Tentata estorsione al discopub| Scarcerati i due ex buttafuori - Live Sicilia

Tentata estorsione al discopub| Scarcerati i due ex buttafuori

Il Gip ha accolto la richiesta degli avvocati di Gaspare Ribaudo, 23 anni, ed Emanuel Rughoo Tejo, 38 anni, arrestati lo scorso 31 ottobre per tentata estorsione aggravata nei confronti dei titolari di una discoteca.

PALERMO – Hanno lasciato il carcere Pagliarelli Gaspare Ribaudo, 23 anni ed Emanuel Rughoo Tejo, 38 anni, arrestati lo scorso 31 ottobre per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. I due bagheresi, che gravitano attorno al mondo della sicurezza per i locali notturni, erano accusati di essersi imposti come buttafuori in una discoteca della periferia palermitana. Per farlo, come i titolari del locale avevano denunciato alla polizia, sarebbero passati più volte alle maniere forti. Fino a rendersi protagonisti di un’aggressione che sarebbe avvenuta in un bar di Bagheria, alle porte di Palermo.

Ad avere la peggio, in quel caso, sarebbe stato il figlio del gestore, che si trovava nel locale insieme ad un conoscente. Quest’ultimo, convocato in Procura, ha fornito una descrizione dettagliata di quanto successo in quell’occasione, ribaltando, di fatto, il racconto originario dell’amico che, insieme al padre, aveva invece parlato di un pesantissimo clima di minacce e violenza.

Il figlio del titolare aveva infatti messo a verbale la presenza di circa dieci aggressori: Ribaudo, che aveva già fatto il buttafuori per un locale di Casteldaccia, e Rughoo Tejo, in base alla denuncia, si sarebbero presentati con diversi complici e lo avrebbero minacciato e picchiato, per poi lanciare contro di lui una bottiglia di birra. Niente di tutto questo secondo le dichiarazioni dell’amico, che ha precisato di aver visto i due indagati presentarsi da soli. L’incontro sarebbe stato quindi casuale, sfociato comunque in una discussione per vecchi rancori e terminato con due schiaffi.

Momenti durante i quali – sempre secondo le dichiarazioni del giovane in Procura – Rughoo Tejo avrebbe anche cercato di placare gli animi. In quest’ultimo mese gli avvocati Giuseppe Lombardo e Rosalia Zarcone, difensori di Tejo e Ribaudo, hanno raccolto elementi coerenti col racconto del ragazzo, tutti finiti nella richiesta di revoca della custodia cautelare. Il Gip del Tribunale di Palermo, Roberto Riggio, ha ritenuto che non sussitono più i gravi indizi di colpevolezza ed ha disposto la scarcerazione, avvenuta ieri.


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