L'ex assessore all'attacco di Mariella Lo Bello: "Bugie, nomine illegittime e un sistema da tutelare".

Rigettata l'opposizione dei legali del dirigente generale Francesco Nicosia che aveva presentato querela.

"Si disegna un nuovo progetto di crescita per la raffineria di Gela".

Nel 2010 il parlamentare era stato sollevato dall'incarico di direttore generale dell'Asi di Enna. Sul quotidiano "La Sicilia", le accuse all'ex assessore e all'attuale presidente dell'Irsap che si sono anche costituiti parte civile.

L’ex assessore regionale alle attività produttive della giunta Lombardo, prende il posto del gelese Carmelo Turco.

Il tribunale del lavoro di Agrigento ha dato ragione ad Antonino Casesa, licenziato su disposizione del commissario liquidatore del disciolto consorzio, Alfonso Cicero. Per il dipendente previsto il reintegro immediato, mentre l'Istituto regionale per le attività produttive, oltre coprire le spese legali, dovrà sborsare un ingente risarcimento nei confronti di Casesa.

L'ex assessore regionale alle Attività produttive si è detto soddisfatto dell'incarico. Insieme a lui sono stati nominati Carlo Ticozzi Valerio, Mario Mirarchi, Benito Benedini (presidente), Donatella Treu, Marcella Panucci, Maria Carmela Colaiacovo, Luigi Abete, Antonio Bulgheroni, Alessandro Spada e Mario D'Urso.

La scelta di Raffaele Lombardo di preferire Luciana Giammanco all'ex segretario particolare di Venturi fu una delle cause del polemico abbandono della giunta da parte del rappresentante di Confindustria.

Nella riunione del 22 ottobre, l'esecutivo ha dato l'ok definitivo a tutti i verbali del 2012. La segretaria di giunta Nicoletti: "Niente di strano: i resoconti vengono approvati sempre per 'blocchi'". Ma gli ex assessori Venturi e Vecchio attaccano: "Mai visti quei verbali".

Sul mensile "S" due reportage descrivono la nuova geografia del potere siciliano. A Caltanissetta, la Confindustria riesce a proporre per la seconda volta di fila un "proprio" assessore alle Attività produttive. Da Gela, invece, è partita l'ascesa (tra tante luci e qualche ombra) del nuovo governatore. Ecco il racconto dei suoi fedelissimi e dei grandi accusatori.

La dirigente era stata nominata nell'estate scorsa commissario straordinario dell'Istituto nel quale dovranno fondersi le Asi in liquidazione. La sua designazione aveva innescato uno scontro tra l'ex governatore Lombardo e l'allora assessore alle Attività produttive Venturi.

La dirigente avrebbe manifestato la sua intenzione di fare "un passo indietro", e rimettere le decisioni sulla guida dell'Istituto al nuovo governo. La sua nomina, voluta da Raffaele Lombardo, aveva portato alle dimissioni dell'assessore alle Attività produttive Marco Venturi.

La scelta del dirigente era stata contestata dall'ex assessore Venturi: avrebbe contraddetto la legge "blocca-nomine" e le norme sulla dirigenza. Ma gli avvocati di Palazzo d'Orleans hanno confermato la bontà "formale" di quell'incarico.

Nei giorni scorsi era scoppiata la polemica tra l'ex assessore e il nuovo commissario dell'Irsap: l'ente aveva dimenticato di presentare due ricorsi contro aziende in odor di mafia. "La bella notizia di oggi - ha detto Venturi - si aggiunge ad altre 'vittorie' della gestione commissariale di Alfonso Cicero".

Il governatore uscente si racconta una intervista-fiume comparsa sul suo blog e attacca il suo ex assessore alle Attività produttive: "Ciò che ha fatto è indegno". Individua nello stop ai termovalorizzatori l'origine della rottura con la coalizione che lo ha portato a palazzo d'Orleans, poi indica la strada per il suo nuovo partito: "Dovrà fondersi con Fli, Mps e Grande Sud. L'obiettivo è l'autodeterminazione della Sicilia. Miccichè? Siamo stati tante volte in disaccordo, ma ora ha rotto con i partiti nazionali".