VERONA – Sette persone sono state arrestate dai Carabinieri che hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Verona, su richiesta della locale Procura, perché ritenuti responsabili – a vario titolo – di detenzione e spaccio di stupefacenti in concorso e danneggiamento seguito da incendio.
Sei persone sono finite in carcere, un’altra ai domiciliari. Gli arresti sono stati eseguiti a Verona, Valeggio sul Mincio, Sommacampagna (Verona), Tombolo (Padova) e Vittoria (Ragusa), dai militari della Compagnia Carabinieri di Villafranca di Verona, coadiuvati dal Nucleo Investigativo di Verona e dalle compagnie di Verolanuova (Brescia), Cittadella (Padova), Vittoria, San Bonifacio (Verona), Caprino Veronese, Peschiera del Garda e Legnago (Verona) ed unità del Nucleo cinofili di Torreglia (Padova).
Sono state anche compiute perquisizioni a carico di tutti i destinatari della misura restrittiva e di altri 8 persone (una delle quali arrestata in flagranza di reato ed altri cinque indagati in stato di libertà).
L’indagine ha preso il via lo scorso febbraio dopo l’incendio dell’auto di una 33enne a Villafranca di Verona, che aveva già portato all’arresto per atti persecutori, di 2 degli indagati, consentendo – nel suo sviluppo – di accertare come i due arrestati gestissero nella provincia di Verona una fiorente attività di spaccio di stupefacenti (cocaina, marijuana e hashish) avvalendosi di una rete di fiancheggiatori.
Gli investigatori dell’Arma hanno fatto luce su 2 ulteriori incendi di auto (riconducibili a rivalità nello smercio di narcotici) e complessivamente hanno sequestrato 5,8 chili di marijuana e 1,8 chili di hashish, eseguendo 2 arresti in flagranza.
Nel corso delle perquisizioni uno dei destinatari del provvedimento restrittivo è stato trovato in possesso di un revolver calibro 38 provento di furto, comprensivo di 6 proiettili.