CATANIA – Si chiude oggi, ufficialmente, la vicenda dei precari storici del teatro lirico Vincenzo Bellini. Era il 28 dicembre scorso quando il Presidente della Regione Nello Musumeci insieme all’Assessore al Turismo e Spettacolo Manlio Messina annunciavano, nel Foyer dell’Ente Lirico, l’avvio dell’iter burocratico per la stabilizzazione. Oggi, in 32, hanno firmato.
“Oggi è stato compiuto un atto di giustizia – ha detto Musumeci – Dopo quasi trent’anni, il governo regionale ha messo fine ad una situazione di incertezza e fragilità lavorativa che andava avanti da troppo tempo. Abbiamo fatto il nostro dovere. Avevamo preso questo impegno già nel 2019 e oggi, grazie agli sforzi dell’assessore Messina, di tutta la giunta e del commissario dell’ente, possiamo gioire per questo risultato concreto in linea con il percorso che dovrà mirare in tempi brevi ad integrare la pianta organica del Teatro Massimo Bellini, condizione necessaria per promuovere il suo rilancio nazionale e internazionale. In questi quattro anni abbiamo stabilizzato oltre 9 mila precari in vari settori della pubblica amministrazione e continueremo a farlo laddove sarà possibile”.
Qualche giorno fa la firma sui contratti e oggi il giuramento verso la Pubblica Amministrazione all’interno del Bellini che chiude una vicenda, quella dei precari, lunga 32 anni. “Oggi una giornata di festa – sono le prime parole dell’assessore Messina – un impegno mantenuto e i quasi trent’anni di dipendenza del teatro nel precariato viene sanata”.
Per tutti, sono 32 i precari che oggi hanno prestato giuramento, un momento emozionante racchiuso nelle parole di Fina Reitano, lavoratrice stagionale al Bellini e prossima alla pensione. “Certo per me arriva tardi è quasi tempo di pensare alla mia nuova vita da pensionata – dice – ma sono contenta, contentissima, per i tanti giovani ai quali si aprono le porte di un futuro lavorativo dignitoso”. I contratti di stabilizzazione in totale sono 32, 5 orchestrali, 5 coristi e il resto personale tecnico/amministrativo.