Torna la protesta dei Forconi | "Non abbiamo altra scelta" - Live Sicilia

Torna la protesta dei Forconi | “Non abbiamo altra scelta”

Il Movimento guidato da Mariano Ferro si ritroverà mercoledì 13 a Catania per rilanciare la protesta contro la politica colpevole, secondo i militanti, di ignorare le esigenze del Mezzogiorno.

L'ANNUNCIO
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PALERMO – L’appuntamento è fissato per mercoledì 13 febbraio al casello autostradale di San Gregorio a Catania. Da lì, partirà la nuova protesta del Movimento dei Forconi di Mariano Ferro. La notizia è diffusa dallo stesso movimento attraverso un comunicato assai “colorito”. “Ci aspettiamo – si legge – l’alzata di scudi dal sistema, la condanna sul metodo, denigrazioni di tutti i tipi, ci aspettiamo che si rimetta in moto la macchina del fango ma un attimo dopo desideriamo che qualcuno ci suggerisca un metodo sul ‘COME FARE’ per rientrare nel mondo del lavoro per le tante aziende ed i troppi, che giornalmente ne escono. Il nostro biglietto da visita alla nuova maggioranza nominata da quattro generali, l’unico modo per far si che qualcuno consideri i diversi milioni di deportati della Shoah nel millennio del tablet. Aspettiamo da troppo tempo – prosegue la nota dei Forconi – e giorno dopo giorno siamo sempre di più e non lo diciamo noi. Gli Italiani avranno già votato, avranno “scelto”, avremo finalmente il piacere di conoscere il volto nuovo che dovrebbe governare per i prossimi cinque anni. Cosa chiediamo? Niente !! Facciamo notare che l’economia in questo paese ed in particolare in Sicilia si è inceppata. Può bastare?”.

E la protesta dei Forconi, quindi, lega, come era successo in passato, vicende siciliane e politica nazionale. “Si sono candidati a governare – scrive infatti il Movimento – e dovranno, purtroppo per loro, governare il disastro che loro stessi hanno partecipato a creare e ad avere in eredità. Ascoltare chi ne parla solo ora in campagna elettorale è stomachevole. Abbiamo rappresentato le difficoltà di tutti i giorni, troppe volte, ai tanti che le hanno condivise pubblicamente e che avrebbero potuto fare e non hanno fatto, avendo spiegato quello che tutti sanno: troppa gente non riesce più a vivere una vita da terremotato. Un terremoto di rara intensità che riesce ad uccidere mille aziende al giorno ed uno Stato che riesce a lasciarle sotto le macerie riuscendo agilmente a soprassedere al disagio di tanti, guardando con sufficienza, o peggio, pignorando e sequestrando anche le stesse macerie”.

Insomma, i Forconi, in qualche modo, si dicono “costretti” nuovamente a intervenire. “A quel popolo appagato dal Porcellum, – prosegue la nota – che riesce a tifare ancora per big che rimangono tali, solo grazie al sistema che si sono costruiti su misura, vogliamo dire che non abbiamo nessuna intenzione di ingaggiare una guerra tra poveri, ma che pur essendoci sforzati di proporre soluzioni legislative anche semplici alle molteplici storture, nulla è stato fatto. NON E’ COLPA NOSTRA!! E non è uno scarica barile, ma nient’altro che puntare il dito verso i sordi privilegiati. Gli accadimenti MPS di questi giorni,le promesse di sempre, l’ingiustizia sociale dilagante,la povertà che si trasforma in vera miseria e le corbellerie della campagna elettorale non fanno altro che aumentare la voglia di tanti di fare la vera rivoluzione e non quella da simbolo elettorale. NON CI SONO ALTRE SOLUZIONI, E’ DURA MA E’ COSI’. Intanto – concludono i Forconi – Mercoledì 13 febbraio 2013 una rappresentanza dei Forconi sarà al casello autostradale di San Gregorio a Catania per cominciare a lanciare il messaggio per quello che sarà”. Riparte la protesta.


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