogni giorno contro il sistema corrotto che purtroppo denigra il vero significato della Politica. Noi giovani” – conclude – “ci rifacciamo agli insegnamenti che ci hanno donato eroi della nostra terra, come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.”

“Di becero c’è solo il tentativo di stravolgere la realtà. Ieri Miccichè ha sottolineato da un lato che l’omosessualità di Crocetta non rappresenta alcun valore aggiunto, dall’altro che l’elettorato dell’Udc è oggettivamente disorientato. Tutto questo non è né ‘squallido’, né ‘becero’, né tantomeno ‘meschino'”. Lo afferma il parlamentare nazionale di Grande Sud, Ugo Grimaldi, replicando a Rosario Crocetta e Claudio Fava. “Se poi, si vuole celare – aggiunge l’esponente del movimento arancione – la pochezza dei propri argomenti, attaccando quello che si ritiene essere il candidato più forte, è un altro discorso. Continuino pure, non fanno che avvantaggiarci. Noi – conclude Grimaldi – parliamo solo di futuro della nostra Isola”.

A inaugurare la sesta edizione di Sherbeth, il Festival Internazionale del Gelato Artigianale, il 6 settembre alle 18 all’Ottagono Santa Caterina a Cefalù, sarà il convegno “Libera Terra, il gusto della legalità”. Per l’occasione, i 4 candidati alla presidenza della Regione Sicilia si confronteranno davanti al pubblico per la prima volta. Rosario Crocetta, Claudio Fava, Gianfranco Miccichè e Nello Musumeci si confronteranno incalzati da Valentina Fiore di Libera Terra e Lucio Guarino del Consorzio Sviluppo e Legalità, alla presenza del Sindaco di Cefalù, Saro Lapunzina e del presidente della Provincia Regionale di Palermo, Giovanni Avanti.

Dopo le dichiarazioni di Silvio Berlusconi, a replicare è Michele Cimino, deputato regionale di Grande Sud: “Caro presidente Berlusconi, è molto probabile che sarà lei a cercare noi siciliani e no viceversa e noi le risponderemo di fare una scelta senza condizioni tra la Sicilia e e la Lega. Un saluto da Lampedusa isola dell’estremo sud dove lei ha casa, ma non è mai ritornato.”

“Sono pronto a concordare con le forze sociali e produttive, con i sindacati e con le associazioni di impresa un patto sociale per lo sviluppo, l’occupazione e la crescita”. E’ quanto ha dichiarato Nello Musumeci, candidato alla carica di governatore della Regione Siciliana. “Sono fermamente convinto che solo attraverso la condivisione di una strategia di ampio respiro con le parti sociali sia possibile realizzare i necessari interventi per tirare fuori dalla crisi la Sicilia. – ha proseguito Musumeci – L’eccezionalità della congiuntura in cui ci troviamo, la situazione di ritardo su tutti i fronti che aggrava la generale situazione di recessione economica in cui si trova il nostro Paese, è tale per cui nessuno può pensare di essere depositario esclusivo della ricetta magica. Siamo in una situazione di emergenza – ha sottolineato il candidato governatore – e dobbiamo lavorare insieme senza pregiudizi e senza steccati con un solo comune obiettivo: salvare il lavoro e l’impresa e dare un progetto di sviluppo alla Sicilia. Per questo – ha concluso – nei prossimi giorni incontrerò i rappresentanti delle forze sociali e produttive, per rappresentare loro le linee programmatiche sulle quali intendiamo muoverci”

 

Giovedì 30 agosto

“Assicuro la mia disponibilità alla coalizione di centrodestra per un ticket con Musumeci, uomo che stimo e apprezzo senza riserve”. Lo scrive su Twitter il presidente dell’Ars Francesco Cascio, commentando la proposta del Pdl di schierare un ticket Musumeci-Cascio, che nelle ultime ore ha ricevuto lo stop del leader del Pid Saverio Romano.

“Musumeci e’ candidatura forte ed autorevole e non ha bisogno di ticket geografici, di genere o istituzional”. Saverio Romano blocca con un tweet lo slancio dei tre co-coordinatori del Pdl che hanno lanciato il ticket Musumeci-Cascio.

Il Popolo della libertà chiede al presidente dell’Ars Francesco Cascio di accettare il ticket con Nello Musumeci e di rappresentare il partito nel prossimo governo regionale, ricoprendo la carica di vice presidente”. Lo affermano i coordinatori regionali del Pdl Giuseppe Castiglione, Dore Misuraca e Mimmo Nania. Durante un incontro politico a Palermo, si apprende dai coordinatori regionali, sono state esaminate le realtà delle singole province per il completamento delle liste e stabilite alcune delle linee programmatiche da sottoporre a Musumeci. “Dato l’entusiasmo e le numerose richieste di candidature – osservano Castiglione, Misuraca e Nania – abbiamo deciso di dar vita a una seconda lista a supporto del candidato presidente. La passione dei siciliani che sta sostenendo il nostro progetto non solo conferma, ma da ancora più forza alle nostre scelte. La grande voglia di partecipazione che stiamo riscontrando – concludono i coordinatori regionali del Pdl – segna definitivamente la stagione della discontinuità e del riscatto rispetto al precedente governo”.

“La ripresentazione della candidatura del ‘nuovo’ politico Gianfranco Miccichè alla Presidenza della Regione Sicilia, costituisce ulteriore manifestazione del dissolversi di vane candidature da parte dei vari raggruppamenti di centro-destra, centro-sinistra, resa inevitabile dalla totale assenza di valori e di idee che li caratterizza. Tale politica è soltanto espressione della consueta e triste logica della ricerca e del mantenimento del potere, per assicurare esclusivi interessi di parte”. Così Gaspare Sturzo, candidato alla presidenza della Regione di “Italiani Liberi e Forti”. “La mia discesa in politica – ha aggiunto – è fortemente animata dai  valori e principi della Dottrina Sociale Cristiana che costituiscono la base della Costituzione Italiana. Tali valori condivisi con il consenso elettorale ci daranno un buon governo della cosa pubblica ponendo la ‘persona’ al centro di ogni interesse, adoperando il potere come servizio  per il raggiungimento del bene comune ‘con buone leggi e saggi provvedimenti’ che assicureranno un vero sviluppo alla nostra Regione”.

In riferimento alle accuse di Rosario Crocetta riguardo il Movimento Cinque Stelle espresse oggi (giovedì 30 agosto) e riportate dalle agenzie, Giancarlo Cancelleri – Portavoce e candidato alla Presidenza della Regione Siciliana per il Movimento Cinque Stelle – afferma: “Crocetta dimentica che sta saltando da una poltrona all’altra, calpestando il mandato europeo che i cittadini gli hanno dato. È lui che parla di fioretti sessuali e non di programmi. Ed è assurdo che attacchi noi. Il Movimento Cinque Stelle ha già linee guida pronte e sta votando un programma condiviso con i cittadini. Lo presenteremo giorno 10 settembre, dopo il “Weekend del programma”, quando ci confronteremo con gli elettori attraverso dei banchetti pubblici nelle principali piazze siciliane. Crocetta la smetta di fare gossip e pensi a costruire. I cittadini sono stanchi”.

“Come espresso più volte da notevoli esponenti del nostro partito e come precedentemente fatto alle recenti elezioni amministrative palermitane, ci auspichiamo che nella composizione delle liste elettorali venga adottato e rispettato un codice etico che possa garantire i principi della trasparenza e della legalità” – lo dice Gaetano Canzoneri, dirigente nazionale di Generazione Futuro, movimento giovanile di FLI. – “Il mio partito da sempre può vantare dirigenti e militanti che lottano ogni giorno contro il sistema corrotto che purtroppo denigra il vero significato della Politica. Noi giovani” – conclude – “ci rifacciamo agli insegnamenti che ci hanno donato eroi della nostra terra, come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”.

“Di becero c’è solo il tentativo di stravolgere la realtà. Ieri Miccichè ha sottolineato da un lato che l’omosessualità di Crocetta non rappresenta alcun valore aggiunto, dall’altro che l’elettorato dell’Udc è oggettivamente disorientato. Tutto questo non è né ‘squallido’, né ‘becero’, né tanto meno ‘meschino'”. Lo afferma, in una nota, il parlamentare nazionale di Grande Sud, Ugo Grimaldi, replicando a Rosario Crocetta e Claudio Fava. “Se poi, si vuole celare – aggiunge l’esponente del movimento arancione – la pochezza dei propri argomenti, attaccando quello che si ritiene essere il candidato più forte, è un altro discorso. Continuino pure, non fanno che avvantaggiarci. Noi – conclude Grimaldi – parliamo solo di futuro della nostra Isola”.

“Il progetto della lista unitaria della sinistra insieme alla candidatura di Claudio Fava rappresentano la possibilità per i Siciliani di dare rappresentanza ai temi del lavoro, della questione ambientale, della tutela dei diritti, dell’etica e della giustizia sociale”. Lo affermano in una nota Erasmo Palazzotto e Antonio Marotta rispettivamente Coordinatore regionale di SEL e Segretario Regionale Rifondazione Comunista – FDS. “E’ chiaro – prosegue la nota – che la rilevanza di questa sfida va ben oltre le divisioni territoriali e i problemi legati ai rapporti tra i circoli vittoriesi dei rispettivi partiti, problemi del tutto marginali rispetto al quadro politico regionale. Pertanto invitiamo tutti gli uomini e le donne di sinistra del territorio ad impegnarsi per il successo di una proposta politica che potrebbe cambiare il volto della nostra terra”.

Questa mattina Giancarlo Cancelleri, candidato per il Movimento 5 Stelle alle prossime regionali, è intervenuto al Time Magazine su Radio Time: “Abbiamo già depositato oltre 10.000 firme per ridurre l’indennità e i vitalizi dei deputati. Tutti gli eletti per 5 Stelle accetteranno soltanto 2.500 euro rimandando al mittente il resto in attesa che la nostra proposta diventi legge”. Cancelleri ha puntato l’indice sul criterio di rimborso adottato fino ad oggi in seno alla Regione: “Bisogna ragionare come un’azienda privata rimborsando gli spostamenti con 30 centesimi al chilometro e non con cifre astronomiche come fatto fino ad oggi.Gli eventuali spostamenti aerei saranno rimborsati solo in presenza delle giuste ‘pezze d’appoggio’ e di uno stato di servizio che motivi la trasferta del deputato”.
“A noi non interessano i teatrini della politica – ha proseguito Cancelleri – ci interessa il bene della Sicilia. Per questo motivo appoggeremo qualsiasi idea riterremo positiva per lo sviluppo della nostra terra. Le idee noi non le dividiamo per colore politico ma in buone o cattive. La speranza e che anche tutti gli altri terranno lo stesso atteggiamento con le nostre proposte”.

Cancelleri ha anche descritto l’identikit del possibile candidato nelle liste del suo movimento: “Non deve avere nessuna condanna precedente ne essere iscritto nel registro degli indagati. Dobbiamo dare un taglio netto alla politica che ci ha preceduto. I nostri candidati non devono aver mai avuto alcuna esperienza politica in altre liste a nessun livello. Anche essere stati candidati non eletti in liste civiche in precedenti consultazioni precludera la possibilità di inserimento nella lista di 5 Stelle”.

Per concludere Giancarlo Cancelleri ha anche prospettato una possibile soluzione al problema rifiuti in Sicilia: “Bisognerà utilizzare in futuro la strategia ‘Rifiuti Zero’ messa a punto dal professore Paul Connet che proprio in questi giorni verrà in Sicilia. Si procede trattando tutti i rifiuti delle discariche così da svuotarle per poi ricavare da questa operazione materiale vendibile a livello industriale ottenendo così degli utili per il bilancio Regionale”.

“Miccichè con l’alleanza Fli-autonomisti è la nostra terza via – spero vincente -tra Pdl e Pd, una via d’uscita a cui Fli dà un contributo da protagonista. Il resto sono fantasie e illazioni”. Lo dichiara Carmelo Briguglio, coordinatore siciliano di Fli.

Mercoledì 29 agosto

“I tre coordinatori del Pdl in Sicilia confermano, ancora una volta, la loro subalternità alle logiche romane. La Sicilia per loro è un mero accessorio”. Lo afferma, in una nota, il segretario regionale di Grande Sud Pippo Fallica replicando alle dichiarazioni dei tre coordinatori regionali del Popolo della libertà in Sicilia. “Abbiamo chiesto al Pdl – aggiunge Fallica – un gesto concreto di discontinuità con il passato. Abbiamo chiesto loro di dire basta all’asse Lega-Tremonti. Abbiamo chiesto loro un gesto d’amore per la Sicilia. Nulla di tutto ciò è arrivato. La verità è sotto gli occhi di tutti, quello di Miccichè è un progetto di libertà. Libertà dalle ingerenze romane che, più di ogni altre, hanno ridotto la Sicilia in questo stato. Siamo orgogliosi nell’averlo proposto – conclude l’esponente del movimento arancione -, determinati più che mai nel portarlo a compimento con i nostri alleati”.

“All’amico Micciché chiariamo che gli elettori dell’UDC non sono affatto disorientati dal sostegno convinto a Rosario Crocetta. Noi difendiamo con i fatti il matrimonio come è riconosciuto dalla Costituzione italiana e anche dalla dottrina cristiana, e lo abbiamo dimostrato più volte”. Lo afferma Rocco Buttiglione vicepresidente Camera dei Deputati presidente Udc. “D’altro canto – dice – non siamo omofobi e come ho già detto anche a Bruxelles nel 2004 non riteniamo che bisogna discriminare gli omosessuali né tantomeno che un omosessuale non possa essere un buon politico. In politica giudichiamo sui fatti e sui programmi e sui fatti e sui programmi vogliamo essere giudicati”.

“E’ un pretesto senza fondamenta quello invocato da Gianfranco Miccichè sul cambio del nome del Pdl”. Lo affermano i coordinatori regionali del Pdl in Sicilia, Giuseppe Castiglione, Dore Misuraca e Domenico Nania. “E’ vero, invece, che non siamo i “padroni delle ferriere” – aggiungono – ma quel Popolo della libertà che da dopo il “ribaltone”, di cui lo stesso Miccichè è stato uno dei protagonisti, è stato sempre coerente contro la politica di Lombardo che ha messo in ginocchio la Sicilia e i siciliani. Il nostro è un partito la cui sigla e i cui valori sono condivisi da molti anni ormai da quei milioni di italiani che l’hanno voluto al governo del Paese. Semmai, analizzando quanto detto da Micciché sul proprio disimpegno nei confronti del ‘proprio’ candidato Nello Musumeci, non se ne riescono a cogliere le motivazioni. Esse, infatti, sembrano fondate su osservazioni soltanto labiali perché prive di contenuti politici. Noi abbiamo accolto e condiviso l’appello di Musumeci – concludono – e, con senso di responsabilità e coerenza, continueremo a sostenerlo”.

“Se a Micciché dà fastidio La Destra perché è venuto a fare accattonaggio politico a casa mia per ben due ore a sollecitarmi per supplicare il Pdl?”. E’ quanto dichiara Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra, in seguito alle dichiarazioni di Gianfranco Micciché sulle regionali siciliane.

