Suolo pubblico, stop | alle chiusure forzate - Live Sicilia

Suolo pubblico, stop | alle chiusure forzate

Il gazebo del Baretto di via XX Settembre smontato una settimana fa

Il vicesindaco Cesare Lapiana ha firmato il provvedimento di congelamento delle chiusure per cinque giorni, anche per quegli esercizi a cui sono stati già apposti i sigilli. Corsa contro il tempo per i sette chiusi ieri.

PALERMO – Il comune di Palermo sospende tutte le chiusure dei negozi multati. Dopo mesi di polemiche e fior di sentenze del Tar e del giudice di pace che hanno accolto le richieste di sospensiva dei commercianti, Palazzo delle Aquile ha deciso di fermare l’abbassamento delle saracinesche per capire quale sarà il giudizio di merito dei tribunali.

Si tratta, in poche parole, di quelle chiusure da cinque giorni comminate, in base a una decisione dell’allora commissario Luisa Latella, a quei negozi multati per occupazione abusiva di suolo pubblico. Una pena accessoria che il sindaco Leoluca Orlando, da metà marzo, ha fatto valere solo in caso di recidiva ma che non aveva effetto retroattivo. I multati dal 2012 a circa un mese fa stavamo infatti tutti chiudendo e ne restavano ancora una quarantina. Giovedì scorso l’amministrazione aveva deciso il congelamento dei provvedimenti in attesa delle sentenze di merito, per evitare nuove sospensive (l’ultima è di oggi per il distributore di benzina di via Sampolo), ma il provvedimento non era arrivato per tempo e ieri i vigili hanno fatto abbassare le saracinesche a sette negozi.

Oggi invece il colpo di scena: l’ordinanza è stata firmata dal vicesindaco Cesare Lapiana. E la sospensiva, come recita una nota del Comune, vale anche “per quegli esercizi ai quali la Polizia municipale ha già apposto i sigilli. Per gli esercizi commerciali che sono stati già chiusi, ma senza che siano ancora trascorsi i cinque giorni previsti dalla sanzione – precisa l’ordinanza – gli interessati dovranno fare formale istanza, pena la decadenza, inviandola all’indirizzo di posta elettronica certificata a comandopoliziamunicipale@cert.comune.palermo.it”.

Un passaggio, quest’ultimo, che potrebbe creare più di un problema, almeno per i sette negozi chiusi ieri e che resteranno tali sino a sabato (il “Bar del Marchese” di via Marchese Ugo, il “Berlin Cafè” di via Isidoro La Lumia, il “Rosso siciliano” di piazza Lolli, “L’Alcova dei sapori” di via Bara all’Olivella, il “Matranga chef“di via Francesco Lo Jacono, il “Latini Bar” di via Brunetto Latini e il “Workcafé” di via Enrico Albanese). Per poter riaprire, infatti, serve l’intervento dei vigili (la rottura dei sigilli senza autorizzazione comporta la denuncia penale) che potrà scattare solo con l’invio di una mail per Pec: chi non ha la Posta elettronica certificata, quindi, non potrà presentare istanza. Inoltre andrà presentata entro domattina: il 25 aprile i vigili saranno a ranghi ridotti e potrebbero non fare in tempo.

“Una grande incertezza normativa è legata ad una nota ordinanza del Commissario Latella cui si collega il mancato recepimento in Italia di direttive europee e anche una assenza di orientamento giurisprudenziale – commenta il sindaco Orlando – da tempo l’amministrazione comunale è impegnata a confermare il principio di legalità, che deve però fondarsi su una proporzione tra la natura della irregolarità e l’entità della sanzione. La precedente ordinanza e la attuale sospensione sono ritenute dalla Amministrazione e dagli uffici comunali una misura di cautela in attesa dei necessari chiarimenti del quadro normativo”.

LE REAZIONI
“Esprimo vivo compiacimento per il provvedimento, a firma del Vicesindaco La Piana, che sospende la sanzione di chiusura degli esercizi commerciali che hanno occupato il suolo pubblico – dice Roberto Helg, Presidente di Confcommercio Palermo -. Ciò consente di riacquistare serenità all’intero settore e ci permette di aprire un tavolo di confronto con l’Amministrazione comunale – conclude Helg – nello spirito di collaborazione e difesa delle imprese, nel rispetto della legalita’”.

“Accettiamo di buon grado la decisione del vicesindaco Lapiana sulla sospensione delle chiusure, ma si tratta di una decisione che doveva essere presa prima, proprio come aveva proposto Confartigianato sin dall’inizio”. A dichiararlo in merito all’ordinanza comunale che “congela” le chiusure delle attività sanzionate per l’occupazione abusiva del suolo pubblico in attesa dei giudizi di merito del Tar, è il presidente provinciale Nunzio Reina: “Tra tutti coloro che hanno presentato ricorso ci sono otto iscritti a Confartigianato. Una procedura che si poteva evitare se il provvedimento fosse stato adottato caso per caso, senza danneggiare chi, tra l’altro, è stato costretto nel frattempo a chiudere anche a ridosso della Pasqua. E’ comunque un bene che altre altre attività non debbano abbassare la saracinesca nei prossimi giorni”.

“Apprendiamo favorevolmente la sospensione della sanzione che imponeva cinque giorni di chiusura agli esercizi commerciali che hanno occupato abusivamente il suolo pubblico. Al contempo, auspichiamo che il Comune acceleri l’iter per l’approvazione del regolamento”. Lo afferma il presidente di Confesercenti Palermo, Mario Attinasi. “Continui “stop & go” fanno male al commercio e al turismo – prosegue Attinasi -. L’amministrazione comunale è chiamata a dare risposte concrete. A cominciare dal regolamento dei mercati rionali o dalla risoluzione della vicenda lidi che vede, fino ad oggi, una stagione balneare ancora appesa a un filo”.

“Finalmente dopo mesi di solleciti da parte del consiglio comunale un atto responsabile che porta la firma del vice sindaco di Palermo – dice Paolo Caracausi di Idv – dopo avere fatto chiudere decine di attività commerciali con numerosi ricorsi al Tar e giudice di pace con relativa sospensione ed il rischio che il comune di Palermo debba risarcire i commercianti per i danni subiti. Credo che sia arrivata l’ora che il sindaco prenda un provvedimento immediato con l’allontanamento di un assessore alle attività produttive non all’altezza del ruolo. La gestione dello sportello unico necessita di persone che hanno polso fermo ed esperienza nel settore. Palermo e le sue attività imprenditoriali non possono più aspettare”.


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