Medicina, presunte irregolarità| Leone: "Raccontateci il vostro caso" - Live Sicilia

Medicina, presunte irregolarità| Leone: “Raccontateci il vostro caso”

"Da Catania abbiamo ricevuto circa 200 segnalazioni in poche ore" - afferma l'avvocato Leone.

il test d'ingresso
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CATANIA – “Lo scorso 8 settembre oltre 60 mila studenti in tutto lo stivale hanno dovuto affrontare il tanto temuto test per l’ammissione alla facoltà di Medicina e Chirurgia, a distanza di pochi minuti dalla conclusione sarebbero state decine e decine le segnalazioni di presunte irregolarità pervenute”. E’ così che commenta l’avvocato Francesco Leone, legale che negli ultimi anni ha portato alla vittoria migliaia di studenti ricorrenti.

“Abbiamo ricevuto delle segnalazioni in riferimento alla presenza di smartphone, dispositivi elettronici e operazioni poco trasparenti – si legge al’interno del sito dell’avvocato Leone – ad opera sia di alcuni candidati sia di membri della Commissione”.

Francesco Leone ci ha illustrato nello specifico le denunce pervenute su Catania: “C’è stato raccontato della presenza alle Ciminiere di un ingresso particolare, ovvero senza metal detector: come è possibile? Altri ragazzi hanno riferito che nonostante la presenza dei controlli, alcune ragazze siano riuscite ad entrare nonostante il metal detector suonasse, o ancora: pare che alcuni studenti siano andati in bagno durante il test accompagnati dai tutor, cosa assolutamente vietata dal regolamento”.

Tutte da verificare, ma si tratta di accuse che se vere graverebbero pesantemente su tutto l’assetto universitario. Domande sbagliate o fuorvianti ai test quanto riferito poi da altri aspiranti studenti in Medicina, “da Catania abbiamo ricevuto circa 200 segnalazioni in poche ore” prosegue Leone, un numero importante se si pensa che nella città dell’elefante i candidati erano stati in 2.658 (contro i 273 posti disponibili).

“Stiamo analizzando le fonti che denunciano le illegittimità e invitiamo tutti coloro che hanno svolto il test a lasciarci una testimonianza” conclude il legale. All’interno del sito web del suo studio presente infatti la sezione “Raccontateci il vostro caso”. “Per il quarto anno di fila è avvenuta la violazione dell’anonimato – chiude Francesco Leone – vinceremo anche questa volta”.

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