I dipendenti della società partecipata rischiano il licenziamento. E occupano la sede.

Il segretario generale del sindacato Asia: "Risorse sprecate, ne pagano le conseguenze i lavoratori".

Le società di Fiumefreddo e Ingroia al centro delle polemiche. Ecco i numeri delle partecipate.

I sindacati: "I dipendenti dovevano occuparsi delle buste paga. Ma l'azienda si rivolge ad altri".

Dopo l'ultima tegola per il segretario generale, il governatore non ha battuto ciglio. E con gli alleati ha fatto il punto sul sottogoverno.

La sua nomina aveva scatenato le polemiche. "Serve un manager a tempo pieno".

I 145 dipendenti delle aziende in liquidazione passeranno alla mega-partecipata. Che si occuperà di tutto: dalle pulizie all'assistenza tecnica.

Crocetta doveva chiuderle. Ma danno ancora lavoro a 7 mila persone. Il cui destino dipende da chi risponde solo al governatore.

Crocetta e i suoi cari. Vincenzo Lo Re lascerà Spi e guiderà la mega-società. All'Esa, dodicesimo incarico di fila per Calanna.

Crocetta doveva chiuedere le società partecipate. O almeno ridurre le spese delle aziende mangiasoldi. E invece, altro che spending review. Nella spa più grossa di Sicilia aumentano le uscite per alberghi, esperti e avvocati. Tra questi ultimi, Claudio Alongi, il marito di Patrizia Monterosso, fa la parte del leone.

Il via libera grazie a un decreto firmato dal ragioniere generale a interim Giovanni Bologna. Col provvedimento vengono impegnati in bilancio 107,179 milioni.

Sit-in di fronte all'assessorato all'Economia. I dipendenti chiedono certezze alla luce delle dichiarazioni del presidente Crocetta che ha parlato di nuovi possibili licenziamenti.

Il Tribunale di Palermo obbliga la società regionale Sas, che ha inglobato la vecchia Partecipata, ad assumere e a pagare nove mensilità arretrate ad alcuni ex interinali che in quei mesi erano rimasti a casa. Tra arretrati e spese legali, un "danno" da 300 mila euro. E potrebbe essere solo l'inizio.

L'attuale direttore generale della Resais ricoprirà l'incarico “ad interim”. La società, nata dalla fusione di tre aziende regionali, è una delle più grosse partecipate della Regione con circa duemila dipendenti.

I sindacati: "Da oltre due anni i lavoratori sono transitati dalla vecchia società alla Sas. Ma ancora non è stato erogato il trattamento di fine rapporto. Eppure quelle somme dovrebbero essere stare già accantonate. Che fine hanno fatto?".