Michele Compagnini
SANTA VENERINA. E’ andata male ai due rapinatori in trasferta da Belpasso che, martedì pomeriggio, hanno fatto irruzione nella centralissima filiale del Credito Siciliano di Santa Venerina. I carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Giarre li hanno arrestati con le mani nel sacco. A finire in manette, in flagranza di reato, i pregiudicati Michele Compagnini e Francesco Mirko Sciuto, entrambi 23enni con precedenti per reati contro il patrimonio.
Alle 15 e 20 è scattato l’allarme anti rapina all’interno dell’istituto di credito. Ad attivarlo la vigilanza che, attraverso i monitor, ha visto i due giovani avvicinarsi alle casse brandendo un taglierino in mano.
Francesco Sciuto
In meno di cinque minuti sul posto è giunta una pattuglia dei militari dell’Arma, che a ridosso delle festività natalizie hanno intensificato i servizi anti rapina negli obiettivi sensibili del territorio, soprattutto banche e uffici postali. A settembre altri due giovanissimi rapinatori erano stati arrestati in flagranza di reato dai carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Giarre all’interno della filiale della Banca di Credito Cooperativo di Pachino, nella frazione giarrese di Trepunti.
Quando i carabinieri, martedì pomeriggio, hanno fatto ingresso nell’istituto di credito, i due malviventi si sono arresi. Tra le mani avevano già 9000 euro in contanti, appena depositati da un cliente. Una somma che ai rapinatori non è sembrata sufficiente. I due, infatti, stavano costringendo il direttore della filiale, sotto la minaccia del taglierino, ad aprire la cassaforte. Un’attesa che è stata fatale. I carabinieri li hanno arrestati con l’accusa di tentata rapina aggravata. Entrambi trascorreranno il Natale nel carcere di Piazza Lanza a Catania.
