TARANTO – Dopo il via libera da parte della procura i periti tecnici incaricati dalla direzione lavori pubblici del Comune di Taranto hanno effettuato il primo sopralluogo all’interno dello stadio Erasmo Iacovone dichiarato inagibile dopo l’incendio del 3 settembre scorso dopo la gara Taranto-Foggia (campionato di serie C) e quello della mattina successiva sempre nella zona della curva sud.
Il rogo
Accompagnati dall’assessore ai lavori pubblici Cosimo Ciraci e dai funzionari della direzione, i periti hanno valutato l’entità dei danni subiti (il rogo era scoppiato a causa di un fumogeno lanciato da supporters del Foggia su rotoli di gomma destinati alla pista di atletica del vicino campo-scuola, accatastati sotto la curva dei tifosi ospiti), con lo scopo di definire le attività necessarie per restituire all’impianto l’agibilità ora temporaneamente indisponibile.
La road-map
“Nelle prossime 48 ore – ha riferito Ciraci – avremo maggiori elementi per valutare come procedere, posto che il nostro obiettivo imprescindibile è far tornare al più presto il Taranto nella sua casa. Un’ipotesi allo studio dei tecnici è isolare la curva sud, bypassando anche i vari impianti, per intenderci antincendio e videosorveglianza su tutti, in modo tale da ottenere almeno un’agibilità parziale della struttura, che consenta la ripresa del campionato”.
La gara di lunedì scorso Taranto-Messina è stata rinviata a data da destinarsi, il prossimo impegno casalingo dei rossoblu è l’1 ottobre con il Cerignola.