L'ex presidente della Provincia di Palermo: "Non mi ricandido". Poi, si toglie qualche sassolino: "Questo esecutivo non ha concluso nulla. Al governatore non interessa un partito autonomista. E ha sbagliato a non valorizzare Leanza. Micciché? Un passionale, ma oggi è vulnerabile. I Grillini? I siciliani sono troppo seri per votarli".

Il neo assessore alla Funzione Pubblica e alle Autonomie locali Nicola Vernuccio racconta la sua amicizia con Francesco Musotto e gli obiettivi da raggiungere fino alla fine del suo incarico, la cui data di scadenza è fissata tra meno di 60 giorni.

Quello di Francesco Musotto non sarà l'unico addio all'Mpa. E' imminente, infatti, quello di Carmelo Lo Monte pronto a passare a Idv e di Paolo Ruggirello (già transitato a Mps, a dire il vero) in procinto di aderire alla nuova formazione moderata lanciata da Pdl e Pid. E tra gli scontenti c'è anche Lino Leanza, corteggiato sia dal Pdl che dall'Udc.

Quello di Francesco Musotto non sarà l'unico addio all'Mpa. E' imminente, infatti, quello di Carmelo Lo Monte pronto a passare a Idv e di Paolo Ruggirello (già transitato a Mps, a dire il vero) in procinto di aderire alla nuova formazione moderata lanciata da Pdl e Pid. E tra gli scontenti c'è anche Lino Leanza, corteggiato sia dal Pdl che dall'Udc.

Per mettere fine a una legislatura che ormai sembra non avere più nulla da dire, serve più della metà dell'Assemblea. E se i parlamentari di Udc e Cantiere popolare-Pid sono pronti a dimettersi in blocco, e il vicepresidente dell'Ars Formica rilancia: "Da due anni dico che dobbiamo dimetterci", è più scettico il capogruppo di Grande Sud Titti Bufardeci: "Non credo serva a molto".

Per mettere fine a una legislatura che ormai sembra non avere più nulla da dire, serve più della metà dell'Assemblea. E se i parlamentari di Udc e Cantiere popolare-Pid sono pronti a dimettersi in blocco, e il vicepresidente dell'Ars Formica rilancia: "Da due anni dico che dobbiamo dimetterci", è più scettico il capogruppo di Grande Sud Titti Bufardeci: "Non credo serva a molto".

“Sorprende la dichiarazione di Francesco Musotto. Neppur il tempo di lasciare l’Mpa di cui è stato capogruppo, oltre che convinto sostenitore di Lombardo, e già lo troviamo iscritto al partito dei disfattisti”. A dichiararlo è Nicola D’Agostino, neo capogruppo dell’Mpa. “Non gli è stato mai chiesto – ha aggiunto – di rinunciare alla sua dignità, […]

“Sorprende la dichiarazione di Francesco Musotto. Neppur il tempo di lasciare l’Mpa di cui è stato capogruppo, oltre che convinto sostenitore di Lombardo, e già lo troviamo iscritto al partito dei disfattisti”. A dichiararlo è Nicola D’Agostino, neo capogruppo dell’Mpa. “Non gli è stato mai chiesto – ha aggiunto – di rinunciare alla sua dignità, […]

L'Mpa è stato capace di raddoppiare il consenso a Palermo rispetto al 2007, quando il movimento di Lombardo si attestò al 3,86%, raccogliendo 13.500 voti. Dopo cinque anni, quei voti sono diventati 20.867. Numeri che crescono se si considerano le liste che hanno appoggiato la candidatura di Aricò a Palermo. Ma alle regionali con chi andrà l'Mpa?

L'Mpa è stato capace di raddoppiare il consenso a Palermo rispetto al 2007, quando il movimento di Lombardo si attestò al 3,86%, raccogliendo 13.500 voti. Dopo cinque anni, quei voti sono diventati 20.867. Numeri che crescono se si considerano le liste che hanno appoggiato la candidatura di Aricò a Palermo. Ma alle regionali con chi andrà l'Mpa?

"Sono d'accordo con Casini che ha dato un giudizio pessimo sul mio governo, perché lui ha sostenuto quello precedente portando a casa il bottino”. Con queste parole il presidente della Regione Raffaele Lombardo ha risposto al leader dell'Udc che in una conferenza stampa a Palermo a sostegno di Massimo Costa, aveva definito “negativo il giudizio sull'esecutivo regionale”.

Spunta, a sorpresa, Francesco Musotto. Il capogruppo all'Ars degli autonomisti ha fatto infatti capolino alla conferenza stampa di Massimo Costa. O meglio dire, di Pierferdinando Casini, giunto a Palermo per sostenere il giovane candidato.

Con un ordine del giorno approvato stasera, il governo è autorizzato a promulgare i documenti contabili senza le parti impugnate dal Commissario. Mantenuto il mutuo da 558 milioni grazie all'approvazione di un nuovo disegno di legge. Tutto il resto, confluirà in altri due ddl che verranno discussi non prima del 9 maggio. Intanto, saltano oltre ai contributo per enti e Fondazioni, anche gli interventi sul Fotovoltaico e sulla Serit, l’abolizione dell’Agenzia per l’impiego e la stabilizzazione nei comuni.

Con un ordine del giorno approvato stasera, il governo è autorizzato a promulgare i documenti contabili senza le parti impugnate dal Commissario. Mantenuto il mutuo da 558 milioni grazie all'approvazione di un nuovo disegno di legge. Tutto il resto, confluirà in altri due ddl che verranno discussi non prima del 9 maggio. Intanto, saltano oltre ai contributo per enti e Fondazioni, anche gli interventi sul Fotovoltaico e sulla Serit, l’abolizione dell’Agenzia per l’impiego e la stabilizzazione nei comuni.

Si fanno sempre più insistenti le voci di elezioni anticipate per il governo regionale. Anche il vicesegretario nazionale del Pd, Enrico Letta, le giudica ormai inevitabili.