“Alla vigilia dell’inizio della campagna elettorale riteniamo doveroso da parte dei deputati regionali uscenti un gesto di correttezza e di trasparenza.” È quanto si legge in una nota dei dirigenti palermitani di Generazione Futuro, movimento giovanile di Futuro e Libertà. “Chiediamo al Presidente dell’Ars ed a tutti i deputati Capi-gruppo dell’assemblea regionale, che vengano pubblicati i bilanci aggiornati dei singoli gruppi parlamentari, con la descrizione di tutti gli eventuali debiti. Infine, rivolgendoci al Presidente Cascio, ci chiediamo che fine facciano i debiti maturati da un gruppo parlamentare in caso di mancata formazione dello stesso nella legislatura seguente. Non possono e non devono pagare i siciliani le spese folli ed ingiustificate di quei finti paladini della giustizia che finanziano le proprie campagne elettorali e le proprie clientele sulle spalle dei Siciliani onesti. Nelle prossime settimane” concludono i giovani di FLI “scenderemo nelle piazze per una raccolta di firme attraverso la quale chiederemo oltre che la pubblicazione dei bilanci dei gruppi parlamentari, anche l’apertura della lista del nostro candidato presidente esclusivamente a giovani under 40 mai eletti all’Ars e soprattutto la sottoscrizione di un codice etico per tutti i candidati sulla scia di quanto fatto da FLI alle ultime amministrative palermitane.”

“La data di oggi – affermano i deputati regionali di Grande Sud, Carmelo Incardona e Toni Scilla – rappresenta l’inizio di un percorso, entusiasmante e impegnativo, per spiegare a tutti i siciliani che esiste una possibilità concreta di rilancio per la nostra regione. Aver unito tutte le forze autonomiste e pienamente convinte che la Sicilia sia l’unica base per la risalita é ciò che rafforza il progetto tracciato da Gianfranco Micciché. Letteralmente è stato colui che ha tracciato il solco per far germogliare il seme di un’idea di riscatto per il popolo siciliano. Adesso la Sicilia – hanno proseguito i due deputati di Grande Sud – può fregiarsi di avere una forza pronta, quando serve, a richiedere a gran voce tutti i diritti che a livello nazionale spesso vengo negati. E’ ciò di cui la nostra regione ha realmente bisogno: sganciarsi dal giogo dei grandi partiti nazionali che poco di concreto hanno portato per la Sicilia. Per anni la Lega Nord ha fatto il bello e il cattivo tempo a Roma, spesso mortificando i bisogni e le esigenze del mezzogiorno d’Italia, con i nostri amministratori meridionali costretti al silenzio. Grazie ai contatti e all’esperienza di Gianfranco Micciché la Sicilia potrà avere nuova e autorevole voce in capitolo sul piano nazionale. Basti pensare al lungo elenco di opere realizzate in Sicilia grazie al suo lavoro e alla sua mediazione. Bisognerà – hanno concluso i deputati di Grande Sud -, proprio come ha affermato a più riprese Micciché, mettersi subito d’impegno per “derattizzare “ la Regione Siciliana, ridurre la burocrazia pachidermica e creare sviluppo e posti di lavoro.

Il Portavoce Siciliano di NpS Noi Sud Paolo Ferrara e il Segretario Nazionale Giovani Giovanni Di Stefano in una nota a firma congiunta dichiarano: “Si è consumato l’ennesimo atto di una commedia che tra il tragico e il comico ha accompagnato le posizioni di Lombardo e Miccichè. Aver perduto questa accoppiata crediamo sia un bene, finalmente si è fatta chiarezza, finalmente si può parlare di politica e non assistere a scenari meramente circoscritti a calcoli di potere che di certo non dimostrano amore per questa Terra. Come possiamo sentir parlare di autonomismo da chi per quattro anni sotto questo vessillo si è uniformato ai partiti storici nazionali, come si può pensare che possa fare del bene a una Sicilia che ha assistito al più scientifico valzer dalle geometrie variabili con i continui cambi di governo? Non si può. Come si può dare affidamento a chi propone una persona valida e con una storia senza ombre sperando soltanto che non accetti e che non sciolga la riserva? Non si può”.

“Dopo le parole volgari, offensive e inaccettabili rivolte da Gianfranco Micciché contro l’Udc e Rosario Crocetta, il dubbio che avevamo si è trasformato in certezza: lo sbandato è proprio lui”. Lo afferma in una nota, Giulia Adamo, presidente regionale dell’Udc. “Le sue dichiarazioni sono un misto di luoghi comuni (“Ho tanti amici gay e spesso sono migliori degli altri”), presunzione (“Il mondo cattolico che vota Udc è sbandato”) e qualunquismo (“L’Udc vota un uomo beatamente omosessuale”)”, prosegue. “Nel prossimo comunicato ci aspettiamo di leggere un’altra carrellata di stoltezze e frasi fatte. – conclude – Ci risparmi almeno i tre ‘gravi problemi’ che un Benigni di qualche anno fa individuava come i mali di Palermo, o che lui non è razzista perché ha tanti amici extracomunitari, o che, ancora, la sua candidatura è nata per favorire la Sicilia”.

“L’attenzione che viene tributata ad alcune forze politiche appare troppe volte strettamente proporzionale agli investimenti pubblicitari. Ed in una logica simile, ovviamente, gruppi come i nostri finiscono con il fare la fine del manzoniano vaso di coccio tra i vasi di ferro. Noi non vogliamo elemosinare spazi ma reclamare con forza che si guardi al lavoro che stiamo producendo con attenzione e obiettività “. Lo scrive in una “Lettera aperta al sistema dell’informazione siciliana” – pubblicata sul proprio sito internet e che tra breve verrà affissa in tutta la Sicilia – Mariano Ferro, leader del movimento dei Forconi, che ha annunciato la propria candidatura a Presidente della regione. Ferro lamenta che il sistema dell’informazione siciliano, ma anche quello dei grandi quotidiani, dei network nazionali e della Rai, guardino “con scarsa attenzione allo sforzo che stiamo producendo in una delle fasi più delicate ed impegnative per la nostra Regione. E’ il momento in cui il cittadino – elettore (e, si badi bene, non il cittadino-suddito del sistema ‘malato’ dei partiti) deve essere messo nelle condizioni di sapere, conoscere, informarsi”. Il leader dei Forconi sottolinea l’esigenza “di fornire questa informazione in maniera corretta, completa, esaustiva. La Sicilia, forse mai come oggi, ha bisogno di aprirsi ai contributi di tutti: quella che uscirà ad ottobre dalle urne sarà comunque un’Assemblea regionale che avrà bisogno dell’appassionato apporto di tutti i siciliani – conclude il testo – per avviare un cammino di crescita e di sviluppo che 66 anni di autonomia tradita e negata hanno sin qui impedito”.

Martedì 28 agosto

“Noi sosterremo Nello Musumeci con tutte le nostre forze perché crediamo nel suo progetto autonomista per il rilancio della Sicilia”. Lo dice Dore Misuraca, parlamentare nazionale del Pdl e coordinatore regionale del Partito in Sicilia. “Giovedì – aggiunge Misuraca – ci incontreremo a Palermo con Giuseppe Castiglione, Domenico Nania, Saverio Romano, Adolfo Urso e Pippo Scalia per elaborare la strategia di una campagna elettorale che condurremo con passione e determinazione”. “Musumeci – osserva il coordinatore regionale del Pdl siciliano – è un candidato serio, autorevole e preparato. E’ un uomo politico dalla storia personale cristallina che cambierà il volto della nostra Isola. Forse qualcuno ha avuto paura della sua competenza amministrativa, della sua rettitudine, della sua refrattarietà alle clientele e della sua determinazione nel puntare su un programma di cambiamento reale della nostra terra”. “Qualcuno, invece, conclude Misuraca, vorrebbe governare la Sicilia con chi, in questi quattro anni, l’ha distrutta. Noi tiriamo avanti con coerenza per la nostra strada. Saranno gli elettori a stabilire chi ha ragione e chi ha torto”.

“Adesso il quadro di questa tornata elettorale è chiaro ed evidente a tutti gli elettori siciliani – afferma il coordinatore del Popolo della Libertà in Sicilia, Giuseppe Castiglione – da una parte ci sono le forze politiche che hanno sorretto e sostenuto in questi anni il disastroso governo Lombardo, dall’altra il Pdl con le sue due liste e tutti coloro che si sono opposti a questo sistema che ha portato la Sicilia nello stato in cui versa. Il Pdl appoggia con convinzione Nello Musumeci presidente – dichiara il coordinatore –. Con queste elezioni tutti i siciliani potranno rialzare la testa e sentirsi orgogliosi di fare parte di una storia pulita fatta di valori, concretezza, onestà e impegno. Le nostre leve non saranno certamente i ricatti e le poltrone, ma l’entusiasmo e il coraggio della gente che finalmente avrà l’opportunità di stringersi attorno a uomini e programmi seri per la ripresa della nostra Regione. Per questo – conclude Castiglione – rivolgo un appello a chi pensa davvero al bene della Sicilia e non ai tornaconti nazionali, ai veri autonomisti, a coloro che realmente vogliono operare una rivoluzione politica e culturale».

“Nel congratularci con Gianfranco Miccicchè, condividendo la scelta di sciogliere ogni riserva sulla sua candidatura come Presidente della Regione, ribadisco con forza il progetto sicilianista ed autonomistico che vogliamo attuare, per far fronte alle gravi difficoltà che stanno affrontando i siciliani”. Lo afferma Riccardo Savona, presidente dell’Mps, che chiarisce: “Un progetto concreto, che risponderà in prima battuta ai tagli imposti dal Governo nazionale, e recepiti nel disegno di legge del bilancio 2013. Si tratta di tagli assai incisivi sulla spesa regionale, che ha oltretutto già subito un ridimensionamento nella finanziaria 2012, rispetto ai quali si dovrà applicare certamente un processo di razionalizzazione sugli sprechi ancora esistenti, per una effettiva riqualificazione della spesa pubblica. In questo modo si garantirà efficienza delle risorse regionali, canalizzandole in settori strategici per la nostra economia e per il nostro territorio. E conclude: “Non condivido l’eccesso di rigore di stampo terroristico portato avanti dall’Assessore Gaetano Armao. Possiamo ottimizzare le spese, e si può creare sviluppo, con un nuovo Governo che abbia davvero a cuore un progetto per i siciliani”.

“A sostegno della candidatura di Gianfranco Miccichè è pronta a scendere in campo una squadra di trentenni siciliani, provenienti dalla società civile”. Lo annuncia, in una nota, il portavoce di Grande Sud in Sicilia Eusebio Dalì. “Diventeranno una lista – spiega l’esponente di Grande Sud -, si chiamerà Generazione Sicilia. Stiamo riscontriamo un risveglio di entusiasmo che per un po’ pareva sopito, siamo al lavoro per incanalarlo in qualcosa di magico. Che il sogno abbia inizio”

“In Sicilia è bene formare il più ampio schieramento possibile a sostegno di Musumeci senza eccedere in personalismi e senza porre particolari condizioni. Se, come è possibile e auspicabile, la candidatura sarà vincente saranno i risultati elettorali delle varie liste a determinare le successive scelte. Ovvio che, ottenuto dal Pdl un leale e sincero sostegno, anche Musumeci dovrà favorire sul territorio la massima coesione del centrodestra e delle sue amministrazioni locali”. Lo afferma il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri.

“Ingroia sarebbe un candidato autorevole capace di scardinare il sistema. Non so se sia interessato, chiedetelo a lui. Io comunque non l’ho incontrato”. Così il coordinatore regionale di Idv, senatore Fabio Giambrone, conversando con l’Ansa risponde all’ipotesi di candidatura a governatore della Sicilia del procuratore aggiunto di Palermo, Antonino Ingroia. Nei giorni scorsi Ingroia ha incontrato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, impegnato nella partita delle alleanze e delle candidature per le regionali di ottobre.

“La candidatura di Nello Musumeci a presidente della nostra Regione è autorevole e di prestigio, è un’ottima una scelta e mi auguro che ci sia la convergenza di tutti coloro i quali hanno a cuore l’interesse della Sicilia e dei siciliani. Con Nello Musumeci si potrà avviare un progetto politico di rilancio della nostra Isola”. Lo dichiara Salvino Caputo, parlamentare del Pdl all’Assemblea Regionale Siciliana a seguito della conferenza stampa del candidato alla Presidenza, Nello Musumeci.

‘Il mio più motivato e sincero apprezzamento a Nello Musumeci per la sua scelta di proseguire nel percorso intrapreso, con coerenza, generosità e serietà. Musumeci è una risorsa per la Sicilia e per la buona politica e i siciliani, ancor di più in questo momento di grave crisi economica e sociale, ne faranno un naturale punto di riferimento. Da parte nostra quindi il massimo sostegno e incoraggiamento, unitamente all’invito che gli rivolgiamo a coinvolgere tutte le forze radicate nel territorio che ne condividono programmi, valori e obiettivi. Uno sforzo in piu’ che Musumeci sicuramente compiera’ nella sua opera di mediazione e di tessitura politica e che ne rivelano, oltre alla esperienza, il grande amore per la nostra Isola’. On Saverio Romano, coordinatore nazionale Pid-Cantiere popolare

“Sono rattristato per l’occasione che pare persa in Sicilia di unire i moderati per costruire un fronte contro le logiche della sinistra – dichiara il sindaco di Roma, Gianni Alemanno -.  Non conosco le ragioni che hanno portato a questa situazione. Mi auguro che si possa ritrovare l’accordo e fare un unico fronte vincente con Musumeci candidato, che rimane la scelta giusta per la Sicilia. In ogni caso, Nello Musumeci avrà tutto il nostro appoggio per vincere la battaglia del riscatto siciliano”. Alemanno, esponente del Pdl, era stato una delle “sponde” politiche di Gianfranco Miccichè tra i berlusconiani, prima della rottura su Musumeci.

“Proponiamo ticket Miccichè-Granata o Miccichè-Briguglio. Da un lato il primo quale presidente sarebbe custode dei valori dell’autonomismo, dall’altro Fli, partito a vocazione fortemente nazionale, con un suo vice sarebbe garante dei valori di merito, legalità e giustizia sociale. In tal modo si manterrebbe il giusto equilibrio e la giusta armonia tra le anime che compongono la coalizione.” È quanto dichiarano Gaetano Canzoneri, coordinatore regionale di Generazione Futuro e Mirko Romano, Coordinatore Nazionale Generazione Futuro Università.

“Condivido pienamente la decisione di Nello Musumeci di andare avanti con un appello alle energie migliori della Sicilia. Ciò dimostra ancora una volta che è il migliore candidato possibile, oggi più che mai. Un candidato libero, autorevole, popolare”. Lo afferma Adolfo Urso, presidente di Fareitalia, secondo cui “é questa la scelta autentica di chi crede davvero che la Sicilia debba voltare pagina. Una grande scommessa, una grande opportunità”.

