Il tecnico rosanero nel match contro il Chievo si gioca la permanenza sulla panchina dopo un'esperienza di oltre due anni. Dal ritorno di Maresca dall'inizio al reintegro di Quaison, passando per una difesa a quattro: l'uomo dei miracoli tenta l'ultima magia.

Dal rapporto simile a quello tra un padre e un figlio ai calci e al successivo ultimatum: Zamparini e Iachini ai ferri corti, solo un successo col Chievo può tenere in vita un matrimonio che domenica raggiungerà le 88 gare ufficiali. Altrimenti spazio a un cavallo di ritorno, al netto di novità comunque possibili.

ESCLUSIVA LIVESICILIASPORT - Il patron rosanero, nel day after della sconfitta interna contro l'Empoli, ammette che il suo allenatore salverà la panchina solo in caso di vittoria al 'Barbera' contro il Chievo. In caso contrario, potrebbe arrivare l'esonero.

Una nottata di riflessioni e pensieri avrebbe rinviato ogni decisione sul futuro del tecnico al match contro i veneti, in programma domenica al "Barbera". In quell'occasione l'artefice del ritorno dei rosa in massima serie si giocherà tutto.

Dopo la sconfitta contro il Napoli, il tecnico analizza il momento dei rosanero alla vigilia dell'impegno contro l'Empoli. Un match di fondamentale importanza alla luce dei concetti recentemente espressi dal patron Zamparini.

Dopo la lavata di capo ricevuta dal presidente nella giornata di venerdì, il tecnico del Palermo sta pensando a qualche nuovo inserimento in vista del match-salvezza contro i toscani. L'ex Brugman scalpita, ma non è il solo.

La sconfitta di Napoli e le parole del numero uno del club di viale del Fante rischiano di incrinare un rapporto che pareva essersi ricucito dopo i quattro punti con Bologna e Inter. La sfida all'Empoli, così come nella passata stagione, può rappresentare uno spartiacque nella dialettica tra patron e tecnico.

Il patron non lesina critiche al suo tecnico dopo la sconfitta contro il Napoli: "Se un allenatore parte già sconfitto è meglio che non si presenti in campo". E su Vazquez ribadisce: "Ho avuto due richieste da grandi club".

Il patron rosanero garantisce che il capitano proseguirà il proprio rapporto con il club di viale del Fante. Poi elogia l'Inter, prossima avversaria del Palermo, e alla stella argentina consiglia un futuro lontano dal club bianconero.

Il portiere e capitano rosanero fa il punto della situazione dopo il successo ottenuto a Bologna. Poi affronta il capitolo dedicato al contratto in scadenza a giugno: "Se non dovessimo trovare un accordo, so che non verrei considerato un traditore".

La settimana di lavoro a casa di Zamparini porta bene ai rosanero, come peraltro già accaduto nella passata stagione. Il portiere si conferma punto di riferimento per la squadra dentro e fuori dal campo. Capitolo rinnovo: è il momento di passare dalle parole ai fatti.

Il patron rosanero scommette nuovamente sull'allenatore di Ascoli Piceno. Una chiacchierata ha permesso a entrambi di analizzare il momento della squadra e di individuare le criticità di un gruppo alla ricerca di fiducia dopo quattro sconfitte consecutive.

Dalle parole del patron, che ha blindato il proprio tecnico anche per la gara contro il Bologna, a quelle dei veterani Rigoni e Maresca, vogliosi di riprendersi la squadra sulle spalle. La settimana che precede il ritiro in Friuli porta una ventata di serenità per preparare al meglio il ritorno in campionato.

Il presidente del Palermo, intervenuto ai microfoni di GR Parlamento, ribadisce la sua piena fiducia nei confronti del tecnico marchigiano, il quale resterà sulla panchina rosanero anche in caso di mancata vittoria alla ripresa del campionato.

Zero vittorie, un pareggio e quattro sconfitte, per il misero bottino di un punto in cinque match. Errori difensivi e difficoltà a costruire gioco a completare il quadro. Contro la Roma i rosa mettono a nudo tutte le insicurezze di una squadra in cerca di fiducia. La prima rete di Gilardino il segnale positivo da cui ripartire.