Sul set coi soldi della Regione |Nuovo bando e più fondi in arrivo - Live Sicilia

Sul set coi soldi della Regione |Nuovo bando e più fondi in arrivo

L'assessore Barbagallo annuncia l'arrivo di 15 milioni. Ecco, tra successi e flop, i film finanziati negli ultimi anni.

PALERMO – L’ultimo bando era uscito nel 2014. Il contributo più grosso l’avevano portato a casa quelli della Frenesy Film Company per “A bigger splash” del regista palermitano Luca Guadagnino: 165.800 euro sull’unghia dati dalla Sicilia Film commission. Peccato che al botteghino il film con Tilda Swinton ambientato a Pantelleria fece un bagno di sangue, incassando la miseria di 105 mila euro nel suo primo weekend in sala. Un flop memorabile. Capita. Ma nella storia dei film finanziati dalla Film commission della Regione non mancano invece le storie a lieto fine e i successi. Come quello de “L’attesa”, primo classificato nel penultimo bando per lungometraggi, risalente al 2012. La Regione lo finanziò con 200 mila euro. Il film di Piero Messina prodotto da Indigo, pur non avendo esattamente sbancato il botteghino, è stato venduto molto all’estero: “Quando sono stato in America a presentare il film, i giornalisti mi chiedevano notizie: non avevano mai visto Caltagirone e questa Sicilia”, ha raccontato il regista a La Sicilia qualche giorno fa. È anche questo lo spirito dei finanziamenti stanziati da Film Commission, un’operazione di marketing del territorio che in certi casi può valere più di qualsiasi campagna pubblicitaria. Il caso della fiction di Montalbano (che però non ha chiesto il finanziamento della Film Commission) fa scuola, con l’impennata delle presenze turistiche nel Sud Est, spinto proprio dal successo internazionale del Commissario di Camilleri.

Il nuovo bando della Film Commission è stato pubblicato nei giorni scorsi. La scadenza per presentare i progetti è fissata al 22 agosto. L’importo complessivo è di un milione e 200mila euro. Il contributo massimo è di 200mila euro per i lungometraggi (per cinema e tv), 40mila euro per i documentari e 10mila euro per i cortometraggi. Ma da quest’anno il piatto potrebbe diventare ben più ricco. L’assessore regionale Anthony Barbagallo, infatti, ha annunciato nei giorni scorsi l’arrivo di un maxifinanziamento da 15 milioni di euro, che permetterà di pubblicare anche due bandi all’anno per importi più consistenti rispetto al passato. “E’ dieci volte il finanziamento su cui abbiamo potuto puntare fin qui. Queste somme ci permetteranno anche di pubblicare dei bandi tematici, per la realizzazione di film su temi specifici. Come l’epopea dei Florio o il vino siciliano, ad esempio”, spiega l’assessore al Turismo, che su cinema e teatro sta puntando molto anche per promuovere l’offerta turistica siciliana sui mercati internazionali.

Nella storia recente della Film Commission siciliana, diretta da Alessandro Rais, ci sono diverse belle soddisfazioni. Come quando un anno fa al Festival di Venezia arrivarono in concorso due film finanziati dalla regione, “A bigger splash” e “L’attesa”, e fuori concorso venne proiettato il documentario di Franco Maresco sul teatro palermitano (finanziato con 28 mila euro). Altro fiore all’occhiello fu il sostegno dato a “Salvo”, il film che consacrò il successo internazionale del duo di cineasti palermitani Pazza e Grassadonia. Tra i titoli sostenuti dalla Film commission anche “Via Castellana Bandiera” di Emma Dante, che si piazzò secondo nel bando del 2012 ottenendo 152mila euro di finanziamento. Al botteghino il lungometraggio della regista palermitana non fece faville, ma ottenne la prestigiosa Coppa Volpi a Venezia per l’interpretazione di Elena Cotta. Ha riscosso consensi in giro per il mondo anche “Italo”, altro esordio sostenuto dalla Film Commission: il film di Alessia Scarso sul cane di Scicli venne finanziato nel 2012 con 148.600 euro.

I film che si sono aggiudicati il finanziamento in base all’ultimo bando chiuso, quello del 2014, sono stati 17, per un totale di 1.847.900 euro. Tra questi anche un paio di fiction televisive, il “Boris Giuliano” di Ricky Tognazzi prodotto da Ocean Production (più di 5 milioni di telespettatori per l’Auditel, 129mila euro i l finanziamento) e “Catturandi”, produzione Rodeo Drive (124.600 euro). Per “Lo scambio” di Salvo Cuccia, scritto dal magistrato Alfonso Sabella, 55.400 euro. Alcuni dei titoli non sono ancora usciti, tra questi “Fish Market” del cineasta palermitano Marco Amenta (127.600 euro) e “Mario soffia sulla cenere” (95.600 euro) di Alberto Castiglione, il cui documentario su Bernardino Verro aveva già ottenuto nel 2013 un finanziamento di 26.400 euro.

L’aiuto economico ai documentari è qualcosa a cui in assessorato si tiene molto. I contributi in questo caso sono più contenuti (per il bando del 2013 si è andati da un minimo di 13mila a un massimo di 32mila euro), ma danno una chance soprattutto a giovani cineasti. È il caso di Davide Gambino, allievo del Csc, la scuola di cinematografia ospitata ai Cantieri Culturali alla Zisa: il suo “Natura morta” è stato sostenuto con 28mila euro. Ne ha avuti 25mila invece “Lo strano suono della felicità”, documentario di Diego Pascal Panarello sul “marranzano” (o scacciapensieri) che beneficiato anche di finanziamenti internazionali.

Ci sono poi anche le storie senza lieto fine. Come quelle di film le cui sceneggiature erano state valutate positivamente dalla Film Commission ottenendo il finanziamento, e che poi non hanno visto la luce, o per altri motivi hanno rinunciato alle somme stanziate. Ben tre dei nove film finanziati in base al bando del 2012 hanno conosciuto questo triste destino.

Oltre ai bandi, in assessorato si lavora anche a un nuovo itinerario turistico tra grandi location storiche del cinema in Sicilia , come ad esempio Savoca dove è stato girato “Il Padrino”. E poi ancora sostegno ai festival cinematografici (a luglio tocca a Ortigia e Marzamemi) e un occhio alle nuove tecnologie. “Siamo la prima amministrazione pubblica – dice Alessandro Rais – che ha realizzato un bando per le web series, 1 milione e 200 mila euro per cortometraggi e documentari”. Un modo per “valorizzare le risorse e l’immagine” della Sicilia, come si legge nei bandi, che, al netto del rischio flop sempre dietro l’angolo, può dare una spinta in più ai territori. E basta una passeggiata a Scicli, dove il turismo camilleriano impazza, per farsene un’idea.

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