CATANIA – La serrata degli avvocati penalisti fa saltare l’udienza a carico dei due giovani alla sbarra per violenza sessuale ai danni di un ragazzo in carcere. I due avrebbero tentato di abusare di lui in un carcere della provincia di Catania. E uno dei due imputati è uno dei giovani egiziani in carcere per lo stupro di gruppo nella Villa Bellini di Catania, avvenuto a gennaio dell’anno scorso.
L’udienza preliminare è slittata al prossimo 11 giugno, dinanzi al Gup. A salvare il ragazzo, si ricorda, fu un altro detenuto, che ha detto ai due di smetterla e di lasciarlo in pace. Per gli imputati, un 19enne egiziano e un 31enne rumeno, il pm ha chiesto il rinvio a giudizio. La vittima è assistita dall’avvocata Eleonora Baratta.
Il processo e il precedente
La legale, peraltro, è già parte civile in un processo a carico dell’egiziano, al processo per lo stupro della 13enne, perchè assiste il fidanzatino della ragazza. Il ragazzino, in quelle terribili e angoscianti fasi dello stupro nella villa, fu trattenuto a forza mentre gli stupratori abusavano della sua ragazza, vittima di una violenza privata.
Si tratta di casi diversi, ovviamente, che hanno come comune denominatore un imputato. La tentata violenza sessuale in carcere risale al 6 agosto 2024. Ora l’udienza entrerà nel vivo dinanzi al Gup, a cui spetterà comprendere se gli elementi raccolti siano sufficienti, o meno, per sostenere l’accusa in giudizio. Per il momento l’udienza è slittata. Il Pm ha già depositato la richiesta di rinvio a giudizio.