Lunedì 27 agosto

“Gianfranco Micciché – dichiara Carmelo Briguglio, coordinatore siciliano di Fli – è la persona che con la sua candidatura può interpretare l’area politica e il blocco sociale che si è formato in Sicilia per un progetto comune tra Fli, che è forza nazionale ed innovativa e i partiti autonomisti e meridionalisti, in particolare Partito dei Siciliani, Grande Sud, ma anche le altre forze del Nuovo Polo della Sicilia. Convocherò da qui a poco il coordinamento regionale del partito perché si esprima collegialmente e sono certo in modo positivo sulla mia proposta di candidare Gianfranco Miccichè a Palazzo Orleans, dopo il rifluire della candidatura di Musumeci nell’alveo stretto del Pdl”.

Giovanni Pistorio, segretario regionale del Partito dei Siciliani: “Condividiamo la posizione di Grande Sud sulla candidatura di Musumeci e sulla sua organica appartenenza al Pdl ed a La Destra. Invitiamo Gianfranco Miccichè a lavorare per la costruzione di una vasta area sicilianista. Se Miccichè accetterà, proporremo agli organi del nostro partito, ed ai nostri alleati, la sua candidatura a presidente della Regione”.

Michele Cimino, Grande Sud: “L’unico candidato presidente che può fare uscire la Sicilia da questa profonda crisi è Gianfranco Miccichè e che può portare avanti un progetto sicilianista serio. Basta con le liti per la paternità del progetto per la Sicilia o per le varie poltrone. Noi di Grande Sud ci preoccupiamo solo del rilancio della Sicilia .

Riccardo Savona, Monimento Popolare Siciliano: “Le dichiarazioni di Musumeci delle ultime ore deludono chi – nelle ragioni dell’Autonomia – ha costruito un percorso politico, lineare e sincero nel rispetto dell’identità della Sicilia e dei siciliani. Chi come noi del Movimento Popolare Siciliano ha sposato le tesi dell’autonomismo come sintesi tra la storia della Sicilia ed il suo futuro, non può ritrovarsi in chi della conservazione ha fatto il suo programma politico. A questo punto ci appare naturale ritrovarci attorno all’on. Gianfranco Miccichè quale candidato alla Presidenza della Regione siciliana al fine di costruire insieme una Sicilia Libera, Autonoma, Forte.

Pippo Fallica, Grande Sud: “Abbiamo compreso perfettamente che lo spirito sicilianista che aveva spinto Gianfranco Miccichè a fare un passo indietro non è stato sposato da Nello Musumeci. Quest’ultimo da l’idea di preferire alla crescita della nostra Sicilia, un accordo con il Pdl, anche senza le garanzie che avevamo chiesto dopo l’esperienza del governo Tremonti-Lega”. “Grande Sud non rinuncia al progetto originario, pertanto ho chiesto un incontro urgente a Gianfranco Miccichè per riesaminare la nostra scelta”, conclude Fallica.

Claudio Fava, candidato alla presidenza della Regione: “La prevedibile frantumazione di un centrodestra, tenuto insieme solo da un reciproco patto di odio, rende oggi non solo possibile ma probabile la costruzione di una alternativa in Sicilia. Tra due mesi avremo vinto le elezioni e avremo definitivamente archiviato la lunga e umiliante stagione del cuffarismo, del lombardismo e dei loro alleati”.

 

 

Rosario Crocetta annuncia sul suo sito Internet di avere chiuso un accordo programmatico con Alleanza per l’Italia, dopo l’incontro palermitano con Francesco Rutelli. Intanto, domani alle 10,30 a Palazzo dei Normanni Nello Musumeci incontrerà i giornalisti per comunicare le sue determinazioni in merito alla corsa a Palazzo d’Orleans.

Leoluca Orlando esce allo scoperto sull’ipotesi di candidatura di Antonio Ingroia: ”Credo che i candidati devono decidere loro se candidarsi o no, ma una cosa e’ certa: occorre discontinuita’. Ingroia potrebbe esprimerla”. Il sindaco di Palermo lo ha detto a KlausCondicio, aprendo all’eventualita’ di vedere il magistrato palermitano, che ha incontrato nei giorni scorsi, candidato alla Presidenza della Regione Sicilia. ”La discontinuità – aggiunge Orlando – può essere o espressione di uno dei partiti che in questi anni non sono scesi a compromessi, che non hanno avuto inciuci o intrallazzi con il cuffarismo e il lombardismo, e mi riferisco a simpatizzanti di sinistra e Idv, oppure deve essere un esponente della societa’ civile che abbia una storia alternativa, forte e credibile rispetto al malaffare e alla mafia. Credo che Ingroia abbia queste caratteristiche, cosi’ come tanti altri esponenti dei partiti sempre stati all’opposizione in Sicilia. Che Ingroia rappresenti i valori di discontinuità mi sembra un fatto testato, ma bisogna capire l’eventuale sua disponibilita’ a candidarsi per l’amore della Sicilia”

“Lo scenario siciliano è in movimento, non è così definito come sembra”. A parlare è il presidente della Camera, Gianfranco Fini, leader di Fli, in un’intervista a “La Repubblica”, parlando delle prossime elezioni regionali in Sicilia. “Sono in corso contatti – aggiunge – e ci potra’ essere un assetto diverso ai nastri di partenza”.

“La candidatura di Nello Musumeci ha scombinato i giochi di chi pretende di avere sempre l’ultima parola. Con lui l’ultima parola l’avranno i siciliani”. E’ quanto scrive sul suo blog il segretario de La Destra Francesco Storace. “Ha fatto danno Nello Musumeci – aggiunge – e l’ha fatto a chi pensa che la politica sia ancora roba da pupari. Se accetta di candidarsi e se vince le elezioni, Musumeci ridà speranza alla Sicilia e ai siciliani. Tutto il resto sono chiacchiere. E noi de La Destra siamo orgogliosi di avere uomini così”.

Domenica 26 agosto

Tirarsi indietro equivale a mettersi fuori gioco. Parola di Saverio Romano, esponente e deputato Udc di cui è stato responsabile regionale dal 2006 al 2010 ed oggi leader di quella parte che in contrasto con il segretario nazionale Casini si è staccata dando vita alla componente Popolari  di Italia Domani. Un’affermazione, la sua, che si riferisce alla partita che si appresta a giocare Nello Musumeci: “ Non può rinunciare a vincere per contrasti tra Miccichè e il PDL – dichiara Romano alla Gazzetta del Sud. “Certo – aggiunge – ognuno cerca di spuntare un accordo più vantaggioso ma nessuno ormai può tirarsi indietro. Chi lo fa si mette fuori gioco”. E per quanto riguarda i Finiani di Fli precisa: “Mezzo partito andrà da Crocetta, altri rimarranno con Lombardo, Fini non riuscirà a convincerli tutti a votarsi al sacrificio”.

Una riflessione poi, va sinistra: “La loro partita è persa. E per l’Udc, strapersa. Casini ha sacrificato la classe politica dirigente regionale per il suo accordo nazionale con Bersani. Il Pdl gli aveva offerto la presidenza della regione ma lui ha perseverato nella svolta a sinistra. Io a suo tempo l’avevo capito, l’ho detto e ho spiegato le ragioni; ho litigato e sono stato messo alla gogna. Due anni dopo si realizza quanto avevo preconizzato. Non ha neppure puntato su un candidato del PD che potesse essere più accettabile per storia politica come D’antoni o Mattarella ma sull’ex comunista Crocetta, il più lontano dalla visione politica centrista. E l’Udc siciliana, senza capacità autonoma, ha dovuto eseguire. Io da segretario regionale le scelte nostre le comunicavo a Casini, non mi facevo imporre nulla”.

L’onorevole Romano sottolinea inoltre l’importanza di un attuale dialogo con Roma, in vista di accordi nazionali: “E’ naturale che da Roma si guardi alla Sicilia e viceversa. Quindi è normale che si tratti pure con un occhio alla legge elettorale prossima e all’attribuzione dei collegi. Se la coalizione si rafforza ora qui, l’effetto sarà trascinante pure alle politiche. Ma alla fine Miccichè, Lombardo, Alfano non potranno non convenire sul reciproco vantaggio di stare insieme.

Si è chiusa un’epoca irripetibile – aggiunge – e si apre adesso una pagina nuova. Di Lombardo non ci sarà un replicante, né ci sarà una fase come quella vissuta. Domani il presidente sarà un altro e l’appeal della presidenza ha sempre segnato il corso della politica. Musumeci è persona capace, fuori dalle beghe”. Un contesto nel quale Romano spera nella coesione dell’Ars, alla presidenza della quale non vede Miccichè: “Non credo ai ritorni, spesso fallimentari – conclude – ma da parte nostra, comunque, nessun veto”.

 

 

Il segretario nazionale del Pdl Angelino Alfano rompe il silenzio estivo e in una lunga intervista al Corriere della Sera parla di alleanze ma anche del caso Sicilia. Da un lato tiene la porta aperta all’Udc (“Non posso credere che Casini si adattera’ alla politica tasse e Cgil della sinistra”), dall’altro si dice convinto che proprio dalla Sicilia partira’ la riscossa del Pdl: “Nello Musumeci e’ un candidato eccellente – dice Alfano – e la sua e’ una camdidatura nata in Sicilia con un forte imprinting territoriale. Noi lo sosterremo con uno sforzo generoso”. A proposito poi di Micciche’, l’ex ministro della Giustizia sostiene che “Grande Sud, col suo ottimo gruppo dirigente, ha fatto una proposta che abbiamo condiviso. La Sicilia puo’ dimostrare che una coalizione delle forze alternative alla sinistra puo’ ancora essere vincente”.

 

Sabato 25 agosto

“Il segretario regionale IdV, Fabio Giambrone conferma quotidianamente quella che è la posizione ufficiale del nostro partito, vale a dire una posizione di totale intransigenza con le precedenti esperienze di malgoverno di cui proprio l’Udc è stato protagonista con Cuffaro prima e in buona parte anche con Lombardo a seguire”. E’ quanto afferma Salvatore Messana, Vice Coordinatore regionale IdV Sicilia, rispondendo alle dichiarazioni di Giulia Adamo, sindaco di Marsala ed ex capogruppo Udc all’Ars. “In questo scenario – continua Messana – il Pd rischia di perdere l’occasione di essere compartecipe di un grande processo di cambiamento che IdV si sta impegnando a proporre. Vogliamo offrire ai siciliani – conclude – la possibilità di credere che ancora si può fare politica in difesa di principi e valori e non alla costante ricerca dell’occupazione di posti di potere.”

“Grande è la soddisfazione per l’accordo raggiunto in Sicilia tra Federazione della Sinistra, Federazione dei Verdi e Sinistra Ecologia e Libertà per la presentazione di una lista comune alle prossime elezioni regionali”. Lo afferma il segretario Prc Paolo Ferrero. “La presentazione di una lista comune della sinistra – sostiene Ferrero – in un quadro di alleanza con l’Italia dei Valori e di netta alternativa ai governi Cuffaro e Lombardo, è il punto di partenza per la costruzione dell’alternativa in Sicilia, allargando la straordinaria esperienza palermitana che ci ha visto vincitori pochi mesi fa. Il mio auspicio è che la lista unitaria in Sicilia sia il primo passo per una lista unitaria di sinistra nelle elezioni nazionali, in netta alternativa alle politiche del governo Monti e alle forze politiche che hanno sostenuto il fiscal compact, la demolizione dell’articolo 18 e aggredito pesantemente lo stato sociale. La strada dell’alternativa è la strada su cui dare una risposta ai problemi del paese e su cui ricostruire l’unità e la forza della sinistra”.

“Nell’incontro di venerdì 24 agosto tra i dirigenti di Sinistra ecologia e libertà, dei Verdi e della Federazione della sinistra è scaturita la decisione di presentarsi alle prossime elezioni regionali con un’unica lista della sinistra siciliana, che si iscrive nell’orizzonte di una netta e radicale discontinuità con le disastrose esperienze dei governi Cuffaro e Lombardo e nell’avvio di un processo di liberazione della Sicilia dalle piaghe dell’illegalità, della spesa improduttiva e del clientelismo”. Questo il comunicato ufficiale di: Erasmo Palazzotto, Celeste Costantino (SEL) – Antonio Marotta, Luca Nivarra, Federico Martino (Federazione della Sinistra) – Carmelo Sardegna, Maximo Ghioldi (Verdi).

“Non sarà la foglia di fico di un ‘pizzetto’ di destra a farci dimenticare il giuramento fatto in via D’Amelio: noi non staremo mai più con il vecchio centrodestra, rappresentativo della zona grigia della società siciliana e di interessi torbidi e aree di contiguità che nessun lifting riuscirà a nascondere”. Lo scrive sul suo blog il vice coordinatore nazionale di Fli, Fabio Granata, riferendosi alle alleanze per le elezioni in Sicilia di ottobre. “Potremo farlo sia correndo da soli sia alleandoci con chi, provenendo da storie diverse – sostiene – ha la nostra stessa idea della Sicilia e dei valori legalitari, culturali, ambientali non negoziabili. Lo decideremo presto nel nostro coordinamento regionale guidato sapientemente da Carmelo Briguglio e stiano tutti certi che non coltiviamo né logiche di compromesso, ma neanche mistiche della sconfitta. Futuro e libertà – conclude – è nata per questo e noi saremo coerenti”.

Venerdì 24 agosto

“Crocetta vuol fare la rivoluzione con D’Alia, con gli eredi di Cuffaro e con Lumia e Cracolici, che hanno ancora la poltrona calda. Noi la rivoluzione l’abbiamo fatta a gennaio in tutta la Sicilia e con la gente”. E’ un fiume in piena Mariano Ferro, leader dei Forconi e candidato alla Presidenza della Regione, oggi a Messina, insieme a Giuseppe Scarlata e a Franco Crupi che con lui guidano il movimento, per spiegare le motivazioni di una discesa in campo. In conferenza stampa a Palazzo dei Leoni anche i componenti messinesi dei Forconi, come il biologo Carmelo Capone che è andato a cercarli perché era stanco di una politica fatta sempre dalle stesse facce “Basta con le generazioni e le famiglie dei D’Alia, Genovese, Buzzanca, Nania, hanno esaurito il loro compito e adesso si ripropongono dietro false liste civiche. Occupiamoci noi del nostro futuro, in una realtà dove su quasi 700 mila persone ne lavorano meno di 200 mila”.

Presente anche il Fronte Nazionale Siciliani Indipendenti, con Fabio Cannizzaro, che si è unito ai Forconi pensando soprattutto ad una Messina libera dagli attacchi concentrici delle altre realtà siciliane pronte a colonizzarci. I Forconi, che non sono solo agricoltori, ma ci sono liberi professionisti, docenti, disoccupati, giovani, hanno deciso di non mettere in cantina la protesta di gennaio, ma di considerarla la vera radice del movimento.

“Tornando indietro non sospenderei la protesta- dice amaramente Mariano Ferro- chiedevamo la defiscalizzazione della benzina, una nuova normativa per la riscossione dei tributi in Sicilia e invece, risultati zero. Adesso non ci fermeremo. Certo, possiamo parlare di lucida follia, perché non abbiamo una lira in tasca, ma a testa alta chiediamo il confronto con tutti gli altri candidati”. I Forconi sanno bene su quali pilastri poggiano le campagne elettorali in Sicilia ed alle spalle non hanno nessuna solidità che gli possa consentire di tappezzare l’isola di manifesti “ci hanno chiesto 25 mila euro, ma è già tanto se riusciamo a mettere la benzina nelle auto per girare per i comizi”, ma hanno la determinazione, la stessa di Davide contro Golia “Noi abbiamo in mano solo le fionde contro i carri armati, ma siamo pronti ai confronti in tv. Non è democrazia quella dove vince chi fa più manifesti. Chiediamo alla stampa di dar spazio a tutti, anche a chi non ha soldi ma ha i progetti e la voglia di cambiare”.

