Teatro Massimo, presentato il programma della nuova stagione - Live Sicilia

Teatro Massimo, presentato il programma della nuova stagione

Si inizierà a novembre con I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini

PALERMO – Il presidente della Fondazione Teatro Massimo e sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, e il sovrintendente e direttore artistico Marco Betta con il direttore musicale Omer Meir Wellber e il direttore del Corpo di ballo Jean-Sébastien Colau, hanno presentato il programma della stagione 2023-2024. La stagione di opere e balletti sarà inaugurata il 22 novembre, quella di concerti già il 15 novembre.

Ad inaugurare il programma il 22 novembre 2023 sarà il nuovo e visionario allestimento de I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini, diretto da Omer Meir Wellber con la regia del coreografo e regista israeliano Idan Cohen che impegnerà l’Orchestra, il Coro e il Corpo di ballo del Teatro.

“È un connubio di musica e danza reso possibile dalla direzione musicale di Omer Meir Wellber”, dice il regista. “Ho immaginato di ambientare l’opera in un museo tassidermico distopico disegnato magistralmente dalle scene di Riccardo Massironi e dai costumi di Edoardo Russo.

Lagalla: “Grande stagione all’insegna dello spettacolo”

“Quella presentata dal Teatro Massimo è una nuova, grande stagione all’insegna dello spettacolo e dei racconti rimasti nella storia dell’Opera – dice il sindaco di Palermo e presidente del consiglio di indirizzo della Fondazione, Roberto Lagalla – L’auspicio è che la nuova stagione prosegua sulla scia del riconosciuto successo di quella precedente. L’apprezzamento degli ultimi mesi da parte del pubblico, e per questo ringrazio l’impegno del sovrintendente Marco Betta e di tutte le maestranze, ci conferma quanto bene abbia fatto questa amministrazione comunale nel puntare i suoi sforzi sul rilancio del Teatro e delle sue risorse umane, facendo del Massimo una realtà con i conti in ordine e sempre più in rapporto con la città. L’ulteriore obiettivo è quello di ampliare questo rapporto tra la città e il suo Teatro. Esempi come quello avvenuto a Danisinni alcune settimane fa dimostrano quanto possa essere importante e formativo fare in modo che siano il Teatro e la bellezza dell’arte e della cultura ad andare nei quartieri della città”.

Betta: “Nuova stagione un grande viaggio”

“La nuova stagione del Teatro Massimo è un grande viaggio che si confronta e si interroga sul presente attraverso le visioni, i sogni e le emozioni dei grandi capolavori dell’opera, della danza e della musica orchestrale – aggiunge il sovrintendente e direttore artistico Marco Betta. In questo cammino non mancheremo di celebrare la figura di Giacomo Puccini a cento anni dalla scomparsa. Siamo usciti dalla crisi grazie al presidente, sindaco prof. Roberto Lagalla, che ha attivato percorsi virtuosi importanti per la ripresa della vita dell’Istituzione, e grazie all’impegno e alla passione di tutti i lavoratori del Teatro.
Ringrazio il comune di Palermo, la città Metropolitana, il Ministero della Cultura e la Regione Siciliana che hanno garantito il loro impegno e il loro sostegno e ringrazio gli sponsor privati. La nuova stagione del Teatro Massimo cerca di interpretare le sfide di un presente sempre più complesso: lavoriamo come in una forma di rampicante a una stagione parallela di teatro sociale, per la città, nella città, cercando di costruire un teatro che abbracci il territorio, perché l’arte, il teatro, la danza, la musica sono un respiro dell’anima”.

Wellber: “Creato una nuova stagione di grande energia”

“Sono molto felice e onorato di presentare la nuova stagione del Teatro Massimo di Palermo – dice il direttore musicale Omer Meir Wellber -. Abbiamo cercato di creare una stagione di grande energia, collegando il programma sinfonico alle opere e ai balletti, e inaugurando con un capolavoro “siciliano” come I Capuleti e i Montecchi di Bellini. Una produzione molto originale con la regia del coreografo Idan Cohen che coinvolgerà anche il Corpo di ballo su cui il Teatro sta facendo negli ultimi anni un grande investimento. Sarà una stagione molto creativa segnata da grandi estremi, proprio come nella vicenda dei Capuleti e Montecchi. Con la stagione sinfonica facciamo un grande salto in avanti rispetto alla qualità dei direttori e dei programmi che richiederanno un grande impegno all’orchestra. Una delle proposte più importanti della stagione è certamente “Tristano e Isotta” di Wagner, un’opera molto difficile e complicata che richiede un grande impegno a ogni teatro al mondo, e così sarà anche per noi.
Ma è anche uno dei momenti più importanti nella storia della musica. E sono veramente felice perché a cantare Isotta a Palermo sarà l’interprete più importante di questo ruolo nella storia dell’opera degli ultimi trent’anni, Nina Stemme, che canterà da noi la sua ultima Isotta, prima di abbandonare il ruolo. Sono certo che sarà un momento molto emozionante ma anche una grande occasione di richiamo per i turisti internazionali”.

Dopo l’inaugurazione la stagione, prosegue, dal 15 al 23 dicembre 2023, con il Corpo di ballo della Fondazione e con una nuova creazione, Biancaneve, danzata sulle note del celebre Concerto n.
2 e della Rapsodia su un tema di Paganini di Rachmaninoff, rendendo così omaggio al grande compositore in occasione dei 150 anni dalla nascita. Le coreografie originali sono firmate dal direttore del Corpo di Ballo Jean-Sébastien Colau e da Vincenzo Veneruso che rinnovano il loro sodalizio dopo il successo de Lo Schiaccianoci della scorsa stagione. Biancaneve è un balletto classico, narrativo, che ripercorre e in parte riscrive la fiaba dei Fratelli Grimm, Biancaneve e i sette nani, sostituendo il personaggio idealizzato del principe azzurro con il più terreno cacciatore, che invece di strappare il cuore di Biancaneve, come ordinato dalla matrigna, lo conquista e ne è ricambiato. Sul podio Danila Grassi, che torna a dirigere l’Orchestra del Teatro Massimo per un balletto dopo Zorba il greco. Le scenografie, costruite nei laboratori del Teatro Massimo sono di Apolonia Polona Loborec; i costumi di Cécile Flamand.

Colau: “Concluderemo con un balletto legato alla violenza sulle donne”

“Concluderemo in settembre la stagione 2022/23 con un balletto ‘Anna’ legato al tema drammatico della violenza sulle donne – dice Jean-Sébastien Colau, direttore del Corpo di ballo del Teatro Massimo – e forse è per questo che ho voluto voltare pagina e proporre per la stagione 23-24 drammaturgie più positive e sognanti, legate al mondo delle fiabe. Ho scelto tre balletti che impegneranno i Tersicorei con tecniche di danza diverse: Biancaneve, la coreografia che firmo insieme a Vincenzo Veneruso, sarà un balletto classico piuttosto tradizionale, ‘punte e tutù’, con l’immancabile intervento comico dei sette piccoli minatori; Cendrillon del coreografo Thierry Malandain, è un balletto contemporaneo estremamente poetico, danzato dalle più grandi compagnie al mondo con un successo straordinario; e per l’ultima coreografia, Peter Pan, ho chiesto a due giovani talentuosi coreografi, Sasha Riva e Simone Repele, di creare per noi un balletto contemporaneo molto vicino al Teatro-danza. Una stagione di fiabe per sognare insieme al pubblico”.


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