CATANIA – L’aria è tesa in Consiglio comunale. In attesa del voto sulla delibera relativa alla rimodulazione del Piano di riequilibrio, che dovrebbe avvenire stasera in seduta di prosecuzione (quindi basteranno 18 presenti), tra le fila dell’opposizione scoppia una piccola guerra interna, per il voto di ieri sera, positivo, sulla rinegoziazione dei mutui. Il consigliere del gruppo Misto e tra i più accesi animatori della minoranza, Manlio Messina, non ha gradito la presenza in aula di due colleghi del gruppo Grande Catania, che avrebbe fatto portare a casa al sindaco Bianco un importante risultato. “La disAmministrazione Bianco ottiene di spalmare in 30 anni 400 milioni di debiti comunali – si legge in un comunicato – questo risultato il sindaco Bianco, che come al solito piuttosto che pagare preferisce far ricadere sulle spalle delle future generazioni i mutui, lo ha ottenuto questa sera in Consiglio Comunale grazie all’opposizione, si fa per dire, dei consiglieri comunali di Grande Catania”.
Il riferimento chiaro è ad Andrea Barresi e Vincenzo Parisi che,” non solo hanno consentito alla maggioranza di raggiungere il numero legale – continua il rappresentante di Fratelli d’Italia – ma hanno votato favorevoli all’immediata esecuzione della rinegoziazione dei mutui. Altro che opposizione, questa è connivenza”.
Accuse che respinge Vincenzo Parisi, presidente della Commissione al Bilancio. “Non accetto lezioni da chi ha cambiato casacca parecchie volte in questo consiglio comunale o da chi pensa che la politica si faccia solo per opportunità personale o scelte di comodo – afferma. I catanesi hanno bisogno di risposte e non di critiche distruttive. Sulla seduta legata alla rinegoziazione dei Mutui, la mia posizione è stata frutto di un opportunità che viene concessa normalmente a tutte le città in pre-dissesto- come la nostra- e che permette di rinegoziare i mutui nel tempo, liberando risorse annuali da poter destinare alle fasce deboli della città ed a progetti utili per la collettivita’. In qualità di presidente della commissione al Bilancio – aggiunge – ho preso una posizione strumentale perché fortemente convinto della bontà dell’atto. I miei colleghi di “Grande Catania”, Anastasi e Castiglione, invece, hanno optato per una scelta piu’ politica uscendo dall’aula prima del voto. Pertanto invito il collega Manlio Messina ad iniziare a preparare emendamenti che inseriscano queste nuove risolte nell’assestamento di bilancio di Giugno. Non si può fare politica di opposizione facendo solo mancare sistematicamente il numero legale perché si tratta di costi enormi che pesano sulle spalle dei cittadini”.
Alla replica si aggiunge anche il neo capogruppo di Grande Catania, Sebastiano Anastasi. “Le dichiarazioni del consigliere Messina mi rammaricano – afferma. Qui mi sembra che si sia voluto trasformare un normale caso d’aula. Il nostro gruppo si è trovato più volte in posizioni diverse, pur rimanendo uniti. Io sono uscito dall’aula, ma siamo rientrati quando abbiamo visto che il numero legale era stato raggiunto, e ho votato contrario. Non condivido la politica dell’Aventino – prosegue – che non può essere l’unica strategia dell’opposizione, oltre al fatto che alla lunga ha dei costi e non fa altro che ricompattare la maggioranza. Comunque – conclude – prendiamo atto delle parole del collega”.