"Teatro Garibaldi| L'assessore ha le idee confuse" - Live Sicilia

“Teatro Garibaldi| L’assessore ha le idee confuse”

Il capogruppo Ncd Anello (nella foto): “L'assessore alla Cultura ha le idee un po’ confuse sulla nostra città, su cosa voglia dire governare, progettare, pensare un percorso culturale in favore di una città come Palermo".

PALERMO – “La situazione del teatro Garibaldi è già stata oggetto di una mia interrogazione lo scorso anno, ma non è bastato a risolvere una situazione vergognosa. Il sindaco non lo sa fare e gli assessori sono peggio di lui”. A dirlo in una nota è il capogruppo Ncd al consiglio comunale di Palermo Alessandro Anello.

“L’assessore alla Cultura ha le idee un po’ confuse sulla nostra città, su cosa voglia dire governare, progettare, pensare un percorso culturale in favore di una città come Palermo. Diciamo che ha un visione un po’ parziale. Da una parte revoca l’uso del Teatro Garibaldi all’Associazione teatro Garibaldi, consentendo alla stessa comunque di restarvi dentro, e poi dall’altro ne finanzia le attività con una determina ad hoc nella confusione delle festività natalizie. Da una parte, proclamando trasparenza e par condicio, produce un bando per le attività natalizie aperto a tutti, fatto di confusi cavilli burocratici, apparenti paletti amministrativi, muri di gomma alzati da burocrati e commissioni, e dall’altro, direttamente e senza nessun paletto, ne’ procedura ad evidenza pubblica, finanzia l’Associazione Teatro Garibaldi per un progetto da realizzare nello stesso Teatro che invece qualche giorno prima gli sarebbe stato “revocato” in previsione di un fantomatico bando di cui nessuno ancora oggi sa niente. Il teatro gli è stato revocato e poi gli viene finanziato direttamente per la sua unicità un progetto da realizzare “in quel teatro” che non ha nemmeno le autorizzazioni necessarie allo svolgimento di attività aperte al pubblico?E perché tutti gli altri artisti e operatori invece, per poter realizzare i loro progetti in città, devono stare alle “regole” concorrendo a un bando, quando contemporaneamente negli stessi giorni, nello stesso momento, lo stesso assessore, con gli stessi uffici ma senza le stesse regole e senza lo stesso bando, finanzia liberamente ciò che vuole?”.

 

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