I Forconi avvisano: “Saranno settimane divertenti, ma non bloccheremo la Sicilia, non c’è bisogno di allertare le questure”. Nessuna protesta o blocco, ma solo quei modi per far conoscere il programma anche per quel popolo che non ha fatto della politica una carriera con nutrito conto in banca. Alla stampa chiedono la par condicio delle notizie e la possibilità di un faccia a faccia con i candidati “eccellenti”. “Dobbiamo dire grazie a Lombardo- continua Ferro- perché ce li ha fatti conoscere tutti, destra e sinistra. Quando è stato eletto era con quelli del centro destra, poi, quella che era la minoranza è andata al governo con lui, diventando maggioranza. In questo modo in 4 anni li abbiamo visti tutti all’opera e visti i risultati dobbiamo ringraziare Lombardo che ce li ha fatti conoscere bene”.

Ormai la politica è una carriera, da difendere con le unghie ed i denti, non è più missione e servizio. I Forconi tengono a ribadire le distanze con il gruppo di Morsello che si è già allontanato a gennaio e con il quale tra l’altro c’è un contenzioso in Tribunale. Hanno provato a contattare i grillini, ma si son sentiti rispondere “Benvenuti nel Movimento5stelle”, quindi ognuno per la sua strada, anche se Ferro e i suoi sono aperti a tutti i movimenti che vorranno unirsi alla battaglia. “Corriamo da soli, non vogliamo essere inquinati da facce vecchie che cercano di riciclarsi. Non siamo mafiosi, come qualcuno dice, ma siamo stanchi dell’antimafia parolaia che ormai puzza di carriera politica. Noi siamo per Ingroia, ma non gli chiediamo di fare l’assessore regionale. L’antimafia per far carriera non funziona più. Ci dicono che siamo quattro straccioni ignoranti, ma non basta giacca e cravatta per fare una persona perbene”.

Nelle prossime settimane gireranno la Sicilia, e in base ai risultati delle elezioni decideranno se poi correre nel 2013 alle amministrative o alle politiche. Un passo alla volta. “Il treno della fame sta passando in tutte le case. Noi abbiamo solo fionde per difenderci da questo vecchio sistema che si ricicla. Mi piace molto lo slogan di Obama “we can”. Diciamolo in siciliano: “Cia putemu fari”.

Lanciato stamani l’appello da Cateno De Luca a tutti i candidati a Presidente della Regione non allineati che non si riconoscono in nessuno degli schieramenti che si stanno delineando su Crocetta e Musumeci. “Le destre e le sinistre ammucchiate, che dovrebbero sostenere i due candidati alla Regione, Crocetta deciso a Roma da Bersani e Casini e Musumeci deciso ad Arcore da Berlusconi e Lombardo, non potranno mai risollevare le sorti della nostra Terra, visto che il collante che li fa stare insieme non è il programma e il bene della Sicilia, ma le poltrone che dovranno spartirsi e le ultime risorse comunitarie che non hanno avuto ancora la capacità di spendere. Come ho sempre dichiarato – assicura De Luca – sono pronto di fronte a questa emergenza storica e a questa mala politica che ha affondato la nostra Regione, a fare anche un passo indietro sulla candidatura alla presidenza della Regione, per una scelta sempre più autonoma e più indipendente dalle segreterie politiche romane, su un candidato che possa allargare ancora di più il consenso per attuare la vera ‘Rivoluzione Siciliana’, che già sta riscuotendo l’interesse, simpatia e sostegno di tante siciliane e siciliani liberi. Sabato 1 settembre prossimo, a Palermo al S. Paolo Palace Hotel – conclude de Luca – presenteremo ai siciliani il programma rivoluzionario che intendiamo completare e attuare con tutte le forze sane di questa nostra amata terra di Sicilia.

“La Sicilia ha bisogno di discontinuità col passato, con gli ultimi 11 anni di sgoverno, ruberie e mortificazione etica. Ha bisogno di discontinuità sul piano del programma, per risollevare le sorti di una Regione allo stremo, le cui risorse finanziarie sono state sperperate e le risorse naturali sono devastate quotidianamente”. Lo dice Leoluca Orlando, portavoce dell’Idv. La Sicilia, prosegue Orlando, “ha bisogno di discontinuità sul piano delle persone, con un Presidente che non sia espresso da quelle burocrazie di partito che hanno sostenuto i governi regionali dell’ultimo decennio.

Ha bisogno di discontinuità sul piano dei comportamenti delle forze politiche, che dovranno mostrarsi tutte, per essere credibili, aperte alle istanze della società civile e smetterla con la pratica degli appattamenti e dei negoziati di basso profilo basati solo e sempre
sulla spartizione delle poltrone e sulla caccia al voto. Un candidato ed un programma che rappresentino queste discontinuità e possano realizzarle nella prassi saranno sempre i benvenuti”.

“Quella di Claudio Fava è una candidatura autorevole che può coagulare in un progetto unitario le forze migliori della Sicilia”. Lo ha detto Rita Borsellino, deputato del gruppo Socialisti&Democratici al Parlamento europeo. “Ma prima dei nomi, come ho ribadito più volte, vengono i progetti e viene soprattutto l’unità di quel popolo – ha aggiunto – che condivide la stessa base di idee e valori e che può costruire una forte e credibile alternativa al sistema di potere che ha retto la regione nell’ultimo decennio”. “Per quanto mi riguarda, il mio impegno è rivolto in pieno alla costruzione di questa alternativa,- ha osservato – alla quale mi auguro possa ancora convergere tutto il centrosinistra”.

Giovedì 23 agosto

“La candidatura di Nello Musumeci a Presidente della Regione nasce da una chiara e marcata scelta sicilianista. Dall’esigenza di dotare la Regione di un governo che, in un momento di crisi acuta come quella che stiamo vivendo, non sia subalterno alle politiche nazionali”. Così il leader di Grande Sud Gianfranco Miccichè, nell’ultimo post del suo blog ‘Sud’. “Il nostro obiettivo – spiega l’esponente del movimento arancione – è coinvolgere la stragrande maggioranza del popolo siciliano, senza pregiudizi, senza veti, senza rancori e senza risentimenti. Proprio per questo è opportuno compiere, sin da ora, scelte chiare e marcate in direzione del programma sicilianista che Nello Musumeci – conclude Miccichè – sta predisponendo con i suoi alleati”.

Claudio Fava risponde a Rosario Crocetta: “Prendiamo atto che Crocetta non intende rinunziare all’appoggio dell’Udc e non è disposto a misurarsi sulle primarie all’interno del centrosinistra. Ci sembra molto impegnato parlare di rivoluzione, a cercare alleati sempre più a destra e a tacere sui problemi veri della Sicilia. Noi intanto ci occupiamo di rifiuti, sanità, pubblica amministrazione per riscrivere – una volta al governo – le pessime riforme prodotte dal suo mentore Lombardo ha prodotto sulla sanità, sui rifiuti e sulla pubblica amministrazione. La destra si può battere parlando un linguaggio chiaro e semplice ai siciliani, offrendo loro una strada nuova, alternativa. Ci vuole aria fresca. Le trattative di vertice, come quelle in corso nel centrodestra e quelle a cui non si sottrae Crocetta, sono il segno del vecchio ma indomito potere che ha mortificato e impoverito la Sicilia. Questa terra va liberata dai finti rivoluzionari, dai furbi e dai bugiardi, qualunque sia il partito che li propone”.

Leoluca Orlando chiede al Pd di fermarsi sulla strada dell’alleanza con l’Udc. “La Sicilia subisce pesantemente le devastazioni di oltre un decennio di Cuffarismo e Lombardismo, che ha mortificato legalità e i diritti dei siciliani, costruendo un sistema di potere fatto di clientele e appartenenze che ha emarginato l’Isola e massacrato e saccheggiato l’apparato produttivo – dice in una nota il sindaco di Palermo e leader dell’Idv in Sicilia -. Il PD , che avrebbe dovuto svolgere il ruolo di opposizione assegnatole nelle elezioni del 2008, ha ignorato speranze e valori della sua storia e dei suoi stessi elettori, consumando la scelta dissennata di sostenere in misura determinante il Governo Lombardo sino ad oggi,sino alle sue dimissioni.  Il PD , proseguendo nella sua sfrenata corsa , propone adesso una alleanza con l’UDC , che per oltre 10 anni ha “sgovernato” con Cuffaro e Lombardo. Questa scelta allontana il PD da quelli che dovrebbero essere suoi alleati , da quella società civile che chiede con forza una discontinuità. Nei prossimi giorni sarà necessario definire programmi e candidature. Siamo al momento della verità. Il PD fermi la sua corsa; è ancora in tempo ad evitare la propria catastrofe e ad evitare di consegnare la Sicilia ad una continuità inaccettabile, espressa anche da un candidato indicato dall’UDC”.

Anche Giuseppe Lupo, segretario del Pd, risponde a Claudio Fava e alla sua richiesta di primarie per ritrovare l’unità del centrosinistra. “L’alleanza tra il PD e l’Udc è fondata su un programma di cambiamento della Sicilia, con al centro lo sviluppo produttivo, il lavoro e la legalità, che Rosario Crocetta saprà certamente interpretare al meglio- dice il segretario regionale del Pd – Siamo pronti ad incontrare gli altri partiti del centrosinistra ma non accettiamo veti che escludono senza ragione l’Udc dalla coalizione. Fava chiarisca se parla a nome di SeL e, se davvero vuole rilanciare l’unità del centrosinistra, abbandoni i toni offensivi che usa nei confronti del PD”.

“Invito Claudio Fava a superare i pregiudizi che impediscono l’allargamento della coalizione e finiscono con il favorire il ricompattamento del centrodestra in Sicilia”. Lo dice il presidente della commissione regionale antimafia, Lillo Speziale. “Lo stesso Fava – sottolinea il parlamentare Pd – ha dichiarato che tra i primi provvedimenti, in caso di sua elezione, ci sarebbe la riproposizione dell’emendamento, da me proposto, che impedisce agli imputati per reati di mafia di ottenere incarichi e di ricoprire cariche pubbliche. E’ necessario ricordare che quell’emendamento ha avuto in aula il sostegno del Partito democratico e del gruppo parlamentare dell’Udc, sostegno sancito dalle dichiarazioni rese dall’onorevole Giulia Adamo. Non possiamo dimenticare – precisa Speziale – che a richiedere il voto segreto sono stati i parlamentari oggi nello schieramento che sostiene Musumeci. Una riflessione va fatta – prosegue – la discriminante antimafia è fondamentale per costruire una prospettiva per la Sicilia, ma è necessario cogliere gli elementi di forte discontinuità con il passato che si affacciano nel nostro panorama politico. Non si tratta di guardare indietro – conclude – ma di guardare avanti con spirito unitario, per dare alla nostra regione un governo che sappia mettere insieme progressisti e moderati e impedisca che la Sicilia venga riconsegnata alla sciagurata stagione dei governi di centrodestra”.

“Chiediamo ai siciliani di dare un primo segnale di cambiamento non votando per i deputati dell’Ars uscenti”. Pippo Russo, segretario provinciale di Palermo e portavoce regionale dell’Idv, lancia il suo appello agli elettori utilizzando il noto sociale network.

“Ancora una volta il Pdl ed il suo segretario Angelino Alfano dimostrano attaccamento alla Sicilia. La scelta di puntare su un candidato autorevole come l’On. Nello Musumeci è la conferma che il centrodestra mette al centro della sua azione politica i valori cardine della nostra società. Nello Musumeci avrà il sostegno convinto dei Club della Libertà. Noi, incalzeremo Crocetta su temi ai quali non ha saputo ribattere nemmeno via Twitter come quelli etici”. Così Michele Pivetti, consigliere nazionale e coordinatore provinciale di Palermo dei “Club della Libertà” si esprime sulla candidatura di Nello Musumeci alla guida della Regione siciliana. “Chiederemo conto agli elettori dell’Udc – continua la nota – della loro opinione su un candidato che non sembra avere le carte in regola per parlare di famiglia vera, di etica e di quei valori cattolici che sono alla base della cultura democristiana che in questi giorni è stata più volte evocata dall’Udc. E’ chiaro che quello tra Crocetta e l’Udc è un patto meramente opportunistico giocato sulla pelle dei siciliani. I Club della Libertà saranno spina nel fianco per una alleanza che, al contrario di quella di centrodestra, appare disomogenea e raccogliticcia. In ultimo, invitiamo i dirigenti dei partiti che in queste ore si affannano a rivendicare una scelta condivisa da tutti, ad aiutare l’On. Musumeci a stilare un programma che veda al primo posto la Sicilia, il lavoro, i giovani e lo sviluppo. I rumori da pollaio – conclude – interessano poco agli elettori”.

Mercoledì 22 agosto

Briguglio: “Rispetto Musumeci, ma è candidatura inaccettabile”
“Rispetto la storia politica e personale di Musumeci, con il quale abbiamo condiviso in passato con lealtà e amicizia un tratto importante della storia della destra italiana. Ma oggi Musumeci è la candidatura targata e nata nel Pdl quale battistrada in Sicilia della sesta discesa in campo alle prossime politiche di Silvio Berlusconi presidente. Per questo è per Fli una candidatura inaccettabile”. Questo quanto dichiarato dal coordinatore di Fli Carmelo Briguglio.

Rita Borsellino boccia l’asse Pd-Udc
“Le cronache politiche di questi giorni sono ricche di alchimie elettorali che, sulla base di logiche prettamente partitiche e di equilibri nazionali, hanno ricompattato il centrodestra e spaccato sempre più il centrosinistra. Ma per il futuro delle regione, le alchimie elettorali, come quella proposta dall’asse tra l’Udc e il Pd siciliano, non servono. Per questo, faccio appello al senso di responsabilità di tutti quei soggetti, siano essi singoli cittadini, associazioni, movimenti o partiti, che già oggi costituiscono l’unica potenziale alternativa per l’Isola, affinché diano vita a un progetto unitario e di reale rinnovamento costruito a partire dai territori”. Lo dice Rita Borsellino, deputato del Parlamento europeo, che aggiunge: “Per la regione è di vitale importanza costruire un progetto che sia lontano anni luce da quelle forze politiche e quelle pratiche che hanno determinato la situazione di grave crisi economica, sociale ed etica in cui versano la Sicilia e i siciliani. Un progetto che, partendo dai territori e attraverso la partecipazione, metta al centro le comunità locali come motori di sviluppo e risponda alle istanze dei cittadini e delle imprese ponendo fine al rigido centralismo della Regione e alle pratiche di potere che di questo centralismo si alimentano”.

