PALERMO – Sono molti i modi per viaggiare e cambiare vita, o almeno l’ottica con cui guardarla. Si può prendere un aereo ed intraprendere un cambiamento radicale e profondo che porta a decidere di lasciare la Sicilia. Poi c’è un altro modo che, invece, parte dalla Sicilia ed è un percorso che, indipendentemente dalla durata nel tempo, può avere ripercussioni profonde nella vita di chi sceglie questo modo: il volontario. La Sicilia, quindi, come punto di arrivo e non di partenza, meta di un turismo alternativo legato alla tradizione e al fascino dell’ambiente domestico che solo la nostra isola è in grado di attrarre.
È questa l’idea del progetto di promozione turistica “Cambia la Sicilia”, un percorso nato con l’obiettivo della valorizzazione dell’ambiente, propone un rilancio dell’economia siciliana attraverso il volano del turismo. Nato ad aprile di quest’anno, “Cambia la Sicilia” ha dato in poco tempo vita a progetti e interventi volti a riscoprire il patrimonio materiale e immateriale della Sicilia, creando una rete di collaborazioni e interventi che si avvalgono del lavoro di associazioni in loco. Un altro modo per viaggiare alla scoperta di quello che, da molti, è considerato il paese più bello del Mediterraneo, ma anche uno dei più “difficili”, con situazioni sociali particolarmente delicate e complesse. Situazioni in cui è difficile muoversi anche per le associazioni di volontariato, per cui diviene essenziale tessere buoni rapporti con le autorità locali, tra le maglie di una burocrazia spesso ostica.
“Il binomio turismo e volontariato in Sicilia significa principalmente welfare – commenta Sabrina Figuccia, presidentessa dell’ Associazione Aion e coordinatrice di “Cambia la Sicilia”-: la generosità di tanti volontari genera, infatti, aggregazione e solidarietà e il loro lavoro trasmette a tutta la città i valori dell’ambientalismo e dello sport, unito alla bellezza dello stare insieme e i valori di una vita spesa al servizio degli altri”. “Soprattutto in questi anni di crisi – continua Sabrina– l’associazionismo ha permesso la salvaguardia della coesione sociale e ha alleviato tante situazioni di disagio”. Sono già tante le iniziative messe in atto nel primo mese di vita: “Cambia la Sicilia” ha già inaugurato un percorso che prevede l’apertura di nuove frontiere sfruttando i contatti di siciliani che hanno intessuto rapporti con l’estero. Come quelli creati da Pietro Di Paola, palermitano trasferito a Oslo, grazie al quale è stato siglato un protocollo per dar vita a scambi culturali con la Norvegia.
“Il clima mite e la tranquillità che si respira in Sicilia – spiega Di Paola – possono attrarre i turisti norvegesi anche in periodi dell’anno non coincidenti con l’alta stagione. Le popolazioni del nord Europa sono molto interessate anche alla nostra cultura e al nostro cibo”. Ed ancora il concorso di idee sul turismo relazionale dal titolo “Virgilio per un giorno” che prevede la ricerca di “padroni di casa” innovatori e non-convenzionali che conoscano profondamente il territorio siciliano e lo sappiano proporre attraverso itinerari turistici alternativi ad un viaggiatore curioso ed esigente.
E si è già svolta due settimane fa l’iniziativa “Giardinieri per un giorno”: cittadini attivi, spinti da un rinnovato spirito di cambiamento, si sono dati appuntamento, rastrelli alla mano, per ripulire il tratto di strada adiacente alla statale che collega Palermo a Montelepre nel tratto di Piano dell’Occhio. Oggi è prevista la partecipazione alla “ Giornata dello Sport” organizzata e coordinata dal Coni. Oltre una ventina le associazioni partecipanti saranno presenti con stand informativi e alterneranno sfide di gioco a dimostrazioni, per far conoscere nuove e vecchie proposte: dal calcio alle arti marziali, dall’orienteering al beach volley, e ancora: tiro con l’arco, zumba e la brasiliana capoeira, per citarne solo alcune. “Cambia la Sicilia è una rete accessibile a tutti coloro che vorranno fruirne per promuovere nuove progettualità in una logica propositiva e di impegno sociale e culturale- dichiara Sabrina- Oggi, insieme al Coni, daremo vita ad una grande festa il cui obiettivo sarà anche quello di far conoscere le diverse realtà del territorio per raccogliere, oltre che nuovi sportivi, nuovi volontari, in modo che le diverse associazioni possano continuare a crescere”.