PALERMO – Le risorse destinate alla crescita economica e le strategie per il futuro dell’Isola. È questo il tema del convegno “Sviluppo economico made in Sicily: qual è la Sicilia del futuro?”, organizzato oggi dall’assessorato regionale delle Attività produttive e in corso alle Terrazze del Charleston, a Palermo.
Presenti alla tavola rotonda
Alla tavola rotonda con il presidente della Regione siciliana Renato Schifani presenti, oltre all’assessore regionale alle Attività Produttive Edy Tamajo e al dirigente del dipartimento Attività produttive, Carmelo Frittitta, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il responsabile dell’Irsap Marcello Gualdani, il presidente dell’Irfis Iolanda Riolo e il direttore Giulio Guagliano, il commissario della Zes occidentale Carlo Amenta, il presidente della Camera di commercio Palermo-Enna Alessandro Albanese.
Tamajo: “Dopo 12 anni un bando per assegnare lo stabilimento”
“Dopo 12 anni questo governo regionale insieme al ministro Adolfo Urso pubblicherà un bando per assegnare l’area dell’ex Fiat di Termini Imerese. Noi non facciamo il tifo per nessuno. Ma Termini Imerese merita un rilancio industriale dopo tanti anni di brutti ricordi”. Così l’assessore regionale alle Attività Produttive Edy Tamajo durante il convegno.
Schifani: “Ci sarà la svolta per Termini Imerese”
Fiducioso il governatore della Sicilia, Renato Schifani: “Siamo alla vigilia di un grande evento, probabilmente ci sarà la svolta tanto attesa per Termini Imerese. I commissari e il ministero vigileranno sul bando e sulla solidità di tutte le aziende che parteciperanno. L’assessore Tamajo parla poco ma risolve molto. È un giovane assessore di cui la politica siciliana è orgogliosa. Lui stesso è stato uno dei promotori di questa svolta a Termini Imerese”.
Nel corso del suo intervento il presidente della Regione siciliana ha dedicato un passaggio alle vicende interne del partito e ha aperto ad un dialogo con il Terzo polo. Su Forza Italia Schifani ha chiarito: “Non sento Gianfranco Miccichè da parecchio tempo. Sino a ieri ho sentito Berlusconi e si va avanti”.
Il governatore ha liquidato così la conclusione del braccio di ferro che lo ha opposto all’ex presidente dell’Ars, che ha lasciato l’incarico di FI in Sicilia a Marcello Caruso, linea Schifani.
“Il nostro è un partito aperto con una forte area moderata e centrista”
“Forza Italia – ha aggiunto il governatore – sta preparando per il 22 aprile a Palermo un grosso evento per il rilancio del partito in Sicilia. Il nostro è un partito aperto con una forte area moderata e centrista. I 12 deputati sono stati eletti con i valori di FI e interamente hanno aderito al gruppo del partito”, ha aggiunto Schifani.
Sul futuro delle alleanze mano tesa ai centristi di Azione: “Io non avrei nulla in contrario a un dialogo con l’ala moderata del Terzo polo. Il mio governo si muove nella logica dei dati elettorali. Nel momento in cui ci sarà all’Ars una espressione del Terzo polo, la guarderò con tanto interesse”, ha aggiunto il governatore della Sicilia.
“La Sicilia trattata come un Paese sub sahariano”
“Eredito una Sicilia che negli ultimi decenni è stata trattata da Anas ma anche da Ferrovie ed altri come un Paese sub sahariano, abbandonata a sè stessa. Abbiamo assunto una posizione durissima nei confronti di Anas sullo scandalo dell’autostrada Palermo – Catania. All’inizio del mio mandato abbiamo respinto un incontro con Anas, che voleva prospettarmi tutto quello che era il progetto per la Sicilia. Ho detto no”.
Quindi l’attacco del governatore della Sicilia alla società che si occupa di infrastrutture stradali: “Vi incontro dopo che mi spiegherete come realizzerete in tempi brevi il ripristino alla normalità di quest’arteria. Ho ingaggiato un confronto e alla fine l’abbiamo spuntata. E’ cambiato l’approccio di Anas che mi ha scritto e verrà stipulato a giugno un contratto di programma che prevede un unico appalto a un unico imprenditore per terminare gli svincoli. Verranno investiti 250 milioni per arrivare a un miliardo e il cronoprogramma è molto veloce”.
Non solo. “Ho chiesto al ministro Matteo Salvini di commissariare l’Anas, non per condannarla ma per fare un controllo più efficace su questa arteria da parte della Regione – ha precisato Schifani -. Probabilmente sarò io il commissario e poi nominerò due vice commissari, un dirigente Anas e uno della Regione, per controllare i tempi del cronoprogramma Anas”.
Il governatore della Sicilia: “Sarò il persecutore della mala burocrazia”
“Non basta dare indicazioni alla burocrazia ma seguire se quelle indicazioni vengono eseguite. C’è un problema mentale della burocrazia: è sufficiente avere le carte a posto senza fare nulla dal punto di vista operativo per occupare la poltrona. Lavorerò quotidianamente per rompere questa mentalità. Anche attraverso la denuncia pubblica. Farò il persecutore della mala burocrazia e lo farò pubblicamente”, ha dichiarato il presidente della Regione siciliana.
“Ryanair da vettore low cost è diventato vettore strozzino”
Durante il convegno il governatore Schifani ha trattato anche la questione del caro-voli: “Ita e Ryanair hanno chiesto di incontrarmi. Io vi incontro, ho risposto, se voi mi anticipate che con l’incontro mi proponete un piano voli con tariffe accettabili. Non se la sono sentita”. Poi la stoccata all’altra compagnia aerea: “A Ryanair cosa dico che da vettore low cost è diventato vettore strozzino? Domani rafforzerò l’esposto all’Antitrust allegando la documentazione che prova come ancora adesso c’è un cartello e scriverò ai ministri Giorgetti e Salvini chiedendo al governo di intervenire”, ha incalzato Schifani.
“Da Ita prezzi offensivi del buon senso”
Il governatore della Sicilia grida alla scandalo: “E’ inaccettabile che una compagnia di Stato come Ita rifinanziata dal governo nazionale con 700 milioni una parte dei quali siciliani, possano realizzare questi prezzi offensivi del buon senso, dei nostri figli che vorrebbero tornare a casa, dei turisti. Un’attività di vigilanza occorre da parte del governo nazionale su questo scandalo”.
Frittitta: “Lacuna infrastrutturale”
Secondo il dirigente del dipartimento Attività produttive, Carmelo Frittitta: “In Sicilia le imprese subiscono cinque distacchi di energia all’anno rispetto a due distacchi e mezzo della media europea. Questo dà la misura della lacuna infrastrutturale, però riusciamo a supplire con le infrastrutture digitali e molte aziende ne stanno cogliendo le opportunità”.
Riolo (Irfis): “Negli ultimi tre anni le operazioni sono triplicate”
Alla tavola rotonda è intervenuta anche la presidente dell’Irfis, Iolanda Riolo: “I primi giorni all’Iirfis ho avuto la sensazione di stare in una impresa privata, il cuore pulsante però è pubblico e ho toccato con mano un lavoro egregio – ha detto Riolo -. Siamo in una fase di bilancio, posso dire che siamo al 72% di erogazione di credito sul territorio. Negli ultimi tre anni le operazioni sono triplicate: sono 18 mila con 400 milioni di affidamenti, nel 2020 erano state alle 6 mila”.