Spampinato (Api): Musumeci e il Pdl? Non ci stiamo

“Non siamo disponibili a una candidatura con l’etichetta esclusiva di centro-destra. Il candidato alla Presidenza della Regione dovrà avere l’imprescindibile caratteristica di esserlo per tutti i siciliani, a tutela della loro dignità e indole autonomista”. Lo afferma Giuseppe Spampinato, assessore regionale al lavoro e deputato all’Ars dell’Api (gruppo Fli-Api) aggiungendo: “È inaccettabile che una forza politica piuttosto che un’altra metta titoli o sottotitoli esclusivi su un progetto politico e amministrativo che per portata e necessità storica dovrà nei prossimi cinque anni continuare a traghettare la Sicilia verso una stagione riformista che, come tale, potrà conoscere solo una condivisione ampia da parte di tutte le forze politiche e sociali. Le dichiarazioni del PdL partono dal presupposto sbagliato. Ritengo che la questione non debba naufragare in maniera sterile su chi per primo esclami “quello è il nostro candidato”. Noi non siamo disponibili alla discussione nè con il PdL, che arbitrariamente si intesta la candidatura di Nello Musumeci, nè con chi pone veti inaccettabili verso le forze politiche e di governo che stanno amministrando la Regione in un difficilissimo momento. L’API chiederà oggi stesso in un vertice del Nuovo Polo siciliano a Catania che lo stesso sia pronto a esprimere una propria candidatura, qualora le condizioni generali non mutino, partendo dalle già autorevoli disponibilità di Massimo Russo e Fabio Granata”.

Russo (Pd): “A Pistorio rispondo che siamo incompatibili”
“Il senatore Pistorio continua a personalizzare una questione che è tutta politica. Se ne faccia una ragione: siamo incompatibili e pretendiamo discontinuità dal loro progetto”. Lo dice il parlamentare del Pd, Tonino Russo. “Eviti, quindi, assieme a Lombardo – aggiunge Russo – ogni attacco frontale verso Crocetta mettendone perfino in dubbio l’onestà. Verrebbe da dire da che pulpito viene la predica. Ma tentare di infangare Crocetta perché non se ne condividono le posizioni è inaccettabile. E’ evidente come prima Lombardo, con la storia della casa a Bruxelles, e ora il segretario del nuovo Mpa tentino di vendicarsi di chi potrebbe relegarli a ‘raccogliere arance'”. “Facciano le proprie scelte – conclude Russo – magari in armonia col Pdl e la destra di Storace, ma lascino in pace chi si candida per riscattare la Sicilia dalle sabbie mobili in cui Lombardo e soci l’hanno cacciata”.

Russo (Pdl): “Alfano ha fatto la mossa giusta”
Raoul Russo, componente il coordinamento regionale del PDL esprime la sua soddisfazione per l’annuncio di Angelino Alfano che il PDL è disposto a convergere sulla candidatura di Musumeci alla presidenza della regione. “Ho sempre ritenuto che bisognava proporre ai siciliani, stanchi e delusi delle ultime esperienze di governo regionale, un nome di alto profillo, in grado per esperienza e per capacità politica di incarnare un autentico progetto di rinnovamento e Nello Musumeci è l’uomo giusto, a mio avviso. “Ora è necessario che tutte le forze politiche realmente alternative alla sinistra intollerante, parolaia e demagogica, mettano da parte risentimenti, gelosie, ripicche e veti incrociati e si diano da fare per elaborare una proposta politica che abbia come priorità lo sviluppo della Sicilia partendo da una visione dell’autonomia moderna ed efficiente.” “Condivido Micciche’ quando dice che è necessario costruire un progetto che non sia semplicemente ricalcato sugli equilibri e gli schemi dei partiti nazionali, che però ritengo essenziali nel contribuire ad affrontare una volta per tutte i ritardi dello sviluppo della Sicilia, che sono comunque una questione centrale per tutto il paese.” Continuo a chiedere ai vertici regionali, che venga subito convocata una segreteria regionale del PDL per stabilire con tutta la classe dirigente i punti programmatici che vogliamo condividere con la coalizione che si sta costruendo intorno a Musumeci. Proporrò in quella sede di mettere al primo posto la tutela della trasparenza e della legalità nelle procedure amministrative della macchina burocratica regionale, che va alleggerita’, efficientatata e liberata dalle incrostazioni clientelari che ancora permangono. Ritengo altresì prioritario cominciare a tracciare un modello di sviluppo che dia spazio alle intelligenze e alla voglia di fare dei giovani siciliani, incentivando processi di creazione di un sistema di rete di piccole e medie imprese che siano impegnati in quei settori peculiari della nostra terra: agricoltura, turismo, green economy. Insomma dobbiamo presentare un programma che punti sul più grande capitale inutilizzato che ha la nostra regione: i giovani! “Saremo credibili e vincenti non solo se avremo indovinato un candidato all’altezza, ma soprattutto se presenteremo un’idea di Sicilia realmente diversa di cui il suo popolo possa riappropriarsene ed esserne orgoglioso.”

Campagna (Udc): “Musumeci? Ho fatto bene a lasciare il Pdl”
“L’alchimia (evoluzione) che nelle ultime ore ha determinato la candidatura a Presidente della Regione di Nello Musumeci, conferma la giustezza della mia scelta politica”. E’ quanto dichiara il deputato regionale dell’Udc, Alberto Campagna. “Sostenere Musumeci, anche da parte del Pdl, è la dimostrazione di come si voglia avviare un percorso di arretramento politico e non un progetto di rinascita per la Sicilia. Un’alleanza assolutamente innaturale rispetto ai valori liberali da sempre fondati sulla tolleranza e la democrazia che, certamente, non possono essere né sostenuti e né sbandierati, da chi è sempre stato simbolo manifesto della destra italiana”. “Sarà difficile spiegare agli elettori, ai militanti, e a quanti, in questi anni, hanno combattuto contro Raffaele Lombardo e il suo governo, come sia possibile, oggi, aderire a questo progetto che tradisce in toto la linea politica e lo spirito originario di quello che doveva e poteva essere il Popolo delle libertà”. “La sofferta, ma convinta, decisione di aderire all’Udc, ha determinato in me la consapevolezza che solo un fortissimo cambiamento potrà dare alla Sicilia la speranza di un futuro migliore. E la candidatura di Rosario Crocetta, sostenuta da Udc e Pd, e ampi settori della società civile, rappresenta, per la sua storia personale di combattente contro la mafia e la capacità di governo dimostrata, il meglio che questa terra possa avere”.

Area Marino (Pd): “Necessarie le primarie”
“Confusione su alleanze in entrambi gli schieramenti, dopo apertura di Claudio Fava le primarie possono riunificare il centrosinistra”. Lo affermano Giovanni Bruno, coordinatore regionale dell’area Marino e componente della commissione nazionale di garanzia del Partito democratico e Rosario Filoramo, consigliere comunale. “Rosario Crocetta, candidato alla carica di presidente della Regione, ha sempre chiesto le primarie al segretario regionale del Pd, oggi Claudio Fava – aggiungono – si dice disponibile a farle per riunificare il centrosinistra; credo che sia venuto il momento di uscire dai tatticismi e dalle vanità personali per riunire il centrosinistra e scegliere con le primarie il nostro candidato;chi perde rimane della partita”. “Dinanzi a uno schieramento di destra-centro diviso su tutto e, sulla cui durata nutro dubbi, – proseguono – uno schieramento unito su programmi condivisi e candidato scelto dalle primarie, come da noi sempre richiesto, rappresenterebbe una vera rivoluzione siciliana”.

Pistorio: Crocetta fa finta di non conoscerci
“Le ultime dichiarazioni dell’on. Crocetta sembrano quelle di un candidato in pieno stato confusionale. Adesso riscopre quegli autonomisti che per lungo tempo aveva corteggiato, certo con molta discrezione, e che poi dichiaro’ di non conoscere. La domanda quindi nasce spontanea: noi siamo autonomisti o solo seguaci dell’innominabile? – dice in un comunicato Giovanni Pistorio, leader del Partito dei siciliani, l’ex Mpa – Quando Crocetta si sarà dato una risposta, e l’avrà comunicata anche alla sua coalizione, forse solo allora avrà compiuto un gesto onesto nei confronti dei siciliani”.

La Russa: “Spiace che l’Udc non appoggi Musumeci”
“Dell’alleanza attorno a Musumeci ci sto lavorando in silenzio con Alfano da molti giorni e siamo a un passo dal risultato. Non è stato facile superare veti reciproci e contro-veti e mettere nel nulla inevitabili egoismi locali”. Lo dichiara Ignazio La Russa, coordinatore nazionale Pdl. “L’obiettivo – aggiunge La Russa – è lo stesso che occorre perseguire a livello nazionale: mettere insieme con programmi seri e concreti, tutte le forze realmente alternative alla sinistra. Spiace solo che l’Udc non sia della partita e volti le spalle alla sua storia anche europea”.

Micciché: “Alemanno, tu tua è l’unica voce del Pdl che sento”
“Caro Gianni ti ringrazio, tu gli steccati li hai superati, infatti è tua l’unica voce del Pdl che ho sentito. E non sei neanche siciliano”. Così il leader di Grande Sud Gianfranco Miccichè in un tweet inviato a Gianni Alemanno. Ieri il sindaco di Roma su Twitter aveva commentato così la candidatura di Nello Musumeci avanzata da Gianfranco Miccichè: “Bene Alfano su Musumeci e grazie a Miccichè. Adesso subito un incontro per definire progetto…”.

Monaco: “Fli dimentichi i rancori”
“Musumeci alla guida della Regione Siciliana rappresenta l’occasione per ricompattare tutte le forze di centrodestra”.Lo dice Giuseppe Monaco, presidente della Provincia di Enna. “Auspico che nel FLI – aggiunge – prevalga l’interesse generale legato a un progetto politico alternativo alla sinistra e, mettendo da parte incomprensioni e antichi rancori, si guardi alla candidatura Musumeci come il collante migliore per la rinascita della Sicilia e di tutti i siciliani”.

Briguglio: “Musumeci? La decisione verrà assunta presto”
“Stop a illazioni: decisioni finali di Fli sulle Regionali saranno assunte presto da tutta la classe dirigente collegialmente e alla luce del sole”. Lo scrive su twitter Carmelo Briguglio, coordinatore siciliano di Fli.

Caputo: “Musumeci riferimento autorevole del centrodestra”
“La figura di Nello Musumeci e’ un riferimento autorevole per rappresentare il centrodestra in Sicilia e conquistare, grazie alla compattezza, la presidenza della Regione siciliana, che ha veramente bisogno di iniziare un lungo e faticoso lavoro con fatti e non piu’ parole”. A dichiararlo e’ il deputato del Pdl, Salvino Caputo, presidente della commissione Attivita’ produttive dell’Assemblea regionale siciliana, a proposito della candidatura di Musumeci a governatore dell’Isola. “L’esperienza politica e amministrativa dell’onorevole Musumeci, che ha ricoperto ruoli importanti quali quelli di presidente della Provincia di Catania, europarlamentare e sottosegretario – prosegue – e’ sotto gli occhi di tutti, la sua lunga militanza all’interno dei partiti del centrodestra dimostra la sua serieta’ di politico attento ai problemi della gente e soprattutto dei siciliani”. “Sono legato a Musumeci da una amicizia trentennale e da una lunga militanza politica nelle file prima del Movimento sociale italiano e poi in Alleanza nazionale – conclude Caputo -, sono certo che con le sue capacita’ politiche e amministrative sara’ essere il riferimento di tutta la coalizione”.

Pionati: “Adc appoggerà Musumeci”
“Quella di Nello Musumeci per la candidatura alla Presidenza della regione Sicilia, è una scelta eccellente che Adc sosterrà in modo pieno e convinto. Battere in campo aperto l’asse Pd-Udc e garantire una ripartenza del centrodestra sulla base di valori consolidati e qualità di uomini e programmi può trasformare le elezioni siciliane in un ‘modello’ per tutto il Paese”. Così, in una nota, Francesco Pionati, Segretario Nazionale dell’Alleanza di Centro e Portavoce del Gruppo Popolo e Territorio.

Noi Sud: “Musumeci una valida opportunità”
“Riteniamo che la candidatura di Nello Musumeci rappresenti un’opportunità valida che permetterà alla Sicilia e i siciliani di poter ritrovare un centrodestra armonicamente unito nel segno del cambiamento lontano dalle logiche del passato. La sua esperienza istituzionale unita alla capacità amministrativa ha dimostrato, in questi anni, sensibilità e autorevole interesse alle tematiche territoriali e sociali. Per queste ragioni Noi Sud guarda con favorevole interesse a questa candidatura. Sarà necessario, qualora venga confermata dallo stesso la disponibilità ad impegnarsi in maniera unitaria per il bene della Sicilia, un tavolo tecnico del centrodestra moderato, popolare e volto alle tematiche territoriali per scrivere insieme un programma che possa essere la svolta per una terra che amiamo e che umilmente vogliamo servire”. Questa la dichiarazione congiunta di Paolo Ferrara, portavoce Siciliano di Noi Sud, e Giovanni Di Stefano, il Segretario Nazionale Giovani.

Urso: “Il Nuovo Polo converga su Musumeci”
“Spero che anche gli amici del Nuovo Polo per la Sicilia possano ritrovarsi nella candidatura di Nello Musumeci e che in questo modo si possa recuperare una comunita’ umana e politica dando forza al progetto della Alleanza dei siciliani”. E’ quanto sostiene Adolfo Urso, presidente di Fareitalia, secondo cui “e’ necessario superare ogni divisione senza recriminazioni ma con lo spirito costruttivo di chi intende fornire alla Sicilia un grande progetto di riscatto e di rinascita. Nello Musumeci e’ garanzia di moralita e legalita’, rinnovamento e impegno sociale. Insieme si puo’ scrivere una nuova bella pagina – conclude l’ex viceministro che per primo ha lanciato la candidatura di Musumeci – per una terra che ha bisogno di una classe dirigente coesa capace di visione e di progetto”.

Cicchitto: “Musumeci è un candidato serio”
“Musumeci ci sembra un candidato assai serio e in grado di unificare tutto il centrodestra. La scelta del pdl su di lui è stata giusta e non va rimessa in discussione”: così Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera.

Gasparri: “Pdl decisivo per la vittoria”
“Il nervosismo che cresce nella sgangherata ammucchiata sorta intorno a questo Crocetta e le polemiche che dilaniano la sinistra confermano che un forte progetto alternativo alla sinistra potrà essere vincente intorno a Nello Musumeci. Un progetto ovviamente a vocazione territoriale e autonomista ma che, vista la difficile situazione dell’isola, avrà bisogno del risoluto impegno della politica nazionale”: così il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri. “Mentre evapora la demagogia di Orlando ed emerge l’inutilità di chi è stato bravo a sfasciare ma ora annega mollato da tutti, il Pdl – aggiunge – sarà decisivo, con aperture generose, per la vittoria di Musumeci”.

 

Martedì 21 agosto
Briguglio (Fli): “Nessun rapporto con Musumeci”
“Fli non ha avuto e non ha alcun rapporto con Musumeci”. Lo scrive su Twitter Carmelo Briguglio, coordinatore regionale di Fli in Sicilia.

Cracolici: “Un capolavoro, abbiamo ricompattato il centrodestra”
“Il capolavoro è stato completato, abbiamo aiutato il centrodestra in Sicilia a ricompattarsi sul candidato più di destra che potevano mettere in campo”. Questo quanto scrive Antonello Cracolici su Twitter.

