ROMA – Sono stati 16.307 i terremoti registrati in Italia nel 2023, quasi uno ogni 30 minuti: sono i dati rilasciati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. I numeri sono analoghi a quelli dell’anno precedente.
La regione più ‘attiva’ è la Sicilia
La scossa più forte del 2023 è stata registrata al largo della Calabria, di magnitudo Mw 5.2 alle ore 4.41 del primo maggio, mentre la regione con più scosse di magnitudo superiore a 2.0 è stata la Sicilia. Due sono stati gli eventi con magnitudo superiore o uguale a 5.0: quello del primo maggio avvenuto molto in profondità nel Mar Tirreno, al largo della costa calabra, di magnitudo Mw 5.2; l’altro avvenuto il 16 febbraio in prossimità della costa settentrionale della Croazia, di magnitudo Ml 5.1.
La regione più attiva, considerando solo terremoti di magnitudo pari o superiore a 2.0, è stata la Sicilia con 181 eventi mentre la Sardegna si conferma come la regione meno sismica. Per il presidente dell’Ingv, Carlo Doglioni, “è fondamentale diffondere la consapevolezza della pericolosità sismica e l’importanza di conoscere sempre più la struttura geologica della nostra nazione, al fine di proteggerci sempre meglio dal rischio sismico”.