CATANIA – “Non affossate Catania, i disastri finanziari del Comune non gravino ancora su cittadini ed imprese”. A poche ore dalla riunione del Consiglio Comunale arriva un nuovo appello dell’Associazione Commercianti di Catania ai consiglieri comunali al fine di scongiurare l’aumento della tariffa di sosta previsto dal contratto con Sostare. “Il dissesto finanziario del Comune di Catania – afferma Giovanni Saguto presidente dell’associazione commercianti di Catania – è anche il frutto delle politiche devastanti degli ultimi vent’anni e viene ora scaricato su cittadini ed imprese anche attraverso l’aumento delle tariffe di sosta, così’ come le deleterie scelte imprenditoriali degli anni passati fatti dalla Sostare. Il Comune di Catania con questo nuovo contratto si libera di alcuni costi e li trasferisce ai cittadini. Infatti il controllo dei varchi in ZTL, in via Etnea e a S. Giovanni Li Cuti non sarà più remunerato a parte dal Comune alla Sostare, mentre diminuirà la quota spettante alla società per il servizio di verbalizzazione: concause che contribuirebbero a determinare l’aumento. Insomma l’amministrazione Bianco fa pagare tutto ciò ai cittadini. Il Consiglio Comunale si dissoci da queste logiche, non contribuisca ad affossare la città, non sia fatto questo regalo ai 13 centri commerciali dove la sosta è gratuita”.
La delibera inerente il contratto con Sostare viene contesta anche sotto il profilo della legittimità dell’atto anche alla luce di una recente sentenza del Consiglio di Stato. “Innanzitutto è indispensabile rilevare– sostiene Francesco Sorbello vice direttore provinciale di Confcommercio – che l’aumento del 20 % proposto non è giustificabile con un allineamento ISTAT così come vorrebbe far credere qualcuno. Non si tiene in considerazione che da tre anni siamo in deflazione, condizione che permarrà nel futuro tanto che si considera un gran traguardo l’aumento dell’inflazione del 2%. E poi l’aumento ISTAT mica lo avrebbe ordinato il medico. La verità è sempre la stessa: il dissesto finanzio del Comune e la discutibile gestione degli anni passati vengono scaricati sui cittadini. Poi c’è da dire che la delibera presenta tratti di illegittimità, per difetto d’istruttoria e manifesta illogicità. Essa è sconnessa dal Piano del Traffico approvato dal Coniglio Comunale nel 2013, né sono proposti nuovi studi atti a dimostrare l’utilità dell’aumento per migliorare il sistema della mobilità. Nel piano del traffico, infatti, si afferma che occorrono interventi simultanei e coordinati per centrare l’obiettivo di una mobilità sostenibile (tra essi razionalizzazione e potenziamento del trasporto pubblico, isole ambientali; gestione della sosta, riequilibrio tra mezzo pubblico e privato), senza penalizzare in maniera generalizzata il trasporto privato. Un provvedimento che, inoltre, manifesta tutta la sua illogicità nella misura in cui continua a mantenere l’agevolazione tariffaria giornaliera, quelle che alimentano i flussi veicolari sistematici verso aree servite dal servizio pubblico e che non favoriscono, invece, la rotazione dell’utilizzo degli stalli determinando, anzi, una ridotta offerta di sosta. In tal senso si è espresso recentemente anche il Consiglio di Stato. Insomma l’amministrazione Bianco è riuscita a partorire un atto difforme anche rispetto ad una recente pronuncia del Consiglio di Stato. Un altro bel traguardo di Bianco e company!”