Storace: “Cesa si vergogna di Crocetta”
“Che cosa pretende Cesa? Che non ci candidiamo neppure alle elezioni? La realtà è che lui si vergogna del candidato che sostiene; noi siamo orgogliosi del nostro candidato che tutti sosterranno”. E’ quanto dichiara Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra.

Savona e Ruggirello: “Bene Micciché, è una mossa strategica”
“Condividiamo la scelta di Gianfranco Miccichè di fare un passo indietro sostenendo la candidatura di Nello Musumeci. E’ indubbiamente una mossa strategica, che consentirà di rafforzare l’area di centro-destra, con all’interno il Nuovo Polo e Grande Sud” – affermano l’On. Riccardo Savona e l’On. Paolo Ruggirello, rispettivamente presidente e capogruppo dell’MPS, che aggiungono “ ribadiamo in tal senso l’importanza di portare avanti un progetto politico sicilianista, condivisibile e autonomistico”.

Prestigiacomo: “Da Micciché giusta intuizione”
“La candidatura di Nello Musumeci, personalità la cui caratura politica e capacità amministrativa è conclamata, realizza quella unità dei moderati che in queste settimane ho auspicato si potesse realizzare, attorno ad un programma capace di rappresentare le istanze territoriali su un progetto vero di rilancio della Sicilia”. Lo ha detto l’ex ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo. “Bisogna dare atto a Gianfranco Micciché di aver avuto la giusta intuizione, anche a costo di un passo indietro personale che ne conferma lo spessore umano e politico. Sosterrò con forza e determinazione Nello Musumeci – ha concluso la Prestigiacomo – perché sono convinta sia il governatore di cui la Sicilia ed i siciliani hanno bisogno”.

Cicchitto: “Musumeci punto di svolta”
“E’positivo tutto quello che unifica lo schieramento di centrodestra. In questo quadro la proposta di Musumeci che vede alleate le forze alternative alla sinistra, allo stato attuale delle cose, può rappresentare quel punto di svolta di cui c’éun grande bisogno in Sicilia”: così Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera.

D’Agostino: “Pdl vuole imporre sua supremazia”
“Musumeci conosce bene le caratteristiche dei suoi ex compagni di partito e gli esiti che inevitabilmente ne derivano. Infatti le dichiarazioni di Ignazio La Russa, tendenti ad affermare la supremazia del Pdl e dei suoi uomini, quando ancora non si è neppure concordato di sedere attorno a un tavolo, ci inquietano e ci confermano la convinzione che l’avvento del Pdl snaturerebbe in modo inaccettabile il valore autonomista della candidatura di Musumeci e di chi l’ha proposta”. Lo dice il capogruppo del Mpa all’Ars Nicola D’Agostino.

Urso: “Crocetta scomposto”
“L’apertura di Alfano alla candidatura di Musumeci consente di creare una grande coalizione su un programma di riforme e di riscatto. Ci auguriamo che anche altre forze autonomiste ed espressione del territorio diano altrettanta disponibilità, raccogliendo l’appello di Gianfranco Micciche”. E’ quanto ha dichiarato Adolfo Urso, presidente di Fareitalia, che per primo già nei mesi scorsi aveva in più occasioni avanzato la candidatura di Nello Musumeci come “l’ unica capace di aggregare le forze migliori della Sicilia”. “La reazione scomposta di Crocetta e dei suoi alleati, peraltro, lo dimostra. Musumeci – conclude l’ex viceministro – é la carta vincente per governare la Sicilia”.

Gasparri: “Cesa garzone della sinistra”
“Paura di che? Vogliamo serietà. Concetto sconosciuto al simpatico Cesa impegnato al momento a svolgere il ruolo di garzone della sinistra in Sicilia, dove avrà l’esaltante compito di garante dell’astinenza sessuale del suo nuovo capo comunista”. Lo ha dichiarato il presidente del gruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri.

La Russa: “Da tempo favorevole a Musumeci”
“Da molto tempo io ero apertamente favorevole alla candidatura di Musumeci. E’ chiaro che la sua candidatura per il Pdl rappresenta un piccolo sacrificio perché non viene indicato un candidato del Popolo della Libertà, ma una persona con lo scopo di unire tutta l’area alternativa alla sinistra”. Lo ha affermato, parlando con i giornalisti, il coordinatore nazionale del Pdl Ignazio la Russa. “Se viene confermata la sua candidatura, se è reale, seria e concreta la disponibiltà di tutta l’area alternativa alla sinistra di coagularsi avendo come punto di riferimento Nello Musumeci – ha sottolineato La Russa – ritengo che il Popolo della Libertà, questo è il mio pensiero, non farà mancare il proprio apporto e la propria adesione”. “In caso contrario – ha osservato – abbiamo naturalmente altre vie , altre strade, come Lagalla, Cascio, Stancanelli e Castiglione. Ritengo che la decisione debba comunque arrivare entro stasera o al massimo domani mattina”. “Certo è – ha aggiunto la Russa – che siamo rimasti critici verso molti aspetti della giunta che Lombardo, con la sinistra, aveva portato avanti. Ma adesso, nel caso dovessimo convergere, lo faremo su un candidato, Musumeci, che non ha avuto niente a che fare con tutte le ultime giunte della Sicilia, ma che ha avuto a che fare semmai con il governo Berlusconi”. Ben vengano anche gli autonomisti – ha concluso – ma la coalizione sarà fortemente rappresentata da esponenti che sono stati, sono alleati o sono direttamente esponenti del Pdl. Se si crea la coalizione come dico io, sono gli altri a doverci temere…”.

Cesa: “In Sicilia la grande armata di Berlusconi”
“In Sicilia si fanno le prove generali della grande armata che Berlusconi vuole mettere in campo alle prossime elezioni: tutto e il contrario di tutto. Da Lombardo, che fino a ieri è stato duramente avversato dal Pdl siciliano, fino agli autonomisti, in questo caso sotto la guida di un esponente nazionale della Destra di Storace, noto sostenitore del governo Monti…”. Lo dichiara il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa. “A sinistra – aggiunge Cesa – Sel e Orlando completano il quadro. Se il buongiorno si vede dal mattino – conclude – non si sa se preoccuparsi o sorridere”.

Pistorio: “Proposta Musumeci è interessante”
“L’appello che Nello Musumeci rivolge alle forze politiche impegnate nella difesa della Sicilia, rappresenta una proposta politica interessante e coerente con le riflessioni e le iniziative che abbiamo sviluppato da tempo con Gianfranco Micciché e, negli ultimi tempi, anche con Innocenzo Leontini”. Lo dice il segretario regionale del Partito dei Siciliani, Giovanni Pistorio. “La costruzione di una grande area che ha come oggetto esclusivo l’autonomia politica della Sicilia, e il suo sviluppo da sempre negato dal sistema centralistico, – aggiunge – oggi può avere una nuova occasione, se Nello Musumeci saprà interpretare lo spirito autonomista con cui costituì Alleanza siciliana”.

Alemanno: “Bene Alfano su Musumeci”
“Il segretario Alfano ha fatto molto bene ad offrire la disponibilità del Pdl a sostenere la candidatura di Nello Musumeci in Sicilia. E’ necessario adesso che ci sia un immediato incontro tra i promotori di questo progetto e il Pdl per creare un’intesa programmatica e politica adeguata ad un sfida così ambiziosa. Bisogna dare atto a Gianfranco Micciché che tutto questo non sarebbe stato possibile senza la sua rinuncia alla candidatura e senza il suo generoso lancio di Nello Musumeci”. Lo afferma in una nota il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

La Loggia (Pdl) frena su Musumeci. E Grande Sud la prende male
Enrico La Loggia, presidente della commissione parlamentare per l’attuazione del federalismo, frena su Twitter sulla candidatura di Nello Musumeci, che sta raccogliendo consensi dentro il suo partito: ”In Sicilia il Pdl ha tutti i mezzi e le possibilita’ per esprimere un candidato autorevole per il voto di ottobre. Il suo nome si conoscera’ presto, nei prossimi giorni”, twitta l’ex ministro. Un’uscita subito stigmatizzata dal sito web di Grande Sud, il partito di Gianfranco Miccichè, dove si legge “il Pdl riesce a dividersi su tutto”. Commentando l’uscita di La Loggia, la nota pubblicata sul sito arancione chiosa: “Questa è la situazione del Pdl e per questo è difficile trovare con loro la possibilità di ragionare”.

Russo e Sicali (Pdl): “Bene candidatura Musumeci”
Raoul Russo e Angelo Sicali, componenti del coordinamento regionale del Popolo della Libertà e dirigenti regionali dei circoli Nuova Italia che fanno capo a livello nazionale al sindaco di Roma Gianni Alemanno, in una nota congiunta giudicano positivamente la proposta di candidatura a presidente della regione di Nello Musumeci, avanzata dal coordinatore di Grande sud Gianfranco Miccichè’. “Il centrodestra, in Sicilia, deve mettere da parte veti incrociati e gelosie personali per proporre ai siciliani un progetto politico chiaro, basato su pochi punti programmatici legati all’esigenza di salvare la Sicilia dal rischio di un definitivo fallimento, che sia incarnato da un personaggio politico di alto profilo, grande esperienza e capacità di aggregare larghe fasce di consenso.“Nello Musumeci, a nostro avviso, incarna tutte queste qualità per la sua esperienza di amministratore locale, di sottosegretario di Stato, di europarlamentare campione di preferenze in Sicilia e di leader politico.” “Bisogna dare atto a Micciche’ che di fronte alle diverse perplessità sulla sua candidatura ha avuto la capacità di fare un passo indietro e di mettere in campo una proposta credibile, sulla quale anche il Pid, per bocca di Saverio Romano ha dichiarato ufficialmente la sua disponibilità. Il PDL da maggiore partito dell’area di centrodestra può e deve mettere da parte la legittima ambizione di esprimere una propria candidatura, per lavorare ad un progetto che realisticamente può ricomporre una vasta area politica alternativa alla sinistra.Ma il tempo stringe e i vertici del partito, In primis Angelino Alfano, per non evitare di commettere gli stessi errori delle elezioni amministrative di Palermo, devono in tempi rapidissimi scegliere con chiarezza e con la condivisione della classe dirigente locale il percorso da intraprendere.” “Per questo chiediamo ufficialmente ai coordinatori regionali del partito Castiglione, Misuraca e Nania di convocare con urgenza un coordinamento regionale per discutere e approvare ufficialmente da parte di tutta la classe dirigente locale la convergenza sulla candidatura di Nello Musumeci e stilare un elenco di pochi ma essenziali proposte politiche sulle quali chiedere il consenso al popolo siciliano.”

Musumeci: “Un grande onore la candidatura”
“Sarebbe una sfida difficile ed esaltante e per questo intanto mi appello a tutte le forze politiche, a quelle legate alla identità del territorio e a chi vorrà condurre insieme e orgogliosamente questa grande battaglia per la Sicilia. Ugualmente chiederò al partito di cui sono fondatore di sostenermi in questo impegnativo progetto”. Lo dice in una nota l’esponente de La Destra Nello Musumeci dopo che il leader di Grande Sud Gianfranco Micciché ha avanzato la sua candidatura alla Presidenza della Regione Siciliana. “E’ un grande onore per me – aggiunge Musumeci – essere proposto alla guida della Regione Siciliana nella prospettiva di governo che sarà determinata dagli elettori a fine ottobre. Ringrazio Gianfranco Micciché per aver lanciato la proposta sicilianista, che testimonia fiducia nella mia persona e, soprattutto, amore per la Sicilia nel rifiuto di ogni logica politica animata da veti e rancori”. “Voglio sperare – conclude l’esponente de La Destra – che si determinino le condizioni per dare vita a un ampio schieramento, alternativo alle proposte delle sinistre, per realizzare assieme un innovativo progetto di sviluppo e di buon governo, improntato ad efficienza e legalità”.

Cimino: “Micciché raggruppi le forze sicilianiste”
“Gianfranco Micciché è sicuramente il miglior candidato presidente per la Sicilia ma ha preferito rinunciare. Questo atto di generosità, da noi di Grande Sud, può essere accettato solo se veramente Musumeci farà da collante a tutte le forze sicilianiste, espressione del territorio perché se così non sarà chiederemo a Micciché di candidarsi”. A dirlo è Michele Cimino, deputato regionale di grande Sud.

Cammarata: “Micciché ha a cuore le sorti della Sicilia”
“Micciché ha dimostrato di avere a cuore la Sicilia e ha dato prova di grande responsabilità”. Lo ha detto Diego Cammarata, ex sindaco di Palermo, riferendosi alla scelta del leader di Grande Sud di puntare sulla candidatura di Nello Musumeci per la presidenza della Regione. “Musumeci – ha aggiunto – è persona capace, seria e certamente possiede le caratteristiche di quel candidato ideale che ho descritto in una mia recente intervista, ha aggiunto Cammarata. Sono certo che saprebbe parlare alla gente e ha l’autorevolezza per dire con chiarezza che vuole essere il presidente di una rottura decisa, senza ambiguità, con il passato e con un compiacente modo di governare fatto di privilegi e clientele. Mi auguro che il Pdl rompa gli indugi e appoggi con determinazione la sua candidatura che potrebbe essere la giusta sintesi per l’unica coalizione che può riportare il centrodestra alla guida della Regione”.

Briguglio: “Pd gioiosa macchina da guerra, prima vittima Crocetta”
“Il Pd con i suoi dilettanteschi anatemi ha allestito una gioiosa quanto perdente macchina da guerra siciliana la cui prima vittima sarà Crocetta. Noi mai, ci ripensino”. Lo afferma Carmelo Briguglio, coordinatore siciliano di Fli.

Fallica: “La rinuncia di Micciché dispiace, ma è per il bene della Sicilia”
“La rinuncia di Gianfranco Micciché alla corsa per Palazzo d’Orleans è per Grande Sud motivo di dispiacere. Tuttavia, comprendiamo la fondamentale importanza della realizzazione di un forte progetto sicilianista. Come sempre accade, il leader di Grande Sud ha scelto il bene della Sicilia, alle esigenze particolari del partito”. Lo dice, in una nota, il segretario regionale di Grande Sud on. Pippo Fallica. “E’, comunque, evidente – sottolinea – che se il nuovo progetto dovesse vedere annacquata la specifica natura territoriale, Grande Sud chiederà al suo leader di scendere in campo direttamente e portare a compimento il disegno sicilianista”.

