Tegola umbra su Pd-M5S | E il centrodestra festeggia - Live Sicilia

Tegola umbra su Pd-M5S | E il centrodestra festeggia

La via di alleanze locali giallorosse si fa più stretta e impervia anche in Sicilia. Ecco perché.

La tegola dell’Umbria, per quanto attesa, è arrivata. E si abbatte sui piani di alleanza giallorossa in chiave locale. La batosta presa dal Pd e soprattutto dai 5 Stelle (i dem hanno sostanzialmente tenuto, i grillini sono crollati) fa barcollare le ipotesi di replicare l’alleanza che ha dato vita al Conte bis sui territori. «L’esperimento non ha funzionato», ha ammesso una nota del M5S. I malpancisti che non hanno gioito per l’alleanza col Pd si sono ringalluzziti nel Movimento. E quei mal di pancia in Sicilia non mancano. “È stata una mossa affrettata”, ha commentato la pratica umbra su La7 il grillino Ignazio Corrao, ad esempio. Adesso la via dei patti locali con il Pd, caldeggiata dai vertici nazionali dei dem, si fa sempre più stretta e impervia. Ovviamente anche in Sicilia, dove l’anno prossimo si voterà per una tornata di amministrative che coinvolgerà anche due capoluoghi di provincia, Agrigento ed Enna. E dove già si era cominciato ad accarezzare l’idea di patti civici contro le destre che coinvolgessero i partiti del Conte bis. Ma ora questa prospettiva si fa più complicata. E questo proprio mentre dall’altra parte il centrodestra si rinsalda. L’ufficio politico di Forza Italia la settimana scorsa ha cassato ogni ipotesi di alleanze diverse da quelle del centrodestra tradizionale. E la sortita di Gianfranco Micciché che sul Mattino ha prospettato l’idea di un partito del Sud non ha raccolto grandi entusiasmi tra i forzisti, anzi. Lo stesso Micciché oggi ha fatto retromarcia dicendo di non voler lasciare Forza Italia. Inoltre, Italia viva avrà bisogno di tempo per riuscire, se mai ci riuscirà, a traghettare dalla sua parte pezzi di moderati di centrodestra. E così, per il centrosinistra la coperta torna a essere cortissima.

Forse non è stata una buona idea testare un’alleanza già in sé discutibile e discussa proprio in una regione dove la destra ha stravinto tutte le recenti elezioni (anche alle ultime Europee la Lega aveva volato in Umbria e il governo delle città è passato da un pezzo a quella parte politica), dove peraltro si scontava il peso di uno scandalo fresco, dove la sconfitta era l’esito più probabile. Ma ormai la frittata umbra è fatta. E i piani del Pd probabilmente andranno rivisti. Mentre nel centrodestra si gongola: il successo di Tesei, commenta Nello Musumeci, “consolida il desiderio di cambiamento dei cittadini italiani, che prima o poi saranno chiamati al voto e potranno, finalmente, scegliere a chi affidare la responsabilità di governare la Nazione”.

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