Tasse per l'assistenza ai disabili | Pioggia di critiche a Crocetta - Live Sicilia

Tasse per l’assistenza ai disabili | Pioggia di critiche a Crocetta

Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio

Confcommercio e Cgil contro la decisione del governo di reperire da Irpef e Irap le somme necessarie

Regione
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PALERMO – “Lo stop al taglio dei tributi Irpef e Irap per reperire fondi da destinare all’assistenza ai disabili – dice Patrizia Di Dio, presidente Confcommercio Palermo – è un nuovo attacco a chi in Sicilia fa impresa con coscienza e correttezza, un’altra scelta miope del governo Crocetta che decide di far pagare dazio sempre e soltanto all’unica parte produttiva della società piuttosto che andare a guardare in casa propria andando ad eliminare privilegi, vitalizi e trattamenti inusitati e smantellare carrozzoni pubblici che servono unicamente a foraggiare posti di sottogoverno. Sulla questione disabili – sottolinea Di Dio – il governo Crocetta si è approcciato in modo inadeguato nella forma e nella sostanza suscitando una indignazione generale, è intervenuto tardivamente quando è scoppiato il “caso” mediatico. Tutti i disabili – precisa Patrizia Di Dio – hanno diritti inalienabili e in un Paese civile non si mantengono le tasse alte alle imprese per far fronte all’assistenza ai disabili che deve avere un canale di finanziamento a prescindere da quanto si riscuote attraverso Irap e Irpef. Il governo Crocetta guardi ai costi esorbitanti della macchina regionale invece di muovere un attacco alle imprese e agli imprenditori siciliani e comunque gli imprenditori siciliani trarranno le dovute conseguenze di questi cinque anni di malgoverno”, conclude la presidente di Confcommercio Palermo.

E contro la decisione del governo anche la Cgil: ““Prima di pensare di tenere alte Irap e addizionale Irpef per finanziare il fondo per i disabili, il Presidente della Regione dovrebbe fare un mea culpa, visto che il suo governo non è stato in grado di mettere a regime la spesa ordinaria per i servizi socio assistenziali, né di fare una seria programmazione degli interventi” lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro. Come esempio, il segretario generale della Cgil Sicilia porta la spesa per il 2016 del fondo nazionale per la non autosufficienza, 32 milioni di euro ai quali si aggiungono 5 milioni di provenienza regionale “ancora al palo perché la pianificazione non è stata inviata ”. “Anche la spesa sociale dei distretti socio- sanitari- aggiunge- registra continui ritardi, tant’è che di alcuni di essi abbiamo in passato chiesto il commissariamento”. “Il diritto alle cure e all’assistenza è un diritto costituzionale – afferma Pagliaro- che va garantito a tutti, soprattutto a chi è più in difficoltà. Troppe volte – aggiunge- abbiamo però ascoltato annunci, senza che si partisse da una seria autocritica rispetto alle proprie mancanze. Per affrontare la tematica della disabilità servono certo risorse- specifica- efficienza amministrativa e soprattutto una seria programmazione degli interventi, che preveda anche rendicontazioni e contrattualizzazione dei soggetti impegnati (anche familiari) come fanno regioni che vengono richiamate a modello come la Toscana”. Per la Cgil, in ogni caso “mantenere l’aggravio sulle tasse oltre il periodo previsto per risanare i conti della sanità, non è misura condivisibile”.


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