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Taglio del contributo regionale |A rischio il trasporto pubblico

Istituzioni e sindacati preoccupati per il taglio di 24 milioni annunciato dal governo regionale.

CATANIA – Tagli ai contributi al trasporto locale e città a rischio paralisi. Preoccupa e molto la possibilità, paventata dal governo regionale, di ridurre consistentemente il contributo regionale al Tpl: 24 milioni in totale su un settore che già soffre. Specialmente a Catania. Da qui l’allarme lanciato non solo dall’amministrazione comunale, ma anche dalla organizzazioni sindacali. “Temiamo che questo taglio possa compromettere il rilancio dell’Amt” – afferma in una nota il sindaco Bianco commentando la notizia del taglio di circa 24 milioni di euro previsto dall’emendamento presentato dal Governo regionale alla legge di stabilità all’ordine del giorno dell’Ars. “Non siamo ancora in grado –aggiunge – di calcolare l’esatta ricaduta sul bilancio dell’Amt del taglio regionale, ma appare chiaro che la riduzione sarà considerevole e peserà in maniera rilevante sul budget dell’azienda vanificando gli sforzi che si stanno facendo per assicurare un aumento della produttività e al contempo una premialità per i lavoratori”.

Stesse preoccupazioni espresse dai sindacati, in particolare la FAISA-CISAL il cui segretario regionale, Aldo Moschella, in un comunicato, evidenza le possibili ricadute negative del taglio sui contributi. “Purtroppo – sottolinea Moschella – il nostro presidente Musumeci, pare abbia dimenticato che il TPL è un servizio sociale della collettività pari a sanità ed istruzione, ma a palazzo d’Orleans questo poco importa, non hanno minimamente ipotizzato cosa potrebbe accadere alle varie aziende, alle porte di una messa a gara delle tratte, già pressate da mille problematiche, tra l’altro garantiscono servizi indispensabili in situazioni critiche dove le spese superano di gran lunga i ricavi, questo fa parte al diritto della mobilità”.

Si chiede quali scenari si aprirebbero con una decurtazione così consistente di fondi, Moschella, proprio in un momento in cui sembrava che l’azienda di trasporto catanese stesse rimettendosi in carreggiata.  “L’Azienda Metropolitana Trasporti Catania Spa – aggiunge Moschella – deve improvvisamente rallentare la sua avanzata, mentre Azienda Siciliana Trasporti che ad oggi non ha la struttura di comando completata. Noi come organizzazione sindacale non staremo a guardare, e nelle possibilità insieme a tutte le OO.SS. chiederemo una convocazione a livello Regionale prima di attivarci con le procedure di sciopero che investiranno inequivocabilmente tutta la Sicilia”.

 

 


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