Tragedia a Ramacca dopo un furto | Carabiniere perde la vita - Live Sicilia

Tragedia a Ramacca dopo un furto | Carabiniere perde la vita

Gianluca Sciannaca è precipitato da un lucernario mentre eseguiva l'ispezione in una casa dove era avvenuto un furto. Il ricordo di chi lo conosceva: "Un ragazzo disponibile e sempre con il sorriso". VIDEO 1: LA TRAGEDIA - VIDEO 2: LE INDAGINI

RAMACCA – Due comunità sconvolte, quelle di Ramacca e Militello in Val di Catania appresa la notizia della prematura scomparsa dell’Appuntato Scelto Gianluca Sciannaca.  In servizio nel popoloso comune di Ramacca della provincia di Catania, il quarantunenne, per cause al vaglio della Scientifica di Catania, durante un sopralluogo a seguito di una denuncia per furto all’interno di una civile abitazione, sita a poche centinaia di metri dalla Caserma dei Carabinieri, è precipitato al suolo da un lucernario, da un altezza di oltre 12 metri, per motivi ancora non del tutto chiari.

Gli inquirenti mantengono il massimo riserbo sulla dinamica del sinistro, le indagini sono ancora in corso.
Il corpo del povero militare è stato trasferito nella sala mortuaria dell’Ospedale Gravina Santo Pietro di Caltagirone dove, appresa la notizia, sono giunti il Comandante Interregionale dei Carabinieri, il Comandante Provinciale dei Carabinieri e i Capitani di Palagonia e Caltagirone.
I volti dei colleghi sono quelli di chi prima di tutto ha perso un amico. Nella caserma di Ramacca nessuno riesce a dire nulla. Il personale in caserma non è certo solo quello del servizio notturno. E’ un continuo via vai di uomini che in quel silenzio, che solo chi indossa la divisa riesce ad avere di fronte ad una così grave tragedia, si fanno forza pur continuando a svolgere il proprio lavoro.

A raccontarci chi era Gianluca Sciannaca alcuni ragazzi del bar vicino la Caserma dei Carabinieri di Ramacca: “Un ragazzo sempre disponibile, simpatico e alla mano, con noi ha sempre avuto il sorriso, parcheggiava la sua auto proprio davanti la Caserma e andava spedito a lavoro” e ancora: “sapere che possono succedere queste cose ci sconvolge. Si va a lavorare, a fare il proprio dovere e si perde la vita, non immagino che dolore stiano provando i genitori e i parenti. Spero che prendano il prima possibile i ladri che inseguiva”.
Dal fronte, delle indagini in merito al reato denunciato dagli abitanti di via Giusti a Ramacca, gli uomini dell’Arma seguono alcuni indizi che potrebbero già nelle prossime ore assicurare alla giustizia il o i malviventi.
Nel frattempo innanzi alla camera mortuaria dell’Ospedale di Caltagirone, si sono riuniti amici e conoscenti che appresa la notizia hanno voluto far sentire la propria vicinanza alla famiglia Sciannaca.

AGGIORNAMENTO SULLE INDAGINI. L’Appuntato Scelto Gianluca Sciannaca, 41 anni, nato a Militello in Val di Catania e in servizio presso il distaccamento di Ramacca è deceduto a seguito delle gravi ferite riportate in conseguenza della rovinosa caduta da oltre 12 metri di altezza mentre, nell’effettuare un sopralluogo all’interno di una civile abitazione dove era stato tentato un furto, da due malviventi attorno i quali si sta stringendo il cerchio delle indagini, nell’accingersi a ispezionare un lucernaio in vetro, lo stesso ha ceduto facendo precipitare l’uomo nella tromba delle scale dell’edificio. Gli uomini dell’Arma stavano in quel momento ispezionando un sottotetto dove i due malviventi avrebbero potuto trovare un nascondiglio sicuro dopo il furto. E’ questa la prima ricostruzione del tragico sinistro effettuata dagli uomini dell’Arma che in maniera ininterrotta da ieri hanno lavorato alla ricostruzione della vicenda. Per Gianluca Sciannaca i soccorsi sarebbero stati vani, nonostante siano giunti immediatamente dopo la segnalazione fatta dai colleghi che con lui si trovavano nel luogo del sinistro in quel momento. I funerali a cui prenderanno parte i massimi vertici regionali ed interregionali dell’Arma dei Carabinieri e il Prefetto di Catania saranno celebrati domani alle ore 12 presso la Chiesa di San Benedetto di Militello in Val di Catania. Appresa la notizia stamani, due comuni distanti fra loro ma accomunati da una così grande tragedia, sono piombati nel silenzio e nello sconforto generale. La camera mortuaria dell’Ospedale di Caltagirone Gravina Santo Pietro è stata invasa da colleghi, amici e parenti che hanno voluto dare l’ultimo saluto ad una persona che tutti definiscono buona, solare e disponibile.

 


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