TERRASINI (PALERMO) – Ha inizialmente negato di aver trovato un escamotage per abbattere i costi in bolletta. Poi, messo alle strette dalla polizia e dai tecnici dell’Enel che hanno effettuato un sopralluogo nel suo locale, ha ammesso tutto. Ha mostrato agli agenti il grosso magnete che da quattro anni gli permetteva di pagare soltanto il cinque per cento della luce consumata. E per lui è scattato l’arresto con l’accusa di furto di energia elettrica.
Si tratta del titolare di un ristorante di Terrasini, località balneare in provincia di Palermo. L’intervento del commissariato di Partinico rientra nell’attività di controllo disposta dalla questura per frenare il fenomeno dei furti di luce, ormai dilagante.
I sospetti della polizia hanno così trovato conferma: V.V, proprietario 50enne di un locale che si trova nel centro del paese, avrebbe utilizzato il magnete dal 2011. Dal 30 aprile di quell’anno, fino ad oggi, il danno economico provocato all’Enel ammonta ad almeno sessantamila euro. E così celle frigorifere, elettrodomestici di ogni tipo e impianto di illuminazione interno ed esterno al ristorante, venivano alimentati sborsando soltanto pochi euro: sul display del contatore il totale dei consumi era troppo basso rispetto a quello reale. L’arresto del ristoratore è stato convalidato.
La scorsa settimana a Terrasini era stato accertato un altro furto di luce all’interno di un caseificio. Anche in questo caso, il titolare aveva posizionato un magnete sul contatore.