Alemanno: “Candidatura di Musumeci di grande interesse”
“La candidatura di Nello Musumeci come presidente della Regione Sicilia è di grandissimo interesse. Grazie a Gianfranco Micciché e Adolfo Urso. Attorno a questo personaggio politico di destra che ha già ricoperto importanti incarichi istituzionali e che è stato un ottimo presidente della Provincia di Catania, si può rilanciare in Sicilia il progetto politico del centrodestra e renderlo vincente”. Lo dichiara il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

Saverio Romano: “Con Musumeci si ricompatta centrodestra”
”La candidatura di Nello Musumeci a Presidente della Regione, avanzata da Gianfranco Miccichè, potrebbe ricondurre ad unità l’area delle forze popolari, liberali e riformiste in Sicilia. Tale proposta di candidatura, dotata di esperienza istituzionale e di capacità amministrativa, potrebbe esprimere la convergenza degli elettori che si richiamano alle posizioni indicate”. Questo quanto dichiarato dal leader del Pid, Saverio Romano. “Al pari, la nostra indicazione dell’Onorevole Leontini, che ad oggi resta attuale e che nasce da un lineare impegno parlamentare e politico, ha sempre avuto tale significato. E’ per questo che, nel perseguire l’obiettivo unitario, riteniamo che un utile confronto tra le forze che vogliono cooperare nella scelta del comune candidato, debba svolgersi tempestivamente, per rendere operative le disponibilità esistenti’

Urso: “Grazie a Micciché per il sostegno a Musumeci”
“Siamo grati a Gianfranco Micciche’ di aver rilanciato con coraggio e passione la candidatura di Nello Musumeci che avevamo indicato, da tempo, come il migliore governatore possibile”. E’ quanto dichiara Adolfo Urso, presidente di Fareitalia, secondo cui “questa e’ la strada per rinnovare il centrodestra su una piattaforma di governo fondata sulle reali esigenze del territorio. Ci auguriamo che altri colgano subito questa opportunita’ superando steccati e divisioni, gelosie, rancori e rivendicazioni. Ora occorre pensare al futuro – conclude Urso – realizzando una vasta Alleanza dei siciliani con un programma di rinascita nel nome della crescita e dello sviluppo. Basta veti e tatticismi, ora occorre costruire”.

Giovani Pdl: “Bene Micciché, sosteniamo Musumeci”
“La scelta di Gianfranco Micciché di rinunciare alla candidatura e sostenere quella di Nello Musumeci è un gesto di responsabilità nell’ottica della ricomposizione del centrodestra in Sicilia. Ritengo che sul nome di Musumeci debbano convergere tutte le forze alternative alla sinistra a cominciare dal PDL che come principale partito di centrodestra deve guidare la coalizione mettendo a disposizione uomini e programmi per il rilancio della Sicilia”. È quanto dichiara Mauro La Mantia Presidente Regionale di Giovane Italia, movimento giovanile del Popolo della Libertà. “Nei confronti di Miccichè – continua La Mantia – non abbiamo avuto mai alcun pregiudizio di tipo personale ma la convinzione che per riaggregare tutte le forze di centrodestra servisse un nome nuovo, lontano dai contrasti di questi anni. Per questo sosteniamo l’ipotesi prospettata da Miccichè in quanto Nello Musumeci è la sintesi perfetta tra l’uomo politico di spessore, il buon amministratore e il campione del consenso popolare. Inoltre, per noi giovani di destra, Musumeci rappresenta la massima espressione della destra politica siciliana che, dopo la diaspora provocata da Fini, può ricompattarsi e tornare a vincere”.

Storace: “Musumeci sia il candidato alla presidenza”
“Spero proprio che uno dei campioni de La Destra possa essere in campo nella partita siciliana, nel nome di un progetto territoriale di riscatto della sua regione, libera dalle alchimie di partito. Ieri è accaduto un fatto importante, che trovate sui quotidiani di stamane: il leader di Grande Sud, Gianfranco Miccicché, con il suo carico importante di consensi elettorali che detiene nella sua regione, ha chiesto formalmente a Nello Musumeci di scendere in campo per la presidenza della Regione alle elezioni del 28 e 29 ottobre”. E’ quanto scrive sul suo blog, Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra. “E’ la prima volta che viene ufficializzata la proposta a Nello di capeggiare uno schieramento politico per rappresentare le aspirazioni del popolo siciliano – aggiunge – Mentre il Pdl si attarda in primarie dimenticate, in sondaggi nascosti e in candidature sconosciute, dalla Sicilia parte un segnale straordinario con cui occorre fare i conti. A partire da Musumeci, chiamato ora a rispondere all’appello di Miccicché. E poi ai soggetti territoriali che riterrà di chiamare a questa battaglia”.

 

Lunedì 20 agosto
Micciché: “Musumeci sia il nostro candidato”
“La Sicilia non ha più bisogno di veti o rancori ma di progetti seri e vincenti, fuori dagli schemi politici nazionali”. Così il leader di Grande Sud Gianfranco Miccichè. “E’ con questo spirito – aggiunge – che ho chiesto a Nello Musumeci di essere senza indugio il nostro candidato alla Presidenza della Regione siciliana”.

Micciché: “Ritirarmi per il Pdl? Sono io che non li voglio”
“In un momento di estrema confusione politica, in cui tutto appare condizionato dalle scelte nazionali, bisogna pensare solo alla Sicilia. Questo significa rimanere liberi dai condizionamenti che giungono dai palazzi del potere della Capitale. Dico basta ai partiti nazionali”. Lo scrive il leader di Grande Sud Gianfranco Micciché nell’ultimo editoriale di ‘Grande Sud News’ smentendo anche “le voci maligne che profetizzano di un mio passo indietro a favore del candidato del Pdl. Mi viene da ridere solo a pensarci. – aggiunge – Anzi, se fossero loro a voler tornare indietro sarei io a mandarli via”.. “Per troppo tempo, ormai – spiega Micciché -, gli interessi reali della nostra Isola sono stati ostaggio di più ampi, ma per noi siciliani poco convenienti, disegni politici elaborati al di là dello Stretto. E’ giunto il momento di mettere insieme tutte le forze politiche che hanno a cuore le sorti della Sicilia. Questo a prescindere dalle garanzie che i Partiti nazionali possano offrire alle forze politiche dell’Isola”. “Anche perché, storicamente – prosegue -, i siciliani hanno sempre trovato da soli la forza e la determinazione per risolvere i propri problemi. A cominciare dalla lotta alla mafia. Dove i siciliani – magistrati, uomini delle forze dell’ordine, uomini politici – sono sempre stati in prima fila. Pagando prezzi altissimi”. Il leader del movimento arancione annuncia che “Grande Sud ha avviato un ragionamento con il Partito dei siciliani e, in generale, con tutte le intelligenze politiche, presenti nella nostra Isola, che hanno ben chiaro il concetto che nei partiti nazionali spazio per la Sicilia ce n’é veramente poco. Proprio per questo – conclude MIccichè – smentisco tutte le voci maligne che profetizzano di un mio passo indietro a favore del candidato del Pdl. Mi viene da ridare solo a pensarci. Anzi, se fossero loro a voler tornare indietro sarei io a mandarli via”.

Maira: “Confronto con Pistorio? Solo nel centrodestra”
“Comprendiamo le esigenze di chi teme che da solo, e con un partito che ha cambiato nome per far dimenticare i ribaltoni di questi anni, non possa spuntarla alle elzioni di ottobre. Ma a Pistorio rispondiamo che ogni confronto ci può interessare solo nell’ambito del centrodestra”. Lo afferma Rudy Maira, segretario regionale dei Popolari di Italia e capogruppo del partito all’Assemblea regionale siciliana. “Noi abbiamo proposto la candidatura del capogruppo del Pdl, Innocenzo Leontini – aggiunge – perché la riteniamo credibile e di forte discontinuità con i governi presieduti da Raffaele Lombardo, ai quali abbiamo fatto opposizione netta pagando anche prezzi altissimi, in termini di rinuncia a posizioni di potere, che invece hanno visto molto interessati i ‘crocettiani’ Pd e Udc. Noi però siamo stati ripagati dai risultati positivi ottenuti nelle ultime amministrative, che siamo certi di perpetuare alle Regionali. Ora ci interessa l’unità del centrodestra in queste elezioni. E siamo pronti a denunciare agli elettori coloro i quali lavorano, invece, a distruggere un’area politica che è sempre maggioritaria. A tal proposito ci sorprenderebbe se Gianfranco Micciché, in base a ciò che riferisce il senatore Pistorio, dialogasse con Lombardo, e cioé con chi non ha esitato a liberarsi anche di Grande Sud dal governo per imbarcare il Pd”.

Rutelli: “Crocetta crei un’ampia coalizione”
“Quasi inosservato, il neo-eletto sindaco di Palermo Orlando ha cacciato il vice sindaco e assessore al bilancio dopo pochi giorni di lavoro, accusandolo di voler fare “macelleria sociale”, a seguito della presentazione delle proposte per risanare il bilancio cittadino. Nessuna sorpresa: con le elezioni comunali di Palermo, si è girato un film surreale: coalizioni e promesse demagogiche che non potevano stare in piedi. E’ prevedibile che Orlando, sostenuto da un monocolore Idv-Sel, punti su una linea populista. Sarebbe sperabile, invece, che si rivolgesse a tutte le forze sane della città per condividere risanamento e rilancio”. Lo dichiara in una nota il leader di Api Francesco Rutelli. “Lo stesso rischia di accadere – continua Rutelli – in vista delle importantissime elezioni regionali, per cui tra breve dovranno presentarsi candidati e liste. La candidatura più promettente, quella di Rosario Crocetta, ancora non presenta un progetto di governo, mentre tra i partiti ci si attarda nei giochi di veti e risentimenti. E’ suicida. La Sicilia, da sempre anticipatrice di scenari nazionali, pochi mesi prima delle elezioni politiche, può essere laboratorio di convergenze riformatrici che permettano di salvare l’ isola. Può essere teatro di inverosimili populismi di corto respiro. O può essere teatrino di contrapposizioni politiche che nel giro di poche settimane portino la regione al default. Molto meglio ricercare ora – conclude l’ex ministro – i progetti coraggiosi e le alleanze ampie per evitare che qualcuno vinca, ma rapidamente debba gettare la spugna. Mandando a picco la Sicilia e preparando i peggiori scenari in vista delle elezioni Politiche”, conclude il leader di Alleanza per l’Italia”.

Urso: “Musumeci prospettiva forte e credibile”
“Credo che Gianfranco Micciche’ abbia pienamente ragione quando con generosita’ e coraggio invita ad una alleanza dei siciliani con un programma di riscatto e di riforme. Su questo credo si possa costituire una piattaforma comune aperta alle energie migliori del territorio per una nuova stagione dell’autonomismo che sia innanzitutto segnata dalla responsabilità e dal buongoverno. La candidatura di Nello Musumeci puo’ esprimere al meglio queste esigenze delineando una prospettiva concreta per un governo di emergenza, libero, forte, credibile ed autorevole quale e’ assolutamente necessario per salvare la Sicilia”. E’ quanto ha dichiarato Adolfo Urso, gia viceministro al Commercio estero e presidente di Fareitalia, secondo cui “questa e’ la strada giusta per rinnovare e ricomporre il centrodestra”.

Pistorio: “Pronti al dialogo con Leontini”
“L’iniziativa assunta da qualche tempo dall’onorevole Leontini ed altri parlamentari a lui vicini, costituisce oggettivamente un potenziale contributo al rafforzamento di quell’area politica ispirata esclusivamente alle ragioni del territorio e del suo sviluppo, e sempre più estranea ai riti abusati della politica nazionale. Il partito dei siciliani e tutto il nuovo polo per la Sicilia sono interessati a ricercare da subito le condizioni perché il dialogo possa svilupparsi positivamente”. Lo dice il segretario regionale Pds Giovanni Pistorio.

Scalia: “Musumeci il candidato giusto insieme a Micciché”
“La candidatura di Nello Musumeci alla presidenza della regione e’ certamente quella che meglio puo esprimere la volonta’ di riscatto della nostra Isola, su un chiaro programma di riforme e di rinnovamento. Credo che con lui si possa realizzare una grande alleanza che veda in prima linea coloro che, come Gianfranco Micciche’ con Grande Sud, hanno a cuore gli interessi del territorio e certamente anche la parte migliore dell autonomismo siciliano.” E’ quanto ha dichiarato l’on Pippo Scalia, coordinatore regionale di Fareitalia, ricordando le iniziative fatte a catania proprio con Musumeci, Micciche, Di Pasquale e Urso per una nuova alleanza dei siciliani. “Questa e’ la strada migliore per ricomporre il centrodestra”

Burtone (Pd): “Bersani, Vendola e Orlando dialoghino”
“Bersani, Vendola e Orlando tornino a dialogare e trovino un’intesa per le primarie in Sicilia. Il Pd convochi subito gli organi del partito. E’ ancora possibile, assieme all’Udc, riaggregare tutto il fronte progressista e scegliere un candidato unitario per la presidenza della Regione”. Lo afferma in una nota il deputato del Pd Giovanni Burtone, che sottolinea:”In Sicilia più che mai serve unità. I problemi da affrontare non sono ordinari, ma straordinari”. “Sul nome di Rosario Crocetta – continua Burtone – Pd e Udc hanno già compiuto una scelta importante e largamente condivisa. Occorre, però, andare oltre e riprendere il dialogo con le altre forze progressiste. Giocare allo ‘sfascismo’ non serve a nessuno. Sarebbe un grave errore presentarsi separati. Trovo, peraltro, paradossale fare le campagne elettorali insieme nei territori, governare in tante città e poi scoprire che nelle occasioni importanti, come le elezioni in Sicilia, il centrosinistra non esiste”. “Ho chiesto al presidente del Pd Rosy Bindi – prosegue Burtone – di investire della questione la direzione nazionale del partito. E’ inevitabile che le alleanze in Sicilia abbiano ricadute sulle prossime elezioni politiche. Dare vita a una coalizione ampia e unitaria, matura e capace di ritrovarsi attorno ad un progetto comune significa candidarsi in modo autorevole alla guida della regione Sicilia, oggi, e del Paese, domani”. “Non si faccia l’errore di pensare di essere autosufficienti. Si correrebbe il rischio – conclude – di consegnare la Regione ancora una volta al centrodestra. Una coalizione allargata darebbe, invece, ai siciliani la possibilità di cambiare finalmente pagina e far uscire questa terra dal torpore politico-amministrativo”.

 

Domenica 19 agosto
Storace: “In Sicilia campagna elettorale lunare”
“Se cerchiamo un esempio da non seguire come modello di pre-campagna elettorale, è il caso siciliano. Il 28 ottobre si voterà e tutti gli schieramenti danno vita a uno spettacolo che sembra girato sulla Luna, tanto appare distante dal pianeta Terra”. Lo scrive sul suo blog, Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra. “Intanto registriamo una novità, anche qui Grillo ha un suo candidato. Esattamente come per un qualsiasi partito, – prosegue – il comico ligure deve piazzare bandierine ovunque e poco importa se servano al territorio. E’ il partitocratismo degli antipartitocratici di professione. Quelli che quando faranno danni, faranno rimpiangere chi c’era prima…”. “Poi ci sono le sinistre, nel senso più plurale che si possa immaginare. – prosegue – Il candidato che per ora unifica Pd e Udc si chiama Rosario Crocetta, gay dichiarato, ma talmente nella parte di quello che vuole evitare di fare da spaventapasseri, che già mette le mani avanti. ‘Ma quali matrimoni omosessuali, abbiamo problemi concreti”, ha recentemente dichiarato come un omofobo qualunque…. E si capisce, deve mettere insieme pezzi opposti in un’alleanza davvero contronatura”.

