Teatro Stabile, il presidente lascia| Si dimette Nino Milazzo - Live Sicilia

Teatro Stabile, il presidente lascia| Si dimette Nino Milazzo

Il giornalista catanese, 85 anni, ha rassegnato le sue dimissioni dal ruolo di presidente del Consiglio di amministrazione ieri pomeriggio nel corso dell’assemblea dei soci. Nino Milazzo lascia l’incarico a distanza di due anni dal suo insediamento. LA NOTA UFFICIALE

CATANIA – Nino Milazzo lascia la direzione del teatro Stabile di Catania. Il giornalista catanese ha rassegnato le sue dimissioni irrevocabili dal ruolo di presidente del Consiglio di amministrazione ieri pomeriggio nel corso dell’assemblea dei soci svoltasi nei locali de ‘Le Ciminiere’. Una notizia arrivata da pochi minuti e giunta proprio all’indomani della presentazione della nuova stagione teatrale 2015/16. Si tratterebbe di una decisione sofferta ma al contempo necessaria che Milazzo avrebbe più serenamente valutato dopo aver chiuso parte della vertenza che ha riguardato l’ente e i suoi lavoratori.

Solo Due giorni fa l’ex presidente, nel corso dell’inaugurazione della nuova programmazione, aveva accennato al periodo difficile attraversato e agli sforzi compiuti per sbloccare la complicata vicenda del teatro catanese. Milazzo assumeva l’incarico di presidente due anni fa. Il mandato aveva una durata di quattro anni. Le dichiarazioni rilasciate ieri da Nino Milazzo ai nostri microfoni a seguito della conferenza stampa. “Nella mia carriera sono sempre stato stimato e rispettato, in questa circostanza non è stato così. Pazienza, io con spirito di servizio ho continuato a rimanere al mio posto perché non volevo assolutamente lasciare questo teatro nelle mani di nessuno. La gestione del teatro Stabile è sempre avvenuta secondo i principi di correttezza e trasparenza. Ho risposto puntualmente a tutte le contestazioni dimostrandone l’infondatezza. Ho anche provveduto a formulare un codice etico per questo ente, ed è la prima volta che un teatro siciliano si doti di uno strumento simile. Chiederò all’assemblea dei soci del Cda di istituire un comitato di garanti, vale a dire che il presidio etico del Cda è perseverante e libero da condizioni esterne”.


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