Tabella H, ecco un milione e mezzo | Gli enti e le associazioni finanziate - Live Sicilia

Tabella H, ecco un milione e mezzo | Gli enti e le associazioni finanziate

Ripartiti i fondi dell'assessorato dei Beni culturali. Spuntano soggetti impegnati nella Formazione professionale. I contributi.

PALERMO – Oltre un milione e mezzo per enti, fondazioni e associazioni. L’assessorato regionale dei Beni culturali guidato da Carlo Vermiglio, ha distribuito la propria fetta di contributi della cosiddetta “ex Tabella H”. Elenco formalmente scomparso dalle finanziarie regionali. E con esso, è sparita anche – ma non del tutto, come abbiamo visto nei giorni caldi della manovra di assestamento – la consuetudine di far ricorso a contributi “a pioggia”. Adesso, per accedere a quei fondi, i soggetti interessati devono partecipare ai bandi pubblicati dai singoli assessorati che si dividono la torta da oltre otto milioni di euro.

Come detto, ai Beni culturali è stato assegnato oltre un milione e mezzo. Il contributo maggiore, tra i cosiddetti “enti storici”, ossia quelli da anni hanno diritto a un contributo, è andato all’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari: all’ente palermitano che ha ricevuto il massimo dei punteggi, ecco 165 mila euro. A seguire poco distante, la Fondazione culturale Mandralisca: all’ente che ha sede a Cefalù vanno 159 mila euro. Un contributo a sei cifre è andato anche alla Fondazione Giuseppe Whitaker che ha sede nella splendida Villa Malfitano di Palermo: 110 mila euro. Un po’ di meno è andato invece alla Facoltà Teologica San Giovanni Evangelista di Palermo (94 mila euro). Identico contributo di 82.500 euro è andato invece alla Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella di Capo d’Orlando, alla Fondazione Ignazio Buttitta e all’Officina di Studi Medievali.

A seguire il Centro studi filologici e linguistici di Palermo con 67.100 euro di contributo, l’Istituto Gramsci siciliano con 66.550 euro, il Centro studi Pio la Torre con 66 mila euro, la Fondazione Giovanni e Francesca Falcone con 61.100 euro, la Fondazione Sciascia di Racalmuto con 47 mila euro, l’Istituto internazionale del Papiro di Siracusa con 42.300 euro.

Assai più bassi gli altri contributi: 23.500 euro andranno al Centro studi giuridici e sociali Cesare Terranova, 22 mila sia al Centro culturale Pier Paolo Pasolini che all’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici, 18.800 euro alla Fondazione Gaetano Costa, 16 mila euro al Centro studi Feliciano Rossitto, 14.100 euro al Centro nazionale studi Pirandelliani di Agrigento e all’Istituto europeo di etnologia Oikos di Barcella Pozzo di gotto, diecimila euro all’Arci Sicilia e appena 4 mila euro all’Istituto siciliano studi politici ed economici.

Questi enti si dividono la fetta più grande del contributo complessivo: quasi 1,3 milioni sugli oltre 1,5 milioni totali. La parte restante è andata a enti comunque meritevoli, sebbene non in possesso di requisiti tali da tradursi in una “priorità” dei contributi. Ma anche in questo caso, c’è qualche robusto stanziamento. All’associazione “Il pozzo di Giacobbe” di Aragona, paese da anni feudo politico sia della vicepresidente della Regione Mariella Lo Bello che della sua segretaria particolare Mariagrazia Brandara, ad esempio, sono andati oltre 91 mila euro. Un fatto curioso, visto che la stessa associazione è tra quelle incluse anche nella graduatoria provvisoria dell’Avviso 8, che destina i finanziamenti per i corsi di Formazione professionale. Una curiosità proprio perché, tra i requisiti necessari per accedere al bando della “ex Tabella H”, gli enti dovevano dimostrare di non ricevere finanziamenti regionali sotto qualsiasi forma. Tra gli altri enti, “non storici” ma ugualmente meritevoli, ecco la Fondazione Verga di Catania a cui andranno 62.505 euro e l’associazione Arte Axa di Alcamo che invece riceverà 58.633 euro.

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