Bocchino: “Possibile convergenza Pd-Udc-Fli”
Le elezioni regionali in Sicilia potrebbero diventare il primo esperimento di un’alleanza Pd-Udc-Fli in vista delle politiche del 2013. A spiegarlo alla Zanzara Estate su Radio24 è stato il vicepresidente di Futuro e Libertà Italo Bocchino che a proposito della candidatura di Fabio Granata alla presidenza della Sicilia, ha detto: “La candidatura di Granata noi l’abbiamo messa a disposizione nel caso in cui non si generasse un fronte innovativo e riformatore per la regione Sicilia. Nel caso in cui si generasse invece questo fronte, in questo momento potrebbe essere anche una convergenza tra il terzo polo e la sinistra depurata degli estremismi, perché alle regionali il Pd non va né con l’Idv né con Sel”. Alla domanda se Fli potrebbe sostenere Rosario Crocetta, già candidato di Pd e Udc, Bocchino ha risposto a Radio 24: “La convergenza tra Pd, Udc e Fli potrebbe essere un esperimento molto interessante. Crocetta tra l’altro è un candidato che si presta ad un esperimento del genere. Stiamo lavorando, siamo molto interessati prima a capire quando sia netta la rottura tra Pd, Idv e Sel. E dall’altro lato vogliamo capire su quale piattaforma programmatica si fa la convergenza”.

Crocetta: “Dialoghiamo con tutti”
Ecco quanto scrive Rosario Crocetta sul suo sito: “Il treno lo guidiamo noi, il nostro movimento. Chiedevamo le primarie al centro sinistra ed oggi quel centro sinistra e’ con noi. Insieme alla lista Crocetta Presidente ci sono Le liste PD e Udc, senza Cuffaro.. Sappiamo dov’e’ e senza cuffariani che sono al Pdl, attraverso il Pid. La storia e’ in movimento e tutto cambia. Noi siamo i principali artefici del cambiamento! Ma, non pensiamo con arroganza di rimanere soli. Noi ci confrontiamo con gli altri, perché vogliamo cambiare nel profondo la politica e la società. Discuteremo tutti insieme ogni cosa: le liste I programmi, le aggregazioni, gli uomini. Chiederanno tutti di incontrarci, come e’ normale per chi viene considerato favorito. Incontreremo tutti e faremo le nostre scelte coerenti Con il nostro modo di pensare, diremo dei si’, ma, anche molti no. Non facciamoci, pero’, rodere dalla sottile tarma dell’odio. L’odio acceca e produce Odio. Non bisogna odiare gli avversari, che restano molto lontani da noi. I nostri si’ ed i nostri no saranno detti sempre con il sorriso in bocca. Noi siamo diversi dagli altri perché non odiamo! Noi stiamo facendo la rivoluzione per costruire Un grande rinascimento della Sicilia! Noi vogliamo vincere le elezioni e cambiare, costruire una civiltà della pace e del dialogo! Noi, diceva El Che, siamo duri con dolcezza! Il nostro treno e’ partito e nessuno lo fermerà! Adelantes co judicio”.

Urso: “Il Pdl punti su Musumeci”
“Dobbiamo partire dallo scenario siciliano piuttosto che dalle alchimie politiche nazionali. Per questo ho lanciato la candidatura di Nello Musumeci, l’unico che nel centrodestra esprime le potenzialita’ per dare un governo d’emergenza alla Sicilia, superando gli steccati per aggregare tutti coloro che vogliono veramente innovare la nostra Regione”. Cosi Adolfo Urso, leader di Fareitalia, in un’intervista su ‘La Sicilia’ indica in Nello Musumeci “il candidato che tutti i sondaggi indicano come il migliore per guidare l’isola e che peraltro ha dimostrato di saper ben governare”. Quanto al Pdl l’ex viceministro giudica “paradossale che abbia perso Micciche’ con il quale poteva ricomporre il centrodestra. A lui, che e’ una grande risorsa per la Sicilia – conclude Urso – lancio un appello affinche’ si impegni insieme a Musumeci a costruire un nuovo centrodestra”.

 

Sabato 18 agosto
Pistorio: “Con Micciché dialogo aperto”
“Con Gianfranco Miccichè e Grande Sud vi è da tempo un dialogo aperto e costruttivo. In questi giorni vedo svilupparsi le condizioni che possono favorire un impegno comune al servizio del territorio e della sua autonomia politica. Se questo processo si realizzerà, lo scenario politico regionale cambierebbe profondamente imponendo il primato degli interessi della Sicilia sulle ragioni ciniche della politica romana, che tentano in tutti i modi di condizionare le prossime elezioni regionali”. A dichiararlo è il senatore dell’Mpa Giovanni Pistorio.

Micciché: “Lombardo si affida a Pistorio? Bene”
“Bene ha fatto Raffaele Lombardo ad affidare questa fase politica complessa a Giovanni Pistorio”. Così il leader di Grande Sud Gianfranco Miccichè, di ritorno da Catania, dal suo profilo Twitter.

Micciché: “Farmi da parte? La mia candidatura serve alla Sicilia”
Il leader di Grande Sud su Twitter risponde a La Loggia: “E perché dovrei? Credo che la mia candidatura serva alla Sicilia – se questo disturba il ilpdl, amen”.

Pippo Gianni (Pid): “Lombardo indica comizi elettorali”
“Raffaele Lombardo continua con i suoi traccheggi. Ad oggi il presidente della Regione non ha emanato il decreto che indice i comizi elettorale e impone il termine di 10 giorni per le dimissioni dalle cariche ai sindaci ed agli assessori che intendono candidarsi alle regionali”. Lo afferma Pippo Gianni, deputato nazionale del Pid-Cantiere popolare eletto in Sicilia. “Nella sua corsa a scritturare candidati, Lombardo evidentemente non è ancora riuscito ad avere le adesioni che cerca. – prosegue – Per questo prende tempo nella speranza di trovare qualche ‘salvatore della patria’ che ci metta la faccia per il suo partito dopo che egli ha provocato solo danni e miseria per la Sicilia”. “Non si sa ancora quale coniglio il mago Lombardo uscirà dal cilindro, ma i siciliani – conclude – sanno che da chi ha distrutto l’Isola e la politica siciliana non c’é da aspettarsi nulla”.

La Loggia (Pdl): “Tanti nomi, nessun progetto”
“Tanti nomi, ma nessun progetto”. Lo dice Enrico La Loggia, presidente della Commissione Parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale, sulla situazione riguardante il candidato del centrodestra in vista delle elezioni regionali in Sicilia. “Fino ad oggi – continua – totonomi e autocandidature hanno preso il sopravvento, facendo dimenticare che prima ancora di puntare su qualcuno, bisognerebbe concentrarsi su un progetto. La Sicilia, che dopo la disastrosa gestione Lombardo versa in una situazione finanziaria ai limiti del default, è afflitta da numerosi problemi, quali, solo per citarne alcuni, precarietà, disoccupazione, sviluppo, infrastrutture carenti e fondi europei non spesi. Sino ad ora, però, non ho sentito nemmeno una proposta su come modificare radicalmente un contesto che ci vede a livelli inferiori della Grecia, molto indietro rispetto ad altre Regioni del paese”. “Tempo fa – ricorda l’esponente del Pdl – diedi la mia disponibilità per la candidatura al Presidente Berlusconi, che la accolse molto favorevolmente, purché vi fosse un progetto serio e concreto. A distanza di mesi vista l’attuale situazione di stallo, credo sia necessario andare oltre personalismi e tatticismi politici e anteporre prima di tutto il bene e il futuro dei siciliani”. Il deputato del Pdl lancia quindi un appello, affinché tutto il centrodestra “converga su un progetto unitario e sopratutto credibile, capace di risollevare le sorti della Sicilia”.

Noi Sud: “Serve un candidato che unisca il centrodestra”
Il Segretario Nazionale On.le Arturo Iannaccone, il Segretario Nazionale Giovani Giovanni Di Stefano, Il Segretario Regionale On.le Angelo Paffumi e il Portavoce Siciliano di Nps Noi Sud Paolo Ferrara in una nota a firma congiunta dichiarano: “Il partito che rappresentiamo parteciperà alle prossime elezioni regionali siciliane attraverso un’intesa politico elettorale al fianco del PID-Cantiere Popolare. Riteniamo che in questo momento caotico e di grave incertezza politica per la regione Siciliana si debba, necessariamente, porre l’accento sul valore della responsabilità dando un forte segnale di unità e armonia tra i partiti che compongono il centrodestra moderato, popolare e sensibile alle istanze dei territori. E’ il momento di abbandonare qualsivoglia logica “cencelliana” scegliendo un candidato fuori dalle logiche tradizionali e scevro dalla velleità da corridore solitario. Un candidato che abbia un forte senso delle istituzioni e dal passato trasparente. Riteniamo quindi che candidati e autocandidati debbano fare una riflessione per consentire all’intero centrodestra siciliano di compiere una scelta unitaria che vada incontro alle istanze di rinnovamento e governabilità del popolo siciliano”.

Briguglio (Fli): “Granata resta il nostro candidato”
“Fabio Granata resta ancora oggi il nostro candidato presidente”. E’ quanto scrive su Twitter Carmelo Briguglio, coordinatore regionale di Fli in Sicilia.

 

Venerdì 17 agosto
Prestigiacomo: “Serve una candidatura politica”
“Per la Regione ci vuole un governo politico. Ed il centrodestra deve ritrovare l’unità intorno ad una candidatura di prestigio, con personalità che in questi anni hanno dimostrato il loro valore e le loro capacità.” Lo ha dichiarato l’ex ministro dell’ambiente e parlamentare del Pdl, Stefania Prestigiacomo, intervenendo a proposito della situazione politica siciliana. ” Non è in discussione il valore del singolo tecnico – ha proseguito l’ex ministro – ma la necessità di riaffermare il primato della politica. Bisogna ricostruire la casa dei moderati, dialogando con tutte le forze disponibili a farlo, sulla base di un programma di governo di rilancio della Sicilia, che ancora una volta dovrà essere laboratorio politico. Per fare questo è necessario, da parte di tutti i moderati, cominciando da quelli che militano nel mio partito, mettere da parte veti, rancori personali, pregiudiziali. Non possiamo permetterci di regalare la Sicilia ad una sinistra divisa tra antagonisti e populisti. Chi non capisce questo – ha concluso la Prestigiacomo- e pensa di poter affermare scelte che antepongono la conservazione dei privilegi delle fazioni al rilancio di un centrodestra autenticamente in grado di rappresentare la maggioranza dei siciliani, è inadeguato alle sfide che l’attuale situazione ci impone di affrontare. Senza nasconderci, con una assunzione piena di responsabilità”.

Caputo, Vinciullo e Falcone (Pdl): “Subito il candidato”
I deputati regionali del Pdl Salvino Caputo, Vincenzo Vinciullo e Marco Falcone hanno chiesto “una riunione del coordinamento regionale del partito per individuare il nome del candidato alla presidenza della Regione che venga espresso all’unanimità o a maggioranza”. “A due mesi dalle elezioni – afferma Caputo – il nostro partito non ha ancora individuato il nome di chi dovrà essere il candidato alla presidenza”.

Pippo Russo (Idv): “No al voto di scambio”
Il segretario provinciale di Idv, Pippo Russo, scrive su Twitter: “Partiti ed Istituzioni lancino la campagna ‘Il voto di scambio è un reato’. Denunciate chi promette lavoro o offre denaro in cambio del voto”.

Terminelli: “No ad alleanze con l’Udc”
Ninni Terminelli, presidente del movimento Prospettiva politica, dice: “Non smetteremo di chiedere l’unita’della sinistra in vista delle prossime elezioni regionali e valuteremo ogni forma di contributo politico a questo progetto.Il nostro Movimento Prospettiva Politica e’ distante dal quadro di alleanze che ha portato alla candidatura di Crocetta e sosterra’ questa posizione, assumendosi ogni responsabilita’ di questa scelta”.

Fabio Granata (Fli): “Pronto al dialogo con Crocetta”
“Futuro e Libertà e il Nuovo Polo per la Sicilia stanno elaborando una strategia trasparente e di ampio respiro per il nuovo Governo della Sicilia: abbiamo solo due paletti, ovvero il codice etico per tutti i candidati e un programma innovativo su territorio, ambiente, sviluppo, legalità e cultura”. Lo ha detto Fabio Granata, vicecoordinatore nazionale di Fli. “A questo punto siamo disponibili, come Nuovo Polo, a trovare convergenze tra la mia candidatura e quella di Rosario Crocetta, superando veti immotivati e legati al passato recente. In alternativa io e Massimo Russo in ticket,con il sostegno di Fli e Nuovo Polo per la Sicilia siamo pronti ad aprire la campagna elettorale sui medesimi valori non negoziabili e sullo stesso programma innovativo”. “Siamo un area politica legalitaria e repubblicana, autonomista e innovativa e siamo certi che i Siciliani capiranno il nostro messaggio.E poi,oltre al programma,io e Massimo Russo abbiamo le nostre storie a rappresentarci”.

 

Giovedì 16 agosto
Prestigiacomo: “Il centrodestra ritrovi unità”
“L’unità del centrodestra è l’obiettivo a cui tutti dobbiamo lavorare”. Lo ha detto la parlamentare Pdl Stefania Prestigiacomo, intervenendo nel dibattito interno al centrodestra in vista delle elezioni regionali. “Non è il momento di veti, pregiudiziali, logiche correntizie che, già nel recente passato, hanno fatto il male del nostro partito. Corriamo il rischio in questo modo – ha proseguito – di aprire il campo alla vittoria di un centrosinistra diviso e frammentato che, a tre mesi dal voto, ha già tre candidati in pista, Crocetta, Fava e Cancellieri per il Movimento Cinque Stelle, il primo vessillo di un accordo di potere sull’asse Cracolici-D’Alia, gli altri due espressioni di logiche antagoniste e populiste non in grado di costruire un programma di governo vero. E l’Idv annuncia di candidarne un quarto. E noi che facciamo, ci dividiamo? Resto convinta che la candidatura di Micciché sia la più autorevole e qualificata, una candidatura politica di alto profilo in un momento in cui i partiti e le classi dirigenti devono scommettersi, senza buttare la palla nel campo della presunta società civile e dei tecnici”.

Grande Sud lavora alle liste
In vista delle elezioni regionali in Sicilia il leader di Grande Sud Gianfranco Miccichè e il segretario regionale Pippo Fallica hanno avviato una serie di incontri con i coordinatori provinciali per la stesura delle liste elettorali. Competenza, professionalità ed etica sono questi i criteri selettivi attraverso i quali i vertici del movimento arancione selezioneranno i candidati. “Grande Sud – dice Fallica – presenterà proprie liste a sostegno della candidatura di Gianfranco Miccichè alla Presidenza della Regione. Assieme ai coordinatori provinciali abbiamo avviato un percorso di valutazione delle numerose richieste giunte nelle nostre sedi locali. Abbiamo avviato una selezione rigorosa attraverso criteri di carattere etico, competenza specifica ed esperienza. Le nostre liste rispecchieranno le prerogative dei diversità dei territori, i candidati di Grande Sud – conclude il segretario regionale del movimento arancione in Sicilia – saranno i loro rappresentanti più autorevoli”.

Pippo Russo: “No ad alleanze con chi è stato con Lombardo”
Il coordinatore provinciale di Idv, Pippo Russo, su Twitter scrive: “Nessuna alleanza con chi ha sostenuto Lombardo e gettato la Sicilia nel baratro, anche a costo di andare da soli. Basta!”.

 


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