Passa indenne al vaglio del commissario dello Stato la legge per il pagamento dei debiti con le Pubbliche amministrazioni. Tra le norme, l'anticipo per la società che riscuote le imposte in Sicilia.

La Lista Musumeci ha votato no al mega-mutuo, al contrario di Forza Italia, Ncd e Cantiere popolare. L'ultimo candidato alla presidenza: "Dobbiamo chiarirci le idee o rischiamo di apparire ambigui. Gli uomini di Cuffaro e Alfano sono al fianco di Crocetta". Falcone: "Nessun ostruzionismo, ma questo governo non ci piace". D'Asero: "Abbiamo migliorato quella legge".

Dopo l'approvazione a Sala d'Ercole, la Regione accenderà il mega-mutuo con la Cassa depositi e prestiti. "Servirà a dare ossigeno alle imprese siciliane" ha commentato il presidente Crocetta. Ma la fetta più grossa andrà alle aziende con una sede legale fuori dall'Isola. E intanto, le aliquote di Irpef e Irap rimangono altissime.

"Apprezziamo il senso di responsabilità che ieri ha caratterizzato i lavori d'aula"

Il presidente della Regione torna anche sull'ok al ddl salvaimprese: "L'opposizione si fa in modo responsabile perché quando ci sono in gioco gli interessi del popolo siciliano non c'è né maggioranza né opposizione".

A Sala d'Ercole approda il "dl pagamenti". Il governo accenderà un mutuo che, compresi gli interessi, costerà ai siciliani quasi 2 miliardi. Centrodestra e grillini all'attacco: "Non esiste l'elenco delle aziende creditrici: si tratta di grandi multinazionali. Così condanneremo cittadini e imprese a pagare tasse altissime per trent'anni".

L'elenco dei Comuni che beneficeranno del ddl "salvaimprese" e l'ammontare dello stanziamento che spetta a ciascuno di questi per ripianare i propri debiti nei confronti dei fornitori.

La Regione ha acceso un mutuo trentennale da 953 milioni per poter pagare i debiti ai fornitori. Oltre seicento milioni andranno alle Asp. Ma molti deputati accusano: "Il governo non vuole darci l'elenco delle ditte che riceveranno i soldi".