Teatri, lavoratori esasperati| I sindacati: “Rischio disordini” - Live Sicilia

Teatri, lavoratori esasperati| I sindacati: “Rischio disordini”

Cresce l’attesa per l’approvazione della manovra finanziaria che andrà in aula oggi pomeriggio. Sit-in di protesta dei lavoratori del Massimo Bellini e dello Stabile.

Sit in davanti alla prefettura
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CATANIA. Teatri: situazione esplosiva. Sindacati e lavoratori si sono dati appuntamento sotto la prefettura per ribadire con forza la necessità di approvare subito la finanziaria regionale. Il provvedimento dovrebbe arrivare in aula questo pomeriggio, ma le paure sono tante. In ballo ci sono le spettanze arretrate dei lavoratori del Bellini, quattro, e il futuro dei teatri catanesi. I fondi previsti per il fiore all’occhiello della città etnea sono di per sé “insufficienti” a programmare le attività e confermare gli impegni artistici in calendario. La finanziaria prevede, infatti, uno stanziamento di sette milioni a fronte dei “diciotto necessari” secondo le stime dei sindacati.

Se il Bellini piange, lo Stabile non ride. La manovra prevede un milione di euro, una somma che potrebbe non bastare per coprire il reale fabbisogno dell’ente. La nuova legge di riordino delle attività teatrali, infatti, pende come una spada di Damocle sul futuro dell’ente nella misura in cui il raggiungimento di una serie di obiettivi in termini di giornate lavorative per accedere al contributo. Insomma, Catania è una polveriera pronta ad esplodere come ammette il sindacalista della Cisl Antonio D’Amico: “Si paventa un serio pericolo di ordine pubblico”. “Se venti lavoratori saliti sul tetto del San Giorgi hanno bloccato il centro storico per tre giorni, secondo voi cosa possono fare trecento lavoratori senza stipendi da quattro mesi?” ammonisce D’Amico. A fronte di questa possibilità, infatti, i sindacalisti hanno chiesto un incontro al Prefetto, anche se la vera partita si gioca all’Ars. “Crocetta ha detto che si sente in piazza con i lavoratori, stia in aula invece ad approvare la finanziaria con la sua maggioranza responsabilizzata dal voto degli elettori” ammonisce il segretario provinciale della Cgil, Giacomo Rota.

 

 


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