PALERMO – Scoppia la polemica sulla tensostruttura. L’assessorato alle Attività produttive ha infatti impegnato 200mila euro per l’acquisto, mediante gara, di una tensostruttura di tre metri per quaranta da piazzare, almeno per il momento, alla Fiera del Mediterraneo. Si tratta di una struttura issata mediante tiranti che potrà accogliere fino a 500 persone.
“Vorremmo capire a cosa serve una struttura da 200mila euro – attacca il capogruppo di Pdl-Forza Italia Giulio Tantillo -ho presentato un’interrogazione per avere chiarimenti, è qualcosa che non va fatto e per cui serve anche il piano per la sicurezza. Daremo battaglia a costo di impugnare la spesa, diffidiamo gli uffici dall’andare avanti: non possiamo chiedere ai palermitani, che pagano le tasse, di spendere così i loro soldi”.
“E’ una struttura che parte da una base d’asta, ci sarà una gara per il ribasso – replica l’assessore alle Attività produttive Marco Di Marco – questa struttura non è solo un costo ma anche una voce di ricavo, sarà infatti concessa a pagamento. In base alle richieste degli anni passati, riteniamo che l’investimento si possa ripagare in due anni. I padiglioni della Fiera non hanno l’agibilità e non sono a norma e il costo per riattivare il padiglione 20 supera i sei milioni di euro. Rispondiamo alle esigenze degli operatori che ci chiedono un’area per le manifestazioni rivitalizzando l’area. E’ una struttura temporanea che potrà essere collocata in altri spazi, magari anche per altro, e sarà a norma come è normale che sia: c’è una commissione sulla sicurezza ad hoc. Non facciamo nulla di particolare”.
La struttura prevista è modulare e nell’ambito di manifestazioni private potrà essere ampliata, sezionata o divisa in stand. L’area sarà separata dal resto della Fiera con un ingresso da piazza Generale Cascino, evitando però che i fruitori possano accedere al resto dell’area. “La struttura potrà rispondere a queste mini-fiere richieste dagli artigiani – continua l’assessore – abbiamo prelevato i soldi dal fondo di riserva a fine anno e la richiesta di uno spazio simile è arrivata anche da partiti che chiedevano aree per i comizi”.
“Desta sconcerto e delusione l’inattesa, quanto inopportuna iniziativa dell’assessore Di Marco di voler piazzare un tendone all’interno della Fiera, proprio nell’area ex giostre dove l’Ottava Circoscrizione, approvando una mozione a firma del consigliere Maurizio Alesi, si era determinata per il ripristino dell’originaria villetta, abbattendo quelle orribili barriere architettoniche costituite dai muri perimetrali della Piazza Cascino. E’ stata presentata anche una raccolta di firme da un comitato cittadino e dai commercianti della zona. Sto chiedendo incontri a mezza Giunta dal mese di agosto 2013 e, invece di accettare un confronto si risponde con un atto d’arroganza imponendo scelte di dubbia utilità, in uno spazio disastrato come la fiera. Così si mortifica il territorio che, attraverso l’Ottava Circoscrizione, aveva indicato una soluzione di recupero ambientale eliminando il cemento e recuperando spazi di vivibilità per il nostro territorio”. Questo quanto dichiara Maurizio Alesi, consigliere dell’Ottava circoscrizione.