Suolo pubblico, nuove chiusure per sette negozi| E un benzinaio viene multato per un cartello - Live Sicilia

Suolo pubblico, nuove chiusure per sette negozi| E un benzinaio viene multato per un cartello

Nella foto il gazebo de "Il Baretto" di via XX settembre smontato una settimana fa

Il Comune non ha firmato in tempo la nuova ordinanza e i vigili stamattina hanno fatto abbassare le saracinesche per cinque giorni ad altre sette attività commerciali. E dal 28 chiude anche un distributore di benzina. La sua colpa? Un cartello di un metro quadrato.

PALERMO - IL CASO
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PALERMO – Nessun blocco delle chiusure dei negozi multati, nessuna moratoria in attesa dei pronunciamenti della giustizia, nessun congelamento degli iter amministrativi. Insomma, abbiamo scherzato. Nonostante giovedì scorso l’amministrazione comunale avesse rassicurato i commercianti sullo stop  fino a maggio delle chiusure per cinque giorni dei negozi multati, questa mattina la Polizia municipale ha regolarmente imposto a sette esercizi di abbassare le saracinesche, mentre per due è intervenuta la sospensiva e per altrettanti lo slittamento.

Una doccia gelata per il “Bar del Marchese” di via Marchese Ugo, il “Berlin Cafè” di via Isidoro La Lumia, il “Rosso siciliano” di piazza Lolli, “L’Alcova dei sapori” di via Bara all’Olivella, il “Matranga chef“di via Francesco Lo Jacono, il “Latini Bar” di via Brunetto Latini e il “Workcafé” di via Enrico Albanese che, forti delle rassicurazioni date dal sindaco Leoluca Orlando e dall’assessore Marco Di Marco la scorsa settimana, erano convinti di non dover chiudere. Un guazzabuglio, quello delle chiusure, che da settimane si sta trasformando sempre più in una farsa tra annunci poi smentiti, moratorie mai applicate e i giudici (amministrativi o di pace) che continuano ad accordare sospensive, come nel caso de “Le Volte” di via Agrigento. Un locale di vicolo Fonderia ha invece goduto di una sospensione in autotutela per un errore nella determina comunale, mentre il ristorante “Enzo” di piazza Mondello e il “Bus bar” di via Balsamo hanno chiesto lo slittamento della chiusura.

La vicenda è ben nota: tutti quei negozi multati per occupazione abusiva del suolo pubblico dal’inizio del 2012 alla metà del marzo 2014, oltre a pagare le multe, devono anche chiudere per cinque giorni. Per chi viene multato oggi, invece, l’abbassamento della saracinesca scatta solo in caso di recidiva. Una sanzione accessoria decisa dall’allora commissario Luisa Latella per la quale l’amministrazione Orlando ha concesso solo la possibilità di un differimento di massimo 20 giorni, che però non è bastata ai commercianti che in massa si sono rivolti al Tar e ai giudici di pace che, in diversi casi, hanno accordato le sospensive.

Un pasticcio che ha messo in fibrillazione Palazzo delle Aquile che giovedì scorso ha provato a congelare tutto in attesa del pronunciamento dei tribunali, ma senza che questa intenzione si trasformasse poi in un atto amministrativo: insomma, ai vigili nessuno ha detto di fermarsi e quindi i caschi bianchi hanno proceduto come da programma e continueranno a farlo anche nei prossimi giorni, visto che restano una cinquantina di esercizi da chiudere. Dal Comune rassicurano che l’ordinanza è pronta e, complici le feste pasquali, non è ancora arrivata in via Dogali ma giungerà nelle prossime ore.

“La situazione continua a peggiorare con la chiusura di altre attività che, partendo da oggi, martedì, comprenderà anche il sabato, giornata solitamente di intenso lavoro per i commercianti – dice Nunzio Reina, presidente di Confartigianato – non ci interessa a quale associazione siano iscritti gli esercenti interessati, l’importante è dare voce a chi non ce l’ha e Confartigianato, in questo senso, si augura che non venga perso ancora tempo. Ha ragione Felice Cavallaro quando su Livesicilia scrive che così Palermo perde”.

Il 28 scatteranno invece le chiusure per altri dieci negozi, tra cui il ristorante “Biondo” di via Carducci e la pompa di benzina dell’Eni di via Sampolo, quest’ultima multata per un cartello di un metro quadrato che avvertiva i clienti della nuova gestione.

LE REAZIONI
“Ancora esercizi commerciali della città chiusi o in procinto di esserlo – dice Paolo Caracausi di Idv – dopo la beffa per alcuni dell’avvio della chiusura in piena Pasqua e i proclami dei giorni scorsi da parte di qualche associazione di categoria che ha annunciato di essere riuscita a far predisporre una determina sindacale che sospendeva le chiusura, oggi ci siamo accorti che nessuna ordinanza e’ stata emessa e che la polizia municipale ha effettuato le chiusure. In una città in ginocchio dove i titolari delle attività commerciali minacciano di darsi fuoco o di depositare le licenze, non è concepibile che l’amministrazione comunale sia sorda al grido di allarme che arriva dagli imprenditori palermitani”.

Twitter: @robertoimmesi


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