Tari e Rifiuti speciali| "Doppia tassazione ingiusta" - Live Sicilia

Tari e Rifiuti speciali| “Doppia tassazione ingiusta”

Nunzio Reina, presidente di Confartigianato Palermo

"Chi paga già per smaltire i rifiuti speciali - dice Nunzio Reina - non può subire una doppia tassazione". Partite già decine di richieste di esenzione totale da parte delle imprese.

Confartigianato apre "Sportello Ambiente"
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PALERMO – Una doppia tassazione per lo smaltimento dei rifiuti. È quanto contestato da Confartigianato Palermo, che dopo la battaglia contro il Sistri (risolta positivamente per le imprese con meno di dieci dipendenti) mette a disposizione uno “sportello ambiente” dedicato a tutti gli iscritti. Attraverso la convenzione professionale con l’avvocato Fabrizio Macchiarella, tutte le imprese potranno ricevere informazioni e chiarimenti dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 13, presso la sede dell’associazione in via Emerico Amari.

La doppia tassazione è rappresentata da Tari e rifiuti speciali. Nonostante la normativa sia ormai chiara da anni, non viene considerato il fatto che le imprese che producono rifiuti speciali non possono essere sottoposte anche al pagamento della Tari.

Basti pensare che la Direzione tributaria del Ministero delle Finanze, con una sua nota del 2014, invitava i comuni ad una efficace applicazione della norma “al fine di evitare l’insorgere di un inutile e defatigante contenzioso”. Grazie a Confartigianato Palermo sono già state presentate diverse istanze di esenzione totale per lo scorso anno e si sta procedendo a quelle per il 2016. Inoltre sono stati presentati i ricorsi alla commissione tributaria per il recupero di quanto indebitamente pagato negli anni precedenti.

“Si tratta di un ulteriore macigno per chi a Palermo fa impresa – dice il presidente di Confartigianato provinciale, Nunzio Reina – che ha come unico obiettivo quello di scoraggiare chi lavora onestamente. Chi paga già per smaltire i rifiuti speciali non può subire una doppia tassazione, visto che si tratta di un aumento di centinaia di euro per un servizio che non esiste e che è già dura fronteggiare una crisi economica che provoca quotidianamente la chiusura di decine di attività”.


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