Gli Uffici della presidenza dell'Assemblea hanno "bocciato" una serie di norme contenute nella Finanziaria ter presentata dal governo. Anche per questo motivo di ferma la Commissione bilancio: appuntamento a domani.

L'articolo 7 della Finanziaria-ter prevedeva l'equiparazione degli stipendi tra dipendenti regionali e quelli del parlamento. Gli uffici della presidenza hanno cassato quella norma perché improponibile. Ed è già scontro tra governo e Assemblea.

All'Assemblea regionale siciliana sta andando in scena un piccolo giallo. Secondo voci di Palazzo, il segretario generale avrebbe presentato domanda di pensionamento. Il presidente dell'Ars smentisce, ma intanto salta fuori anche una data: l'addio sarebbe fissato per il primo agosto. Con lui, andranno in pensione anche altri burocrati.

Una denuncia presentata da Pietro Galluccio, uno degli "stabilizzati" dei gruppi parlamentari, punta l'indice contro la mancanza di trasparenza: "Se i dati riportati sul sito dell'Ars sono corretti, lo stipendio netto annuale del Segretario Generale non può essere superiore a 218 mila euro, ben al di sotto delle somme circolate in questi giorni".

Nemmeno ieri la "manovra" è giunta all'Ars. A Sala d'Ercole, però, è andato il governatore per parlare della spesa dei Fondi comunitari. "Salta" in un primo momento l'incontro con Raciti e gli altri big democratici. Che si è svolto in serata. Partito e presidente adesso più vicini. Venerdì un nuovo incontro. Ma alle riforme più importanti bisognerà lavorare insieme. LA DIRETTA DELLA GIORNATA DI IERI.

Dopo l'affondo del presidente dell'Ars Ardizzone  non si è fatta attendere la replica del presidente della Regione Rosario Crocetta.  "Entro stasera - ha detto il governatore -  definiamo la manovra correttiva e domani, come previsto, la depositeremo all'Ars".

di ACCURSIO SABELLA - Il presidente dell'Ars affonda: "Il governatore aveva assicurato che il testo sarebbe arrivato entro la fine della scorsa settimana. Ma ancora oggi non si è visto. Il lupo perde il pelo ma non il vizio...".

E' iniziata da pochi minuti in Commissione bilancio l'audizione del Presidente delle Sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei Conti per la Regione siciliana Maurizio Graffeo. Tema dell'incontro con i deputati le "problematiche legate all'andamento della contabilità regionale nell'esercizio finanziario 2014".

Per i sindacati, la divulgazione di quella notizia è solo un "goffo e scadente tentativo di sopire le polemiche scoppiate in questi giorni relativamente agli stipendi d'oro del personale dell'Ars. A Palazzo dei Normanni si applichi la legge sulla trasparenza".

Arrivano i tagli anche all'Assemblea regionale. Il presidente Ardizzone annuncia la fissazione del tetto di 240 mila euro per i burocrati e la pubblicazione dello stipendio del Segretario generale Di Bella. E riduzioni per il personale dell'Ars.

I vertici dell'Assemblea hanno proposto un limite di 240 mila euro alle  retribuzioni. Ma chi al momento supera quella cifra, come nel caso del Segretario generale Di Bella, manterrà intatta la busta paga per un altro anno, per poi accedere a una mega-pensione. Tagli in vista invece per gli altri dipendenti.

Accesa polemica in Aula tra i grillini e il presidente dell'Ars. Lo scontro si consuma su una proposta del M5S, che, alla fine, ha reso noti i nomi di chi ha votato a favore e contro.

La replica del presidente dell'Ars, con una nota.

DI ACCURSIO SABELLA E CHIARA BILLITTERI Per i precari di Emergenza Palermo cambia tutto: la soglia di 20 mila euro non riguarderà il reddito familiare, ma quello individuale. Nella notte in commissione arriva una nota del presidente dell'Ars: "Inammissibile l'emendamento di Cracolici che fissa il limite di 200 mila euro lordi agli stipendi dell'Assemblea". E nel testo ecco qualche residuo di Tabella H.