Ardizzone: "Con Crocetta siamo alle solite | All'Ars non c'è ancora traccia della manovra" - Live Sicilia

Ardizzone: “Con Crocetta siamo alle solite | All’Ars non c’è ancora traccia della manovra”

di ACCURSIO SABELLA - Il presidente dell'Ars affonda: "Il governatore aveva assicurato che il testo sarebbe arrivato entro la fine della scorsa settimana. Ma ancora oggi non si è visto. Il lupo perde il pelo ma non il vizio...".

La Finanziaria
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PALERMO – “Di questa manovra finanziaria non c’è traccia”. Il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone stavolta appare preoccupato. “Da giorni leggo sui giornali annunci, cifre, buoni propositi. Il fatti sono altri: a Palazzo dei Normanni ancora la Finanziaria non è arrivata. E questo non è un bel segnale”. Anche perché, spiega il vertice dell’Assemblea regionale, dopo la conferenza dei capigruppo di qualche giorno fa, il presidente della Regione Crocetta si era impegnato a portare il testo all’Ars “già ieri – insiste Ardizzone – e invece ancora oggi non abbiamo visto nulla. E di contro, leggiamo ogni giorno di un testo che si modifica in continuazione. Che cambia di ora in ora”.

E il ritardo potrebbe essere il segnale di una difficoltà, di un ulteriore rallentamento. “Temo – dice infatti Ardizzone – che tempi possano dilatarsi ulteriormente. E sarebbe molto pericoloso per i siciliani. Non vorremmo che alla fine l’Ars fosse incalzata dagli slogan e dai proclami. O magari, dalle scadenze del giudizio di parifica o da quanto censurato dalla Corte dei Conti. Non vorremo, insomma, che il governo, come al solito, ci chiedesse di lavoare in fretta, finendo poi, come è già accaduto in passato, per produrre un ‘obbrobrio’”.

Un allarme, quello di Ardizzone, che era stato lanciato in passato più volte dallo stesso presidente dell’Ars. Al limite dello “scontro istituzionale” col governatore Crocetta. Che fino ai giorni scorsi ha auspicato che il parlamento procedesse velocemente con la discussione e l’approvazione delle leggi. Senza far perdere tempo al governo. “Vorrei ricordare – puntualizza però Ardizzone – che è l’Ars ad approvare il bilancio della Regione. Non è il governo regionale a decidere sul bilancio dell’Ars”. Un riferimento, probabilmente, all’intenzione manifestata dal governatore di introdurre nuovi tagli al bilancio dell’Assemblea. Ma al di là degli annunci, come detto, ancora di manovra non cì’è traccia.

“Questa è l’ennesima prova – prosegue Ardizzone – che, nonostante i buoni propositi, il lupo perde il pelo ma non il vizio. Crocetta ha detto che il testo sarebbe arrivato già entro la scorsa settimana. L’Ars ha il dovere di esaminare gli atti contabili in maniera attenta e scrupolosa. Non si può andare avanti così. L’Assemblea, con i suoi uffici, è spesso corsa ai ripari, mettendo una pezza sulle lacune dei testi presentati dal governo. Spero almeno che gli atti, quando arriveranno, sebbene già in ritardo, siano completi delle relazioni tecniche. E che gli assessori garantiscano la presenza nelle commissioni di riferimento. Intato – continua Ardizzone – la commissione bilancio non può ancora iniziare a lavorare. A questo punto auspico che almeno domani il presidente della Regione sia puntuale alle 16 in Aula per riferire sullo stato d’avanzamento della spesa dei Fondi comunitari”.

E anche dalla commissione bilancio, in effetti, arrivano segnali di preoccupazione. “Adesso basta – ha detto il vicepresidente Vincenzo Vinciullo – non abbiamo bisogno di proclami, ma di atti concreti. Se il governo dice di approvare la manovra e non la porta, noi non possiamo operare. Non vorremmo che tra qualche giorno il presidente Crocetta accusasse la Commissione di avere affamato il popolo siciliano. Se il governo si decide a depositare la manovra, già da domani siamo in condizione di lavorare, anche cambiando l’ordine del giorno. Resta il fatto – conclude Vinciullo – che questi ritardi sono insopportabili, intollerabili, e soprattutto preoccupanti dopo quello che ha segnalato il presidente della Sezione di controllo della Corte dei conti”.


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