"Tasse universitarie non dovute" | Ok al rimborso per 1300 studenti - Live Sicilia

“Tasse universitarie non dovute” | Ok al rimborso per 1300 studenti

La segreteria studenti dell'Università di Palermo (Foto d'archivio)

Accolto il ricorso presentato da quattro associazioni studentesche.

PALERMO – “Il Consiglio di Stato ha accolto l’istanza cautelare con la quale si richiedeva l’immediato rimborso delle tasse universitarie a 1.300 studenti (idonei e vincitori di borsa di studio) della Università degli Studi di Palermo”. E’ quanto si legge in una nota dell’avvocato Francesco Leone che ha rappresentato nel giudizio amministrativo gli studenti ricorrenti. “Una vittoria che dà ragione agli studenti, in una battaglia iniziata diversi mesi fa – prosegue l’avvocato Leone -. Oggi, con questa importante pronuncia, viene resa giustizia ai ricorrenti ed alle loro famiglie, non sempre nella possibilità di sborsare migliaia di euro per gli studi”.

La nota delle associazioni studentesche. “A seguito del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, depositato in data 12 ottobre 2015, dagli avvocati Francesco Leone e Simona Fell per conto delle associazioni studentesche RUN Palermo, Vivere Ateneo, UniAttiva ed NRG, il Consiglio di Stato si è espresso accogliendo l’istanza cautelare di sospensiva delle delibere n. 50 e 51 del 2015, ammettendo tutti i ricorrenti a presentare richiesta di esonero e rinviando l’esame nel merito del ricorso al competente Presidente della Regione Sicilia. Il ricorso, avverso le delibere del consiglio di amministrazione n. 50 e 51 del 2015, consentirà immediatamente, ai circa 1300 studenti ricorrenti che hanno sottoscritto il ricorso, di presentare richiesta di rimborso di quanto illegittimamente riscosso dall’Università di Palermo. Gli studenti dovranno ricevere 219 euro, relativi alla sola tassa di iscrizione, per l’anno accademico 2014/2015, mentre per l’anno accademico 2015/2016 la cifra varia da 220 a 730 euro, in quanto comprensiva anche dei contributi universitari. Bisogna sottolineare che gli studenti in questione sono gli stessi che l’art. 34 della nostra costituzione definisce meritevoli e privi di mezzi, ed ai quali viene riconosciuto il diritto di raggiungere i più alti gradi degli studi. Gli stessi studenti che, secondo il Consiglio di Stato, hanno subito un danno grave e possibilmente irreparabile, poiché trovandosi nell’impossibilità economica di corrispondere quanto richiesto hanno rinunciato al proseguimento degli studi universitari”.

“Consiglio di Stato – continuano le associazioni studentesche – che ha dato un indirizzo chiaro, non accogliendo quanto disposto nella relazione presentata dall’Università di Palermo e rilevando che il ricorso non è privo di elementi di fumus boni juris. Sezione del Consiglio di Stato che si esprime rilevando i presupposti di diritto affinché l’Amministrazione adotti gli atti necessari al rimborso di quanto corrisposto in virtù della delibera n. 53/2014, parzialmente annullata dal TAR Sicilia con Sentenza n.275/2015 e mai ottemperata dall’Università degli studi di Palermo con la connessa delibera n. 50 del 2015, e ammettendo tutti i ricorrenti a presentare richiesta di esonero, ai sensi dell’art.9 del d.lgs n. 68/2012, dalla tassa di iscrizione al MIUR e dai contributi universitari previsti dalla delibera impugnata n.51 del 2015. Adesso non resta che attendere che siano i competenti organi regionali a pronunciarsi nel merito annullando le delibere in oggetto. Quella in atto è una palese violazione delle norme poste a tutela del diritto allo studio e non possiamo che attendere fiduciosi l’esito finale del ricorso. Ci auguriamo che l’accoglimento del ricorso sarà esteso a tutti gli studenti idonei o vincitori di borsa di studio e non solo ai ricorrenti”.

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