Il deputato commenta la Circolare del Direttore del Fondo.

Il ricorso della Procura generale contro i due ex deputati è inammissibile

Le parole dell'ex onorevole del Pd dopo l'assoluzione in appello.

Tangenti, la sentenza in appello è ribaltata. Parla uno dei protagonisti.

In primo grado la condanna per gli ex deputati era stata pesante

Revocati i domiciliari, per il deputato divieto di dimora a Palermo. In passato niente sospensione.

Le indagini sono partite dalle dichiarazioni dell'ingegnere Piergiorgio Ingrassia, arrestato assieme a Gaspare Vitrano, ex deputato regionale del Pd già condannato a sette anni per lo stesso reato. Pesante anche la pena inflitta al nipote di Bonomo.

Il reato contestato all'ex deputato regionale Gaspare Vitrano è stato riqualificato da concussione in "induzione indebita a dare o promettere utilità”. Niente risarcimento danni per le parti civili.

I tre hanno risposto ai pm fornendo le loro spiegazioni che hanno convinto i magistrati

L'ingegnere palermitano che ha smascherato il presunto giro di tangenti negli affari del fotovoltaico punta il dito in aula, a Palermo, contro l'ex deputato regionale.

Modificata in udienza, l'imputazione per Gaspare Vitrano, ex deputato regionale fermato mentre intascava una mazzetta da un imprenditore del fotovoltaico, accusato di concussione davanti alla terza sezione del Tribunale di Palermo. Contestata anche la concussione ai danni di Ingrassia.

“Mai preso mazzette”: Mario Bonomo (qui nella foto con Gaspare Vitrano) si difende davanti ai magistrati che lo hanno interrogato. Una versione che, secondo i pubblici ministeri, cozza con quella del nipote Marco Sammatrice. I due si contraddirebbero.

Un clima di pressioni con un solo obiettivo: velocizzare le pratiche del fotovoltaico targate Gaspare Vitrano e Mario Bonomo. Due funzionari regionali hanno ricostruito le "visite" degli ex deputati all'assessorato regionale all'Energia.

Gaspare Vitrano (nella foto), accusato di avere intascato una tangente da un imprenditore, resta deputato regionale fino alla fine della legislatura prima del voto del 28 ottobre. La sezione civile della corte d'appello di Palermo ha infatti respinto il ricorso di Salvino Pantuso.

Si difende il deputato regionale Gaspare Vitrano (nella foto) sotto processo per avere intascato una presunta mazzetta da dieci mila euro. A denunciarlo è stato un imprenditore.