Tabella H, i buoni propositi: |"Ora cambiamo la legge" - Live Sicilia

Tabella H, i buoni propositi: |”Ora cambiamo la legge”

Diversi parlamentari, critici sull'ennesima spartizione di finanziamenti a pioggia, chiedono che si chiuda per sempre questo capitolo. Maggio (Pd): "Ho già avanzato una proposta di modifica per cambiare il sistema". Forzese (Drs): "Abolire tutto e rivedere i criteri di assegnazione dei contributi regionali".

I commenti dei deputati
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PALERMO –  E il giorno dopo fioccano le recriminazioni sulla ex Tabella H. Dopo l’ennesimo mercanteggiare andato in scena all’Ars per inserire associazioni e fondazioni nell’elenco dei finanziamenti a pioggia previsti dalla Finanziaria, diversi deputati si fanno sentire per chiedere che si chiuda per sempre questo capitolo. Ribadendo perplessità già espresse in Aula.

“Mi auguro che questa sia l’ultima volta che si decidono finanziamenti a pioggia per la ex Tabella H, che abbiamo votato solo per non danneggiare gli enti meritevoli”, dice la parlamentare regionale del Pd Mariella Maggio. “Proprio per evitare il rischio di sprechi e clientele – aggiunge – il 28 marzo avevo presentato un disegno di legge che prevede di introdurre criteri oggettivi per il finanziamento degli enti. Nel corso del dibattito sulla manovra economica, poi, ho chiesto al governo di verificare, prima dell’elargizione dei contributi, l’esistenza e l’attività degli enti a cui destinare le risorse. “Il presidente Crocetta ha annunciato di voler superare questa situazione – conclude Maggio – all’Ars c’è già un testo pronto, che attende solo di essere discusso e approvato”. Parla anche il capogruppo Pd a Sala d’Ercole, Baldo Gucciardi: “Dopo avere approvato la finanziaria, è indispensabile aprire una fase nuova e riformare la Regione che è diventata un ‘mammut’, un pachiderma che rischia di rallentare qualunque slancio produttivo”, dice.

Contro questo sistema si pronuncia anche il gruppo dei Democratici e riformisti. Il neo presidente regionale dei Drs, Marco Forzese, ha parlato della finanziaria regionale appena approvata definendola “una legge frutto di un percorso squallido che non ha prodotto nessuna differenza rispetto al governo procedente quanto alla tabella H, che rimane frutto mercanteggiamento e di privilegi per clientes, o per le misure che, invano, aspettano le imprese e le categorie produttive della Sicilia. “Noi Drs – ricorda Marco Forzese – abbiamo votato contro la tabella H e pretendiamo che si faccia subito una legge che la abolisca e riveda criteri e controlli per gli enti che beneficiano di contributi regionali”. Dal canto suo il capogruppo Drs all’Assemblea regionale siciliana, Giuseppe Picciolo, sottolinea come “I Democratici riformisti per la Sicilia siano i veri “grillini” della maggioranza che, rimanendo fedeli al patto con il presidente Rosario Crocetta, stimoleranno il governo nel processo di risanamento della regione”.

E se Vincenzo Figuccia del Pds Mpa plaude al ripristino delle somme per le onlus che assistono i malati temrinali di cancro, dal Pdl si solleva un altro caso. “Ciechi e ipovedenti penalizzati da Governo e Maggioranza per garantire associazioni, enti e organismi amici degli amici”, dice il vicecapogruppo del PdL all’Ars, Marco Falcone, sul contenuto della Tabella H. “Mai, come in questa Finanziaria – ha aggiunto – si era assistito a tanta spregiudicatezza da parte di chi ha tolto a chi merita per dare a chi garantisce pacchetti elettorali”. “Aver decurtato ai ciechi e agl’ipovedenti circa il 40% – ha concluso Falcone – cioè un milione e seicentomila euro in meno per rimpolpare altre voci, è stata sicuramente un’azione poco edificante per la quale porrò in essere tutte le iniziative possibili per correggerla”.

Soddisfatto invece il capogruppod el Cantiere Popolare Toto Cordaro: “Esprimiamo soddisfazione per l’approvazione del bilancio e della finanziaria regionale. Il Cantiere popolare, coerentenente con il proprio ruolo di opposizione costruttiva e responsabile, in una delicata congiuntura economica e sociale, ha dato il proprio contributo, soprattutto per quello che riguarda la posizione dei precari e il rigore nel contenimento e nella razionalizzazione dei costi. In ogni caso – aggiunge Cordaro – il nostro voto di astensione guarda piu’ al bicchiere mezzo pieno che al bicchiere mezzo vuoto”.

 


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